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Costante Girardengo

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Costante Girardengo
Costante Girardengo con la maglia della Maino
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada,Pista
Termine carriera1936
Carriera
Squadre di club
1912-1914  Maino
1914  Automoto
1915-1918  Bianchi
1919-1921  Stucchi
1922  Bianchi
1923-1924  Maino
1923Gürtner-Hutchinson
1925-1927Wolsit-Pirelli
1928-1936  Maino
1928Opel-Torpado
Nazionale
1927-1928Italia (bandiera)Italia
Carriera da allenatore
1953Girardengo-Hutchinson
1954-1955  Girardengo
1957  Girardengo
1958Calì Broni
Palmarès
 Mondiali
ArgentoNürburgring 1927In linea
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Costante Girardengo, all'anagrafeCostantino[1] (Novi Ligure,18 marzo1893Cassano Spinola,9 febbraio1978), è stato unciclista su strada epistarditaliano. Professionista dal 1912 al 1936, fu il primo"Campionissimo" nella storia del ciclismo italiano, vincendo due volte ilGiro d'Italia (nel1919 e1923), sei volte laMilano-Sanremo (nel1918,1921,1923,1925,1926 e1928), tre volte ilGiro di Lombardia, tre volte ilGiro del Piemonte, cinque volte laMilano-Torino e altrettante ilGiro dell'Emilia, detenendo inoltre anche il record di vittorie neicampionati italiani su strada con nove successi totali, ottenuti consecutivamente.[1][2][3]

Carriera

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Gli inizi e i primi anni da professionista

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Nativo diNovi Ligure, quarto dei sette figli di Carlo e Gaetana Girardengo, iniziò a gareggiare nel ciclismo all'età di quattordici anni.[1][4] Dopo aver lavorato per un certo periodo anche aLecco eSestri Levante, dal 1910 cominciò a prestare servizio presso le officineALFA aTortona, e a percorrere quotidianamente 40–50 km in bicicletta tra andata e ritorno a casa.[1][5] Tra il 1910 e il 1911 si affermò intanto in numerose gare per indipendenti: soprattutto nel 1911, anche grazie agli allenamenti con l'affermatoGiovanni Cuniolo, ottenne, su 29 gare disputate, ben 22 vittorie, tra cui quella nella Coppa d'Inverno aCantù.[1][5]

Divenne professionista nel maggio 1912, a soli diciannove anni, ingaggiato dalla formazione alessandrinaMaino; nell'occasione fu costretto al "salto" tra i professionisti dall'Unione Velocipedistica Italiana, cui era stata segnalata una pubblicità con il suo nome su un giornale locale, in violazione ai regolamenti sul dilettantismo.[1][2] In quel primo anno dapro ottenne però solo una vittoria, in Toscana, oltre ad alcuni piazzamenti, tra cui il terzo posto alGiro dell'Emilia e il nono posto alGiro di Lombardia, e a diversi incidenti e ritiri.[1][3][5] Già l'anno successivo, pur gareggiando perlopiù comegregario diCarlo Oriani eUgo Agostoni, conquistò il primo dei suoi novetitoli italiani per professionisti su strada, imponendosi nella prova in linea con partenza ad Alessandria e arrivo a Spinetta Marengo.[1][2] In quella stagione vinse anche una tappa delGiro d'Italia, in cui concluse al sesto posto della classifica finale, e due importanti gare di lunga distanza, laGran Fondo a Milano e laRoma-Napoli-Roma, affermandosi da subito tra i migliori ciclisti italiani;[2] fu invece urtato daHenri Pélissier e cadde nella volata finale delGiro di Lombardia, dovendo ritirarsi.[2][6]

Nel 1914, oltre a un secondo titolo italiano per professionisti, si aggiudicò la sua prima classica, laMilano-Torino, dedicata in quell'occasione aPaolo Magretti, ideatore della corsa appena scomparso, oltre alla tappa più lunga mai disputata alGiro d'Italia, la Lucca-Roma di 430 km.[1][2] In stagione partecipò anche al suo primoTour de France, correndo per la prima volta all'estero, ma senza andare oltre un quarto posto di giornata e ritirandosi dopo poche tappe;[1] concluse inoltre secondo alGiro di Romagna e sesto alGiro di Lombardia.[7] Nel 1915 passò a vestire la maglia della milaneseBianchi: durante l'anno vinse laMilano-Sanremo, venendo però squalificato per aver erroneamente tagliato il percorso aPorto Maurizio, e per la seconda volta laMilano-Torino.[1][2][7]

