Situata ai piedi del monte Quarin (274 m s.l.m.) a settentrione delCarso goriziano, nella zona pianeggiante delCollio, dista circa 3 chilometri dal confine con laSlovenia, circa 40 chilometri dal capoluogo di regioneTrieste, 10 dal capoluogo di provinciaGorizia, circa 25 daUdine e circa 90 daPordenone.
Il nome Cormons ha un substrato linguistico prelatino: deriva probabilmente da un nome proprio di persona o di popolo (Carmo) da cui avrebbe avuto origine anche il nome di una tribù, iGalliCarmones oCarmonenses. La tribù doveva il proprio nome a unadonnola o a unermellino (rispettivamentecarmùn inlingua reto-romanza eharmo in antico tedesco), di cui aveva fatto il proprio totem.[8]
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Cormons si hanno inepoca romana, legata alla colonia diAquileia. Il luogo fu fortificato nelII secolo come stazione militare a difesa delleinvasioni barbariche da parte diQuadi eMarcomanni. La rocca (Castrum) sul monte fu probabilmente eretta nel610 da parte deiLongobardi per resistere agli attacchi degliAvari.
Inetà alto-medievale, dal628 divenne per più di un secolo sede deipatriarchi di Aquileia come conseguenza dello “scisma dei Tre Capitoli”. Infatti, furono eletti contemporaneamente due patriarchi: uno si rifugiò aGrado; l’altro trasferì la sede patriarchina a Cormons, più sicura e non troppo distante da Aquileia, ancora titolare della provincia metropolitica. Lo scisma fu superato sancendo nel731 la legittimità di entrambe le sedi patriarcali. Nel737, il patriarca di Aquileia trasferì la propria sede aCividale, sede dei duchi longobardi.
Ilcastello sulmonte Quarin offrì probabilmente riparo alle popolazioni durante le incursioni degliUngari, traIX eX secolo. Nel964, durante la riorganizzazione del potere imperiale, questi territori furono donati dall’imperatoreOttone I al patriarca di Aquileia. Cormons venne a lungo contesa in virtù della propria importanza strategica sulla via di accesso aGorizia e per diverse vie di pellegrinaggio.
Concluse leguerre napoleoniche e ridefiniti i confini degli stati europei al Congresso di Vienna, nel 1816 Cormons ed il Goriziano entrano far parte del Regno d'Austria. Nel1849, per volontà dell’ImperatoreFrancesco Giuseppe, il territorio di Gorizia ottiene lo status diLand ed assunse il nome diContea Principesca di Gorizia e Gradisca, diventando in tal modo uno dei 17 Paesi rappresentati al Consiglio dell’Impero.
Durante laseconda guerra mondiale, Cormons fu invasa dai tedeschi dopo l'armistizio. Nel corso dell'occupazionenazi-fascista a Cormons nacquero dei nucleipartigiani, come ilbattaglione Garibaldi e Mazzini, che nei due anni fecero sabotaggi e imboscate contro i nazi-fascisti in tutto il territorio cormonese. A seguito di questi fatti, i tedeschi risposero con terribili rappresaglie e molti civili persero la vita neicampi di concentramento, come tragico fu un episodio in un locale cormonese dove, a seguito di un'azione partigiana e la perdita di un soldato tedesco, i tedeschi risposero con una terribile rappresaglia deportando un gran numero di civili innocenti nei campi di concentramento, e molti di loro non fecero più ritorno. Cormons fu spesso colpita dai bombardamentialleati, siccome era presente un importante scalo ferroviario con a presidio un treno militare tedesco e diversi bunker nelle vicinanze. Molti civili persero la vita durante gli attacchi e la stazione subì danni pesanti, come il 27 settembre1944, quando la stazione ferroviaria fu colpita durante un bombardamento, causando il danneggiamento del treno militare e provocando numerosi morti e feriti tra i militari tedeschi. Cormons venne liberata dai nazisti due volte. La prima volta avvenne il 28 aprile1945 grazie all'azione partigiana, resistendo alla controffensiva tedesca del giorno successivo con anche perdite. Il 1 maggio arrivarono iCetnici, soldati serbi fedeli a re Pietro e al servizio dei tedeschi, che perpetuarono diverse rappresaglie e saccheggi. Solo il 3 maggio Cormons venne liberata dal contestuale intervento delle formazioni partigiane italiane, di quelle del IX Korpus sloveno e dei reparti della II Divisione neozelandese.
