| Coppa del Mondo di rugby 2011 2011 IRB Rugby World Cup Ipu o te Ao Whutupōro 2011 | |
|---|---|
| Competizione | Coppa del Mondo maschile |
| Sport | |
| Edizione | 7ª |
| Organizzatore | New Zealand Rugby eWorld Rugby[1] |
| Date | dal 9 settembre 2011 al 23 ottobre 2011 |
| Partecipanti | 20 (91 alle qualificazioni) |
| Formula | fase a gironi + play-off |
| Sede finale | Eden Park (Auckland) |
| Direttore | Martin Snedden |
| Risultati | |
| Vincitore | (2º titolo) |
| Finalista | |
| Terzo | |
| Statistiche | |
| Miglior marcatore | |
| Record mete | |
| Incontri disputati | 48 |
| Pubblico | 1 477 274 (30 777 per incontro) |
| Cronologia della competizione | |
| Manuale | |
LaCoppa del Mondo di rugby 2011 (in inglese2011 Rugby World Cup; in maoriIpu o te Ao Whutupōro 2011) fu la 7ª edizione dellaCoppa del Mondo di rugby, massima competizione internazionale dirugby a 15 organizzata dall'International Rugby Board (IRB).Si tenne dal 9 settembre 2011 al 23 ottobre 2011 inNuova Zelanda e fu solo la terza, su sette edizioni fino ad allora disputate, a essersi svolta in un solo Paese, dopo quella del1995 inSudafrica e quella del2003 inAustralia.
Il torneo fu ospitato da 12 città e altrettanti stadi.Originariamente avrebbero dovuto essere 13 maLancaster Park fu irrimediabilmente danneggiato dalterremoto che colpì Christchurch a sette mesi dall'inizio della competizione e gli incontri previsti in tale struttura furono redistribuiti tra le altre sedi.
A laurearsi campione del mondo fu laNuova Zelanda, alla sua seconda affermazione dopo laCoppa del Mondo 1987, anch'essa sul proprio terreno; più in generale si trattò della terza volta in cui a vincere il torneo fu la squadra di casa, tenendo anche conto della vittoria sudafricana nellaCoppa del Mondo 1995.GliAll Blacks batterono in finale laFrancia per 8-7, nella finale con il minor scarto e il minor punteggio complessivo della storia del torneo.
Dal punto di vista dell'impatto mediatico e culturale si trattò dell'evento sportivo con la maggiore affluenza della storia dello sport neozelandese, con non meno di100000 ospiti provenienti dall'estero.
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per ildrop[2].
Furono tre le federazioni che presentarono, entro la data limite del 31 gennaio 2005, il proprio progetto di organizzazione della Coppa 2011 all'International Rugby Board (IRB): laNuova Zelanda (NZRU), ilSudafrica (SARU) e ilGiappone (JRFU), quest'ultima alla sua prima candidatura ufficiale laddove le altre due già vantavano l'esperienza di un'edizione ciascuna[3][4].La candidatura della SARU fu in forse fino quasi alla scadenza dei termini in quanto il governo sudafricano stava valutando eventuali conseguenze dall'organizzazione di due rassegne sportive mondiali in un arco di tempo ravvicinato: nel 2010, infatti, ivi avrebbe dovuto tenersi il 19ºcampionato mondiale di calcio[3].La JRFU, invece, intendeva dare impulso allo sviluppo della disciplina non solo inGiappone, ma in tutta l'Asia[3].Per quanto riguarda infine la NRZU, questa ricevette già nel 2001 l'offerta di ospitare congiuntamente all'Australian Rugby Union l'edizione2003[5], ma problemi interni e l'indisponibilità a modificare il calendario del proprio campionato provinciale durante la competizione avevano portato l'IRB ad affidare alla solaAustralia l'organizzazione della Coppa[6]; per prepararsi all'eventualità di ospitare il torneo nel 2011 la NZRU aveva progettato di espandere lo stadioEden Park diAuckland al fine di rendere economicamente vantaggiosa la propria candidatura[3].

