Unacostituzione mista è unaforma di governo che ne unisce diverse. Il più celebre esempio è laRepubblica romana. SecondoPolibio,Roma poggiava su unacostituzione mista risultato della sintesi delle tre forme digoverno più importanti, cioè: lamonarchia (rappresentata a Roma daiconsoli), l'aristocrazia (rappresentata dalsenato) e lademocrazia (rappresentata daicomizi).[1] Lares publica era definita col mottoSenatus PopulusQue Romanus ("il Senato e il Popolo Romano").
In questa costituzione, Polibio coglie le caratteristiche più profonde del percorso storico compiuto da Roma. In tal modo si contribuisce alla teorizzazione e alla giustificazione dell'imperialismo romano.Roma era formalmente unarepubblicaoligarchica unita ad un sistemamonarchico semi-assolutista (oggi si direbbe unamonarchia costituzionale) ma di tipoelettivo ma strettamente temporaneo (consoli in carica un anno edittatore straordinario in carica 6 mesi detenevano il potere esecutivo e col senato anche legislativo e giudiziario, come derivazioni della figura delRex, mentre il ruolo sacrale-teocratico di quest'ultimo era invece affidato alPontifex Maximus) e attenuato dalSenato romano (composto per ereditarietà ocooptazione dapatrizi e poi da membri dellanobilitas, vero perno del potere repubblicano, daitribuni della plebe) eletti dalla solaplebe, ma dotati didiritto di veto assoluto sulle leggi votate da Senato, Comizi o emesse dai Consoli; i tribuni erano considerati intoccabili finché in carica, in quanto investiti ditribunicia potestas esacrosanctitas, e potevano irrogare la pena capitale a chi li ostacolasse nelle loro prerogative), dallemagistrature minori e dallademocrazia, a voltediretta, dei Comizi (composti da tutti icittadini romani, maschi adulti e liberi). Inoltre vi era un ulteriore magistrato di controllo, ilcensore. Ogni condanna penale contro un cittadino emessa da tribunali, Senato e consoli, salvo eccezioni, poteva essere appellata direttamente ai Comizi tramite laprovocatio ad populum.

Già altri studiosi greci prima di Polibio avevano teorizzato che le tre forme principali di governo, lamonarchia, l'aristocrazia e lademocrazia, degenerassero inevitabilmente rispettivamente intirannide,oligarchia eoclocrazia. Giunta l'oclocrazia il ciclo si ripete con un ritorno alla monarchia (anakyklosis,anaciclosi). Secondo Polibio, nel caso della costituzione mista anche Roma non può sfuggire alla degenerazione.
La costituzione romana repubblicana è stata definita dallo storico greco Polibio come il migliore e più illustre esempio di costituzione mista, grazie all'armonia ed all'equilibrio intercorrenti fra i tre organi depositari del potere, ovvero il senato, i consoli ed i comizi.
Ciò che, secondo Polibio, ha determinato la grandezza di Roma è, oltre all'eccellenza della sua preparazione militare, l'armonico sviluppo della sua costituzione, che prevede un contemperamento delle tre essenziali forme di governo: monarchia, aristocrazia e democrazia. Esse sono rispettivamente rappresentate, nella Repubblica romana, dal potere dei consoli, dalle funzioni del Senato e dalle prerogative degli organismi popolari. La costituzione romana è quindi un riuscito esempio di “costituzione mista”, per Polibio l'unica forma di governo stabile e capace di bilanciare la tendenza alla degenerazione istituzionale. Nel VI libro viene descritta l'anaciclosi[2] (anakùklosis), il processo di ritorno ciclico secondo il quale le principali forme di governo (monarchia, aristocrazia e democrazia) e le relative degenerazioni (tirannide,oligarchia edemagogia) si succedono l'una all'altra in un fatale trapasso involutivo: dalla monarchia alla tirannide, dall'aristocrazia all'oligarchia, dalla democrazia allaoclocrazia (potere delle masse). Roma, tuttavia, può ritardare questo processo storico di decadenza grazie alla sua costituzione ed alla straordinaria preparazione militare, ma non vi si potrà sottrarre, e difatti culminerà nella nascita dell'Impero romano dopo numerose guerre civili, quando ilPrinceps assumerà su di sé quasi tutti i poteri delle magistrature, dal consolato fino alla dittatura, all'imperium, alla censura e allatribunicia potestas, andando di fatto ad eliminare la Repubblica costituendo unamonarchia assoluta simile alla tirannide greca, solo in alcuni casi almeno formalmente unadiarchia Senato-imperatore.
Ulteriore elemento di stabilità per Roma è la compattezza dei suoi valori etici, salvaguardati dalla religione e in funzione della vita pubblica (mos maiorum): l'insieme di valori, norme, riti sono finalizzati allaconservazione della stabilità politica (a Polibio fu del tutto estranea ogni autentica concezione religiosa pubblica come lapax deorum).
Costituzioni miste furono anche la mai applicataRepubblica ideata daPlatone, guidata da un'oligarchia aristocratica di filosofi scelti per le capacità, e da istituzioni popolari di controllo, e la duplice monarchia unita all'oligarchia degliefori in vigore aSparta nel periodo dellapolis. Molti studiosi hanno ipotizzato costituzioni miste ispirate a Platone, ad esempioNiccolò Machiavelli, che ipotizza una repubblica controllata da unprincipe come lasignoria delRinascimento.
LaRepubblica di Venezia, con diversi organi di governo, e undoge eletto a vita tramite un voto e sorteggio deipatrizi, fu un esempio di sistema misto, così come diverse repubbliche aristocratiche (come laRepubblica di Genova).

Alcuni politologi hanno descritto le costituzioni dell'Unione europea (governo congiunto diParlamento europeo, degli stati membri, dellaCommissione europea e dellabanca centrale europea) e degliStati Uniti d'America (ilsistema politico degli Stati Uniti d'America è unarepubblica presidenziale purafederalista con un governo slegato dal Parlamento oCongresso composto daCamera eSenato, ma con numerosi "pesi e contrappesi") come costituzioni miste. IlPresidente degli Stati Uniti d'America, figura politica attiva e con forti prerogative quali ildiritto di veto (tipico dei monarchi costituzionali e dei tribuni della plebe) e la guida del governo, è stato definito una sorta di "monarca repubblicano" elettopro tempore come i consoli di Roma, mentre laCorte suprema (nove giudici nominati a vita) è definita un'oligarchia aristocratica con funzioni di controllo simile al Senato romano. Il Congresso, icittadini e iGrandi Elettori (il cosiddetto "Collegio elettorale") svolgerebbero il ruolo che a Roma spettava ai Comizi.[3][4][5]
| Controllo di autorità | GND(DE) 4170122-7 |
|---|