Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Consiglio di mutua assistenza economica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Consiglio di mutua assistenza economica
Bandiera del COMECON
Fondazione18 gennaio 1949
Scioglimento28 giugno 1991
Scopopolitico, economico, progresso scientifico e tecnologico
Sede centraleUnione Sovietica (bandiera)Mosca
Lingua ufficialeRusso(durante i lavori, altrimenti lingue ufficiali degli Stati membri)[1]
MembriUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Germania Est (bandiera) Germania Est(Fino al 1990)
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Albania (bandiera) Albania(Fino al 1987)
Polonia (bandiera) Polonia
Ungheria (bandiera) Ungheria
Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Romania (bandiera) Romania
Cuba (bandiera) Cuba
Vietnam (bandiera) Vietnam
Mongolia (bandiera) Mongolia
Membro associato:
Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlConsiglio di mutua assistenza economica (abbreviatoComecon) è stata un'organizzazione economica e soprattutto commerciale traStati socialisti, istituita nel 1949 e sciolta nel 1991 a seguito della caduta delblocco orientale. Rappresentò uno dei blocchi commerciali nati nella seconda metà delXX secolo insieme allaComunità economica europea, alMovimento dei paesi non allineati e all'Associazione europea di libero scambio, e comprendeva una popolazione di molto maggiore degli altri gruppi sopracitati.

Il termine descrittivo Comecon si applicava a tutte le attività multilaterali che coinvolgevano i membri dell'organizzazione e non era ristretto alle dirette funzioni del Comecon e ai suoi organi. Questo uso poteva essere esteso a tutte le relazioni bilaterali tra i membri, poiché nel sistema delle relazioni internazionali socialiste, gli accordi multilaterali - tipicamente di natura generale - tendevano a essere implementati attraverso una serie di accordi dettagliati bilaterali.

Denominazione nelle lingue dei Paesi-membri

[modifica |modifica wikitesto]
  • in albaneseKëshilli i Ndihmës Ekonomike Reciproke, KNER
  • in bulgaroСъвет за икономическа взаимопомощ, СИВ?,Sǎvet za ikonomičeska vzaimopomošč, SIV
  • in cecoRada vzájemné hospodářské pomoci, RVHP
  • in slovaccoRada vzájomnej hospodárskej pomoci, RVHP
  • in tedescoRat für gegenseitige Wirtschaftshilfe, RGW
  • in unghereseKölcsönös Gazdasági Segítség Tanácsa, KGST
  • in polaccoRada Wzajemnej Pomocy Gospodarczej, RWPG
  • in romenoConsiliul de Ajutor Economic Reciproc, CAER
  • in russoСовет Экономической Взаимопомощи, СЭВ?,Sovet Ėkonomičeskoj Vzaimopomošči, SEV
  • in spagnoloConsejo de Ayuda Mutua Económica, CAME
  • inmongolo Эдийн засгийн харилцан туслалцахзөвлөл, ЭЗХТЗ,Ėdijn zasgijn harilcan tuslalcah zövlöl, ĖSHTZ
  • invietnamitaHội đồng Tương trợ kinh tế, HĐTTKT

Storia

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Storia del Comecon.

Il Comecon fu fondato nel1949 daUnione Sovietica,Bulgaria,Cecoslovacchia,Polonia,Romania eUngheria.[2][3] L'organizzazione costituiva una reazione alpiano Marshall, pilastro economico delladottrina Truman di "contenimento sovietico".Iosif Stalin aveva infatti obbligato la Cecoslovacchia, l'Ungheria e la Polonia a rifiutare il piano americano e, pertanto, si rendeva necessario un sistema alternativo di aiuti economici per la ripresa a seguito dellaseconda guerra mondiale.[4] Il ri-orientamento dei mercati dei paesi dell'Europa centro-orientale verso est si era reso necessario sia a causa del boicottaggio iniziato nel 1948 da parte di Stati Uniti e altri paesi occidentali, sia per mantenere laleadership economica sovietica sui paesi associati, nell'ottica delle "sfere d'influenza" diJalta, scoraggiando così le relazioni economiche con l'Occidente.

Nel 1959, fu firmata la Carta del Consiglio di mutua assistenza economica che diede un'organizzazione al Comecon e ne stabilì le funzioni e gli organi.[5]

Fino alla fine deglianni sessanta, "cooperazione" era il termine ufficiale utilizzato per descrivere le attività del Comecon. Nel1971, con lo sviluppo e l'adozione delProgramma comprensivo per la continua estensione e sviluppo della cooperazione e l'ulteriore sviluppo dell'integrazione economica socialista dei Paesi membri del Comecon, le attività dell'organizzazione furono ridefinite col termineintegrazione (rendere uguali le "differenze nella relativa scarsità di merci e servizi tra gli Stati, attraverso l'eliminazione delle barriere al commercio e altre forme di interazione").[6] Sebbene questa uguaglianza non fosse stata un punto principale nell'implementazione delle politiche economiche del Comecon, il miglioramento dell'integrazione economica era sempre stato un obiettivo del Comecon.

IlProgramma comprensivo per il progresso scientifico e tecnologico e la salita al potere del segretario generale dell'Unione SovieticaMichail Gorbačëv aumentarono l'influenza sovietica nelle operazioni del Comecon e portarono a tentativi di dare all'organizzazione un'autorità sovranazionale.[7] Il Programma fu composto per migliorare la cooperazione attraverso lo sviluppo di una base scientifica e tecnica più efficiente e interconnessa.[8][7]

Il 28 giugno 1991 viene firmato a Budapest il protocollo di scioglimento del Consiglio di mutua assistenza economica prevedendo che entro 90 giorni cessino automaticamente di avere vigore la Carta di Sofia dell'8 gennaio 1949 (modificata poi nel 1974 e nel 1979) e la Convenzione di Varsavia del 1985 (che attribuiva al Comecon una propria capacità giuridica).[9][10] Contestualmente, è stata costituita una Commissione di liquidazione, che si occupò delle questioni giuridico-finanziarie e del destino del patrimonio comune dei Paesi membri.