Il 17 novembre 2005, dopo quasi un anno di ispezioni presso le strutture dei Paesi candidati, ilboard dell'IRB riunito aDublino comunicò ufficialmente l'assegnazione del torneo allaNuova Zelanda[7] a seguito di ballottaggio vinto contro la candidatura giapponese, essendo stata quella sudafricana scartata al primo voto[7]; agli asiatici non bastò il sostegno esplicito, tra gli altri, ditestimonial d'eccellenza come i due ex internazionali inglesiJason Leonard eMartin Johnson[8].
Il comitato organizzatore rese note le sedi a marzo 2009[9], tre mesi dopo il sorteggio per la composizione dei gironi[10].Furono designate tredici città e altrettante sedi: esordienti nella manifestazione furono ilNorth Harbour Stadium aNorth Shore (collettività indipendente che nel 2010 fu inglobata nella municipalità diAuckland),Trafalgar Park aNelson, loYarrow Stadium aNew Plymouth, l'Arena Manawatu aPalmerston North eOkara Park aWhangārei[9]; già usate nellaCoppa del Mondo 1987 erano altresìEden Park adAuckland, anche nel 2011 destinata a ospitare la finale,Lancaster Park aChristchurch,Waikato Stadium adHamilton[11], ilRugby Park Stadium aInvercargill,McLean Park aNapier e ilRotorua International Stadium[9].Infine,Dunedin e la capitaleWellington, che nel 1987 avevano accolto la manifestazione rispettivamente conCarisbrook (chiuso nel 2011[12]) eAthletic Park (chiuso nel 1999 e demolito nel 2000[13]), si ripresentarono al pubblico con i nuoviForsyth Barr Stadium eWellington Regional Stadium.
Tuttavia l'organizzazione dovette essere rivista a seguito delterremoto che colpì Christchurch il 22 febbraio 2011: il sisma, dimagnitudo 6,3, distrusse numerosi edifici e ne danneggiò gravemente altri, tra cuiLancaster Park, ristrutturato appena un anno addietro[14] e lesionato irreversibilmente in una delle sue tribune, resa pericolante a seguito dellaliquefazione del suolo su cui poggiava, e per la quale fu proposta la demolizione senza alternative[15].Un mese e mezzo dopo il sisma l'IRB decise di escludere Christchurch dalla competizione[16]; la riassegnazione delle date di Lancaster Park ad altre sedi innescò uneffetto domino che impattò su incontri originariamente previsti su altre città[16]: a titolo di esempio, due incontri dell'Inghilterra furono ricalendarizzati aDunedin, mentreScozia ‒Argentina fu spostata aWellington ma, contemporaneamente, la stessa Scozia e laGeorgia, che avrebbero dovuto incontrarsi nella citata Dunedin, furono a loro volta riallocate aInvercargill[16].

Nonostante la ventilata ipotesi di ritorno a 16 partecipanti, tuttavia mai perseguita con convinzione, l'IRB confermò anche per il 2011 la formula a 20 squadre[17].A seguito della modifica regolamentare introdotta quattro anni prima che stabiliva la qualificazione automatica alla competizione delle prime tre classificate di ogni girone dell'edizione precedente[18][19] per un totale di 12 squadre, l'insieme dei tornei di qualificazione espresse solo 8 squadre.
Il sorteggio dei gironi avvenne aLondra il 1º dicembre 2008[10], aqualificazioni iniziate da poco, alla presenza dei presidenti dell'IRB, ilfranceseBernard Lapasset, e del comitato organizzatore del torneo, il neozelandeseJock Hobbs[10].Ogni girone si compose di tre ammesse di diritto, una per fascia, e due provenienti dalle qualificazioni, all'epoca ancora indeterminate.
Nel girone A, la prima estrattaNuova Zelanda fu accoppiata aFrancia eTonga[10]; le due indeterminate erano Americhe 1 (posto guadagnato dalCanada) e Asia 1 (appannaggio delGiappone).Il girone B vide, insieme all'Argentina, le rivali britannicheInghilterra eScozia[10], mentre le due ancora ignote qualificande erano Europa 1 (in seguito rivelatasi essere laGeorgia[20]) e Ripescaggi (vinti dallaRomania).Australia,Irlanda eItalia furono sorteggiate insieme nel girone C[10] in attesa del riempimento degli slot riservati a Europa 2 (Russia, al suo esordio nella competizione[20]) e Americhe 2 (Stati Uniti).Infine, nel girone D,Sudafrica,Galles eFigi[10] attesero la qualificata di Oceania 1 (Samoa) e Africa 1 (Namibia).