A fine 1915, con l'ingresso dell'Italia nellaprima guerra mondiale, venne richiamato alle armi nel5º Reggimento bersaglieri e inviato prima a Cairo Montenotte e poi a Savona, dovendo interrompere l'attività agonistica. Nel 1916 fu impiegato come operaio in una fabbrica di Sestri Levante, e prese parte a sole due gare.[1][7] Tornò ad allenarsi con regolarità e a gareggiare nel 1917, stagione in cui si piazzò secondo allaMilano-Sanremo e terzo alGiro dell'Emilia, e in cui stabilì, alvelodromo Sempione di Milano, il record italiano dell'ora con 41,032 km.[1][2][7] L'anno successivo vinse finalmente laMilano-Sanremo con 13 minuti netti di vantaggio sullo storico rivaleGaetano Belloni:[1] a fine carriera le sue vittorie nella "Classicissima" saranno sei, un record battuto solamente cinquant'anni dopo daEddy Merckx. Dopo aver vinto anche ilGiro dell'Emilia (primo di cinque successi), nell'autunno 1918 fu costretto per due mesi a letto a causa di unapolmonite daspagnola.[1][7]

1919-1925: le grandi vittorie

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Girardengo in posa, 1921

Ritornato in forze, per il 1919 Girardengo fu messo sotto contratto dalla milaneseStucchi. In stagione riuscì a imporsi per la prima volta alGiro d'Italia: in quella corsa vinse sette tappe su dieci, fuleader della classifica generale dal primo all'ultimo giorno e nella graduatoria finale precedette di oltre 50 minuti Belloni.[2] Durante l'anno conquistò tra le altre anche laRoma-Trento-Trieste, laMilano-Torino, ilGiro dell'Emilia, ilGiro di Lombardia (il primo con passaggio sulGhisallo)[2] e il suo terzo campionato italiano, per la prima volta svoltosi come competizione multiprova e assegnato con una classifica a punti; concluse inoltre secondo, alle spalle diAngelo Gremo dopo aver forato sulCapo Berta, allaMilano-Sanremo.[2] Proprio in seguito a queste sue continue vittorie (17 su 22 gare disputate in stagione, oltre al titolo nazionale a punti), il direttore dellaGazzetta dello SportEmilio Colombo coniò in suo onore l'appellativo di"Campionissimo", epiteto che verrà poi attribuito tre decenni dopo anche aFausto Coppi.[1]

Tra il 1920 e il 1922 Girardengo non riuscì a ripetersi al Giro d'Italia: in tutte e tre le edizioni fu infatti costretto al ritiro, nel 1920 e nel 1921 per cadute (rispettivamente sulMonte Ceneri e sulla salita diRocca Pia all'altopiano delle Cinquemiglia, in Abruzzo),[2] mentre nel 1922 su decisione della sua nuova squadra, la Bianchi, che optò per un ritiro in blocco in segno di protesta contro la giuria della corsa.[1] Al Giro vinse tuttavia le prime quattro tappe nell'edizione 1921 e una frazione, la seconda,l'anno dopo. Continuò comunque a vincere il titolo italiano (sarà campione ininterrottamente fino al 1925) e si aggiudicò numerose prove in linea,[8] tra cui la Milano-Torino nel1920, la Milano-Sanremo nel1921 in volata su Brunero, il Giro dell'Emilia nel1921 e1922 e il Giro di Lombardia nel1921 e nel1922. Fu anche terzo allaMilano-Sanremo 1920, preceduto da Belloni e Pélissier, mentre nella"Classicissima" 1922 ebbe un incidente con un addetto gara mentre si apprestava alla volata finale contro Brunero, dovendo accontentarsi del secondo posto.[1][2]

Girardengo alVélodrome d'Hiver di Parigi nel 1923

Nel 1923, tornato alla Maino, fece sue laMilano-Sanremo per la terza volta (in volata), e laMilano-Torino per la quinta volta, record ancora ineguagliato. Ravvivò quindi i fasti del 1919 vincendo ben otto tappe su dieci alGiro d'Italia e la classifica finale della corsa, con soli 37" di margine suGiovanni Brunero.[2] Nel dicembre di quell'anno fu anche protagonista di una sfida a Pélissier, alVélodrome d'Hiver di Parigi, che lo vide trionfatore in tutte le specialità (velocità, inseguimento, tandem).[1] Nel 1924 si impose tra le altre alGiro del Piemonte, alGiro di Toscana e nel prestigiosoGrand Prix Wolber in Francia, in volata su Pélissier eFélix Sellier; allaMilano-Sanremo concluse invece terzo in volata, mentre alGiro di Lombardia chiuse secondo, anticipato nettamente da Brunero.[1][2][8] Non partecipò invece alGiro d'Italia, disertato quell'anno dalle case costruttrici e dai principali campioni per disaccordi con gli organizzatori.[1]

