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Costantino IV d'Armenia

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Costantino IV d'Armenia
Un denario con l'effigie di Costantino IV d'Armenia
Re armeno di Cilicia
Stemma
Stemma
In carica1342 –
1344
PredecessoreLeone V
SuccessoreCostantino V Neghir
Nome completoGuido di Lusignano
Altri titoliSignore di Tiro
Stratega diSerres
Governatore diSerres
MorteCilicia, 17 aprile1344
Luogo di sepolturaAdana, poi trasferito aTarso
Casa realeLusignano
PadreAmalrico II di Tiro
MadreIsabella d'Armenia
ConiugiPrincipessaCantacuzena
Theodora Syrgiannaina
FigliIsabella (o Zampea=Maria)
un maschio
ReligioneCattolicesimo

Guido di Lusignano, noto comeCostantino IV d'Armenia o ancheCostantino II[1] ((HY)Կոստանդին Բ,traslitterazione dall'armeno occidentale:Gosdantin oKostantine; ... –Cilicia,17 aprile1344), è stato unrefrancese fu il primore deiLusignano dellaPiccola Armenia, dal1342 fino alla morte.

Biografia

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Infanzia

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Lo stemma deiLusignano nell'Historia anglorum

SecondoLes familles d'outre-mer, Guido era il figlio maschio quartogenito delsignore di Tiro, che fu anche reggente e usurpatore dellacorona di Cipro,Amalrico e della moglie,Isabella d'Armenia[2], che secondo ilKing Hetum II's Chronicle, apparteneva alla famiglia degliHetumidi, era figlia delre dellaPiccola Armenia,Leone III[3] e della moglie, una discendente dei signori diLampron[4],Keran di Lampron[5], figlia di Aitone IV, signore diLampron.

SecondoLes familles d'outre-mer, Amalrico II di Tiro era il figlio maschio terzogenito delre di Cipro (Ugo III) edi Gerusalemme (Ugo I),Ugo di Poitiers e della moglie,Isabella d'Ibelin[6], che sempre secondoLes familles d'outre-mer, era figlia diGuido d'Ibelin, maresciallo e connestabile del Regno di Cipro, e della moglie, Filippa Barlais[6], figlia di Amalrico Barlais e della moglie, Agnese di Margat, figlia di Bertrando, signore di Margat[7].

Suo padre, Amalrico, tra il1306 e il1310, spodestò il proprio fratello, il re di Cipro,Enrico II; non è chiaro se assunse formalmente la corona o se fosse incoronato, tuttavia, governò come Rettore o Reggente di Cipro e Gerusalemme, per circa quattro anni accolto, almeno inizialmente, dal favore popolare[8].

Sua madre, Isabella, fu direttamente coinvolta, quando, nel mese di ottobre1309, andò in Armenia per concordare col fratello, il reOscin d'Armenia, il trasferimento in Cilicia da esiliato di Enrico II di Cipro, lasciando a Cipro due figli, Giovanni e Guido, come viene riportato sia dallaChroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[9], sia dallaChronique de l'Île de Chypre[10]; Enrico II fu poi esiliato nel febbraio del1310.

Pochi mesi dopo l'esilio di Enrico II, il 5 giugno del1310, suo padre, Amalrico, fu assassinato aNicosia da Simone di Montolif[11].

Dopo la morte di Amalrico II, vi furono circa due mesi di trattative, tra i partigiani di Enrico e coloro che erano rimasti fedeli a Isabella la vedova di suo fratello, con l'intervento della regina madre,Isabella d'Ibelin[12]; nel mese di agosto, Isabella e i suoi figli, tra cui Guido, si recarono in Cilicia, chiesero perdono e restituirono la corona e i sigilli reali a Enrico II, che rientrò nel suo regno, arrivando il 27 agosto aFamagosta, dove fu accolto trionfalmente dalla popolazione[13], e aNicosia il 10 settembre[14]. Questi avvenimenti sono narrati anche nellaChronique de l'Île de Chypre[15].

Guido rimase in Cilicia sino al1317 poi si recò aCostantinopoli e, secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg rimase nei territori dell'impero bizantino per circa 25 anni[16].

Tra il1320 e il1323, secondo ilRecueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, sua madre, Isabella, fu fatta imprigionare insieme ai suoi quattro fratelli, Ugo, Enrico, Giovanni e Boemondo e poi fu assassinata per volontà delreggenteOscin di Corico, che agiva in qualità di tutore del nipote,Leone V e voleva ridurre il numero di pretendenti al trono del regno di Cilicia[17].

Ascesa nell'impero bizantino

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Ritratto diPietro I di Lusignano diAndrea di Bonaiuto
Affresco delCappellone degli Spagnoli dellaBasilica di Santa Maria Novella,Firenze,1366

Ancora secondoLes familles d'outre-mer, Guido, per parte di madre, era parente dell'imperatore,Andronico III Paleologo, figlio di Rita d'Armenia[18]; probabilmente sfruttando la parentela, secondo ilRecueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, aveva ottenuto una posizione considerevole e si era fatto una reputazione militare notevole[19].