Rispetto all'edizione precedente, il tabellone delle qualificate fu sostanzialmente identico: 19 delle 20 squadre partecipanti in Francia quattro anni prima sarebbero state presenti anche in Nuova Zelanda.L'unica differenza riguardava l'esordienteRussia, che rimpiazzava ilPortogallo[21].
A causa delmenzionato terremoto di Christchurch con conseguente chiusura diLancaster Park, il calendario subì le seguenti variazioni[9][16]:

| Data | Incontro | Previsto a | Spostato a |
|---|---|---|---|
| 10 settembre | Argentina ‒Inghilterra | Christchurch | Dunedin |
| 11 settembre | Australia ‒Italia | Christchurch | Auckland (North Shore) |
| 14 settembre | Scozia ‒Georgia | Dunedin | Invercargill |
| 18 settembre | Inghilterra ‒Georgia | Christchurch | Dunedin |
| 25 settembre | Argentina ‒Scozia | Christchurch | Wellington |
| 1º ottobre | Australia ‒Russia | Christchurch | Nelson |
| 8 ottobre | Quarto di finale 2 | Christchurch | Auckland |
| 9 ottobre | Quarto di finale 4 | Christchurch | Auckland |
Per quanto riguarda laleadership del girone A, i padroni di casa dellaNuova Zelanda si affermarono nettamente vincendo tutti gli incontri con il bonus mete, unica squadra del torneo capace di tale prestazione[22]; la partita di cartello del raggruppamento, quella contro laFrancia, fu vinta 37-17[23].Nelle posizioni di rincalzo, invece, la stessa Francia mise a rischio la propria qualificazione nell'ultima partita del girone contro gliunderdog diTonga, vincitori 19-14 contro pronostico al termine di una partita che li vide quasi sempre condurre il punteggio[24] ma, grazie al punto di bonus difensivo, la squadra diMarc Lièvremont riuscì a raggiungere la quota per tenere matematicamente il secondo posto nonostante le sole due vittorie nel girone[24]; Tonga pagò la sconfitta precedente contro ilCanada[24] che a posteriori vanificò il suo exploit.

L'Inghilterra vinse il girone B aggiudicandosi tutti i suoi quattro incontri, sebbene con scarti minimi quelli con le due squadre più competitive del gruppo: solo 4 punti infatti furono il margine controArgentina (battuta 13-9[25]) eScozia (16-12[26]).Proprio la sconfitta nel derby britannico costò l'eliminazione agli scozzesi, in precedenza battuti 12-13 dall'Argentina[27], che passò ai quarti da seconda del girone.
La vittoria irlandese sull'Australia nel secondo incontro di entrambe fu la sorpresa del girone C: già gliWallabies avevano avuto un esordio difficile contro l'Italia, dalla quale furono bloccati sul 6-6 alla fine del primo tempo[28] salvo poi prevalere con quattro mete nella ripresa grazie alla diversa qualità dei ricambi[28], ma contro l'Irlanda non riuscirono ad andare oltre due calci piazzati diJames O'Connor né a conquistare il punto di bonus difensivo[28].La vittoria irlandese complicò il cammino dell'Italia[29], fiduciosa di potersi giocare la qualificazione proprio contro la formazione celtica[29] dopo aver fatto una vittima di prestigio nelSei Nazioni precedente (laFrancia battuta 22-21 alloStadio Flaminio[30]).Gli Azzurri, dopo avere incamerato i punti alla propria portata (due vittorie con bonus, 53-17 allaRussia[31] e 27-10 agliStati Uniti[32]), si presentarono aDunedin all'incontro decisivo che chiudeva il girone contro la squadra capitanata daBrian O'Driscoll: dopo aver terminato il primo tempo in vantaggio 9-6, gli irlandesi piazzarono 27 punti a zero nella ripresa così impedendo per l'ennesima volta all'Italia il passaggio ai quarti di finale[33] e relegando l'Australia al secondo posto.
Il girone D non riservò sorprese:Sudafrica eGalles passarono il turno nell'ordine come prima e seconda, anche se l'incontro diretto tra le due non evidenziò alcuna prevalenza netta: gliSpringbok vinsero infatti con un solo punto di scarto, 17-16[34].