Il 1925 vide la stella di Girardengo risplendere ancora: ingaggiato dallaWolsit (sottomarca della Legnano), vinse per la nona volta il titolo italiano, primeggiò per la quarta volta allaMilano-Sanremo (in volata su Brunero) e giunse al secondo posto, dietro all'astro nascenteAlfredo Binda, di nove anni più giovane, alGiro d'Italia;[2][8] in quel Giro ottenne comunque sei vittorie di tappa su dodici, dimostrando di essere in grado di compiere grandi imprese anche all'età di trentadue anni.[1] In stagione fu anche settimo allaParigi-Roubaix, danneggiato in volata dai fratelli Pélissier, vincitore per la quinta e ultima volta alGiro dell'Emilia, e infine secondo alGiro di Lombardia, anticipato da Binda dopo un lungo duello (sarà poi squalificato per non aver firmato il foglio di controllo aGrantola).[1][2][3]

1926-1936: l'infortunio, il declino e gli ultimi anni

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Girardengo con la moglie Agostina e il figlio Luciano, in vacanza aVarazze

Nel 1926 colse la quinta vittoria allaMilano-Sanremo, con un vantaggio di quasi sette minuti sul secondoNello Ciaccheri dopo aver attaccato suiPiani d'Invrea, mentre alGiro d'Italia, dopo aver fatto sue due frazioni (portando a trenta il bottino di successi parziali nella corsa), fu costretto al ritiro per problemi a un ginocchio mentre era in testa alla classifica.[2][8] In stagione vinse anche ilGiro di Romagna e ilGiro del Veneto; a causa di una caduta su pista in Toscana il 10 settembre, che gli causò un grave infortunio al polso, dovette però saltare le ultime corse dell'anno, cedendo così per la prima volta il titolo italiano della strada ad Alfredo Binda.[1][2] L'infortunio lo tenne lontano dalle corse fino al luglio 1927, quando rientrò in gara per disputare laprima storica edizione deicampionati del mondo per professionisti alNürburgring inGermania: in quell'occasione, pur dovendosi arrendere ancora una volta a Binda, che lo staccò al penultimo giro della prova, ottenne comunque il secondo posto.[2] In stagione ottenne una sola vittoria, allaSei giorni di Milano su pista, in coppia proprio con Binda.[1][2]

Nel 1928, tornato a vestire i colori della Maino, la squadra che lo aveva lanciato quindici anni prima, riuscì nell'impresa di vincere per la sesta volta, all'età di 35 anni, laMilano-Sanremo, battendo in volata il campione del mondo Binda dopo una lunga serie di attacchi e contrattacchi.[2] In maglia azzurra prese poi parte allaseconda edizione dei campionati del mondo, aBudapest: qui Binda e "Gira" compromisero la propria gara controllandosi a vicenda, e infine ritirandosi insieme quando le sorti della corsa erano già segnate.[2] Per la condotta tenuta, giudicata da «pessimi combattenti e cattivi italiani», la Federazione italiana squalificò entrambi per sei mesi, pena poi ridotta a 30 giorni da presidente delCONIAugusto Turati.[1][2][9]

Negli ultimi anni di carriera ottenne pochi risultati, ricoprendo il ruolo di direttore sportivo alla Maino e gareggiando perlopiù su pista;[2][3] fu inoltre compagno di squadra e consigliere del più giovaneLearco Guerra, passato al professionismo nel 1928 proprio in Maino. Nel 1930 concluse quinto in volata allaMilano-Sanremo, e due anni dopo si schierò al via delGiro d'Italia arrivando secondo nella prima tappa aVicenza, alle spalle proprio di Guerra.[1][2] Nel 1933 corse a quarant'anni la sua ultimaMilano-Sanremo, chiusa in undicesima piazza.[1][2] Nel 1935 partecipò ancora alGiro d'Italia e ottenne l'ultima vittoria della carriera, in una frazione delGiro delle Quattro Province alMotovelodromo Appio di Roma.[1][2][3]

Si ritirò dall'attività professionistica nel maggio 1936, dopo un'ultima presenza alGiro d'Italia (vinto poi daGino Bartali, di ventuno anni più giovane).[1][3] Nella sua lunga carriera, durata 24 anni, vinse 131 corse sustrada (su 289 disputate) e 965 supista.[1][10]

Dopo il ritiro

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Funerale di Costante Girardengo ad Alessandria.Alfredo Binda eDomenico Piemontesi portano a spalla la bara fuori dalla chiesa

Abbandonata la carriera ciclistica, dal 1937 Girardengo divenne il primocommissario tecnico della Nazionale di ciclismo: in questa veste guidòGino Bartali al successo nelTour de France 1938.[1][2] Dopo la Seconda guerra mondiale diede il proprio nome a una fabbrica di biciclette ad Alessandria, laGirardengo, che per alcuni anni produsse anche motocicli leggeri; il marchio patrocinò anche una squadra ciclistica professionistica, che ebbe tra le sue file tra gli altriRik Van Steenbergen e in cui Girardengo stesso svolse il ruolo di direttore sportivo.[1]

Morì il 9 febbraio1978, poco più di un mese prima di compiere 85 anni. Le sue spoglie riposano nella tomba di famiglia nel cimitero diCassano Spinola, accanto alla moglie Agostina Priano (sposata nel 1914),[1] i figliEttore e Costante Luciano e le rispettive mogli.

