La Costa d'Avorio è una repubblica semi-presidenziale concapitale amministrativa aYamoussoukro, ma la sua città più estesa e popolata, e più importante dal punto di vista economico, èAbidjan. La lingua ufficiale è ilfrancese, ma esistono diverse lingue locali come il baulé e lo djoula.
Il Paese è conosciuto initaliano comeCosta d'Avorio e corrispondentemente tradotto in altre lingue:Elfenbeinküste intedesco,Costa de Marfil inspagnolo,Ivory Coast ininglese,Ebur-Bordo inesperanto,Ακτή Ελεφαντοστού (Aktí Elefantostoý) ingreco,Fildişi Sahilleri inturco e così via. Nell'ottobre1985 il governo ivoriano chiese che il Paese fosse conosciuto in ogni lingua comeCôte d'Ivoire. Infatti, secondo la legge nazionale, il nome del Paese non può essere tradotto dal francese. Il nome continua a essere tradotto comunemente nelle varie lingue. La Costa d'Avorio fa, tuttavia, applicare questa sua volontà in ambiti ufficiali, come nell'ONU, dove il nome non è mai tradotto, neanche in inglese.
La Costa d'Avorio, ex colonia francese, ha ottenuto l'indipendenza il 7 agosto 1960. Il suo presidente fondatore è statoFélix Houphouët-Boigny, in carica fino al1993.
La Costa d'Avorio è un paese dell'Africa occidentale. La zona sud-occidentale è caratterizzata dalla presenza discogli, baie epromontori rocciosi; quella sud-orientale è percorsa da grandi e profondelagune, gran parte delle quali risulta inaccessibile all'oceano a causa della presenza di piccoliarcipelaghi sabbiosi che formano una barriera naturale tra la zona litoranea e l'oceano aperto.
L'entroterra è caratterizzato da fitteforeste pluviali, dimora e rifugio di più di 200 specie di piante. Le foreste digradano rapidamente verso nord lasciando il posto a una vegetazione più rada, tipica dellesavane.
Gli unici rilievi presenti si trovano nelle regioni occidentali di Man e Odienné, tra cui spiccano i monti Nimba, alti più di1750m.
Ifiumi principali sono ilBandama, ilSassandra e ilComoé, nessuno dei quali navigabile poiché interrotti in più punti da rapide o soggetti a siccità durante la stagione secca. Si dovette attendere il1950 perché venisse costruito il primo canale, nella laguna Ebrié, adAbidjan.
Ilclima della Costa d'Avorio è caldo e umido, subequatoriale sulla costa meridionale, tropicale nel centro e arido nella parte settentrionale.
Il clima subequatoriale è caratterizzato da temperature costanti (tra 25 e30 °C), un forte tasso di umidità (80-90%) e precipitazioni abbondanti (1766 mm adAbidjan,2129 mm aTabou). Ci sono due stagioni secche e due umide. La stagione secca principale, calda, inframmezzata da qualche pioggia, va da dicembre ad aprile. La stagione secca più breve va da agosto a settembre. Le stagioni piovose invece vanno da maggio a giugno (quella più lunga) e da ottobre a novembre (quella più breve).
Il clima tropicale della savana umida copre il nord della zona delle foreste e il sud della regione delle savane. Le temperature vanno dai 14 ai33 °C con un'umidità tra 60 e 70% e precipitazioni consistenti (1200 mm aBouaké). Si distinguono quattro stagioni: due secche, da novembre a marzo e da luglio ad agosto, e due piovose, da settembre a ottobre e da marzo a giugno.
Il clima della savana presenta escursioni termiche, giornaliere e annuali, più significative, nell'ordine di20 °C e un tasso di umidità che va dal 40 al 50%. La zona è caratterizzata dalla presenza intermittente, tra dicembre e febbraio, di un vento freddo e secco, l'harmattan. Si distinguono due stagioni: una secca da novembre a giugno, con qualche sporadica pioggia nel mese di aprile, e una piovosa, da luglio a ottobre.
La popolazione, come in quasi tutti i paesi in via di sviluppo, ha conosciuto negli ultimi decenni un costante e rapido aumento. Nei censimenti effettuati nel1975,1988 e1998 gli abitanti erano rispettivamente 6 709 600, 10 815 694 e 15 366 672. Nel 2012 si stima fossero 23 202 000. L'aumento della popolazione è sostenuto anche dall'immigrazione dai paesi vicini, primo tra tutti ilBurkina Faso, già nel censimento del 1998 la percentuale di stranieri residenti era del 26%.
