| Comunità Andina | |
|---|---|
| (ES) Comunidad Andina | |
| Tipo | Organizzazione internazionale |
| Fondazione | come Patto Andino 1969 - come Comunità andina 1997 |
| Sede centrale | |
| Area di azione | 4 paesi membri, 5 paesi associati e due paesi osservatori |
| Segretario generale | Walker San Miguel |
| Lingua ufficiale | Spagnolo |
| Sito web | |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |

Membri
Associati
Osservatori
LaComunità Andina (inspagnoloComunidad Andina, CAN), è un'organizzazione internazionale regionale comprendente alcuni paesisud-americani e dotata di libero scambio e libera circolazione di persone tra i 4 membri.
È un'area di libero scambio dell'America Latina insieme alMercosur (mercato comune), allaComunità Caraibica e alSistema dell'integrazione centroamericana.
La Comunità ha 120 milioni di abitanti distribuiti su un'area di 4.700.000 chilometri quadrati, il cuiprodotto interno lordo ammonta a 745,3 miliardi didollari statunitensi nel2005, incluso il Venezuela. La sua sede è localizzata aLima, Perù.
L'originale Patto Andino (conosciuto anche comeGruppo Andino oAccordo di Cartagena) fu fondato nel maggio del1969 da cinque paesi sud-americani (Bolivia,Cile,Colombia,Ecuador ePerù) con la firma dell'Accordo diCartagena. Nel1973, il patto acquisì il suo sesto membro, ilVenezuela, ma nel1976 i suoi membri furono ridotti a cinque per l'uscita del Cile.
La storia del Gruppo Andino, conosciuto oggi come Comunità andina fu caratterizzato, come tutti i processi di integrazione, da una serie di passi avanti e indietro.
Quasi tutti gli organi e istituzioni andine furono create durante i primi dieci anni del processo di integrazione, eccetto per il Consiglio andino dei presidenti, che fu fondato nel1990.
La politica o il modello che predominava negli anni '70 fu un modello chiuso che proteggeva le industrie nazionali da alte tasse sui prodotti importati nel paese. Lo stato e la pianificazione giocarono un importante ruolo durante questa fase.
Questo modello entrò in una fase critica negli anni '80, quando il Sud America dovette affrontare la cosiddetta crisi del debito; nessun paese nella regione uscì incolume da essa, e il processo di integrazione ebbe una battuta d'arresto.
Fu deciso all'incontro tenutosi nelleGalápagos (Ecuador) nel1989, di rimpiazzare il modello di sviluppo chiuso con uno di sviluppo aperto, ilcommercio e ilmercato diventarono le forze guide e questo si riflette nell'adozione di un disegno strategico e un piano di lavoro nelle quali il commercio occupava una posizione predominante.
I paesi andini eliminarono le tariffe sul commercio al loro interno e nel1993 formarono un'area dilibero scambio dove i beni circolano liberamente. Questo diede una forte spinta al commercio dentro la Comunità che aumentò fortemente, creando migliaia di nuovi posti di lavoro. Anche il commercio nei servizi fu liberalizzato, soprattutto nel settore deitrasporti.
Nel1997, i presidenti decisero, attraverso il Protocollo Trujillo, di introdurre delle riforme nell'Accordo di Cartagena così da portarlo in linea con i cambiamenti che avevano luogo nella scena internazionale. Queste riforme misero il comando del processo nelle mani dei presidenti e creò il Consiglio andino dei presidenti e il Consiglio andino dei ministri degli esteri. La Comunità andina fu creata per rimpiazzare il Patto andino.
Il 22 ottobre1997 le è stato riconosciuto lostatus di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il difetto del modello aperto di integrazione divenne più che evidente negli anni seguenti. Benché il modello incrementasse la crescita del commercio, trascurava i problemi dellapovertà, dell'esclusione e dell'iniquità. Fu per questa ragione che, nel2003, il processo di integrazione acquisì un contenuto sociale. Un Piano integrale per lo sviluppo sociale fu stabilito da un mandato presidenziale (Quirama, 2003) e a poco a poco le questioni di sviluppo che erano prima presenti nel processo e in seguito abbandonate, furono riprese.