L'Unione economica euroasiatica rappresenta,secondo alcuni[chi?], un successore del Comecon, pur con una dimensione molto più ridotta.

Caratteristiche

[modifica |modifica wikitesto]
Bandiera del COMECON

Il Comecon era un'organizzazione inter-statale attraverso la quale i membri cercavano di coordinare le attività economiche di interesse comune, sviluppare una cooperazione economica e tecnico-scientifica, nonché facilitare la costruzione del socialismo e garantire la pace.[11] Le attività venivano condotte sulla base dei principi dell'internazionalismo proletario, della volontarietà, del rispetto della sovranità statale, dell'indipendenza e degli interessi nazionali, della non interferenza reciproca, dell'uguaglianza completa, del vantaggio e della mutua assistenza reciproca.[12]

Il Consiglio organizzava una cooperazione a tutto tondo dei Paesi membri verso un impiego più razionale delle loro risorse naturali e l'accelerazione dello sviluppo delle forze produttive, coordinando le pianificazioni economiche e offrendo soluzioni a problemi di natura economica, tecnica o scientifica.[13] Le misure e le decisioni degli organi del Comecon venivano prese soltanto con il consenso dei Paesi membri interessati e ciascuno Stato aveva il diritto di dichiarare il proprio interesse o disinteresse per qualsiasi questione considerata dal Consiglio.[14]

Riunione del Comecon nel 1978

Il Consiglio funzionò per quarant'anni come cornice per la cooperazione tra leeconomie pianificate dell'Unione Sovietica, degli alleati nell'Europa centrale eorientale e, in seguito, degli alleati dell'URSS nelTerzo mondo. Con gli anni, il sistema crebbe sia per gli obiettivi che si poneva sia per l'esperienza che aveva alle spalle: l'organizzazione istituì una serie di complesse e sofisticate istituzioni, che rappresentarono il progresso nelle sue possibilità di affermarsi. Questa evoluzione istituzionale rifletteva gli obiettivi di cambiamento ed espansione. Gli scopi iniziali di fornire "assistenza tecnica" e altre forme di "mutuo aiuto" furono estesi allo sviluppo di un sistema integrato di economie basato su un coordinamento internazionale di produzione e investimenti.

Questi scopi ambiziosi furono perseguiti attraverso lo spettro di misure cooperative che si estesero anche a relazioni monetarie e tecnologiche. Allo stesso tempo, gli obiettivi extraregionali dell'organizzazione si ingrandirono; altri Paesi, geograficamente distanti e con sistemi differenti, furono incoraggiati a partecipare alle attività del Comecon. Sforzi paralleli cercarono di sviluppare il Comecon come meccanismo attraverso il quale coordinare le politiche economiche estere dei membri come anche le loro relazioni con Stati non membri e organizzazioni come la CEE e l'ONU.[15]

Membri

[modifica |modifica wikitesto]
Mappa degli Stati membri del Comecon nel novembre 1986:

     Membri

     Membri che non parteciparono

     Associati

     Osservatori

Il Comecon era un'organizzazione aperta a qualsiasi Paese che condividesse gli obiettivi e principi dello Statuto,[16] e poteva invitare alle sessioni anche Stati non membri tramite accordi.[17] All'inizio del 1975, il Comecon intratteneva relazioni in varie modalità con più di 30 organizzazioni economiche e scientifiche tecnico-internazionali, intergovernative e non governative. Nell'ottobre 1974, al Consiglio è stato concesso lo status di osservatore presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite.[18] L'Albania, anche se non ufficializzò l'abbandono del Comecon fino al1987, smise di partecipare alle sue attività nel1961.

Verso la fine deglianni cinquanta, furono invitati altri Stati governati da regimi socialisti (laRepubblica Popolare Cinese, laCorea del Nord, laMongolia, ilVietnam e laJugoslavia) a partecipare come osservatori nelle riunioni del Comecon. La Mongolia ed il Vietnam divennero in seguito membri, mentre la Cina che era osservatore del COMECON dal 1949 smise di partecipare alle sessioni dopo il 1961. La Jugoslavia ottenne nel 1964 lo status di membro associato. Il 3 ottobre 1990 laRepubblica Democratica Tedesca viene sciolta e i suoi territori annessi allaGermania Ovest (o Repubblica Federale Tedesca), sancendo così la propria fuoriuscita dal Comecon e dalPatto di Varsavia e l'ingresso nella CEE e nellaNATO.

Alla fine deglianni ottanta, c'erano dieci membri: l'Unione Sovietica, sei Paesi dell'Europa orientale e tre membri extraregionali; lageografia non univa più però i membri dell'organizzazione. C'erano grandi variazioni a livello economico e di sviluppo nei vari Paesi del Comecon, il che favoriva la nascita di interessi differenti all'interno dei diversi Stati membri. Invece dei fattori politici e ideologici, l'unità fu vista come collante per tutti i membri: tutti gli Stati erano "uniti da comuni interessi di classe e dall'ideologia delmarxismo-leninismo" e avevano approcci simili allaproprietà privata e al commercio. Dal1949 i partiti comunisti al governo erano stati legati dalCominform, dal quale la Jugoslavia era stata espulsa. Sebbene il Cominform rimase in funzione fino al1956, i collegamenti tra i vari partiti rimasero molto forti, e tutti partecipavano alle conferenze internazionali periodiche dei partiti comunisti. Il Comecon fornì un meccanismo attraverso il quale l'Unione Sovietica poteva aiutare economicamente i più stretti Stati alleati politici e militari. I membri dell'Europa orientale del Comecon erano anche diventati alleati militari dell'URSS con il Patto di Varsavia.