Localizzazione dei principali gruppi etnici della Costa d'Avorio
La popolazione odierna della Costa d'Avorio appartiene a 62 gruppi etnici, raggruppabili in cinque grandi ceppi accomunati da caratteristiche socio-culturali o etno-linguistiche:Akan, iGur oVoltaici (come iSenufo),Kru,Mandé del Nord eMandé del Sud. Gli Akan sono il gruppo etnico maggiore (42,1% della popolazione) e si trovano prevalentemente nelle regioni orientali e centrali dello stato.
I gruppi principali, per quanto riguarda le regioni settentrionali, sono iMandé del Nord (16,5% della popolazione) e iVoltaici (17,6%). Anche se questi gruppi etnici sono originari del Nord, molte persone che vi appartengono vivono oggi nelle regioni meridionali del Paese; ad esempio, circa il 23% deiMandé del Nord vive adAbidjan.
Nelle regioni occidentali la popolazione si divide tra i gruppi etnici deiKru (12,7%) e deiMandé del Sud (10%).Dagli anni quaranta, agli autoctoni del paese si aggiunsero i lavoratori provenienti dalBurkina Faso, che si installarono nelle piantagioni di caffè e di cacao. Anche dopo l'abolizione del lavoro forzato la Costa d'Avorio continuò ad attrarre ondate di migranti dai paesi limitrofi.Félix Houphouët-Boigny favorì questo flusso introducendo la legge di libera proprietà della terra, con lo slogan "the land belongs to those that develop it" (la terra appartiene a coloro che la sviluppano).
Oggi gli stranieri ammontano a circa il 25% della popolazione ivoriana e appartengono principalmente al gruppo etnico deiVoltaici e deiMandé del Nord. Di questi, circa il 50% è nato nel Paese. Nel Paese si riscontra anche la presenza di cittadini di originefrancese elibanese.
Di fondamentale importanza, sempre nel merito della differenziazione etnica all'interno della Costa d'Avorio, il concetto diivoirité (ivorianità). Coniato nel corso della metà deglianni novanta, esso segna una linea di demarcazione fra i cittadini che appartengono alla tradizione socio-culturale nazionale e coloro che vi sono estranei. Suo promotore fuHenri Konan Bédié, capo politico delPartito Democratico della Costa d'Avorio, che per mezzo di un gruppo di lavoro di intellettuali indigeni riuscì a sviluppare questo sistema di identificazione, delineando così le caratteristiche proprie -secondo questo pensiero- del popolo ivoriano. Questo provocò la guerra civile e il colpo di Stato del 2000, con la divisione tra Nord musulmano e Sud cristiano.
La lingua ufficiale della Costa d'Avorio è ilfrancese che è parlato da circa il 70% della popolazione[3]. Il restante 30% parla altre lingue locali; le più diffuse sono ilbaulé, ildioula e l'agni.
La religione tradizionale è l'islam, diffuso in circa il 43% della popolazione. A seguire i cattolici con il 17%, gli evangelici con il 12%, gli animisti con il 4%. Il restante 24% pratica altre religioni o si dichiara ateo[4][5].
Dal 1983 la capitale ufficiale èYamoussoukro; comunque,Abidjan resta il centro amministrativo. La maggior parte dei paesi mantiene la propria ambasciata ad Abidjan. La popolazione ha sofferto per lo stato diguerra civile vissuto dopo la morte del presidenteFélix Houphouët-Boigny e le politiche xenofobe introdotte con il concetto di "ivorianità" (ivoirité) dal successivo presidenteHenri Konan Bédié. Ora la guerra civile è finita e il presidente eletto Alassane Ouattara si è insediato nel maggio 2011 dopo l'arresto diLaurent Gbagbo[7][8], il quale si era rifiutato di cedere il potere causando la guerra civile del 2010[9]. L'ex presidente è stato recluso presso la Corte Penale Internazionale con l'accusa di crimini contro l'umanità e assolto nel gennaio 2019.[10], mentre la moglie Simone Gbagbo è stata condannata a 20 anni di reclusione dalla Corte di Giustizia di Abidjan ed è accusata dalla Corte Penale Internazionale di crimini contro l'umanità essendo a capo degli "squadroni della morte"[11][12]. Attualmente vi è una fase di stabilità politica e il tentativo di consolidare le basi democratiche, supportata anche da una importante crescita economica a partire dal 2011. Nell'ottobre del 2015 si sono svolte le prime elezioni politiche dopo la guerra civile del 2010, presiedute dalla Commissione elettorale indipendente si sono caratterizzate per il contesto pacifico con una partecipazione del 54,63% e la riconferma del Presidente uscenteAlassane Ouattara.