Nei media

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«Vai, Girardengo, vai grande campione,
nessuno ti segue su quello stradone!
Vai Girardengo, non si vede piùSante
è sempre più lontano, è sempre più distante!»

(dalla canzoneIl bandito e il campione)

Oltre che per i grandi successi in bicicletta, Girardengo fece parlare di sé anche per l'amicizia con un noto bandito italiano del tempo,Sante Pollastri, anche lui originario di Novi Ligure, che era un grande tifoso del campione.[2] Ricercato dalla polizia, Pollastri era sempre riuscito a sfuggire alla cattura ed era infine espatriato rifugiandosi a Parigi, dove aveva incontrato Girardengo in occasione di unaSei giorni. Il colloquio tra Pollastri e Girardengo fu anche oggetto di una testimonianza che il Campionissimo rilasciò nel processo contro il bandito dopo la cattura e l'estradizione. L'episodio ispirò anche una canzone,Il bandito e il campione, scritta daLuigi Grechi e portata al successo dal fratelloFrancesco De Gregori, laminiserie televisivaRaiLa leggenda del bandito e del campione (nella quale Girardengo fu interpretato daSimone Gandolfo) e il libro di Marco VenturaIl Campione e il bandito, ed. Il Saggiatore 2006.

Nel 1919 comparve nel film cinematograficoSansone e la ladra di atleti, diretto daAmedeo Mustacchi, primo film a soggetto sportivo nella storia del cinema italiano.[2]

Palmarès

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Strada

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  • 1912(Maino, una vittoria)
Coppa Bagni di Casciana Terme
  • 1913(Maino, sei vittorie)
6ª tappaGiro d'Italia (Bari >Campobasso)
Gran Fondo-La Seicento
2ª tappaRoma-Napoli-Roma (Rieti >Roma)
Classifica generaleRoma-Napoli-Roma
Campionati italiani, Prova in linea
Coppa Borzino
  • 1914(Maino-Dunlop e Automoto-Continental, tre vittorie)
Milano-Torino
3ª tappaGiro d'Italia (Lucca >Roma)
Campionati italiani, Prova in linea
  • 1915(Bianchi, una vittoria)
Milano-Torino
  • 1918(Bianchi, tre vittorie)
Milano-Sanremo
Serravalle-Arquata
Giro dell'Emilia
  • 1919(Stucchi-Dunlop, diciotto vittorie)
Milano-Torino
1ª tappaRoma-Trento-Trieste (Roma >Rimini)
2ª tappaRoma-Trento-Trieste (Rimini >Trento)
3ª tappaRoma-Trento-Trieste (Trento >Trieste)
Classifica generaleRoma-Trento-Trieste
Giro del Piemonte
1ª tappaGiro d'Italia (Milano >Trento)
2ª tappaGiro d'Italia (Trento >Trieste)
6ª tappaGiro d'Italia (Napoli >Roma)
7ª tappaGiro d'Italia (Roma >Firenze)
8ª tappaGiro d'Italia (Firenze >Genova)
9ª tappaGiro d'Italia (Genova >Torino)
10ª tappaGiro d'Italia (Torino >Milano)
Classifica generaleGiro d'Italia
Giro dell'Emilia
Milano-Modena
Giro di Lombardia
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1920(Stucchi-Dunlop e Maino, cinque vittorie)
Milano-Torino
Giro del Piemonte
Torino-Genova
Milano-Modena
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1921(Stucchi-Pirelli, undici vittorie)
Genova-Nizza
Milano-Sanremo
1ª tappaGiro d'Italia (Milano >Merano)
2ª tappaGiro d'Italia (Merano >Bologna)
3ª tappaGiro d'Italia (Bologna >Perugia)
4ª tappaGiro d'Italia (Perugia >Chieti)
Giro dell'Emilia
Milano-San Pellegrino
Corsa del XX settembre
Giro di Lombardia
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1922(Bianchi-Salga, sette vittorie)
Giro di Romagna
2ª tappaGiro d'Italia (Milano >Padova)
Giro dei Due Golfi
Tour du Lac Léman
Giro dell'Emilia
Corsa del XX settembre
Giro di Lombardia
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1923(Gurtner-Hutchinson e Maino, quindici vittorie)
Milano-Sanremo
Milano-Torino
1ª tappaGiro d'Italia (Milano >Torino)
3ª tappaGiro d'Italia (Genova >Firenze)
4ª tappaGiro d'Italia (Firenze >Roma)
5ª tappaGiro d'Italia (Roma >Napoli)
6ª tappaGiro d'Italia (Napoli >Chieti)
7ª tappaGiro d'Italia (Chieti >Bologna)
8ª tappaGiro d'Italia (Bologna >Trieste)
10ª tappaGiro d'Italia (Mantova >Milano)
Classifica generaleGiro d'Italia
Giro del Veneto
Giro di Toscana
Corsa del XX settembre
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1924(Maino, sei vittorie)
Coppa Città di Milazzo
Giro del Piemonte
Giro di Toscana
Giro del Veneto
Campionati italiani, Prova a punti
Grand Prix Wolber
  • 1925(Wolsit-Pirelli, tredici vittorie)
Coppa Città di Milazzo
Milano-Sanremo
Criterium Nazionale (cronometro)
2ª tappaGiro d'Italia (Torino >Arenzano)
4ª tappaGiro d'Italia (Pisa >Roma)
7ª tappaGiro d'Italia (Bari >Benevento)
9ª tappaGiro d'Italia (Sulmona >Arezzo)
10ª tappaGiro d'Italia (Arezzo >Forlì)
11ª tappaGiro d'Italia (Forlì >Verona)
Giro del Veneto
Giro dell'Emilia
Corsa del XX settembre
Campionati italiani, Prova a punti
  • 1926(Wolsit-Pirelli, cinque vittorie)
Milano-Sanremo
4ª tappaGiro d'Italia (Firenze >Roma)
5ª tappaGiro d'Italia (Roma >Napoli)
Giro di Romagna
Giro del Veneto
  • 1928(Maino-Dunlop e Opel-Torpedo, due vittorie)
Milano-Sanremo
Milano-Modena
  • 1935(Maino-Girardengo, una vittoria)
3ª tappaGiro delle Quattro Province del Lazio (Ascoli Piceno >Roma)