Membri ufficiali

[modifica |modifica wikitesto]
StatoPartitoIngressoUscita
Bulgaria (bandiera)Repubblica Popolare di BulgariaPartito Comunista Bulgaro19491991
Cecoslovacchia (bandiera)Repubblica Socialista CecoslovaccaPartito Comunista di Cecoslovacchia19491991
Polonia (bandiera)Repubblica Popolare di PoloniaPartito Operaio Unificato Polacco19491991
Romania (bandiera)Repubblica Socialista di RomaniaPartito Comunista Rumeno19491991
Ungheria (bandiera)Repubblica Popolare d'UngheriaPartito dei Lavoratori Ungheresi (1948-1956)

Partito Socialista Operaio Ungherese (dal 1956)

19491991
Unione Sovietica (bandiera)Unione SovieticaPartito Comunista dell'Unione Sovietica19491991
Albania (bandiera)Repubblica Popolare Socialista d'AlbaniaPartito del Lavoro d'Albania19491987
Germania Est (bandiera)Repubblica Democratica TedescaPartito Socialista Unificato di Germania19501990
Mongolia (bandiera)Repubblica popolare di MongoliaPartito Rivoluzionario del Popolo Mongolo19621991
Cuba (bandiera)Repubblica di CubaPartito Comunista di Cuba19721991
Vietnam (bandiera)Repubblica Socialista del VietnamPartito Comunista del Vietnam19781991

Membro associato

[modifica |modifica wikitesto]

La RSFJ era l'unico Paese che possedeva lo status di membro associato. Sulla base dell'accordo del 1964, la Jugoslavia poteva partecipava in ventuno delle trentadue istituzioni chiave del Comecon, come un membro effettivo.

Osservatori

[modifica |modifica wikitesto]

Dopo il 1956, il Comecon autorizzò alcuni Stati con governi socialisti o filo-sovietici a prendere parte alle riunioni come membri osservatori.[17]

StatoPartitoInizio relazioniFine relazioni
Cina (bandiera)Repubblica Popolare CinesePartito Comunista Cinese19491961
Corea del Nord (bandiera)Repubblica popolare democratica di CoreaPartito del Lavoro di Corea19561991
Angola (bandiera)Repubblica Popolare dell'AngolaMovimento Popolare di Liberazione dell'Angola19761991
Mozambico (bandiera)Repubblica Popolare del MozambicoFronte di Liberazione del Mozambico19851991
Yemen del Sud (bandiera)Repubblica Democratica Popolare dello YemenPartito Socialista Yemenita19861990
Afghanistan (bandiera)Repubblica dell'AfghanistanPartito Democratico Popolare dell'Afghanistan19861991
Laos (bandiera)Repubblica Popolare Democratica del LaosPartito Rivoluzionario del Popolo Lao19861991
Etiopia (bandiera)Repubblica Democratica Popolare d'EtiopiaPartito dei Lavoratori d'Etiopia19861991

Il Comecon intratteneva relazioni anche con Paesi non socialisti: non prendevano parte alle operazioni del Comecon ma erano rappresentati da commissioni composte da membri del governo e della comunità degli affari. Gli Stati che avevano rapporti con il Consiglio erano:

Organizzazione

[modifica |modifica wikitesto]

Documenti fondamentali

[modifica |modifica wikitesto]

LaCarta del Consiglio di mutua assistenza economica, firmata il 14 dicembre 1959, stabiliva i principi e le attività del Comecon.[5] Il testo originale era disponibile soltanto in un unico esemplare redatto in lingua russa e depositato presso ilConsiglio dei ministri dell'Unione Sovietica, mentre ai Paesi membri furono inviate delle copie certificate.[19] La Carta sanciva che "l'uguaglianza sovrana di tutti i membri" era fondamentale per l'organizzazione e le procedure del Comecon, e rinforzava l'idea di "uguaglianza sovrana":[12] le decisioni del Comecon potevano essere adottate solo con l'accordo tra i membri interessati, e ognuno aveva il diritto di dichiarare i "propri interessi" in ogni ambito.[12] Anche se il Comecon riconosceva il principio dell'unanimità, i partiti disinteressati non avevano diritto diveto, ma piuttosto diritto ad astenersi dalla partecipazione. Una dichiarazione di disinteresse non poteva bloccare un progetto a meno che la partecipazione del partito in questione non fosse di vitale importanza. In tal caso, la Carta stabiliva che i partiti interessati potessero procedere senza il membro astenuto, affermando che un Paese che aveva dichiarato mancanza di interesse "poteva in seguito aderire alle raccomandazioni e alle decisioni adottate dai restanti membri del Consiglio."[20]

IlProgramma comprensivo per la continua estensione e sviluppo della cooperazione e l'ulteriore sviluppo dell'integrazione economica socialista dei Paesi membri del Comecon, firmato nel 1971, dichiarava che il processo di integrazione delle economie dei membri era "completamente volontario e non implicava la creazione di un corpo giuridico sovranazionale." Quindi ogni Paese aveva diritto a pari rappresentazione e un voto in tutti gli organi del Comecon, senza riguardo alla potenza economica o al contributo al budget del Comecon.[6]

Organi principali

[modifica |modifica wikitesto]
Riunione del comitato esecutivo del Comecon

La gerarchia ufficiale del Comecon consisteva nella Sessione del Consiglio per la Mutua Assistenza Economica, nel Comitato Esecutivo del Consiglio, nel Segretariato del Consiglio, nei quattro comitati del consiglio, nelle ventiquattro commissioni, nelle sei conferenze interstatali, nei due istituti scientifici e nelle diverse organizzazioni associate.[21][22]