La Costa d'Avorio possiede una delle economie più prospere dell'Africa, benché fragile poiché basata principalmente sull'esportazione dimaterie prime.
Il suo mercato dipende pesantemente dal settoreagricolo; infatti quasi il 70% del popolo ivoriano è impiegato in qualche forma di attività agricola. Conseguentemente, l'economia è altamente sensibile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali di questi prodotti e alle condizionimeteorologiche.
Dall'indipendenza del1960 fino ai primianni ottanta il paese godette di un lungo periodo di notevole sviluppo economico, conquistandosi in tal modo un posto tra i paesi in via di sviluppo a medio reddito. Negli anni successivi l'economia subì però un forte arresto a causa del crollo dei prezzi dei principali prodotti d'esportazione e subì ulteriori danni a causa della siccità che interessò il paese. Fu inaugurato un programma diprivatizzazione e il governo tentò, senza successo, di differenziare l'economia nazionale. Nonostante tutti questi sforzi, la Costa d'Avorio continuò a dipendere ancora in gran parte dall'agricoltura e dalle attività a essa collegate; a tutt'oggi quelle stesse attività danno lavoro a circa il 68% della popolazione del paese.Oltre a caffè, cacao e olio di palma, lo stato produce ed esporta grandi quantità dibanane eananas (soprattutto nell'Unione europea),noci,canna da zucchero,cotone,sesamo,copra,arachidi ecaucciù. Ma è anche produttore dimanioca,riso,mais,miglio,patate dolci esorgo, destinati soprattutto al consumo locale.
Un altro settore di notevole rilevanza divenne, a partire dal1977, quello manifatturiero, grazie soprattutto alla scoperta di giacimenti dipetrolio al largo della costa, notevolmente incrementati dagli anni 2000[13].Il principale legname destinato all'esportazione è ilmogano e, per quanto riguarda le estrazioni minerarie, bisogna segnalare la presenza di notevoli quantità didiamanti,manganese,nichel,bauxite eoro.
Laforesta Tai è un parco nazionale di interesse scientifico che si estende su un territorio di3500km² nella regione sud-occidentale della Costa d'Avorio, ai confini con laLiberia. Rappresenta l'ultima porzione intatta della grande distesa di alberi.
La fauna indigena comprendebufali,scimpanzé e altri primati,antilopi e gazzelle di vario genere, fra cui alcune delle specie tipiche della foresta tropicale africana come il bongo e i varicefalofi "duikers" fra cui il rarocephalophus zebra, e diverse specie direttili fra cuiserpenti anche velenosi. Gli elefanti sono invece quasi estinti.
L'arte della Costa d'Avorio si distingue per le peculiarità delle varie popolazioni che la abitano. Per iBaulé e per i Guro la produzione artistica è strettamente collegata sia alle esigenze agricole sia alla tradizionalereligione ancestrale e quindi tipiche sono sia lemaschere, raffigurantianimali legati all'alimentazione, sia quelle rappresentanti figure umane impreziosite da elementisimbolici, come ilsole, lafecondità e lapotenza[14]. Per gliAgni, invece, lesculture interracotta, rappresentanti teste o figure diantenati illustri rappresentano la massima espressione artistica.
