Consulta Nazionale | |
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Stato | ![]() |
Inizio | 25 settembre1945 |
Fine | 1º giugno1946 |
Capo di Stato | Umberto II |
Governi | Parri (1945) De Gasperi I (1945-1946) |
Consulta nazionale | |
Presidente | Carlo Sforza (Ind.) |
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Membri | 430consultori (nominati) |
PCI (CLN) | 37 / 430 |
PSIUP (CLN) | 38 / 430 |
PLI (CLN) | 38 / 430 |
PdA (CLN) | 38 / 430 |
DC (CLN) | 38 / 430 |
PDL (CLN) | 26 / 430 |
PRI (OPP) | 10 / 430 |
PDI (OPP) | 6 / 430 |
CNDL (OPP) | 4 / 430 |
Rappresentantisindacali | 47 / 430 |
Ex parlamentariantifascisti | 74 / 430 |
Altri | 84 / 430 |
Manuale |
Consulta nazionale | |
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Stato | ![]() |
Tipo | Monocamerale |
Istituito | 5 aprile1945 |
Predecessore | Parlamento del Regno d'Italia |
Soppresso | 1º giugno1946 |
Successore | Assemblea Costituente |
Sede | Roma |
Indirizzo | Palazzo Montecitorio,Piazza di Monte Citorio |
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LaConsulta nazionale fu un'assemblea legislativa delRegno d'Italia di natura provvisoria e non elettiva, istituita dopo la fine dellaseconda guerra mondiale allo scopo di sostituire il consuetoparlamento del Regno d'Italia fino a quando non fosse stato possibile indire regolari elezioni politiche.
La prima riunione si tenne il 25 settembre1945 (convocata dal governo diFerruccio Parri) e fece le veci del Parlamento fino alle elezioni nazionali del 2 giugno1946, quando vennero eletti i membri dell'Assemblea Costituente. L'istituzione si inserisce nel contesto delperiodo costituzionale transitorio.
IlDecreto legislativo luogotenenziale 5 aprile 1945, n. 146 e ilDecreto legislativo luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 527, istitutivo della Consulta Nazionale, dichiarava che scopo della Consulta era dare pareri sui problemi generali e sui provvedimenti legislativi del governo. Quest'ultimo era obbligato a sentire il parere della Consulta su alcune materie quali bilancio, imposte e leggi elettorali.[1]
L'effettiva costituzione della Consulta si ebbe quindi con il decreto luogotenenziale 22 settembre 1945, col quale furono nominati 430 consultori.
La Consulta, suddivisa in 10 commissioni, ratificò, tra le altre leggi, il decreto legislativo che assegnava ad un referendum popolare la scelta tra monarchia e repubblica. Inoltre ratificò una legge che permetteva per la prima volta inItalia il metodo di votazione asuffragio universale, maschile e femminile, dei membri dell'Assemblea Costituente "col sistema proporzionale a liste concorrenti, con collegi elettorali plurinominali e con un collegio unico nazionale per l'utilizzazione dei voti residui".Determinò la caduta delgoverno Parri, che aveva trovato all'atto del suo insediamento.
Fra il 25 settembre1945 e il 9 marzo1946 (ultima seduta) la Consulta Nazionale si riunì in totale 40 volte, ma alcune commissioni lavorarono fino al 10 maggio.
Il 2 giugno1946 vi fu l'elezione della Costituente, la cui prima seduta fu il 25 giugno 1946.Dei 430 componenti della Consulta nazionale in 128 furono eletti deputati alla Costituente.
IlDecreto legislativo luogotenenziale 30 aprile 1945, n. 168, poi integrato con ilDecreto legislativo luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 422 e ilDecreto legislativo luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 527, emanò le regole per la composizione e le proporzioni per le rappresentanze.
Il numero complessivo dei consultori fu infine fissato a 430.
Dei componenti:
La prima seduta, che si tenne il 25 settembre1945 elesse l'Ufficio di Presidenza[2].
Il decreto luogotenenziale 31 luglio 1945, n. 443 istituì il Ministero per la Consulta nazionale, con il compito di predisporre le norme riguardanti la Consulta e le misure volte ad assicurarne il funzionamento.Manlio Brosio fu Ministro del Governo Parri. Con decreto legislativo luogotenenziale 22 dicembre 1945, n. 826 il Ministero fu soppresso e trasformato in Ufficio per i rapporti con la Consulta presso la Presidenza del Consiglio. Durante ilGoverno De Gasperi I primaEmilio Lussu e poiAlberto Cianca furonoMinistri senza portafoglio incaricati per le Relazioni con la Consulta.
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Legislature | (...) ·VIII ·IX ·X ·XI ·XII ·XIII ·XIV ·XV ·XVI ·XVII ·XVIII ·XIX ·XX ·XXI ·XXII ·XXIII ·XXIV ·XXV ·XXVI ·XXVII ·XXVIII ·XXIX ·XXX ·CN |
Deputati (Camera) | VIII ·IX ·X ·XI ·XII ·XIII ·XIV ·XV ·XVI ·XVII ·XVIII ·XIX ·XX ·XXI ·XXII ·XXIII ·XXIV ·XXV ·XXVI ·XXVII ·XXVIII ·XXIX ·XXX |
Senatori (Senato) | VIII ·IX ·X ·XI ·XII ·XIII ·XIV ·XV ·XVI ·XVII ·XVIII ·XIX ·XX ·XXI ·XXII ·XXIII ·XXIV ·XXV ·XXVI ·XXVII ·XXVIII ·XXIX ·XXX |