| Conte di Savoia | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Tipo | Transatlantico |
| Armatore | |
| Proprietà | Italia Flotte Riunite(1932-1936) Italia - Società di Navigazione(1936-1950) |
| Registro navale | RINA, nº 3698 |
| Porto di registrazione | Genova |
| Identificazione | |
| Costruttori | CRDA |
| Cantiere | Trieste,Italia |
| Varo | 28 ottobre1931 |
| Entrata in servizio | 30 novembre1932 |
| Intitolazione | Conte di Savoia, titolo nobiliare dell'omonimo stato preunitario |
| Destino finale | Smantellata nel1950 |
| Caratteristiche generali | |
| Stazza lorda | 48.502tsl |
| Lunghezza | 248,25 m |
| Larghezza | 29,28 m |
| Altezza | 35 m |
| Pescaggio | 9,5 m |
| Propulsione | 12 caldaie, 4 gruppi turboriduttori, 4 eliche |
| Velocità | 27 nodi (50 km/h) |
| Equipaggio | 786 |
| Passeggeri | Fino a 2.200 (500 in prima classe, 366 in seconda classe, 412 in classe turistica e 922 in terza classe) |
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IlConte di Savoia è stato untransatlantico italiano costruito nel1932 daiCantieri Riuniti dell'Adriatico, aTrieste, per conto delLloyd Sabaudo diGenova. Nel gennaio 1932, incorporata questa società nella nuovaItalia Flotte Riunite, la nave passò alle dirette dipendenze di quest'ultima, e, nel 1937, con la riorganizzazione della navigazione civile, aItalia - Società di Navigazione.
La stessa nuova compagnia controllava anche un altro celebre transatlantico italiano, ilRex, simile ma più grande e potente, completato solo due mesi prima delConte di Savoia.
Aveva una stazza lorda di 48.502 tonnellate ed era tecnicamente unpiroscafo, in quanto lapropulsione era a vapore: la sala macchine era dotata di dodici caldaie, una centrale elettrica e quattro gruppi turboriduttori che muovevano quattro eliche, con una potenza di 100.000 cavalli. I fumaioli erano due, bassi e larghi e dipinti in rosso, bianco e verde, i colori deltricolore italiano, come tipico sulle navi di linea italiane. La velocità di crociera raggiungeva i 27 nodi.Fu il primo transatlantico a essere dotato di un sistema per diminuire ilrollio in caso di maltempo, composto da tre enormigiroscopi stabilizzatori prodotti dall'aziendastatunitenseSperry Corporation. Tale espediente, però, si dimostrò efficace solo in caso di mare non esageratamente mosso e rollio regolare ed inoltre sottoponeva la nave a sforzi strutturali molto elevati. IlConte di Savoia fu comunque pubblicizzato come "la prima nave che non rolla" ed un apposito ascensore posto a prua consentiva ai passeggeri di scendere nel locale dove erano situati i grossi meccanismi, per vederli all'opera.