Dal1328 al1341, fu stratega egovernatore diSerres, inMacedonia[20]; infatti ancora secondo ilRecueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, Guido si coalizzò con i governatori dellaTessaglia e diSalonicco, per contrastare l'usurpatore del trono di Bisanzio, il reggente e coimperatore,Giovanni VI Cantacuzeno nella sua avanzata su Serres[19].

Matrimoni

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Si sposò la prima volta inCostantinopoli attorno al1318 con una principessa della famiglia deiCantacuzeni (†1330 circa) senza avergli dato figli[21], e la seconda tra il1330 ed il1332, conTheodora Syrgiannaina († tra il1347 e il1349), figlia diSyrgiannes Paleologo Philanthropenos, ilPinkernēs ("Coppiere") (†1334); dal secondo matrimonio nacquero due figli[21]; ancora secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg la seconda moglie, Teodora era stata adottata dall'imperatrice Rita d'Armenia[16].

Re latino di Armenia

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Suo cuginoLeone V, l'ultimo monarca della dinastiaHetumide diCilicia, fu assassinato dai baroni il 28 dicembre1341 e Guido, il parente più prossimo, fu l'erede designato nel testamento[22], ma soprattutto per la sua reputazione fu prescelto dal clero e dai baroni del regno[19].

Guido era riluttante poiché sua madre e due dei suoi fratelli erano stati assassinati dalreggente armenoOscin di Corico[23], ma alla fine lasciò Costantinopoli per raggiungere il suo nuovo regno, mentre suo fratelloGiovanni di Lusignano, che al momento della morte del re si trovava in Cilicia, ne assicurava la reggenza[24][25].

Oltre alla legittimità dinastica, il Lusignano rappresentava per il regno l'ultima risorsa per difendersi e sopravvivere di fronte aiMamelucchi; ma quando il sultano d'Egitto attaccò la Cilicia, Guido si rinchiuse in una fortezza lasciando che il paese fosse devastato dagli infedeli, chiedendo aiuto apapa Clemente VI[26].

Guido arrivò in Cilicia a capo di una schiera di cavalieri e fu incoronato re aSis, nell'ottobre del1342[27]; invece di dedicarsi alla difesa del regno, si occupò delle controversie religiose tentando di imporre allachiesa di Armenia la sottomissione allachiesa di Roma e l'abbandono delmonofisismo; promise apapa Urbano VI la conversione degli Armeni[26], che a sua volta gli inviò una flotta a difendere le coste e gli promise aiuti in denaro e uomini[28].

Morte

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Costantino V d'Armenia sul suo trono con gliospitalieri. Dipinto nel1844 daHenri Delaborde:Les chevaliers de Saint-Jean-de-Jerusalem rétablissant la religion en Arménie

Reso più aggressivo dalle promesse papali, Guido continuò nella sua politica, ma molto rapidamente, delle rivolte decimarono il suo seguito di occidentali, il fratello Giovanni fu assassinato il 10 ottobre1343, e lui stesso, assieme al fratello, Boemondo fu ucciso o assassinato in una rivolta inCilicia il 17 aprile1344[29]; Guido e Boemondo furono tumulati adAdana ed in un secondo tempo, i loro corpi furono traslati aTarso[30]. Alla notizia dell'assassinio di Guido e di tutti i francesi il papa ne fu addolorato e non inviò più gli aiuti promessi[31].

Il suo regno era stato effimero, anche per le continue rivolte militari[24].

Dopo la morte di Guido, i baroni armeni misero sul trono un suo lontano cuginoCostantino V Neghir, discendente della dinastia degliHetumidi[26].

Altre fonti

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Un anonimo re armeno simile a Constantino e menzionato nella "Nuova Cronica" di Giovanni Villani (Libro XIII, Capitolo XL):Nel detto anno MCCCXLIIII il re d’Erminia, il quale avea per moglie la figliuola del prenze di Taranto e della Morea, e nipote del re Ruberto, e per amore della moglie si dilettava co’ baroni e cavalieri latini, che più gli piacea i loro costumi che quelli delli Ermini, e quanta buona gente di ponente capitava in sua corte gli ritenea a suo soldo, chi a cavallo, e chi a piè; per la qual cosa i baroni ermini per invidia ordinarono tradimento, e uccisono il detto loro re. E ancora ci ebbe, e fu grande cagione della sua morte, che ’l papa per suoi legati gli avea promesso sussidio e aiuto alla difensione di Saracini, e·rre di Francia più tempo dinanzi presa la croce e promesso di passare oltremare al conquisto della Terrasanta; e ciascuno de’ detti signori tenea al continuo in vana speranza il re d’Erminia, e·rre i suoi baroni; e ciascuno, cioè il papa e il re di Francia, gli fallirono, e’ Saracini corsono più volte l’Erminia con gran danno del paese; e però i baroni s’indegnarono contro al detto re, e l’uccisono.