  • La Sessione era l'organo più importante del Comecon: dal 1949, esaminava le problematiche principali dell'integrazione economica socialista, i rapporti del Comitato Esecutivo e dirigeva le attività del Segretariato e delle organizzazioni subordinate.[22][23] Inizialmente partecipata dai segretari generali dei partiti comunisti fino agli anni sessanta, a ogni sessione partecipavano i primi ministri di ciascun Paese membro e si riunivano due volte all'anno in una delle capitali degli Stati Comecon.[23][24] Una sessione straordinaria poteva essere convocata su richiesta o con il consenso di almeno ⅓ degli Stati membri.[23][24] Ciascun Paese nominava un rappresentante permanente per mantenere le relazioni tra i Paesi del Comecon nel periodo tra una riunione annuale e un'altra.[23][24]
  • Il Comitato Esecutivo rappresentava l'organo esecutivo del Comecon ed era composto dai vice presidenti del consiglio di ogni Stato membro. Istituito nel 1962, supervisionava i lavori relativi all'attuazione delle politiche decise dalla Sessione, monitorava sistematicamente l'adempimento da parte dei Paesi membri degli obblighi derivanti dalle raccomandazioni degli organi Comecon, dirigeva il lavoro dei comitati, delle commissioni permanenti e degli altri organi del CMEA.[18][24] Il Comitato esecutivo si riuniva solitamente ogni trimestre a Mosca.[24]
  • Il Segretariato del Comecon rappresentava l'organo economico ed esecutivo-amministrativo del Consiglio ed era composto da dipartimenti settoriali e funzionali.[25] Il personale esecutivo e gli specialisti del Segretariato venivano assunti tra i cittadini dei Paesi membri e aveva la residenza a Mosca.[18] Il lavoro del segretariato veniva diretto dal segretario del CMEA e dai suoi vice.[25] Il segretario è il principale funzionario del Consiglio; rappresenta il CMEA davanti ai funzionari e alle organizzazioni dei Paesi membri del CMEA e di altri Paesi, nonché davanti alle organizzazioni internazionali.[25]

Oltre agli organi principali, erano presenti tre comitati il cui scopo era quello di "assicurare l'esame comprensivo e una soluzione multilaterale dei maggiori problemi nella cooperazione tra gli Stati membri nell'economia, nella scienza e nella tecnologia".[24] Tutti i comitati avevano sede a Mosca e fornivano consigli alle commissioni permanenti, al Segretariato, alle conferenze interstatali e agli istituti scientifici nei relativi campi di specializzazione.[24]

  • Il Comitato per la cooperazione nel campo delle attività di pianificazione (istituito nel 1971) era composto dai presidenti degli organismi di pianificazione centrale e aveva lo scopo di promuovere la cooperazione nella realizzazione dei piani tramite l'attuazione delProgramma comprensivo di integrazione economica socialista,[18][24] identificare le problematiche più importanti nei principali settori dell'economia nazionale che richiedevano una valutazione globale e multilaterale, e creare soluzioni efficaci per risolverli. L'organo di lavoro permanente del Comitato era l'Ufficio di presidenza, composto dai vice presidenti degli organi centrali di pianificazione degli Stati membri.[18][24]
  • Il Comitato per la cooperazione scientifica e tecnica (istituito nel 1971 sulla base della Commissione per il coordinamento della ricerca scientifica e tecnica) era composto dai presidenti dei comitati, ministri e capi di dipartimento per la scienza e la tecnologia. Organizzava la cooperazione multilaterale tecnico-scientifica degli Stati membri per favorire un impiego più completo ed efficace del loro potenziale scientifico e tecnologico.[18]
  • Il Comitato per la cooperazione nel campo della fornitura di materiale e tecnologie (istituito nel 1974) aveva il compito di sviluppare e approfondire la cooperazione economica, scientifica e tecnica nel campo della fornitura di materiale, macchinari e strumenti, in base alProgramma comprensivo di integrazione economica socialista, attraverso la cooperazione multilaterale al fine di migliorare l'impiego delle risorse materiali, ridurre il consumo materiale dei prodotti e, su questa base, aumentare l'efficienza della produzione in ciascun Paese.[18]

Il Comecon aveva inoltre delle Commissioni permanenti sulla cooperazione economica, scientifica e tecnica tra i Paesi membri in determinati settori dell'economia e dell'industria.[18][26] Create nel maggio del 1956, erano formate da delegazioni degli Stati membri poste sotto la guida dei rispettivi ministri e capi dei dipartimenti.[18][26] Il Comecon aveva più di 20 commissioni permanenti, tra cui quella dell'elettricità, sull'uso dell'energia atomica per scopi pacifici, della metallurgia ferrosa e no, dell'industria petrolifera e del gas, dell'industria del carbone, dell'ingegneria meccanica, dell'industria chimica, dell'agricoltura e dei trasporti.[18]

Avvenivano spesso riunioni tra i leader e rappresentanti delle autorità competenti dei Paesi membri del Comecon, con tematiche riguardanti la gestione delle risorse, i trasporti, il commercio interno, questioni legali, innovazioni, prezzi e organi statali per il lavoro.[18][27]

Il Comecon comprendeva l'Istituto per la standardizzazione, l'Istituto internazionale per i problemi economici del sistema socialista mondiale e l'Istituto congiunto per la ricerca nucleare.[18][27]

Organi secondari o affiliati

[modifica |modifica wikitesto]
  • Tra il 1972 e il 1974, il Comecon fondò agenzie specializzate in determinati settori economici e industriali, come la Interelektro (Интерэлектро), Interatomenergo (Интератомэнерго), Intertekstil’maš (Интертекстильмаш), Interchimvolokno (Интерхимволокно) e Interatominstrument (Интератоминструмент).[28]
  • LaBanca internazionale della cooperazione economica (in russoМеждународный банк экономического сотрудничества?,Meždunarodnyj bank ekonomičeskogo sotrudničestva) fu istituita nel1963 per permettere una più semplice compensazione tra crediti e debiti degli Stati del Comecon tramite un'apposita moneta virtuale, il "rublo trasferibile".[29][30] La Banca fu dotata inizialmente di un capitale di 305 262 000 rubli trasferibili e i contributi azionari di ciascun Paese erano calcolati in base ai volumi delle esportazioni nei commerci reciproci.[31] Tale istituzione, tuttavia, non ebbe una grande importanza perché i rapporti commerciali tra i Paesi del blocco avvenivano primariamente con scambi di merci, senza l'intermediazione di pagamenti monetari.
  • LaBanca internazionale degli investimenti (in russoМеждународный Инвестиционный Банк?,Meždunarodnyj Investicionnyj Bank) nacque nel 1971 per finanziare progetti di sviluppo nell'area economica del COMECON.[32] La Banca fu dotata inizialmente di un capitale di un miliardo di rubli trasferibili, di cui il 30% erano di valuta occidentale convertibile.[31] L'iniziativa ebbe successo, infatti, in due anni erano state finanziati 33 progetti, spendendo quasi il 60% del capitale inizialmente a disposizione della banca.[32] Un altro importante ruolo svolto dalla Banca internazionale per gli investimenti fu quello di ottenere prestiti dai Paesi occidentali.