Altri successi

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Torino-Arquata (cronosquadre)
  • 1919(Stucchi-Dunlop)
Giro della Provincia di Milano (cronocoppie conAngelo Gremo)
  • 1921(Stucchi-Pirelli)
Giro della Provincia di Milano (cronocoppie conGiuseppe Azzini)
Giro della Provincia di Milano (cronocoppie conAngelo Gremo)
Criterium di Ginevra
  • 1923(Gurtner-Hutchinson e Maino)
Giro della Provincia di Torino (cronocoppie conGiovanni Brunero)
Circuito di Chieti
Giro della Provincia di Milano (cronocoppie conOttavio Bottecchia)
  • 1925(Wolsit-Pirelli)
Giro della Provincia di Milano (cronocoppie conOttavio Bottecchia)
  • 1926(Wolsit-Pirelli)
Criterium degli Assi - Milano

Pista

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Sei giorni di Milano (conAlfredo Binda)
Sei giorni di Milano (conPietro Linari)
Sei giorni di Breslavia (conWilly Rieger)
Sei giorni di Lipsia (conAntonio Giuseppe Negrini)

Piazzamenti

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Grandi Giri

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1913: 6º
1914:ritirato (5ª tappa)
1919:vincitore
1920:ritirato (2ª tappa)
1921:ritirato (5ª tappa)
1922:ritirato (4ª tappa)
1923:vincitore
1925: 2º
1926:ritirato (7ª tappa)
1932:ritirato (5ª tappa)
1933:ritirato (2ª tappa)
1935:ritirato (4ª tappa)
1936:ritirato (4ª tappa)
1914:ritirato (5ª tappa)
1919:non partito

Classiche monumento

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1914: 17º
1915:squalificato
1917: 2º
1918:vincitore
1919: 2º
1920: 3º
1921:vincitore
1922: 2º
1923:vincitore
1924: 3º
1925:vincitore
1926:vincitore
1928:vincitore
1930: 5º
1933: 11º
1925: 7º
1912: 9º
1913:ritirato
1914: 6º
1917: 10º
1919:vincitore
1921:vincitore
1922:vincitore
1924: 2º
1925:squalificato

Competizioni mondiali

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Nürburgring 1927 - In linea Professionisti: 2º
Budapest 1928 - In linea Professionisti:ritirato

