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| Aiuta il Romano Pontefice e i Vescovi nell'annuncio del Vangelo in tutto il mondo, promuovendo e tutelando l'integrità della dottrina cattolica sulla fede e la morale, attingendo al deposito della fede e ricercandone anche una sempre più profonda intelligenza di fronte alle nuove questioni (Praedicate evangelium, 69) | |||
| Eretto | 21 luglio1542 | ||
| Mutato nome | 29 giugno1908 7 dicembre1965 5 giugno2022 | ||
| Prefetto | cardinaleVíctor Manuel Fernández | ||
| Segretario per la sezione dottrinale | presbiteroArmando Matteo | ||
| Segretario per la sezione disciplinare | arcivescovoJohn Joseph Kennedy | ||
| Segretario aggiunto | arcivescovoCharles Scicluna | ||
| Sottosegretario | arcivescovoPhilippe Curbelié | ||
| Emeriti | cardinaleGerhard Ludwig Müller, cardinaleLuis Francisco Ladaria Ferrer,S.I. (prefetti emeriti) arcivescovoJoseph Augustine Di Noia,O.P. (segretario aggiunto emerito) | ||
| Sede | Palazzo del Sant'Uffizio, piazza del Sant'Uffizio, 11 - 00193 Roma | ||
| Sito ufficiale | www.doctrinafidei.va | ||
| dati catholic-hierarchy.org | |||
| Santa Sede ·Chiesa cattolica I dicasteri dellaCuria romana | |||
| Manuale | |||
IlDicastero per la dottrina della fede (in latinoDicasterium pro doctrina fidei), conosciuto dalla fondazione al1908 comeSanta Inquisizione, successivamente comeSant'Uffizio, poi comeCongregazione per la dottrina della fede (CDF) e infine comeDicastero per la dottrina della fede, è uno dei 16dicasteri della Curia romana.
Questo dicastero fu istituito nell'anno1542 dapapa Paolo III[1] con lacostituzione apostolicaLicet ab initio. Il documento affidava la lotta contro l’eresia a sei cardinali incaricati dal Papa e ai loro delegati, attribuendo loro il potere di giudicare i crimini contro la fede a prescindere dai privilegi degli imputati, fossero essi nobili, principi, vescovi o cardinali.[2]
Inizialmente aveva il nome di "Sacra Congregazione della romana e universale inquisizione", con lo scopo di "mantenere e difendere l'integrità della fede, esaminare e proscrivere gli errori e le false dottrine". Questo organismo sostituì l'istituzione ecclesiastica nota nelMedioevo comeInquisizione e, dopo un'iniziale sede avia della Lungara[3], si stabilì apalazzo Pucci, nelle vicinanze delVaticano.
Il raggio d'azione degli inquisitori romani era tutta la Chiesa cattolica, ma la sua azione, tranne alcuni casi (come il cardinale ingleseReginald Pole), si restrinse quasi solo all'Italia. In breve tempo questo tribunale divenne il più importante all'interno della cattolicità: ad esso potevano appellarsi i condannati da altritribunali. Inoltre divenne quasi una sorta di supervisore del lavoro dei tribunali locali. Inizialmente la congregazione aveva il compito di controllare anche la conformità con la fede cattolica di tutte le opere a stampa. Dal1571 questo compito passò allaCongregazione per la riforma dell'Indice dei libri proibiti, organismo appositamente creato daPio V; questo nuovo dicastero operò per oltre tre secoli fino al1917, quando fu soppresso e le sue competenze ritornarono al Sant'Uffizio.
Nel1588Sisto V riorganizzò laCuria romana fissando in 15 il numero delle Congregazioni cardinalizie permanenti (costituzione apostolicaImmensa Aeterni Dei). La Congregazione dell'inquisizione, collocata in testa all'elenco per la sua importanza, ricevette la strutturazione definitiva. Formata, originariamente, da otto-nove cardinali, ad essi era attribuita la giurisdizione, che esercitavano collettivamente. Le decisioni del collegio venivano di volta in volta sottoposte al pontefice, cui spettava l'approvazione finale[4].
In specifici casi l'Inquisizione si serviva della consulenza di professionisti esterni (soprattuttoteologi ed esperti didiritto canonico, ma anche scienziati, come nel caso diGalilei). Non tutti i processi pereresia,ateismo e altre devianze dalla fede cattolica furono gestiti dall'Inquisizione. InFrancia, ad es., sotto l'ancien régime, atei ebestemmiatori erano processati dai tribunali civili. Tra i nomi celebri inquisiti dall'Inquisizione si citano:Francesco Patrizi,Giordano Bruno,Tommaso Campanella,Gerolamo Cardano,Giovanni Antonio Caracciolo, Galileo Galilei (vediprocesso a Galileo Galilei).
Nel1908papa Pio X riorganizzò la Congregazione mutandone il nome in quello di "Sacra Congregazione del Sant'Uffizio"[5]. Nel1917 il Sant'Uffizio ricevette nuovamente la competenza dell'aggiornamento dell'Indice dei libri proibiti, sottraendolo alla Congregazione dell'Indice che fu soppressa.