Segretari[33]

[modifica |modifica wikitesto]

Problematiche interne

[modifica |modifica wikitesto]

Asimmetrie

[modifica |modifica wikitesto]

Le asimmetrie di grandezza e le differenze a livello di sviluppo nei membri del Comecon influenzarono pesantemente l'evoluzione e l'efficacia dell'organizzazione. La grandezza fisica, il potere militare, la politica e l'economia rendevano comunque l'Unione Sovietica il membro condizionante: nei commerci, spesso l'URSS forniva i materiali grezzi, che venivano poi lavorati nei Paesi dell'Europa centro-orientale, che mettevano a disposizione i macchinari. L'Unione Sovietica era infatti il principale esportatore di gas, petrolio, coke e prodotti siderurgici nonché il principale importatore di beni di consumo.[34] Queste asimmetrie ostacolarono il pieno raggiungimento di un commercio multilaterale e la cooperazione all'interno dell'organizzazione. L'eguaglianza istituzionale in seno al Comecon degli Stati membri, d'altra parte, costituì un vero e proprio ostacolo all'acquisizione di un potere maggiore da parte degli organi dell'organizzazione. Per questo, ilProgramma comprensivo per il progresso scientifico e tecnologico del 1985 cercò di attribuire ad alcune organizzazioni del Comecon dei poteri eccezionali.

Commercio estero e reciproco

[modifica |modifica wikitesto]

Le principali difficoltà e contraddizioni del Comecon erano tuttavia radicate nella sfera del commercio estero, poiché entrava in conflitto con lo sviluppo integrato degli Stati socialisti, ma soprattutto nella difficile cooperazione tra i membri per le politiche dei prezzi, differenti per ogni governo.[35] Quest'ultima circostanza ha testimoniato della debole integrazione economica dei Paesi socialisti e della forte indipendenza dei loro organi di pianificazione: di conseguenza, sul mercato internazionale dei Paesi Comecon prevalevano i prezzi fissati in modo bilaterali e non erano collegati al funzionamento dei sistemi nazionali di valori e prezzi nei singoli Paesi.[35]

Gli istituti finanziari del Consiglio non erano inoltre dotati di ingenti fondi, e i principali istituti di credito erano quindi le banche nazionali di ciascuno Stato: le differenze tra i sistemi finanziari nazionali rendevano difficile la conclusione dei contratti e le condizioni degli accordi commerciali sugli stessi beni firmati da Paesi diversi differivano in modo significativo, contribuendo alla mancanza di un unico spazio economico e al basso sviluppo del commercio estero relazioni tra i Paesi del Comecon.[35] Nonostante l'isolamento internazionale, la quota del commercio reciproco rappresentava soltanto il 61-63% del fatturato del commercio estero dei Paesi membri: per l'Unione Sovietica, dove la quota del commercio reciproco all'interno di quello estero era inferiore alla media (dal 54% al 60%), il commercio con gli Stati socialisti o in via di sviluppo esterni al Comecon era di grande importanza, mentre la maggior parte degli altri Paesi membri iniziarono a mostrare il proprio malcontento.[35]

In generale, la quota dei contratti bilaterali nel commercio reciproco dei Paesi membri del Comecon era estremamente elevata (oltre l'80%) e se si considerano i contratti conclusi con Paesi extra-Comecon, il Consiglio aveva coordinato soltanto il 5% dei legami economici dei suoi membri.[36]

Fatturato del commercio estero dei Paesi membri del Comecon tra il 1950 e il 1965(in milioni di rubli in valuta estera)[36][37][38]
StatoEstero (complessivo)Con i Paesi Comecon
19501955196019651950195519601965
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica2925565010073146101753309254698470
Bulgaria (bandiera) Bulgaria225407180422131993268741564
Ungheria (bandiera) Ungheria58010491643252835665010391762
Germania Est (bandiera) Germania Est788241839625292570176626843673
Polonia (bandiera) Polonia1172175025393741685105514422489
Romania (bandiera) Romania4105901228330134243082211 180
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia1276231033714912695140021613284
Totale7376141742390035624460088771449022422

Assenza di sinergia e autorità

[modifica |modifica wikitesto]

L'integrazione economica socialista formava la base delle attività del Comecon: in questo sistema, che rispecchiava le economie pianificate dei membri, le decisioni tenevano scarsamente conto delle forze agenti sul mercato o sull'iniziativa privata. Tuttavia, neglianni sessanta il grado di integrazione era rimasto debole e non esisteva un mercato unico efficiente come quello dell'Europa occidentale né un bilancio comune.[39] Il Comecon non aveva autorità internazionale per forzare l'effettiva osservazione delle sue decisioni: le raccomandazioni del Comecon potevano essere adottate solo con il pieno appoggio dei partiti al governo nei vari Stati e non interessavano pertanto gli Stati che si dichiaravano disinteressati a una certa decisione.

Gli sforzi sovietici per esercitare il potere politico sugli Stati del Comecon, comunque, si incrociarono in alcuni casi con un'opposizione determinata (come nel caso della Romania). L'"uguaglianza sovrana" di tutti i membri assicurava agli Stati membri la piena autonomia, in vista di un possibile abbandono dell'organizzazione. Gli Stati dell'Europa orientale invocarono spesso questo principio per paura di una riduzione della loro sovranità politica; sebbene questo fatto avesse assicurato un certo grado di libertà dall'URSS, privò tuttavia il Comecon di un'adeguata autorità che gli avrebbe permesso di raggiungere una vera efficienza economica.