Riconoscimenti

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Note

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  1. ^abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacadaeafagahDizionario biografico degli italiani.
  2. ^abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacadaeCiclismo, sutreccani.it.URL consultato il 10 giugno 2020.
  3. ^abcdef(FR)Palmarès de Costante Girardengo (Ita), sumemoire-du-cyclisme.eu.URL consultato il 10 giugno 2020.
  4. ^Girardengo, p. 81.
  5. ^abcGirardengo, p. 82.
  6. ^Girardengo, pp. 82-83.
  7. ^abcdeGirardengo, p. 83.
  8. ^abcdGirardengo, p. 84.
  9. ^ anno 1928,Lo Sport Fascista 1928, anno 1, n. 6, Milano, p. 61.
  10. ^ Maurizio Crosetti,Campionissimi - un giorno nella vita di trenta grandi ciclisti, Milano, Baldini Castoldi Dalai editore S.p.A., 2010, p. p.41.
  11. ^Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, suconi.it.URL consultato il 20 dicembre 2017.
  12. ^100 leggende Coni (PDF), suconi.it.URL consultato il 20 dicembre 2017.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Vincitori delGiro d'Italia
1909:Luigi Ganna ·1910:Carlo Galetti ·1911:Carlo Galetti ·1912:Atala (Carlo Galetti,Eberardo Pavesi,Giovanni Micheletto) ·1913:Carlo Oriani ·1914:Alfonso Calzolari ·1915-1918 ·1919:Costante Girardengo ·1920:Gaetano Belloni ·1921:Giovanni Brunero ·1922:Giovanni Brunero ·1923:Costante Girardengo ·1924:Giuseppe Enrici ·1925:Alfredo Binda ·1926:Giovanni Brunero ·1927:Alfredo Binda ·1928:Alfredo Binda ·1929:Alfredo Binda ·1930:Luigi Marchisio ·1931:Francesco Camusso ·1932:Antonio Pesenti ·1933:Alfredo Binda ·1934:Learco Guerra ·1935:Vasco Bergamaschi ·1936:Gino Bartali ·1937:Gino Bartali ·1938:Giovanni Valetti ·1939:Giovanni Valetti ·1940:Fausto Coppi ·1941-1945 ·1946:Gino Bartali ·1947:Fausto Coppi ·1948:Fiorenzo Magni ·1949:Fausto Coppi ·1950:Hugo Koblet ·1951:Fiorenzo Magni ·1952:Fausto Coppi ·1953:Fausto Coppi ·1954:Carlo Clerici ·1955:Fiorenzo Magni ·1956:Charly Gaul ·1957:Gastone Nencini ·1958:Ercole Baldini ·1959:Charly Gaul ·1960:Jacques Anquetil ·1961:Arnaldo Pambianco ·1962:Franco Balmamion ·1963:Franco Balmamion ·1964:Jacques Anquetil ·1965:Vittorio Adorni ·1966:Gianni Motta ·1967:Felice Gimondi ·1968:Eddy Merckx ·1969:Felice Gimondi ·1970:Eddy Merckx ·1971:Gösta Pettersson ·1972:Eddy Merckx ·1973:Eddy Merckx ·1974:Eddy Merckx ·1975:Fausto Bertoglio ·1976:Felice Gimondi ·1977:Michel Pollentier ·1978:Johan De Muynck ·1979:Giuseppe Saronni ·1980:Bernard Hinault ·1981:Giovanni Battaglin ·1982:Bernard Hinault ·1983:Giuseppe Saronni ·1984:Francesco Moser ·1985:Bernard Hinault ·1986:Roberto Visentini ·1987:Stephen Roche ·1988:Andrew Hampsten ·1989:Laurent Fignon ·1990:Gianni Bugno ·1991:Franco Chioccioli ·1992:Miguel Indurain ·1993:Miguel Indurain ·1994:Evgenij Berzin ·1995:Tony Rominger ·1996:Pavel Tonkov ·1997:Ivan Gotti ·1998:Marco Pantani ·1999:Ivan Gotti ·2000:Stefano Garzelli ·2001:Gilberto Simoni ·2002:Paolo Savoldelli ·2003:Gilberto Simoni ·2004:Damiano Cunego ·2005:Paolo Savoldelli ·2006:Ivan Basso ·2007:Danilo Di Luca ·2008:Alberto Contador ·2009:Denis Men'šov ·2010:Ivan Basso ·2011:Michele Scarponi ·2012:Ryder Hesjedal ·2013:Vincenzo Nibali ·2014:Nairo Quintana ·2015:Alberto Contador ·2016:Vincenzo Nibali ·2017:Tom Dumoulin ·2018:Chris Froome ·2019:Richard Carapaz ·2020:Tao Geoghegan Hart ·2021:Egan Bernal ·2022:Jai Hindley ·2023:Primož Roglič ·2024: Tadej Pogačar ·2025: Simon Yates