Il 7 dicembre1965papa Paolo VI ridefinì e ampliò le competenze e la struttura della Congregazione e ne mutò l'antico nome di Sant'Uffizio in quello attuale con ilmotu proprioIntegrae servandae. Fino al1968, il prefetto della Congregazione era il Papa, il quale però raramente esercitava tale funzione, delegando tale compito a un cardinale, con il titolo di segretario. A partire da tale data il titolo di prefetto spetta al cardinale posto a capo del dicastero e il segretario è la seconda carica in ordine di importanza della congregazione.
Papa Paolo VI operò quindi la più recente riforma della Congregazione, cambiandone il nome in quello di "Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede", attualizzando i metodi usati per l'esame delle dottrine, e facendo prevalere il carattere positivo di correzione degli errori su quello punitivo della condanna, partendo dal principio che "la fede si difende meglio promuovendo la dottrina"[6]. In questa logica fu di fatto abolito l'Indice dei libri proibiti la cui ultima edizione era stata pubblicata nel 1948 sottopapa Pio XII.
Nel1988 con la costituzione apostolicaPastor Bonus, Giovanni Paolo II ne ridefinisce le competenze, precisando la funzione, la competenza e le norme della Congregazione per la dottrina della fede[7].
Il 14 febbraio2022papa Francesco riforma la struttura interna attraverso la lettera in forma dimotu proprio Fidem servare, suddividendo il lavoro della Congregazione in due sezioni (dottrinale e disciplinare), ciascuna delle quali dispone di un segretario e di un capo ufficio, ciò allo scopo di garantire un'equa distribuzione delle risorse tra le due sezioni.[8]
Con la costituzione apostolicaPraedicate evangelium del 19 marzo2022 ha assunto l'attuale denominazione.
Il 23 settembre 2024 papa Francesco nomina 28 nuovi consultori per il Dicastero per la dottrina della fede.[9]
Nell'organizzazione delineata da Sisto V nel 1588, ilpapa stesso presiedeva la congregazione con il titolo di Prefetto. Lo assisteva un collegio dicardinali (inizialmente otto-nove, poi saliti a dodici); il pontefice nominava uno di essiSecretarius: questo porporato svolgeva concretamente le funzioni di direttore della congregazione[4].
Come primo dei funzionari lo affiancava undomenicano, con il titolo diCommissarius Sancti Officii, il cui compito era quello di presiedere i processi. La carica era riservata a unfrate domenicano, in considerazione dell'importanza avuta da quest'ordine agli inizi dell'Inquisizione nel XIII secolo. IlCommissarius era assistito da due suoi confratelli, denominati "primo e secondo compagno".
A fianco delCommissarius vi era l'Assessor Sancto Officii, che faceva parte delclero secolare. Egli distribuiva le cause da trattare in primo grado. Riferiva del suo operato nelle assemblee plenarie della congregazione.
La congregazione si avvaleva di consultori per ottimizzare il processo decisionale. I consultori erano generalmente teologi ecanonisti, nominati dal papa come assistenti (privi del diritto di voto) dei cardinali inquisitori. Il Generale dei Domenicani, ilMaestro del sacro palazzo e un frate conventuale francescano eranoconsultores nati (cioè permanenti) della congregazione[4]. In ordine gerarchico venivano poi ilPromotor fiscalis (corrispondente al pubblico ministero), appartenente al clero, e l'Advocatus reorum (corrispondente al difensore d'ufficio). Ad un presbitero notaio era affidata la registrazione di tutti i documenti relativi ai processi.
Un gruppo particolare era quello dei qualificatori. Erano teologi che in prima istanza dovevano, tramite l'esame delle opere scritte o stampate o delle affermazioni orali di qualcuno che era in carcere per offese alla religione, estrarne le proposizioni e qualificarle come eretiche (o prossime all'eresia), o scismatiche, o scandalose. Il giudizio dei qualificatori passava poi ai consultori e quindi agli inquisitori. Tutti i funzionari della Santa Inquisizione erano tenuti con giuramento alla segretezza e tutti ricevevano uno stipendio, tranne i consultori e i qualificatori[10].
Le competenze del Dicastero per la dottrina della fede sono suddivise in due sezioni: dottrinale e disciplinare.
La Sezione dottrinale è organizzata in due uffici: dottrinale e matrimoniale.
L'Ufficio dottrinale si occupa delle materie attinenti alla promozione della dottrina della fede e della morale. Nello specifico quest'ufficio:
L'Ufficio matrimoniale si occupa delprivilegium fidei e quindi delle cause di scioglimento di matrimonioin favorem fidei e di altri aspetti del vincolo matrimoniale legati alla validità delSacramento.
La Sezione disciplinare:
Le adunanze deiConsultori, gruppi di esperti cattolici che coadiuvano il lavoro del Dicastero, si tengono settimanalmente, e i loro pareri o analisi vengono discussi dalCollegio dei cardinali del Dicastero con voto deliberativo. Ogni decisione è sottoposta all'approvazione definitiva del Pontefice in apposita Udienza.
Il dicastero si riunisce in sessione ordinaria mensilmente, e in assemblea plenaria almeno una volta all'anno.
Dal1542 al1602 con il titolo di "grande inquisitore", dal1602 al1965 con il titolo di segretario (poiché a capo del dicastero vi era ilPapa), dal1965 ad oggi con il titolo di prefetto.
Dal1965 il prefetto assume la carica svolta in precedenza direttamente dalPapa mentre il compito di segretario passa di norma ad unarcivescovo.
Dal2022 il Dicastero dispone di due segretari, uno per la Sezione dottrinale, l'altro per la Sezione disciplinare.
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