Oltre all'insoddisfazione dovuta alle condizioni dei pagamenti, lo sviluppo del commercio reciproco era ostacolato da un'organizzazione differente da quella della produzione: in tutti i Paesi socialisti, soltanto il governo centrale aveva la competenza ad avviare qualsiasi tipo di relazione con l'estero.[36] Inoltre, le raccomandazioni del Comecon sulla specializzazione economica non erano quasi sempre coordinate con i piani nazionali riguardanti lo sviluppo della produzione, delle forniture reciproche e, soprattutto, con le questioni relative ai prezzi.[36]

Inizialmente, in un certo numero di Paesi dell'Europa orientale, le autorità nazionali per le tariffazioni si basavano sui prezzi nell'URSS, portando a un isolamento dei prezzi dalle singole condizioni nazionali produttive.[40] A partire dal 1976, il Consiglio iniziò a basarsi sui prezzi del mercato capitalista: ciò comportò il riconoscimento dell'inefficienza dell'integrazione economica all'interno del Comecon e a una sua profonda crisi, con l'occultamento delle difficoltà e delle contraddizioni e la gravitazione dei suoi membri dell'Europa orientale sul mercato mondiale.[40]

Comecon e CEE

[modifica |modifica wikitesto]
I blocchi commerciali europei alla fine deglianni ottanta: in blu gli Stati membri dellaCEE, in rosso quelli del Comecon e in verde quelli dell'AELS

Tra il Comecon e laComunità Economica Europea vi erano importanti differenze tra le due organizzazioni: entrambe amministravano l'integrazione economica, ma la loro struttura economica, la potenza e l'influenza differivano.

  • Nata nel 1957 con itrattati di Roma, la Comunità Economica Europea riuniva dodici Paesi dell'Europa occidentale in un'associazione economica attraverso accordi intergovernativi e l'istituzione di un mercato comune, con lo scopo di massimizzare i profitti e l'efficienza economica su scala nazionale e internazionale.[41] Gli Stati membri avevano un livello di industrializzazione molto similare e la CEE era un corpo sovranazionale che poteva adottare decisioni (come ad esempio rimuovere le tariffe) e rinforzarle.[41] L'attività dei membri era basata sull'iniziativa e l'impresa ed era fortemente influenzata dalle forze che governavano il mercato.[41]
  • Nato nel 1949, il Consiglio di mutua assistenza economica riuniva dodici Stati socialisti presenti in tre continenti (Europa,Asia,America) e con livelli di industrializzazione e ricchezza notevolmente differenti. Obiettivi principali del Comecon erano la maggior cooperazione in campo economico e tecnico-scientifico, la facilitazione della costruzione del socialismo e la garanzia della pace attraverso l'applicazione dell'internazionalismo proletario e lapianificazione economica.[12]