Pur non qualificate ai quarti di finale, guadagnarono l'ammissione alla successivaCoppa del Mondo 2015 le quattro terze classificate, in ordine di gironeTonga,Scozia,Italia eSamoa[35].
L'inaspettata affermazione dell'Irlanda sull'Australia, con conseguente vittoria del girone, generò accoppiamenti nei quarti che tennero i due emisferi separati fino alla finale[36]: infatti nella parte superiore del tabellone figurarono le quattro europee delSei Nazioni (oltre all'Irlanda,Inghilterra,Francia eGalles) e in quella inferiore le quattro dell'imminenteRugby Championship (Argentina,Sudafrica,Australia eNuova Zelanda)[36].Nel primo quarto, ilGalles confermò la sua tradizione di imbattibilità nel torneo mondiale contro gli irlandesi (già sconfitti due volte nelle fasi a gironi delle Coppe 1987 e 1995[37]) e vinse nettamente 22-10 una gara dominata fin dall'inizio e solo parzialmente tenuta in bilico dalla meta diKeith Earls in avvio di ripresa che diede all'Irlanda un effimero pareggio durato solo 6 minuti[37]; per la prima volta dal 1987 ilGalles entrò tra le prime quattro del mondo[37].Inghilterra eFrancia si incontrarono per la quinta volta nelle fasi a eliminazione del torneo, con i bianchi diMartin Johnson reduci da due vittorie nel 2003 e nel 2007 che avevano spianato loro la strada della finale[38]; all'Eden Park diAuckland fu invece laFrancia a prevalere, dopo un primo tempo chiuso 16-0 in cui gli inglesi non erano stati capaci di piazzare neppure un calcio tra i pali con il loro elemento migliore,Jonny Wilkinson[38], alla sua ultima partita internazionale[39].A poco valse il ritorno inglese, con una meta diBen Foden e un'altra diMark Cueto a tre minuti dalla fine che mise la squadra sottobreak di 7 punti che si rivelò tuttavia ungap impossibile da colmare[38].

Relativamente invece ai due quarti dell'Emisfero Sud, l'Australia ebbe la meglio 11-9 sulSudafrica al termine di una partita bloccata[40] in cui fu segnata una sola meta, da parte delWallabyHorwill, e in cui il punteggio fu deciso solo a 8 minuti dalla fine[40] dopo avere altalenato dall'8-0 per gli australiani al 9-8 per gliSpringbok prima dei punti decisivi diO'Connor dalla piazzola[40].I neozelandesi, invece, faticarono inizialmente contro l'Argentina portatasi inaspettatamente in vantaggio con una meta diFarías Cabello[41] maPiri Weepu mise a segno 21 punti e altri 12 vennero dalle mete diKieran Read eBrad Thorn più una trasformazione diAaron Cruden[41].Ben più grave fu, per gliAll Blacks, la perdita dei due mediani d'apertura in pochi giorni: dopo aver dovuto rinunciare aDan Carter, infortunatosi in allenamento[41], contro iPumas anche il suo rimpiazzoColin Slade, a seguito di un contatto di gioco, dovette abbandonare per sempre la competizione, lasciando così spazio al citato Cruden, non presente nella lista originaria ma tenuto in preallarme[42] e promosso alfine ad apertura titolare per il prosieguo del torneo, e liberando un ulteriore posto in rosa per il quarta sceltaStephen Donald, convocato d'urgenza dalle vacanze[43].

Entrambe le semifinali ebbero luogo all'Eden Park diAuckland.Nella prima l'andamento fu pesantemente condizionato dall'espulsione delflankerSam Warburton dopo neppure venti minuti di gioco: in uscita da una mischia, questi placcò ilfranceseVincent Clerc sollevandolo oltre la linea della spalla e lasciandolo ricadere sulla schiena[44], azione a seguito della quale l'arbitroirlandeseAlain Rolland mostrò il cartellino rosso al giocatoregallese lasciando così la squadra in 14 elementi per tre quarti di gara[44].Nonostante la superiorità numerica, la Francia non andò oltre tre calci piazzati diMorgan Parra che, tuttavia, furono sufficienti a sopravanzare la marcatura tra i pali diJames Hook, realizzata quando ancora si era in parità di uomini in campo, e la meta diMichael Phillips, dopo la quale il Galles non riuscì più a segnare punti: il risultato finale fu di 9-8 per i francesi che quindi raggiunsero la loro terza finale[44].Una sola meta fu marcata nell'altra semifinale traAustralia eNuova Zelanda: gliAll Blacks capitalizzarono sulla segnatura diMa'a Nonu e costrinsero gli avanti avversari all'indisciplina, lucrando numerosi calci chePiri Weepu trasformò in punti: il risultato finale fu un 20-6 in cui gliWallabies non ebbero mai la possibilità di esprimere il proprio gioco[45].
