Ilcorrispondente è ungiornalista che lavora stabilmente in una città diversa da quella in cui ha sede laredazione centrale (o le redazioni decentrate) di unatestata giornalistica[1].
Spesso il corrispondente viene confuso con l'inviato: entrambi, infatti, trasmettononotizie da città diverse da quelle in cui ha sede il giornale, ma il secondo riceve l'incarico, nominalmente temporaneo, daldirettore responsabile.[2] L'inviato, inoltre, è unredattore, mentre il corrispondente non lo è[3] con le dovute eccezioni stabilite dal Contratto dei giornalisti (vediinfra).
Il corrispondente lavora in genere in una sede chiamata ufficio di corrispondenza. Secondo ilcontratto nazionale dei giornalistiFNSI-FIEG, gli uffici di corrispondenza sono le sedi - istituite in una città diversa da quella che ospita la redazione centrale dellatestata - nelle quali si raccolgono e vengono coordinati gli elementi forniti da corrispondenti e informatori, che poi vengono trasmessi alla redazione stessa.[4] A differenza delle redazioni decentrate, a loro volta presenti in città diverse da quella che ospita la sede centrale, gli uffici di corrispondenza non prendono parte al lavoro di impaginazione dellenotizie, che comprende anche latitolazione e, nel caso diquotidiani eperiodici, la preparazione delmenabò.[4] Uffici di corrispondenza e redazioni decentrate, resi più importanti nella struttura interna degli organi d'informazione dalla nascita, avvenuta in particolare negli ultimi decenni delXX secolo, di numerose testate locali e di diversidorsi locali di quotidiani nazionali,[1] sono però comunque sottoposti all'autorità del direttore responsabile, all'organizzazione del lavoro da questi definita e allalinea editoriale.[5]
La figura professionale del corrispondente non redattore viene definita in Italia dall'articolo 12 del contratto nazionale dei giornalisti FNSI-FIEG,[6] che individuaretribuzioni diverse in funzione della popolazione della città dalla quale vengono trasmesse le notizie e a seconda che queste siano o menocapoluoghi diprovincia o diRegione.[1] Il contratto nazionale dei giornalisti FNSI-FIEG, inoltre, prevede retribuzioni maggiorate per i corrispondenti daMilano,Napoli ePalermo.[6]
Non bisogna, in proposito, confondere il corrispondente semplice di cui all'art. 12 delcontratto, il quale non è legato in modo organico al datore di lavoro, con il corrispondente dacapitali estere e daNew York e così pure con il corrispondente dacapoluoghi diprovincia, ai quali invece compete laqualifica di redattore come stabilisce l'art. 5 del contratto di categoria[7][8][9].
In proposito perché il corrispondente da capoluogo sia un redattore occorrono alcune condizioni. In primo luogo deve essere ungiornalista professionista e non unpubblicista e questa è una condizione assoluta. Inoltre il corrispondente da capoluogo di provincia sfornito diredazione decentrata ha diritto alla qualifica di redattore se è tenuto a fornire in modo continuativo, oltre a notizie dicronaca locale, notizie di rilievo nazionale o estero da lui elaborate. Anche lagiurisprudenza dellaSuprema Corte di Cassazione ha chiarito tali caratteri distintivi del redattore corrispondente[10][11].
Più nel dettaglio, il contratto nazionale dei giornalisti FNSI-FIEG prevede quattro fasce di retribuzione per i corrispondenti non redattori:
Per le città con più di 50 000 abitanti, inoltre, è prevista una retribuzione maggiore del 25% rispetto a quelle previste per la quarta fascia. I corrispondenti da città con meno di 30 000 abitanti, invece, vengono pagati in funzione del numero di articoli o servizitelevisivi oradiofonici realizzati.[6]
Diverso è ovviamente il criterio di calcolo della retribuzione dei corrispondenti di cui all'art. 5 del contratto dei giornalisti, i quali, come si è visto, hanno diritto a pieno titolo alla qualifica di redattori e alla corrispondente retribuzione che differisce pertanto in modo sostanziale da quella dei corrispondenti semplici di cui all'art. 12 del contratto. La misura dei minimi di stipendio dei redattori è stabilita dall'Allegato A del contratto dei giornalisti.
Completamente diversa è la fattispecie dei corrispondenti dall'estero, definita dall'articolo 11 del contratto nazionale dei giornalisti FNSI-FIEG.[2] Al corrispondente dall'estero la testata affida, oltre alla trasmissione di notizie da un determinato Paese, anche l'interpretazione delle vicende politiche internazionali.[3] Il contratto nazionale dei giornalisti FNSI-FIEG attribuisce ai corrispondenti daBerlino,Bonn,Bruxelles,Ginevra,Londra,Mosca,New York,Parigi,Pechino,Tokyo eWashington la qualifica dicapo servizio.[2] L'incarico di corrispondente dall'estero - e in particolare, durante laGuerra fredda, da città come Mosca o Washington - è spesso stato visto come un punto di partenza verso la nomina a direttore responsabile.[3]
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