Questi cambiamenti si rifletterono chiaramente nel piano di lavoro del Segretariato Generale per il2007, nel quale si provvede per un'azione nelle aree del sociale, dell'ambiente, della cooperazione politica, delle relazioni estere e dello sviluppo della produzione e del commercio.
Nell'aprile 2006, il Venezuela decise di uscire dal CAN e il 20 settembre dello stesso anno il Consiglio andino dei ministri degli esteri concesse al Cile lo status di membro associato, aprendo la strada ad un suo reinserimento.
Recentemente, con il nuovo accordo di cooperazione con ilMercosur, la Comunità andina ha acquistato quattro nuovi membri associati:Argentina,Brasile,Paraguay eUruguay. A questi quattro membri del Mercosur è stato concesso lo status di membri associati dal Consiglio Andino dei Ministri degli esteri incontratosi in una sessione allargata con la Commissione della comunità andina il 7 luglio2005. Questa decisione ricambia l'azione delMercosur che aveva concesso lo status di associato a tutte le nazioni della Comunità in virtù degli accordi economici complementare (accordi di libero scambio) firmati tra il CAN e i membri individuali del Mercosur.
La Comunità Andina e il Mercosur costituiscono i due principali blocchi commerciali del Sud America. Nel1999, queste organizzazioni cominciarono a negoziare una fusione con l'obiettivo di creare unaZona di libero scambio delle Americhe. L'8 dicembre2004 fu firmato un accordo di cooperazione con il Mercosur e pubblicarono una lettera comune di intenzione per negoziati futuri verso l'integrazione di tutto il Sud America nel contesto di un'Unione delle Nazioni Sud-Americane, sul modello dell'Unione europea.
Durante il 2005, il Venezuela decide di aderire al Mercosur. La prima posizione ufficiale del paese fu che, con l'adesione al Mercosur, il prossimo passo dovrà portare verso l'integrazione di entrambi i blocchi commerciali. Il Segretario Generale del CAN,Allan Wagner, dichiarò che il ministro degli esteri del VenezuelaAlì Rodriguez non credeva nell'uscita del suo paese dal CAN, e che la sua simultanea adesione segnava l'inizio della loro integrazione[1][2], e infatti nel2006, il presidente del VenezuelaHugo Chávez annunciò l'uscita del suo paese dalla Comunità Andina, dichiarando che, dopo la firma di Colombia e Perù agli accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, la Comunità era “morta”. Funzionari colombiani e peruviani hanno espresso il loro disaccordo con questa visione, insieme ai rappresentanti del settore industriale del Venezuela (Conindustria).
Nonostante questo annuncio, il Venezuela non ha ancora formalmente completato tutte le necessarie procedure per l'uscita. Secondo il ministro del commercio del Venezuela, Maria Cristina Iglesias, l'intero processo occuperà cinque anni. Fino ad allora, il Venezuela e i loro partner rimangono obbligati dagli affetti dagli accordi commerciali preesistenti della comunità.
Durante una recente visita in Colombia, il presidente Hugo Chávez affermò la sua disponibilità al rientro nella Comunità Andina. Negli ultimi anni le relazioni tra Venezuela e Mercosur si sono indebolite; il Mercosur non è d'accordo con molte sue proposte.
I membri del CAN sono attualmente quattro:
Membri associati:
Osservatori:
Ex membri:
Dal 1º gennaio 2005 i cittadini dei paesi membri possono entrare in ogni altro stato membro della Comunità andina senza il requisito delvisto d'ingresso. I passeggeri possono presentare alle autorità le lorocarte di identità nazionali (de facto al 2017 occorre sempre il passaporto e il visto - sello - di ingresso ad es. al confine tra Perú ed Ecuador per i cittadini dei medesimi Paesi).
I visitatori del Venezuela dovranno presentare i loro passaporti, ricevendo così la Carta andina di migrazione (Tarjeta Andina de Migración), nella quale è dichiarato il tempo di residenza temporanea nel paese.
Il passaporto andino fu creato nel giugno 2001 conformemente alla Decisione 504. Questa stabiliva l'emissione di un passaporto basato su un modello standard che conteneva caratteristiche armonizzate di nomenclatura e sicurezza. Il passaporto è efficace inEcuador,Perù,Venezuela,Bolivia eColombia.
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