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Campioni italiani diciclismo su strada - Corsa in linea
1885:Giuseppe Loretz ·1886:George Davidson ·1887:Gilberto Marley ·1888:Gilberto Marley ·1889:Gilberto Marley ·1890:Carlo Braida ·1891:Ambrogio Robecchi ·1892:Luigi Cantù ·1893:Giuseppe Moreschi ·1894-1895 ·1896:Giovanni Da Montelatico ·1897-1905 ·1906:Giovanni Cuniolo ·1907:Giovanni Cuniolo ·1908:Giovanni Cuniolo ·1909:Dario Beni ·1910:Emilio Petiva ·1911:Dario Beni ·1912 ·1913:Costante Girardengo ·1914:Costante Girardengo ·1915-1918 ·1919:Costante Girardengo ·1920:Costante Girardengo ·1921:Costante Girardengo ·1922:Costante Girardengo ·1923:Costante Girardengo ·1924:Costante Girardengo ·1925:Costante Girardengo ·1926:Alfredo Binda ·1927:Alfredo Binda ·1928:Alfredo Binda ·1929:Alfredo Binda ·1930:Learco Guerra ·1931:Learco Guerra ·1932:Learco Guerra ·1933:Learco Guerra ·1934:Learco Guerra ·1935:Gino Bartali ·1936:Giuseppe Olmo ·1937:Gino Bartali ·1938:Olimpio Bizzi ·1939:Mario Vicini ·1940:Gino Bartali ·1941:Adolfo Leoni ·1942:Fausto Coppi ·1943:Mario Ricci ·1944 ·1945:Severino Canavesi ·1946:Aldo Ronconi ·1947:Fausto Coppi ·1948:Vito Ortelli ·1949:Fausto Coppi ·1950:Antonio Bevilacqua ·1951:Fiorenzo Magni ·1952:Gino Bartali ·1953:Fiorenzo Magni ·1954:Fiorenzo Magni ·1955:Fausto Coppi ·1956:Giorgio Albani ·1957:Ercole Baldini ·1958:Ercole Baldini ·1959:Diego Ronchini ·1960:Nino Defilippis ·1961:Arturo Sabbadin ·1962:Nino Defilippis ·1963:Bruno Mealli ·1964:Guido De Rosso ·1965:Michele Dancelli ·1966:Michele Dancelli ·1967:Franco Balmamion ·1968:Felice Gimondi ·1969:Vittorio Adorni ·1970:Franco Bitossi ·1971:Franco Bitossi ·1972:Felice Gimondi ·1973:Enrico Paolini ·1974:Enrico Paolini ·1975:Francesco Moser ·1976:Franco Bitossi ·1977:Enrico Paolini ·1978:Pierino Gavazzi ·1979:Francesco Moser ·1980:Giuseppe Saronni ·1981:Francesco Moser ·1982:Pierino Gavazzi ·1983:Moreno Argentin ·1984:Vittorio Algeri ·1985:Claudio Corti ·1986:Claudio Corti ·1987:Bruno Leali ·1988:Pierino Gavazzi ·1989:Moreno Argentin ·1990:Giorgio Furlan ·1991:Gianni Bugno ·1992:Marco Giovannetti ·1993:Massimo Podenzana ·1994:Massimo Podenzana ·1995:Gianni Bugno ·1996:Mario Cipollini ·1997:Gianni Faresin ·1998:Andrea Tafi ·1999:Salvatore Commesso ·2000:Michele Bartoli ·2001:Daniele Nardello ·2002:Salvatore Commesso ·2003:Paolo Bettini ·2004:Cristian Moreni ·2005:Enrico Gasparotto ·2006:Paolo Bettini ·2007:Giovanni Visconti ·2008:Filippo Simeoni ·2009:Filippo Pozzato ·2010:Giovanni Visconti ·2011:Giovanni Visconti ·2012:Franco Pellizotti ·2013:Ivan Santaromita ·2014:Vincenzo Nibali ·2015:Vincenzo Nibali ·2016:Giacomo Nizzolo ·2017:Fabio Aru ·2018:Elia Viviani ·2019:Davide Formolo ·2020:Giacomo Nizzolo ·2021:Sonny Colbrelli ·2022:Filippo Zana ·2023:Simone Velasco ·2024:Alberto Bettiol ·2025:Filippo ConcaItalia (bandiera)
V · D · M
Italia (bandiera)  Nazionale italiana ·Campionati del mondo di ciclismo su strada 1927  
Belloni ·Binda ·Girardengo ·Grandi (dilettante) ·Orecchia (dilettante) ·Piemontesi ·Italia (bandiera)
V · D · M
Italia (bandiera)  Nazionale italiana ·Campionati del mondo di ciclismo su strada 1928  
