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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Lophotrochozoa |
Phylum | Mollusca |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Caenogastropoda |
Ordine | Neogastropoda |
Superfamiglia | Conoidea |
Famiglia | Conidae |
Genere | Conus Linnaeus,1758 |
Serie tipo | |
Conus marmoreus Linnaeus, 1758 | |
Sinonimi | |
Afonsoconus J. K. Tucker & Tenorio, 2013 | |
Specie | |
vediSpecie diConus |
ConusLinnaeus, 1758 è ungenere dimolluschigasteropodi marini dellafamigliaConidae, comprensivo di centinaia dispecie diffuse in tutti i mari tropicali e temperati del mondo.[1]
Il nome del genere deriva dalgreco anticoκῶνος (kônos) in riferimento alla forma tipica della conchiglia.[2]
Il genere comprendemolluschigasteropodi dotati diconchiglia conica con spira molto variabile anche intra-specie. In alcune specie la spira ha una lunghezza superiore ad un terzo della lunghezza dell'intera conchiglia, ma nella maggioranza è poco accentuata, piatta o lievemente concava. La spira presenta spesso tubercoli caratteristici per l'identificazione delle varie specie. Anche le trame colorate, soprattutto nell'ultimo giro di conchiglia (che contiene la gran parte del corpo del mollusco) hanno grande importanza nell'identificazione, anche se spesso estremamente variabili; più stabili i disegni in rilievo.[3]
Per quanto riguarda il corpo, la parte più appariscente deiConus è ilpiede, molto robusto e carnoso, largo anteriormente e assottigliato nella parte posteriore, con unopercolo di ridotte dimensioni. L'altra particolarità che distingue ilgenereConus è l'apparato boccale conradula ridotta ad un dente acuminato, avente la funzione di arpione, con il quale ilmollusco cattura le sueprede; è altresì presente una caratteristica proboscide con cui viene iniettato ilveleno nelle prede (piccoli pesci, plancton, molluschi ecc.).
Il veleno deiConus è costituito daneurotossine particolarmente forti, in grado di immobilizzare velocemente le prede. Alcune specie (Conus geographus,C. textile,C. omaria,C. tulipa,C. magus,C. striatus) hanno un veleno che può essere potenzialmente letale persino per gli esseri umani. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dellespecie diConus gli effetti sull'uomo si limitano a gonfiore e infiammazioni dolorose localizzate all'arto colpito. Nei rari casi di puntura letale, gli effetti sono a carico dell'apparato respiratorio con possibilearresto cardiaco.[senza fonte]
I coni sono un genere di molluschi presenti in tutti i mari tropicali e temperati del mondo, comuni soprattutto nell'Indo-Pacifico. Almeno quattro specie (Conus ventricosus,Conus vayssierei[4],Conus guanche eConus striatulus) sono presenti nelmar Mediterraneo.La presenza nel Mar Mediterraneo delConus fumigatus è provata da un solo esemplare. La presenza attuale nel mar Mediterraneo delConus desidiosus non è provata. Nel 1990 furono rinvenuti a Lampedusa alcuni esemplari diConus allora sconosciuti, in seguito identificati comeConus guanche (Lauer, 1993).
Nel 2009 circa, nelle acque antistanti Catania sono stati trovati esemplari diConus striatulus a circa 50 metri di profondità[senza fonte]. Alcuni di questi esemplari sono stati recuperati, ma non rendendosi conto dell'importanza del ritrovamento, il mollusco non è stato conservato per l'analisi del DNA.
L'habitat tipico di è costituito dai fondali marini sia rocciosi che sabbiosi a profondità variabili dai pochi metri alle centinaia di metri sotto il livello del mare, a seconda delle specie.[5]
Negli ultimi anni, attraverso glistudi filogenetici, si sono moltiplicati i tentativi di semplificare la tassonomia dellafamiglia deiConidi. Nel 2015 è stato pubblicato uno studio che ha riorganizzato la famiglia dei Conidi in generale e delConus in particolare.[6] Sulla base di tale studio e successive elaborazioni ilWorld Register of Marine Species individua circa 760 specie diConus suddivise in 57 sottogeneri.[1]
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