Le finali per il terzo e il primo posto furono identiche a quelle dellaI Coppa del Mondo: nella gara di consolazione si affrontaronoAustralia eGalles ma, a differenza di quanto accadde nel 1987 in cui a vincere furono i britannici[46], ad Auckland prevalse l'Australia 21-18, negando quindi al Galles l'occasione di pareggiare il suo miglior risultato di sempre nella Coppa ottenuto proprio ventiquattro anni prima[47].
La finale, invece, non ebbe un esito diverso rispetto ad allora: laNuova Zelanda vinse la sua seconda Coppa del Mondo, ma con il minor scarto mai registrato fino ad allora, un solo punto: 8-7 fu il risultato, frutto di una meta per parte (Woodcock per gliAll Blacks eDusautoir per iBleus[48] ma con il diverso peso dei punti al piede: ai due punti per la trasformazione diFrançois Trinh-Duc si contrapposero i tre punti su calcio piazzato diStephen Donald[48], messo in campo dopo che pure il terzomediano d'apertura,Aaron Cruden, si era infortunato in uno scontro di gioco proprio contro Trinh-Duc[49][48].Tale incrocio di circostanze fece sì che Donald, da giocatore fuori dal progetto del C.T. neozelandeseGraham Henry prima della Coppa del Mondo, si trovasse a essere il marcatore dei punti decisivi per la vittoria mondiale degliAll Blacks[48][49].
| Fase | Africa | Americhe | Asia | Europa | Oceania | Ripescaggi |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammissioni automatiche |
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| Qualificazioni |
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| Città | Impianto | Capacità | Incontri |
|---|---|---|---|
| Auckland | Eden Park | 60000 | 11 |
| Auckland[50] | North Harbour Stadium | 30000 | 4 |
| Dunedin | Forsyth Barr Stadium | 30000 | 4 |
| Hamilton | Waikato Stadium | 30000 | 3 |
| Invercargill | Rugby Park Stadium | 17000 | 3 |
| Napier | McLean Park | 15000 | 2 |
| Nelson | Trafalgar Park | 18000 | 3 |
| New Plymouth | Yarrow Stadium | 26000 | 3 |
| Palmerston North | Arena Manawatu | 15000 | 2 |
| Rotorua | Rotorua International Stadium | 26000 | 3 |
| Wellington | Wellington Regional Stadium | 40000 | 8 |
| Whangārei | Okara Park | 18000 | 2 |
Le 20 squadre furono divise in 4 gironi da 5 squadre ciascuna che si affrontarono con il metodo delgirone all'italiana.Il punteggio assegnato fu quello in vigore nelTri Nations dell'Emisfero Sud: 4 punti per la vittoria, 2 ciascuno per il pareggio e zero per la sconfitta e, in aggiunta a ciò, un punto eventuale alla squadra sconfitta con sette o meno punti nonché un ulteriore punto alla squadra autrice di almeno quattro mete nell'incontro, indipendentemente dal risultato[51].In caso di esclusione di una squadra dal torneo (circostanza comunque non verificatasi) il regolamento prevedeva l'annullamento di tutti gli incontri fino ad allora disputati e l'assegnazione di quattro punti a ciascuna delle altre squadre, con riconteggio anche dei punti fatti e subiti[51].
Le prime due classificate di ogni girone si qualificarono aiplay-off e la squadra terza classificata di ogni girone, inoltre, fu automaticamente qualificata allaCoppa del Mondo di rugby 2015 al pari delle otto quartifinaliste[18].In ordine di abbinamento dal primo al quarto, gli incontri dei quarti di finale furono la vincitrice del girone C contro la seconda del girone D; la vincitrice del girone B contro la seconda del girone A; la vincitrice del girone D contro la seconda del girone C e, infine, la vincitrice del girone A contro la seconda del girone B[51].