Discendenza

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Guido daTheodora Syrgiannaina ebbe due figli[16][32]:

Ascendenza

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GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Enrico d'AntiochiaBoemondo IV d'Antiochia 
 
Piacenza Embriaco de Gibelet 
Ugo III di Cipro 
Isabella di LusignanoUgo I di Cipro 
 
Alice di Champagne 
Amalrico II di Tiro 
Guido d'IbelinGiovanni di Ibelin 
 
Melisenda d'Arsur 
Isabella d'Ibelin 
Filippa BarlaisAmalrico Barlais 
 
Agnese di Margat 
Guido di Lusignano 
Aitone I d'ArmeniaCostantino di Barbaron 
 
Alice (o Partzapert) di Lampron 
Leone III d'Armenia 
Isabella d'ArmeniaLeone II d'Armenia 
 
Sibilla di Lusignano 
Isabella d'Armenia e Tiro 
Aitone IV di Lampron 
 
 
Keran di Lampron 
 
 
 
 

Note

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  1. ^Costantino II secondo alcuni storici, che fanno ripartire la numerazione dei sovrani della Cilicia armena dall'inizio del regno.
  2. ^(FR)Les familles d'outre-mer, pag. 165, subooks.google.it.
  3. ^(EN)King Hetum II's Chronicle, par. 725 A.E. (PDF), sudocumentacatholicaomnia.eu.
  4. ^(EN)King Hetum II's Chronicle, par. 711 A.E. (PDF), sudocumentacatholicaomnia.eu.
  5. ^(FR)Les familles d'outre-mer, pag. 132, subooks.google.it.
  6. ^ab(FR)Les familles d'outre-mer, pag. 65, subooks.google.it.
  7. ^(FR)Les familles d'outre-mer, pag. 518, subooks.google.it.
  8. ^(FR)Les familles d'outre-mer, pagg. 67 e 68, subooks.google.it.
  9. ^Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 314 e 315, sugallica.bnf.fr.
  10. ^Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 184 e 185, suarchive.org.
  11. ^Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 329 - 331, sugallica.bnf.fr.
  12. ^Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 331 e seguenti, sugallica.bnf.fr.
  13. ^Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 378 e 379, sugallica.bnf.fr.
  14. ^Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 383 e 384, sugallica.bnf.fr.
  15. ^Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 197 - 238, suarchive.org.
  16. ^abc(EN)Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of ARMENIA (CILICIAN ARMENIA) (LUSIGNAN) 1342-1375 - GUY de Lusignan, sufmg.ac.
  17. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXIII, pag 19, nota 3, sugallica.bnf.fr.
  18. ^(FR)Les familles d'outre-mer, pag. 146, subooks.google.it.
  19. ^abc(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pag. 705, sugallica.bnf.fr.
  20. ^Il curatore dellaRecueil des Historiens des Croisades lo identifica con il "Guido di Lenouzia", menzionato daGiovanni Cantacuzeno.
  21. ^ab(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pag. 705, nota 2, sugallica.bnf.fr.
  22. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXV, pag. 20, sugallica.bnf.fr.
  23. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXIII, pag 19, sugallica.bnf.fr.
  24. ^ab(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pag. 685, sugallica.bnf.fr.
  25. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXVI, pag. 21, sugallica.bnf.fr.
  26. ^abc(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pag. 706, sugallica.bnf.fr.
  27. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXVII, pag. 22, sugallica.bnf.fr.
  28. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pagg. 706 e 707, sugallica.bnf.fr.
  29. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome premier, pag. 707, sugallica.bnf.fr.
  30. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXXVI, pag. 28, sugallica.bnf.fr.
  31. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXXV, pag. 27, sugallica.bnf.fr.
  32. ^(EN)#ES Genealogy : Poitou 2 - Guy de Lusignan, sugenealogy.euweb.cz.
  33. ^(FR)Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XLVIII, pagg. 38, sugallica.bnf.fr.
  34. ^(LA)1295-1360,_Nicephorus_Gregoras,_Bizantinae_Historiae. vol II, chap. XV, par. I, pag. 842 (PDF), sudocumentacatholicaomnia.eu.

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Stéphane Binon:Guy d'Arménie et Guy de Chypre. Isabelle de Lusignan à la cour de Mistra. in: Annuaire de l'Institut de Philologie et d'histoire Orientales et slaves, 5, 1937, 125-142.
  • Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit I/1-8 Add., Nr. 92566, 1988, 168f.
  • Henriette Kühl:Leon V. von Kleinarmenien. Ein Leben zwischen Orient und Okzident im Zeichen der Kreuzzugsbewegung Ende des 14. Jahrhunderts. Lang, Peter, Frankfurt 2000ISBN 3-631-37180-2.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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PredecessoreRe della Piccola Armenia
Casata deiLusignano
Successore
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