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| Eretto | 1814 daPio VII | ||
| Mutato nome | 1967 | ||
| Soppresso | 1º marzo1989 daGiovanni Paolo II | ||
| Successori | Segreteria per i rapporti con gli Stati | ||
| Santa Sede ·Chiesa cattolica I dicasteri dellaCuria romana | |||
| Manuale | |||
LaCongregazione per gli affari ecclesiastici straordinari (inlatinoCongregatio pro negotiis ecclesiasticis extraordinariis), divenuto nel1967Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa (inlatinoConsilium pro pubblicis Ecclesiae negotiis), era un organismo dellaCuria romana, oggi soppresso.
La Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari venne istituita ufficialmente nel1814 dal ponteficePio VII con Biglietto del cardinaleBartolomeo Pacca e con il nome diCongregatio extraordinaria praeposita negotiis ecclesiasticis orbis catholici. Essa fu per così dire una congregazione d'emergenza creata dopo il crollo dell'Impero Francese diNapoleone Bonaparte e la restituzione diRoma al pontefice, con il conseguente ristabilirsi delloStato della Chiesa. In un periodo di generale confusione, fu quindi necessario creare un organo che ordinasse le richieste provenienti da ogni ambito d'amministrazione per poi portarle alla conoscenza del pontefice o di altri organi istituzionali o congregazioni.
La commissione era composta di otto cardinali, un segretario e cinque consultori.
Già prima della fondazione ufficiale della congregazione nel1814, ad ogni modo, Pio VII aveva fondato una commissione col medesimo nome avente il compito di regolare i grandi affari diplomatici, economici, sociali e religiosi traFrancia e Santa Sede che, dopo la deportazione del pontefice nel1809, venne a decadere.
Una prima congregazione "per gli affari straordinari" (super negotiis extraordinariis Regni Galliarum) era stata istituita dapapa Pio VI nel1793 in seguito allarivoluzione francese che aveva comportato uno scisma di fatto in seguito allacostituzione civile del clero.[1]
Si occupava delle trattative con i governi per l'erezione e la divisione delle diocesi e la nomina dei vescovi, come pure delle questioni che il pontefice le sottoponeva riferentesi a leggi civili, concordati e convenzioni tra Santa Sede e le varie nazioni.
Papa Leone XII mutò il nome della Congregazione in quello diCongregatio pro negotiis ecclesiasticis extraordinariis. La Congregazione era priva di uncardinale prefetto, nominato solo nel1925; tuttavia ilSegretario di Stato ne era membro di diritto. La prima riunione si svolse nel mese di agosto 1814.[2]
Nel1908papa Pio X (Sapienti consilio, I, 10) conservò la Congregazione, le sue attribuzioni e il suo organico. Nel1925papa Pio XI stabilì per la prima volta i membri di diritto e nominò il Prefetto, stabilendo che a ricoprire questo incarico fosse ilSegretario di Stato.
Con la riforma dellaCuria romana voluta dapapa Paolo VI nel1967, la Congregazione mutò nome inConsiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa (costituzione apostolicaRegimini Ecclesiae universae nº 26).
Giovanni Paolo II, con laPastor Bonus (nnº 45 e seguenti), soppressede facto il Consiglio, trasformandolo nell'odierna "seconda sezione" dellaSegreteria di Stato; questa disposizione è entrata in vigore il 1º marzo1989.
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