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Concilio Lateranense I

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Primo Concilio Lateranense
Concilio ecumenico delleChiese cristiane
Data1123
Accettato dacattolici
Concilio precedenteConcilio di Costantinopoli IV
Concilio successivoConcilio Lateranense II
Convocato dapapa Callisto II
Presieduto dapapa Callisto II
Partecipanti300-1000
Argomenticontroversia sulle investiture
Documenti e pronunciamentiventidue canoni, nomina deivescovi riservata alpapa, condanna dellasimonia, "Tregua di Dio" (guerra vietata nei giorni disabato edomenica e duranteinverno eprimavera)
Gruppi scismaticinessuno
Questa voce è parte dellaserie
Concilio ecumenico
dellaChiesa cattolica

Amédée Daudenarde,Il popolo diRoma nellabasilica di San Pietro il giorno in cui venne approvata l'infallibilità papale il 18 luglio1870,litografia, Le Monde illustré n. 696 p. 112.

Tardo Impero (325 d.C. - 451)
Nicea I ·Costantinopoli I ·Efeso ·Calcedonia
Alto Medioevo (553 - 870)
Costantinopoli II ·Costantinopoli III ·
Nicea II ·Costantinopoli IV
Basso Medioevo (1123 - 1517)
Lateranense I ·Lateranense II ·
Lateranense III ·Lateranense IV ·Lione I ·Lione II ·Vienne ·Costanza ·Basilea, Ferrara e Firenze
Età moderna (1512 - 1545)
Lateranense V ·Trento
Età contemporanea (1869 - 1965)
Vaticano I ·Vaticano II
Portale Cattolicesimo
V · D · M

Ilprimo Concilio Lateranense si tenne aRoma, presso labasilica di San Giovanni in Laterano, dal 18 marzo all'11 aprile del1123. Nonoconcilio nella storia dellaChiesa cattolica, fu il primo a svolgersi inOccidente.

Storia

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Il concilio fu convocato dapapa Callisto II nel dicembre del1122, immediatamente dopo ilconcordato di Worms, che, in quanto primo accordo siglato tra Papato eImpero, aveva suscitato grande soddisfazione nella Chiesa. Esso aveva posto fine al conferimento arbitrario dei benefici ecclesiastici da parte dilaici, ristabilito la libertà nelle nomineepiscopali eabbaziali, separato gli affari temporali da quelli spirituali, e ratificato il principio secondo cui l'autorità spirituale proviene unicamente dalla Chiesa; infine, esso aveva tacitamente abolito la pretesa degli imperatori di interferire nelle elezioni papali.Fu così grande l'emozione suscitata da questo concordato che in molti documenti dell'epoca, l'anno 1122 è citato come l'inizio di una nuova era.

Al fine di avere una solenne conferma del concordato, e in conformità con i desideri dell'arcivescovo di Magonza,papa Callisto II convocò un concilio a cui furono invitati tutti i vescovi e gliarcivescovi dell'Occidente.

Sono relativamente scarse le informazioni su questo concilio (di cui mancano gli atti), a partire dal numero di partecipanti. SecondoPandolfo,biografo di Callisto II, i partecipanti furono 997. Altre fonti parlano di tremila vescovi e più di seicento abati. Callisto II in persona presiedette i lavori.

Le decisioni

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Entrambi gli originaliinstrumenta del Concordato di Worms furono letti e ratificati, e furono promulgati 22 o 25 canoni disciplinari, molti dei quali ribadivano precedenti decreti conciliari. Mancando gli atti, le norme sono state trasmesse solo in raccolte di canoni.

Canone 1: Seguendo gli esempi dei santi padri e rinnovando un dovere del nostro ufficio, proibiamo assolutamente, in virtù dell'autorità della sede apostolica, che qualcuno nella chiesa di Dio venga ordinato o promosso per denaro. Se qualcuno avrà comperato in quel modo nella chiesa un'ordinazione o una promozione, sia senz'altro privato della dignità (già can.1 delSinodo di Tolosa, tenuto nel luglio1119 sotto la presidenza di Callisto II: condanna dellasimonia).

Canone 3: le elezioni episcopali siano fattecanonice, secondo i canoni.

(alinea 7): Proibiamo nel modo più assoluto aipresbiteri,diaconi,suddiaconi di vivere con leconcubine o con le mogli, e di coabitare con donne diverse da quelle con cui ilconcilio di Nicea (can. 3) ha permesso di vivere soltanto per ragioni di necessità, cioè: la madre, la sorella, la zia paterna o materna, o altre simili, sulle quali onestamente non possa sorgere alcun sospetto (anche can. 27 e 33 delConcilio di Elvira del 300-313 ma non confermati dalConcilio di Nicea del 325).

Canone 4: il vescovo sia il responsabile della cura delle anime.

(alinea 8): Inoltre, in conformità a quanto disposto dal beatissimopapa Stefano, stabiliamo che i laici, per quanto pii possano essere, non abbiano alcuna facoltà di disporre delle cose ecclesiastiche; ma che, secondo iCanoni degli Apostoli (can. 38, al. 39) la cura di tutti gli affari ecclesiastici sia nelle mani del vescovo e che egli l'amministri come se Dio lo vedesse.

(alinea 9): Quindi se qualcuno dei prìncipi o degli altri laici avrà rivendicato il diritto di disporre dei beni o dei possessi ecclesiastici o di conferirli, sia considerato sacrilego.

Canone 6: nullità delleordinazioni eseguite dall'eresiarca Burdinus (l'Antipapa Gregorio VIII) dopo la sua condanna.

Canone 8: il vescovo sia il responsabile di ogni negozio ecclesiastico.

Canone 11: salvaguardia delle famiglie e delle proprietà deicrociati.

Canone 14:scomunica dei laici che si appropriano delle offerte fatte alla Chiesa, e di quelli che fortificano le chiese come fortezze.

Canone 16: Seguendo le orme dei santi padri, stabiliamo con decreto generale che imonaci siano soggetti in tutta umiltà ai loro vescovi, che ad essi, come maestri e pastori della Chiesa di Dio, prestino debita obbedienza e devota sottomissione in ogni cosa. Siano scomunicati i predoni che assalgono ipellegrini lungo la strada perRoma.

Canone 17: si vieta ad abati e religiosi di amministrare laconfessione e l'estrema unzione, visitare gli ammalati, celebraremesse solenni e pubbliche; per farlo essi sono obbligati a ricevere il sacrocrisma e i sacri oli dai loro vescovi.

Canone 20: Nelle chiese parrocchiali i presbiteri siano stabiliti dai vescovi e ad essi rispondano della cura delle anime e di ciò che appartiene al vescovo. Non ricevano decime o chiese dai laici senza il consenso e l'approvazione del vescovo, altrimenti incorreranno nelle pene canoniche.

Canone 21: si vieta ai ministriordinati e ai monaci di sposarsi; i matrimoni di ordinati sono da considerarsi nullipleno jure, e coloro che li hanno contratti sono obbligati a confessarli come peccati.

Altre norme sancirono il mantenimento dellaTregua di Dio, istituita nel987, la concessione didispense ai crociati, la canonizzazione diCorrado di Costanza.

Bibliografia

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Labasilica di San Giovanni in Laterano.

Collegamenti esterni

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