Belloni ·Binda ·Girardengo ·Riserva Linari ·Italia (bandiera)
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Italia (bandiera)  Nazionale italiana ·Campionati del mondo di ciclismo su strada 1934  
Bergamaschi ·Guerra ·Olmo ·Riserva Rimoldi ·CT: Costante GirardengoItalia (bandiera)
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Italia (bandiera)  Nazionale italiana ·Campionati del mondo di ciclismo su strada 1938  
Bartali ·Bini ·Bizzi ·Vicini ·CT: Costante GirardengoItalia (bandiera)
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Walk of Fame dello sport italiano
Primi 100 nomiGian Giorgio Trissino ·Giovanni Raicevich ·Giorgio Zampori ·Paolo Salvi ·Tazio Nuvolari ·Costante Girardengo ·Nedo Nadi ·Ottavio Bottecchia ·Carlo Galimberti ·Ugo Frigerio ·Alfredo Binda ·Learco Guerra ·Romeo Neri ·Giulio Gaudini ·Primo Carnera ·Giuseppe Meazza ·Silvio Piola ·Gino Bartali ·Agostino Straulino ·Ondina Valla ·Adolfo Consolini ·Alberto Ascari ·Valentino Mazzola ·Edoardo Mangiarotti ·Fausto Coppi ·Zeno Colò ·Fiorenzo Magni ·Giuseppe Delfino ·Piero D'Inzeo ·Cesare Rubini ·Raimondo D'Inzeo ·Irene Camber ·Pino Dordoni ·Eugenio Monti ·Enzo Maiorca ·Antonio Maspes ·Nicola Pietrangeli ·Abdon Pamich ·Lea Pericoli ·Graziano Mancinelli ·Eraldo Pizzo ·Nino Benvenuti ·Livio Berruti ·Sante Gaiardoni ·Franco Nones ·Marco Bollesan ·Franco Menichelli ·Bruno Arcari ·Dino Zoff ·Giacomo Agostini ·Felice Gimondi ·Mauro Checcoli ·Gianni Rivera ·Roberto Marson ·Gigi Riva ·Luciano Giovannetti ·Renato Molinari ·Klaus Dibiasi ·Dino Meneghin ·Adriano Panatta ·Gustav Thöni ·Oreste Perri ·Pietro Mennea ·Pierluigi Marzorati ·Corrado Barazzutti ·Sara Simeoni ·Piero Gros ·Novella Calligaris ·Daniele Masala ·Costantino Rocca ·Gabriella Dorio ·Giuseppe Di Capua ·Alberto Cova ·Ezio Gamba ·Patrizio Oliva ·Gelindo Bordin ·Giuseppe Abbagnale ·Paola Fantato ·Andrea Benelli ·Mauro Numa ·Carmine Abbagnale ·Manuela Di Centa ·Francesco Attolico ·Sandro Campagna ·Luca Pancalli ·Josefa Idem ·Agostino Abbagnale ·Alberto Tomba ·Roberto Baggio ·Lorenzo Bernardi ·Antonio Rossi ·Stefania Belmondo ·Giorgio Lamberti ·Jury Chechi ·Alessandra Sensini ·Andrea Giani ·Giovanna Trillini ·Deborah Compagnoni ·Stefano Baldini ·Domenico Fioravanti
Classe 2015Maurizio Damilano ·Gianni De Magistris ·Duilio Loi ·Francesco Moser ·Enrico Fabris ·Armin Zöggeler ·Dorando Pietri
Classe 2016Alberto Braglia ·Alessandro Mazzinghi ·Paola Pigni ·Mario Fiorillo ·Valentina Vezzali
Classe 2018Luigi Beccali ·Ercole Baldini ·Paolo Maldini ·Samuele Papi ·Massimiliano Rosolino
Classe 2019Sara Anzanello ·Antonella Bellutti ·Roberto Cammarelle
Classe 2021Paolo Rossi ·Alessandro Andrei ·Vincenzo Maenza ·Gabriella Paruzzi ·Paolo Bettini
Classe 2023Flavia Pennetta ·Tania Cagnotto ·Niccolò Campriani ·Fabio Cannavaro ·Amedeo Pomilio ·Giulia Quintavalle ·Carlo Molfetta ·Marco Galiazzo ·Daniele Molmenti ·Antonio Tartaglia ·Günther Huber ·Marco Albarello ·Maurilio De Zolt ·Silvio Fauner ·Giorgio Vanzetta
Classe 2025Franco Porzio ·Giuseppe Porzio ·Gerda Weissensteiner ·Giorgio Di Centa ·Gianluigi Buffon ·Francesca Piccinini ·Elisa Di Francisca ·Aldo Montano
Controllo di autoritàVIAF(EN40513783 ·ISNI(EN0000 0000 4903 3971 ·SBNCUBV076718 ·LCCN(ENno2006007575 ·GND(DE131641042 ·BNF(FRcb165619929(data)
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