Nonostante le grandi divergenze ideologiche ed economiche, a partire daglianni settanta iniziarono delle timide relazioni tra le due organizzazioni: nel 1972, il segretario generale del PCUSLeonid Il'ič Brežnev annunciò più volte l'intenzione di avvicinarsi alla CEE se quest'ultima avesse riconosciuto gli interessi dei Paesi socialisti, e nello stesso anno i Paesi del Comecon si accordarono per un futuro riconoscimento della Comunità Economica Europea.[42][43] Successivamente, il Consiglio istituì delle missioni permanenti nella CEE nel 1976, intensificò il dialogo e dal 1986 iniziarono le relazioni ufficiali.[15][44][45][46]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Устав СЭВ, Статья XIV.
  2. ^(RU)5 января 1949 года был создан Совет экономической взаимопомощи (СЭВ), suПолитикус, 5 gennaio 2016.URL consultato il 20 luglio 2020.
  3. ^Bokarëv, p. 312.
  4. ^Gawdiak, p. 275.
  5. ^abУстав СЭВ.
  6. ^ab(RU)Комплексная программа - социалистическая экономическая интеграция, suБольшая Энциклопедия Нефти и Газа.URL consultato il 20 luglio 2020.
  7. ^abGawdiak, pp. 290-291.
  8. ^(RU)Распад Варшавского Договора и СЭВ, suЭнциклопедия Всемирная история.URL consultato il 20 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 20 luglio 2020).
  9. ^(RU)СЭВ завершен. Что дальше?, suИзвестия, 28 giugno 1991.URL consultato il 20 luglio 2020.
  10. ^(RU)СЭВА БОЛЬШЕ НЕТ, suКоммерсант, 7 gennaio 1991.URL consultato il 20 luglio 2020.
  11. ^Устав СЭВ, Статья I и III.
  12. ^abcdУстав СЭВ, Статья I.
  13. ^Устав СЭВ, Статья III.
  14. ^Устав СЭВ, Статья IV.
  15. ^abBokarëv, p. 317.
  16. ^Устав СЭВ, Статья II.
  17. ^abУстав СЭВ, Статья X.
  18. ^abcdefghijkl(RU) N. V. Fadeev,Совет экономической взаимопомощи, suБольшая Советская Энциколпедия.URL consultato il 21 luglio 2020.
  19. ^Устав СЭВ, Статья XVII.
  20. ^Устав СЭВ, Статья IV §3.
  21. ^Устав СЭВ, Статья V.
  22. ^abGawdiak, p. 277.
  23. ^abcdУстав СЭВ, Статья VI.
  24. ^abcdefghiGawdiak, p. 278.
  25. ^abcУстав СЭВ, Статья IX.
  26. ^abУстав СЭВ, Статья VIII.
  27. ^abBokarëv, p. 325.
  28. ^(RU) Leonid Maslovskij,Легендарный СЭВ: как СССР спасал послевоенную Европу от полного краха, suТелеканал «Звезда», 31 ottobre 2017.URL consultato il 19 luglio 2020.
  29. ^(RU) G. G. Mazanov,Международный банк экономического сотрудничества, suБольшая Советская Энциклопедия.URL consultato il 22 luglio 2020.
  30. ^(RU)Переводный рубль, suДеньги России.URL consultato il 22 luglio 2020.
  31. ^abBokarëv, p. 326.
  32. ^ab(RU) G. G. Mazanov,Международный инвестиционный банк, suБольшая Советская Энциклопедия.URL consultato il 22 luglio 2020.
  33. ^M. Broad, S. Kansikas, "European Integration Beyond Brussels Unity in East and West Europe since 1945", Palgrave Macmillan, 2020, p.175..
  34. ^Bokarëv, pp. 321-322.
  35. ^abcdBokarëv, pp. 331-332.
  36. ^abcdBokarëv, p. 322.
  37. ^Мировая социалистическая система хозяйства, tomo 3, Mosca, Политиздат, 1967, p. 52.
  38. ^Мир социализма в цифрах и фактах: Справочник, Mosca, Политиздат, 1981, pp. 114-115.
  39. ^Bokarëv, p. 330.
  40. ^abBokarëv, p. 333.
  41. ^abcTrattato che istituisce la Comunità Economica Europea e documenti allegati, suEUR-Lex.URL consultato il 24 luglio 2020.
  42. ^Lipkin, pp. 103-104.
  43. ^ Angela Romano e Federico Romero,European Socialist regimes facing globalisation and European co-operation: dilemmas and responses – introduction, inEuropean Review of History: Revue européenne d'histoire, vol. 21, n. 2, 4 marzo 2014, pp. 157-164,DOI:10.1080/13507486.2014.888711.URL consultato il 24 luglio 2020.
  44. ^Lipkin.
  45. ^ Franco Papitto,Il Comecon alla CEE: 'Vogliamo cooperare', sula Repubblica, 6 novembre 1985.URL consultato il 19 luglio 2020.
  46. ^ Franco Papitto,La CEE prepara un'iniziativa per il dialogo con il Comecon, sula Repubblica.URL consultato il 19 luglio 2020.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Guerra fredda
Stati Uniti d'America ·Unione Sovietica ·ANZUS ·NATO ·Patto di Varsavia ·SEATO ·Movimento dei paesi non allineati ·Seconda guerra fredda
Anni 1940Piano Morgenthau ·Rivolta Hukbalahap ·Dekemvriana ·Accordo Churchill-Stalin ·Conferenza di Jalta ·Guerriglia nei paesi baltici (Fratelli della foresta ·Operazione Priboi ·Operazione Giungla ·Occupazione dei paesi baltici) ·Soldati maledetti ·Operazione Unthinkable ·Operazione Downfall ·Conferenza di Potsdam ·Caso Gouzenko ·Divisione della Corea ·Operation Masterdom ·Operazione Beleaguer ·Operazione Blacklist Forty ·Crisi dell'Azerbaigian ·Guerra civile greca ·Piano Baruch ·Incidente del canale di Corfù ·Crisi degli Stretti turchi ·Discorso di Stoccarda ·Guerra d'Indocina ·Dottrina Truman ·Conferenza sulle relazioni asiatiche ·Crisi del maggio 1947 ·Piano Marshall ·Consiglio di mutua assistenza economica ·Colpo di Stato in Cecoslovacchia del 1948 ·Conflitto sovietico-jugoslavo ·Blocco di Berlino ·Tradimento occidentale ·Cortina di ferro ·Blocco occidentale ·Blocco orientale ·Guerra civile cinese (seconda parte)
Anni 1950Conflitto di Papua ·Cortina di bambù ·Guerra di Corea ·Maccartismo ·Rivoluzione egiziana del 1952 ·Operazione Ajax ·Moti operai del 1953 nella Germania Est ·Guerra sporca (Messico) ·Conferenza di Berlino ·Emendamento Bricker ·Colpo di Stato in Guatemala del 1954 ·Partizione del Vietnam ·Guerra del Vietnam (periodo Diệm) ·Prima crisi dello stretto di Formosa ·Vertice di Ginevra (1955) ·Conferenza di Bandung ·Rivolta di Poznań ·Rivoluzione ungherese del 1956 ·Crisi di Suez ·Vi seppelliremo ·Operazione Gladio ·Guerra fredda araba (Crisi siriana del 1957 ·Crisi libanese del 1958 ·Rivoluzione del 14 luglio) ·Crisi dello Sputnik ·Seconda crisi dello stretto di Formosa ·Rivolta tibetana ·Rivoluzione cubana ·Dibattito in cucina ·Crisi sino-sovietica