La nave offriva quattro livelli di servizio ed era stata pensata per essere dotata di tutti i lussi e le comodità possibili, più ancora delRex, obiettivo che venne realizzato affidando la progettazione degli interni aGustavo Pulitzer Finali, il quale ideò tutto fin nei più piccoli dettagli, compresi la carta intestata ed il logo della nave. Ne risultò un ambiente estremamente moderno ed innovativo, che si distaccava definitivamente dai vecchi canoni estetici a cui era legata la maggior parte delle navi costruite fino a quel momento,Rex compreso (seguendo l'esempio dei bastimenti tedeschiBremen edEuropa). Il complesso delle sale pubbliche era collocato sul ponte dei saloni, con la cosiddetta "galleria della Principessa" che univa facilmente i vari ambienti. All'estrema prua si trovava il giardino d'inverno, con arredi in midollino e lampade di carta pecora, mentre al centro del giardino sorgeva il gran bar, anche chiamato "Il Circolo", con il soffitto decorato a foglia d'argento con la disposizione degli astri sopra Trieste il 28 ottobre 1931 (giorno del varo della nave). Alla base della cupola del bar era incisa la poesia diLorenzo il Magnifico mentre il bancone, con puntelli in acciaio spazzolato, era detto "Via Lattea". Il soggiorno di prima classe aveva le pareti rivestite in legno lucidato e il soffitto in foglia d'oro brunita o radica lucidata, con tende in velluto di seta bruno o in lino color avorio e intessute di filo d'oro. Sopra al camino vi era un arazzo diMassimo Campigli mentre alle pareti erano appesi dipinti diGino Severini. La sala da pranzo occupava due ponti in altezza, aveva le pareti con lastre di travertino color miele o cuoio argentato, mentre il soffitto era in foglia d'oro. I pannelli decorativi laterali erano dipinti daElena Fondra eGeorge Ramon e al centro della sala c'era una statua in bronzo dedicata a Diana, opera diAntonio Maraini. La hall di prima classe era rivestita in stucco al soffitto e alle pareti e presentava un pavimento smaltato di blu; sulla parete fu appeso un planisfero con un modellino della nave che veniva spostato ogni giorno per segnalarne la posizione.L'unica eccezione a queste sale in stile moderno fu ilSalone Colonna, ispirato alla galleria dell'omonimo palazzo romano, che fu affidato alla Casa Artistica Coppedè, nel timore che un eccesso di modernismo potesse scontentare la clientela.[1]
Varato il 28 ottobre 1931 con madrina la principessaMaria José del Belgio, in seguito regina d'Italia, ilConte di Savoia fu concepito per affiancare ilRex nei collegamenti veloci e di lusso tra Italia edAmerica settentrionale. Al comando del Comandante Superiore Antonio Lena, entrò in servizio salpando da Genova alla volta diNew York il 30 novembre 1932, traversata che rischiò di trasformarsi in un disastro quando una valvola di sicurezza nella sala macchine esplose, squarciando lo scafo nell'opera viva. Per evitare che la nave affondasse durante il suo primo viaggio, come accaduto due decenni prima al famosoTitanic, il marinaio Gennaro Amatruda si fece calare fuori bordo e riuscì a tamponare la falla con travi e cemento a presa rapida; ciò consentì di continuare il viaggio verso New York, dove si sarebbe provveduto in cantiere alle riparazioni.
IlConte di Savoia non ha mai conquistato ilNastro Azzurro, premio conferito alla nave che eseguiva la traversata atlantica più veloce, anche se il suo unico tentativo a tale riguardo registrò una media di appena 0,4 km/h più lenta rispetto alRex, che fu l'unica nave italiana a vincere il prestigioso riconoscimento, nel1933. Il comandante delConte di Savoia era solitamenteAntonio Paris Lena, originario diRiva Trigoso, frazione marinara del comune diSestri Levante; Lena non volle mai forzare in modo eccessivo i motori, per non sottoporre la nave a sollecitazioni eccessive e non causare disagio fisico ai passeggeri.
IlConte di Savoia ed ilRex erano gli unici transatlantici italiani in grado di competere con l'agguerrita concorrenza internazionale e furono elementi di orgoglio delregime fascista del dittatoreBenito Mussolini, che governava l'Italia all'epoca.
Moltiebrei italiani si servirono delRex e delConte di Savoia per fuggire dalle persecuzioni dei regimi totalitari europei dell'epoca, diretti negliStati Uniti d'America.
Il 25 maggio 1940, prima dell'entrata dell'Italia nellaseconda guerra mondiale, ilConte di Savoia fece la sua ultima traversata da New York a Genova, per poi essere spostato aVenezia.
L'11 settembre 1943, ancorato nellalaguna di Venezia, ilConte di Savoia venne bombardato per errore da aerei tedeschi (secondo alcuni invece da aerei dallaRAF inglese) ed affondò parzialmente. Il 16 ottobre 1945 fu rimesso a galla a cura della Società Italiana di Navigazione, che inizialmente intendeva farlo ricominciare a navigare nell'oceano Atlantico, sulle linee da e per ilSud America; tuttavia, verificato lo stato della nave, il suo restauro e riutilizzo furono ritenuti troppo costosi, quindi venne venduta e demolita aMonfalcone nel 1950.
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