Gli accoppiamenti di semifinale furono predeterminati: le vincitrici delle prime due partite si incontrarono nella prima semifinale, quelle delle altre due partite nella seconda semifinale[51].Le squadre vincenti le semifinali si incontrarono per il titolo di campione del mondo, quelle sconfitte per il terzo posto.
Nelle fasi a eliminazione diretta, al fine di determinare la squadra vincitrice, fu istituito un terzo tempo supplementare dopo i due già previsti dal regolamento generale[51], analogo algolden goal del calcio: la prima squadra che avesse marcato punti avrebbe vinto l'incontro[51].In caso di ulteriore parità fu previsto uno spareggio ai calci piazzati: ogni squadra aveva a disposizione 5 calci dalla linea dei 22 metri per realizzare, con 5 giocatori diversi tra quelli in campo al fischio finale, il maggior numero di punti[51]; in caso di parità anche dopo tale serie, si sarebbe proceduto a oltranza un calcio per squadra fino a che, a pari numero di calci, una delle due spareggiasse[51].
Entrambe le semifinali e le finali di consolazione e per il titolo si tennero all'Eden Park diAuckland.
| Girone A | Girone B | Girone C | Girone D |
|---|---|---|---|
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| Quarti di finale | Semifinali | Finale | |||||||||||||
| 8 ottobre,Wellington | |||||||||||||||
| C1 | | 10 | |||||||||||||
| D2 | | 22 | 15 ottobre, Auckland | ||||||||||||
| | 8 | ||||||||||||||
| 8 ottobre,Auckland | | 9 | |||||||||||||
| B1 | | 12 | |||||||||||||
| A2 | | 19 | 23 ottobre, Auckland | ||||||||||||
| | 7 | ||||||||||||||
| 9 ottobre, Wellington | | 8 | |||||||||||||
| D1 | | 9 | |||||||||||||
| C2 | | 11 | 16 ottobre, Auckland | Finale 3º posto | |||||||||||
| | 6 | 21 ottobre, Auckland | |||||||||||||
| 9 ottobre, Auckland | | 20 | | 18 | |||||||||||
| A1 | | 33 | | 21 | |||||||||||
| B2 | | 10 | |||||||||||||
| Wellington 8 ottobre 2011, ore 18UTC+12 | Irlanda | 10 – 22 referto | Regional Stadium (35787 spett.)
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| Auckland 8 ottobre 2011, ore 20:30UTC+12 | Inghilterra | 12 – 19 referto | Eden Park (49105 spett.)
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| Wellington 9 ottobre 2011, ore 18UTC+12 | Sudafrica | 9 – 11 referto | Regional Stadium (34914 spett.)
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| Auckland 9 ottobre 2011, ore 20:30UTC+12 | Nuova Zelanda | 33 – 10 referto | Eden Park (57192 spett.)
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| Auckland 15 ottobre 2011, ore 21UTC+12 | Galles | 8 – 9 referto | Eden Park (58630 spett.)
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| Auckland 16 ottobre 2011, ore 21UTC+12 | Australia | 6 – 20 referto | Eden Park (60087 spett.)
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| Auckland 21 ottobre 2011, ore 20:30UTC+12 | Galles | 18 – 21 referto | Eden Park (53014 spett.)
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| Auckland 23 ottobre 2011, ore 21UTC+12 | Francia | 7 – 8 referto | Eden Park (61079 spett.)
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Il giorno successivo alla vittoria, la squadra fu portata in parata per le strade diAuckland[52] per celebrare la fine di un digiuno mondiale durato 24 anni[52].Il C.T. dellaNuova Zelanda,Graham Henry, dopo la vittoria annunciò di non voler prolungare il contratto con la federazione, in scadenza al termine della competizione[53]; poche settimane più tardi fu insignito dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda[54]; Henry fu seguito, nella decisione di dimettersi dall'incarico, anche dal suo viceWayne Smith[52].
Il giorno dopo la finaleThierry Dusautoir vinse il premio dimiglior giocatore IRB dell'anno[55], primo francese ad aggiudicarsi tale riconoscimento nove anni dopoFabien Galthié[55].