Anni 1960Crisi del Congo ·Crisi degli U-2 ·Invasione della baia dei Porci ·Colpo di Stato in Turchia del 1960 ·Crisi sovietico-albanese ·Crisi di Berlino del 1961 ·Muro di Berlino ·Guerra coloniale portoghese (Guerra d'indipendenza dell'Angola ·Guerra d'indipendenza della Guinea-Bissau ·Guerra d'indipendenza del Mozambico) ·Crisi dei missili di Cuba ·Guerra sino-indiana ·Insurrezione comunista in Sarawak ·Rivoluzione del Ramadan ·Guerra d'indipendenza dell'Eritrea ·Guerra delle sabbie ·Guerra civile dello Yemen del Nord ·Emergenza di Aden ·Colpo di Stato in Siria del 1963 ·Guerra del Vietnam (periodo Kennedy-Johnson) ·Guerra degli sciftà ·Guerra civile in Guatemala ·Conflitto armato colombiano ·Rivoluzione sandinista ·Colpo di Stato in Brasile del 1964 ·Guerra civile dominicana ·Guerra della frontiera sudafricana ·Transizione al Nuovo Ordine ·Teoria del domino ·Dichiarazione di Bangkok ·Guerra civile in Laos ·Colpo di Stato in Siria del 1966 ·Rivoluzione argentina ·Conflitto della zona demilitarizzata coreana ·Dittatura dei colonnelli ·Anni di piombo ·Incidente dellaUSS Pueblo ·Guerra dei sei giorni ·Guerra d'attrito ·Guerra del Dhofar ·Conflitto di Al-Wadiah ·Sessantotto ·Maggio francese ·Movimento del 1968 in Messico ·Massacro di Tlatelolco ·Rivoluzione culturale ·Primavera di Praga ·Crisi politica in Polonia del 1968 ·Insurrezione comunista in Malesia ·Invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia ·Rivoluzione del 17 luglio ·Comunismo Goulash ·Conflitto della frontiera sino-sovietica ·Rivoluzione comunista nelle Filippine ·Movimento correttivo (Yemen)
Anni 1970Distensione ·Trattato di non proliferazione nucleare ·Settembre nero in Giordania ·Movimento correttivo (Siria) ·Guerra civile in Cambogia ·Sommossa di Koza ·Realpolitik ·Diplomazia del ping pong ·Guerra ugandese-tanzaniana ·Colpo di Stato in Turchia del 1971 ·Movimento correttivo (Egitto) ·Accordo delle quattro potenze ·Guerra di liberazione bengalese ·Visita di Nixon in Cina del 1972 ·Conflitto della frontiera tra Yemen del Nord e Yemen del Sud ·Guerra yemenita del 1972 ·Massacro di Monaco di Baviera ·Ribellione in Yemen del Fronte Democratico Nazionale ·Guerra civile eritrea (1972-1974) ·Colpo di Stato in Cile del 1973 ·Guerra del Kippur ·Crisi energetica (1973) ·Rivoluzione dei garofani ·Transizione spagnola ·Metapolitefsi ·Accordi SALT ·Guerra civile in Rhodesia ·Guerra civile in Angola ·Guerra civile in Mozambico ·Conflitto degli oromo ·Guerra dell'Ogaden ·Guerra civile in Etiopia ·Guerra civile in Libano ·Crisi sino-albanese ·Guerra cambogiano-vietnamita ·Guerra sino-vietnamita ·Operazione Condor ·Guerra sporca ·Colpo di Stato in Argentina del 1976 ·Autunno tedesco ·Volo Korean Air Lines 902 ·Guerra yemenita del 1972 ·Rivoluzione di Saur ·New Jewel Movement ·Insurrezione in Herat del 1979 ·Sette giorni al fiume Reno ·Psichiatria repressiva in Unione Sovietica ·Guerra civile di El Salvador ·Guerra in Afghanistan (1979-1989)
Anni 1980Boicottaggio delle Olimpiadi estive del 1980 edel 1984 ·Colpo di Stato in Turchia del 1980 ·Conflitto armato in Perù ·Conflitto di Casamance ·Guerra civile in Uganda ·Insurrezione dell'esercito di Resistenza del Signore ·Guerra civile eritrea (1980-1981) ·Conflitto della frontiera somalo-etiope ·Conflitto in Sierra Leone ·Operazione Urgent Fury ·Able Archer 83 ·Strategic Defense Initiative ·Guerra Iran-Iraq ·Vertice di Ginevra (1985) ·Rivoluzione somala ·Incidente nel Mar Nero del 1986 edel 1988 ·Guerra civile dello Yemen del Sud ·Guerra civile delle noci di cocco ·Rivolta 8888 ·Solidarność (Reazione sovietica) ·Contras ·Crisi in America Centrale ·Operazione RJaN ·Volo Korean Air Lines 007 ·Rivoluzione del Rosario ·Glasnost' ·Perestrojka ·Prima guerra del Nagorno Karabakh ·Guerra civile in Afghanistan (1989-1992) ·Rivoluzioni del 1989 ·Caduta del Muro di Berlino ·Rivoluzione di velluto ·Rivoluzione romena del 1989 ·Die Wende
Anni 1990Rivoluzione democratica della Mongolia nel 1990 ·Riunificazione tedesca ·Unificazione dello Yemen ·Caduta del comunismo in Albania ·Dissoluzione della Jugoslavia ·Dissoluzione dell'Unione Sovietica ·Dissoluzione della Cecoslovacchia
Conflitti congelatiAbcasia ·Cina-Taiwan ·Corea ·Nagorno Karabakh ·Ossezia del Sud ·Transnistria ·Cina-India ·Borneo del Nord
Politica esteraDottrina Truman ·Dottrina del containment ·Dottrina Eisenhower ·Teoria del domino ·Dottrina Hallstein ·Dottrina Kennedy ·Coesistenza pacifica ·Ostpolitik ·Dottrina Johnson ·Dottrina Brežnev ·Dottrina Nixon ·Dottrina Ulbricht ·Dottrina Carter ·Dottrina Reagan ·Dottrina Paasikivi–Kekkonen ·Politica di recupero ·Accordo di Kinmen
Ideologie
CapitalismoEconomia keynesiana ·Economia neoclassica ·Monetarismo ·Reaganomics ·Scuola di Chicago ·Supply-side economics ·Thatcherismo
ComunismoCastrismo ·Eurocomunismo ·Guevarismo ·Hoxhaismo ·Juche ·Maoismo ·Marxismo-leninismo ·Naxaliti ·Titismo ·Trockismo ·Stalinismo
AltreDemocrazia liberale ·Potere bianco ·Terzomondismo
OrganizzazioniASEAN ·CIA ·CEE ·Consiglio di mutua assistenza economica ·KGB ·Movimento dei paesi non allineati ·SAARC ·SIS ·Safari Club ·Stasi
PropagandaCrusade for Freedom ·Izvestija ·La Voce della Russia ·Misure attive ·Paura rossa ·Pravda ·Radio Free Europe ·TASS ·Voice of America
CorseCorsa agli armamenti ·Corsa agli armamenti nucleari ·Corsa allo spazio
Vedi ancheBrinkmanship ·Cultura durante la guerra fredda ·CIA e guerra fredda culturale ·Relazioni bilaterali tra Unione Sovietica e Stati Uniti
V · D · M
Europa orientalecomunista
PaesiAlbania ·Bulgaria ·Cecoslovacchia ·Germania Est ·Jugoslavia ·Polonia ·Romania ·Unione Sovietica ·Ungheria
Voci
correlate
Blocco orientale ·Patto di Varsavia ·Comecon ·Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953) ·Storia dell'Unione Sovietica (1953-1985) ·Storia dell'Unione Sovietica (1985-1991)
Controllo di autoritàVIAF(EN51145066485666591390 ·ISNI(EN0000 0001 2122 7536 ·Thesaurus BNCF44098 ·LCCN(ENn79106441 ·GND(DE1016341-4 ·BNE(ESXX144227(data) ·BNF(FRcb118805659(data) ·J9U(EN, HE987007524779805171
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Consiglio_di_mutua_assistenza_economica&oldid=147065209"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp