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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukarya |
Regno | Fungi |
Phylum | Ascomycota |
Classe | Dothideomycetes |
Sottoclasse | Pleosporomycetidae |
Ordine | Pleosporales |
Famiglia | Leptosphaeriaceae |
Genere | Coniothyrium |
Specie | C. minitans |
Nomenclatura binomiale | |
Coniothyrium minitans W.A. Campb.,1947 | |
Sinonimi | |
Paraconiothyrium minitans |
Coniothyrium minitans(W.A. Campb.,1947) è un fungo micoparassita che attacca le ife e gli sclerozi di funghi appartenenti aigeneriSclerotium eSclerotinia e per questo impiegato nellalotta biologica.È stato descritto per la prima volta nel 1947, inCalifornia, su sclerozi diSclerotinia sclerotiorum, in seguito a studi condotti su piante attaccate da marciume delcolletto.[1]
IlConiothyrium minitans è un fungo comune innatura e con distribuzione cosmopolita. Viene impiegato nellalotta biologica contro funghi appartenenti ai generiSclerotinia eSclerotium, dei quali è micoparassita obbligato. Può colpire anche alcuni ceppi diBotrytis cinerea.Lespore germinano nelsuolo umido contemperature comprese tra 5 e 25 °C. Le condizioni ideali sono rappresentate da saturazione inacqua del terreno del 60 – 70% e temperature comprese tra 10 e 25 °C. Al di sopra dei 30 °C la crescita delmicelio è bloccata. Può sopravvivere alcuni anni nel suolo, ed è stato associato con lo sviluppo di terreni repressivi verso sclerotinia.
Ilmicelio diConiothyrium minitans cresce alla ricerca disclerozi attratto dagliessudati radicali emessi dallapianta ospite e dalpatogeno stesso. Inizialmente penetra attraverso lecellule corticali dello sclerozio, successivamente leife proliferano all'interno dello sclerozio formandopicnidi sulla superficie dello stesso. Dopo qualche settimana dall'attacco gli sclerozi parassitizzati si disgregano. Lespore assessuate vengono prodotte all'interno di una struttura di un corpo fruttifero dettopicnidio. I picnidi crescono sia sulla superficie che all'interno dello sclerozio attaccato. Possono persistere negli sclerozi distrutti fino ad un anno.
Lepiogge favoriscono la distribuzione verticale (non oltre 2 cm) del fungo tramite la percolazione dell'acqua attraverso ipori delterreno; gli schizzi d'acqua ne permettono altresì il movimento orizzontale.[2]Anche lafauna del suolo svolge un ruolo importante per la dispersione deipropaguli diConiothyrium minitans : alcuniditterisciaridi oltre a contribuire alla disgregazione degli sclerozi di sclerotinia aumentano la distribuzione del micoparassita; la stessa azione viene svolta anche daacari,collemboli,lumache echiocciole e altriartropodi del suolo.[3]
Coniothyrium minitans può colpire sia le ife che gli sclerozi del patogeno sia per semplice pressione sullepareti cellulari sia per una combinazione dipressione ed azione enzimatica esercitata da glucanasi e chitinasi.
L'austorio diConiothyrium minitans attacca le ife di sclerotinia tramite rottura dellaparete cellulare e penetrazione nelcitoplasma provocandone il collasso. La rottura della parete è causata dallìa azione di endo ed eso beta 1-3glucanasi echitinasi che causano la lisi delle pareti cellulari delle ife del patogeno.
Le ife diConiothyrium minitans penetrano gli sclerozi attraverso rotture già presenti sugli stessi o per lisi delle cellule corticali dello sclerozio. A questo punto cresce sia intra che intercellularmente; anche in questo caso è coinvolta la produzione deienzimi.
In agricoltura è impiegato tramite applicazione al terreno per la lotta ai funghi patogeni appartenenti ai generi Sclerotinia e Sclerotium. In particolare risulta attivo contro:[4][5][6]
L'attività delmicrorganismo è rivolta essenzialmente agli sclerozi del patogeno, pertanto se si manifestano sintomi sulla parte aerea della pianta non si riscontrano risultati apprezzabili nel contenimento della malattia, anche se esistono studi relativi alla'applicazione fogliare.[7]Considerando anche la più lenta crescita del micelio diC. minitans rispetto a sclerotinia, l'applicazione del biofungicida deve essere effettuata sui residui della vegetazione al termine del ciclo colturale precedente, almeno 2 -3 mesi prima dell'attacco da parte del patogeno.
L'applicazione viene effettuata al terreno mediante i normali strumenti impiegati per la distribuzione deifitofarmaci; in seguito è indispensabile incorporare il biofungicida al terreno con unalavorazione. Nei casi di coltivazione a ciclo continuo, come lelattughe inserra, può essere applicato a dosi ridotte al termine di ogni ciclo produttivo.L'applicazione difungicidi chimici alla parte aerea non ostacola l'attività diConiothyrium minitans.
I formulati commerciali a base diConiothyrium minitans vengono incorporati direttamente al terreno, in genere 2 – 3 mesi prima del trapianto della coltura oppure allasemina. È quindi escluso l'impiego direttamente sullacoltura, pertanto non si riscontrano residui sul prodotto finale.
Inoltre non producemicotossine, la tossicità sull'uomo, suglianimali e sugliinsetti utili è nulla e non vi sono pericoli per l'operatore durante la distribuzione del prodotto. Anche la pericolosità per l'ecosistema è nulla.