Prima della disputa del torneo, il presidente dell'IRBBernard Lapasset aveva ventilato che quella avrebbe potuto essere l'ultima volta che a un Paese come la Nuova Zelanda fosse data l'opportunità di organizzare una Coppa del Mondo, per varie ragioni: strutture troppo poco capienti e bacino d'utenza scarso per generare introiti da stadio[52] e fuso orario troppo sbilanciato per il pubblico europeo, costretto a guardare gli incontri al mattino[52]; tuttavia dopo i risultati positivi della manifestazione ilboard dell'IRB tornò sui dubbi espressi e si dichiarò disponibile a riconsiderare future candidature del Paese[52].Il ministero neozelandese per gli affari e il commercio estero preventivò circa95000 visitatori in occasione della Coppa del Mondo, grazie ai quali sarebbe stato il maggior evento sportivo dell'anno per affluenza[56].Le cifre a consuntivo certificarono non meno di100000 turisti, con apporto di circa750000000 NZD nell'economia del Paese[57].Fu venduto l'87% dei biglietti disponibili per un incasso lordo di circa268700000 NZD[58], maggior ricavo economico da una manifestazione sportiva nel Paese, 11 volte superiore a quello realizzato per iltour dei British Lions del 2005, fino ad allora l'evento più redditizio in Nuova Zelanda[58].
Giudicati da primato anche i dati diaudience televisiva, considerato il fuso orario sfalsato di mezza giornata con la maggior parte del pubblico dell'Emisfero Nord (+11 sulleisole britanniche e +10 sull'Europa continentale occidentale)[59]: inFrancia la semifinale in cui iBleus batterono ilGalles fu vista da circa9500000 milioni di spettatori (share 73%) nonostante il calcio d'inizio alle ore 10 dell'Europa centrale[59]; nelRegno Unito la stessa partita, alle 9 del mattino, fu vista da5900000 spettatori su ITV con una punta di6600000 nel finale (share 58%)[59].In patria la semifinale traAll Blacks eWallabies fu vista da circa1970000 spettatori (la popolazione neozelandese è di circa5000000 di abitanti)[59], mentre contemporaneamente inAustralia (circa18000000 di abitanti) davanti al televisore furono in3234000[59], seconda miglior audience nel Paese per un incontro delcodice a XV dopo la finale mondiale diSydney contro l'Inghilterra diotto anni prima (più di 4 milioni[59]).
A differenza di 24 anni prima, quando i campioni del mondo degliAll Blacks primeggiarono anche nelle classifiche individuali, nel 2011 i record furono appannaggio di giocatori di varie squadre: ilfranceseVincent Clerc e l'ingleseChris Ashton si aggiudicarono la palma di migliori realizzatori di mete con 6 ciascuno; il neozelandese campione del mondoIsrael Dagg fu secondo a 5, ma in condominio con l'irlandeseKeith Wood e l'australianoAdam Ashley-Cooper[60].
La classifica dei punti fu, invece, appannaggio delsudafricanoMorné Steyn che, a quota 62, fu, e al 2019 ancora è, il vincitore con il più bassoscore di tale graduatoria[61][62]; dietro di lui l'australianoJames O'Connor (52) e iltongano Kurt Morath (45).
Il XV titolare delSudafrica in campo contro l'Australia in semifinale assommava 836 incontri (media 55,7 a giocatore): si trattò all'epoca della squadra con più presenze complessive mai scese in campo in untest match[61].Il neozelandeseBrad Thorn, a 36 anni e 262 giorni, fu il più anziano giocatore a disputare una finale di Coppa del Mondo e,a fortiori, a vincerla[61].Ugualmente, ilgalleseGeorge North, a 19 anni e 166 giorni, divenne ilmetaman più giovane nella competizione contro laNamibia nella fase a gironi[61].La semifinale di torneo traFrancia eGalles fu la 14ª, e ultima, direzione di gara dell'irlandeseAlain Rolland in Coppa del Mondo, all'epoca un record[61] poi superato daNigel Owens nel 2019.