Lo stemma comunale venne concesso dall'imperatore Francesco Giuseppe il 16 marzo 1869[12][13], per poi essere riconosciuto ufficialmente dallo Stato italiano con DCG del 7 agosto 1936.[14]
«Semipartito troncato: nel 1° partito di argento e di rosso allamezzaluna montantedell'uno sull’altro; nel 2° d'azzurro al castello diruto di argento fondato su di un monte di verde sormontato da uncuore di rosso. Capo del Littorio di rosso (porpora) al Fascio Littorio d'oro circondato da due rami di quercia e di alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è stato adottato con delibera del consiglio comunale concessione del 16 novembre1953.[16]
«Drappo partito, di rosso e di bianco. Drappo riccamente ornato di ricami di argento e caricato dell'Arma Civica. Ornamenti esteriori con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Cormons", le parti di metallo, cordoni e nappe di argento. Asta verticale ricoperta di velluto rosso e bianco. Cravatta e nastri tricolori nazionali frangiati di argento.»
Villa Locatelli, storica dimora che dall’inizio delXVIII secolo si trova nel centro della Tenuta di Angoris.[18]
Villa Feresin, villa storica che sorge isolata nella campagna di Cormons, nella località diSan Quirino. Costruita nel corso dell’Ottocento è stato oggetto di numerosi interventi che ne hanno modificato la morfologia tipologica e strutturale originaria.[19]
Palazzo Taccò, De Blunfeld, Visca, Aita, palazzo storico costruito tra ilXVII e ilXVIII secolo[20]. Si trova nel centro storico di Cormons.
Al 31 dicembre 2024 gli stranieri residenti nel comune sono 420, ovvero il 5,7% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[23]:
A Cormons, accanto allalingua italiana, la popolazione utilizza lalingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[24].
È ufficialmente tutelata inoltre lalingua slovena[25], storicamente presente nelle frazioni di Plessiva e Zegla, già parti del comune diMedana, oltre che in piccoli centri abitati come quello di Novali.[26]
In città è stato aperto (2002), nei locali di palazzo Locatelli, il museo del territorio, che racchiude un'interessante collezione dello scultore friulanoAlfonso Canciani (1863-1955) particolarmente attivo nellaVienna di fineOttocento e dei primi delNovecento.
"Fieste da Viarte", la terza domenica di maggio sul monte Quarin, che si svolge nei cortili delle case contadine con degustazione di vini e piatti tradizionali dellacucina friulana e slovena. Diverse iniziative sono legate alla scoperta del territorio attraverso itinerari naturalistici e storico-artistici, rassegne di musica e poesia.
Festa provinciale dell'uva, a settembre, con rassegna di vini e sfilata di carri allegorici.
IlFestival Jazz & Wine of Peace, a fine ottobre, è un evento internazionale, ambasciatore delle bellezze, delle atmosfere e delle tradizioni del Collio, che richiama numerosi spettatori da mezza Europa (Armenia, Bulgaria, Austria, Slovenia, Germania, Inghilterra e Italia). Sono giorni intensi di musica, ricchi di concerti in teatro e in luoghi suggestivi, con interessanti eventi collaterali, dagli incontri con i musicisti moderati da critici dijazz, a mostre e convegni che dalla musica sconfinano in altre discipline, alle visite guidate in cantine ed enoteche.[27]
Cormònslibri, un festival del libro e dell'informazione.
Goal a Grappoli, manifestazione su calcio e comunicazione che si svolgeva negli ultimi giorni di maggio e annoveravaBruno Pizzul, originario del luogo, tra i partecipanti fissi.
Ecomaratona del Collio Brda, una corsa di 46 km con 1200 m di dislivello tra il Collio italiano e sloveno (Brda).
Cormons è un vivace centro agrituristico delFriuli orientale, noto per la sua produzione di vini conosciuti a livello internazionale, prosciutto crudo e formaggi anche biologici. È uno dei dieci comuni premiati "Gusto Circolare" per il loro valore ambientale e quello enogastronomico, nell'ambito della manifestazione Golosaria Milano 2025.[28]
«Uno scudo troncato. Nel campo superiore, partito di argento e di rosso, una mezzaluna montantedai colori invertiti. Nel campo inferiore dorato, un cuore rosso sospeso su un monte verde che si eleva dalla base, coronato da una torre diruta. Lo scudo è circondato da una cornice arabescata d'oro.»