LaCosta d'Avorio si è qualificata per la prima volta nella sua storia aiMondiali di calcio nel2006, nell'edizione disputata in Germania, concludendo le qualificazioni in testa al Gruppo 3 della Zona Africana, davanti alCamerun. Ai Mondiali, si è piazzata terza nel proprio gruppo, in un girone non facile, mancando così il passaggio agli ottavi di finale; precisamente, dopo aver perso di misura le prime due partite, sempre per 2-1, contro le forti nazionali diArgentina ePaesi Bassi, ha vinto per 3-2 l'ultima partita contro laSerbia e Montenegro.Successivamente, la selezione ivoriana è riuscita a qualificarsi anche aiMondiali del 2010 in Sudafrica, vincendo il proprio gruppo di qualificazione. Anche stavolta la Costa d'Avorio ha trovato un girone non facile, finendo insieme conBrasile,Portogallo eCorea del Nord: e di nuovo è arrivata terza, pareggiando 0-0 con il Portogallo, perdendo 1-3 con il Brasile e vincendo 3-0 la Corea del Nord e dunque è stata eliminata[15].Durante le qualificazioni almondiale di Brasile 2014 chiude in testa il suo girone e avanza agli spareggi contro ilSenegal che sconfigge 3-1 nella gara di andata per poi pareggiare 1-1 il ritorno. Centra così la sua terza qualificazione consecutiva alla fase finale di un mondiale di calcio. Stavolta viene inserita in un girone più abbordabile conColombia,Grecia eGiappone. L'esordio è positivo: dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo sconfigge per 2-1 la nazionale giapponese ottenendo per la prima volta una vittoria all'esordio. Nella seconda giornata contro la più quotataColombia viene sconfitta di misura per 2-1, restando tuttavia al secondo posto del girone. Un pareggio contro laGrecia le permetterebbe la prima storica qualificazione agli ottavi di finale. Dopo essere passata in svantaggio nel primo tempo, pareggia nel secondo, ma un rigore concesso ai greci al minuto 93 e trasformato daSamaras li condanna per la terza volta consecutiva all'eliminazione al primo turno.Ha vinto laCoppa d'Africa 2015 battendo in finale il Ghana dopo i calci di rigore e l'edizione 2023 battendo in finale la Nigeria.
La prima medaglia olimpica fu la medaglia d'argento vinta nell'atletica leggera (400m piani uomini) daGabriel Tiacoh, ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984. La prima medaglia d'oro olimpica per la Costa d'Avorio è stata vinta neltaekwondo daCheick Sallah Cissé, ai Giochi olimpici diRio 2016.
Lanazionale ivoriana, nota comeLes Éléphants, è nata nel 1990 e il miglior risultato l'ha raggiunto partecipando allaCoppa del Mondo 1995 inSudafrica fermandosi alla fase a gironi. È stata la terza nazionale africana a partecipare ad un mondiale dopoSudafrica eZimbabwe.
La Costa d'Avorio riunisce una sessantina dietnie (malinké, senoufo, lobi, dan, krou, baoulé,...) e ognuna di esse possiede ricche usanze e molteplici riti iniziatici. Sul piano artistico, queste etnie, in particolare i dan e i baoulé, hanno prodotto maschere e statue di rara bellezza, che oggi figurano tra le opere più quotate sul mercato artistico africano. A parte i malinké e i dioula, convertiti all'islamismo, la maggior parte delle etnie sono animiste, ossia venerano un dio unico presente in modo diffuso nell'insieme dell'universo. Anche i culti si basano su una serie di intermediari di natura concreta, come geni, antenati, divinità secondarie, al fine di captare le influenze benefiche e di tenere lontane le potenze maligne. Le cerimonie iniziatiche e le feste rituali sono costellate di danze al suono di tam tam, flauti e zucche utilizzate come strumenti: ne sono esempi i riti di Poro, dell'etnia sénoufo, o la danza dei trampolieri, nel paese di Yacouba. Le feste tradizionali possono essere legate ai raccolti (festa dell'igname), all'iniziazione a una nuova fascia d'età, a occasioni come funerali, eccetera. Ogni etnia possiede le sue tradizioni e per questo le feste hanno un calendario molto variabile.
Per quanto riguarda i costumi, i villaggi dellasavana presentano un'organizzazione sociale molto rigida. Ogni individuo ha il suo posto all'interno di una serie di legami familiari e dello spirito di clan. All'interno di queste gruppi, la solidarietà tra i membri, la sottomissione al capo e il rispetto dei tabù sono regole assolute. Per tale motivo un visitatore non può entrare in un villaggio e ancor meno in una casa, senza essere stato invitato dal capo villaggio, con il quale avrà preso contatto in precedenza, attraverso la mediazione di una guida.