Il torneo fu visto in tutti e cinque i continenti, in buona parte grazie all'emittente statunitenseShowtime che ritrasmise tutti e 48 gli incontri in Asia (escluso l'estremo Oriente) e Africa (esclusa quellameridionale)[63].Per quanto riguarda i Paesi delSei Nazioni e delRugby Championship, fatto salvo il principio che per ognuno di essi almeno un canale trasmise in diretta tutte le partite della propria squadra nazionale, nelRegno Unito la copertura completa fu a cura diITV[63]; inRepubblica d'Irlanda l'emittente privata Setanta coprì tutti i 48 incontri mentre quella di StatoRTÉ trasmise l'incontro d'apertura e a seguire, tutta la fase a eliminazione dai quarti alla finale[63].InFrancia nessun canale trasmise tutti e 48 gli incontri in diretta: Eurosport li trasmise tutti in differita inPay TV[63]; Canal+ fece lo stesso su Canal+ Sport ma ne trasmise anche 28 in direttain chiaro via satellite[63];France Télévisions ne trasmise 28 in chiaro su terrestre eTF1 ne trasmise 20 in diretta in chiaro tra cui l'incontro d'apertura e un incontro a scelta a settimana per girone e tutta la fase eliminazioni meno due quarti di finale[63].InItaliaSky Sport trasmise un incontro a scelta a settimana per ogni girone e tutta la fase a eliminazione[63].
Nell'emisfero sud, altresì, inArgentinaESPN trasmise in diretta 30 incontri tra cui tutta la fase a eliminazione[63]; inSudafricaSABC garantì la diretta di metà degli incontri tra cui quello d'apertura, due quarti, una semifinale e la finale per il titolo; inAustralia Premier Media Group trasmise tutti i 48 incontri in diretta, e inNuova Zelanda l'emittente di StatoTVNZ trasmise in diretta l'incontro d'apertura, 2 quarti, le semifinali e le finali più 8 differite; Māori TV trasmise 16 incontri in diretta e 32 in differita; TV3 l'incontro a gironi traNuova Zelanda eFrancia più 2 quarti, le semifinali e la finale e in aggiunta 8 incontri in differita[63].
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| Coppa del Mondo di rugby | |
|---|---|
| Edizioni | Nuova Zelanda 1987 ·Inghilterra 1991 ·Sudafrica 1995 ·Galles 1999 ·Australia 2003 ·Francia 2007 ·Nuova Zelanda 2011 ·Inghilterra 2015 ·Giappone 2019 ·Francia 2023 ·Australia 2027 |
| Qualificazioni | 1987 ·1991 ·1995 ·1999 ·2003 ·2007 ·2011 ·2015 ·2019 ·2023 ·2027 |
| Statistiche | Statistiche |
| World Rugby ·Coppa Webb Ellis ·Inno ufficiale | |
| Rugby a 15 in Nuova Zelanda | |
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| Federazione | New Zealand Rugby ·All Blacks ·Black Ferns (statistiche) ·Junior All Blacks ·Māori All Blacks |
| Attività interconfederale | Super Rugby (maschile) |
| Attività nazionale | National Provincial Championship ·Super Rugby Aupiki (femminile) ·Farah Palmer Cup (femminile) ·Heartland Championship ·Ranfurly Shield |
| Attività internazionale | Rugby Championship ·Pacific Nations Cup |
| Eventi | Coppa del Mondo 1987 ·Coppa del Mondo 2011 ·Coppa del Mondo femminile 2021 ·Pacific Four Series 2022 ·Campionato oceaniano femminile 2022 ·WXV 1 2023 ·Pacific Four 2024 ·Pacific Four 2025 |
| Categorie | Squadre di club ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi |
| Trofei | Freedom Cup ·Bledisloe Cup ·Dave Gallaher Trophy ·King’s Cup |
| Rugby a 15 in Italia nella stagione 2011-12 | |||||
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| Attività di club |
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| Internazionale |
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| Stagioni dei club | |||||
| Eccellenza | L'Aquila ·Calvisano ·I Cavalieri ·Crociati ·S.S. Lazio ·Mogliano ·Petrarca ·Reggio Emilia ·Rovigo ·San Gregorio | ||||
| Pro12 | Aironi ·Benetton | ||||
| Federazione Italiana Rugby ·Rugby a 15 in Italia | |||||
| Controllo di autorità | LCCN(EN) no2011084903 |
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