| Comunardo Niccolai | ||||||||||||||||||||||
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| Nazionalità | ||||||||||||||||||||||
| Altezza | 174cm | |||||||||||||||||||||
| Peso | 72kg | |||||||||||||||||||||
| Calcio | ||||||||||||||||||||||
| Ruolo | Allenatore(exdifensore) | |||||||||||||||||||||
| Termine carriera | 1º luglio 1978 - giocatore 30 giugno 1994 - allenatore | |||||||||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||||||||
| Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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| Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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| Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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| Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||
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| Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
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Comunardo Niccolai (Uzzano,15 dicembre1946 –Pistoia,2 luglio2024[3]) è stato uncalciatore eallenatore di calcioitaliano, di ruolodifensore.
Il padre,Lorenzo Niccolai, ex portiere delLivorno, un convintoantifascista, chiamò il figlio "Comunardo" in onore dellacomune di Parigi.[4]
Morì all'ospedale di Pistoia il 2 luglio 2024 all'età di 77 anni.[5]

Nel corso della sua carriera giocò comestopper.[4] Iniziò a tirare i primi calci inToscana, nelle giovanili delMontecatini, dove nel 1962 conquistò il titolo giovanile regionale denominato Coppa Menti, guidato in panchina da uno degli allenatori più famosi dellaprovincia di Pistoia deldopoguerra, Silvano Innocenti detto "Pozzo". Proprio insieme a quest'ultimo, Niccolai si trasferì inSardegna grazie a un accordo tra alcune società isolane (Sorso eTorres) e il Montecatini.
Dopo aver debuttato tra i professionisti nel 1963 inSerie C, militando per una stagione nella Torres, l'anno dopo Niccolai passò alCagliari neopromosso inSerie A, con cui fu campione d'Italia nella stagione1969-1970 e nel quale giocò per dodici stagioni fino al 1976. Nell'immaginario collettivo il suo nome si legò alleautoreti che collezionò con i rossoblù sardi,[4] venendo tuttora ricordato come il più grandeautogoleador italiano[6] (benchéRiccardo Ferri dell'Inter eFranco Baresi delMilan lo abbiano poi superato numericamente in questo insolito primato, arrivando entrambi a 8 autoreti nel campionato di serie A).
Una delle autoreti più celebri fu quella messa a segno il 15 marzo 1970 aTorino, durante un delicatissimo scontro al vertice tra laJuventus e gli isolani: sul punteggio ancora fermo sullo 0-0, in un campo reso problematico dalla pioggia, nel tentativo di respingere un cross diGiuseppe Furino Niccolai anticipò di testa il portiereEnrico Albertosi e spedì la palla nella propria porta; per sua fortuna però,Gigi Riva riuscì a pareggiare e quell'incontro si concluse sul 2-2.[4]
L'episodio più celebre e singolare però non fu un'autorete, ma un tentativo di autogol, fallito ma sfociato in un rigore contro, avvenuto il 13 febbraio 1972 verso la fine della partitaCatanzaro-Cagliari (18ª giornata delcampionato di calcio 1971-1972).[7] Al 90' con il Cagliari sul punto di vincere aCatanzaro per 2-1, la squadra locale tentò, in uno stadio divenuto ormai una bolgia, l'ultimo assalto per cercare il pareggio nell'area di rigore del Cagliari. Nell'azione il libero del CagliariGiuseppe Tomasini riuscì a togliere il pallone all'ala destra del CatanzaroAlberto Spelta, che finì a terra in area di rigore, mentre il pallone arrivò a Niccolai in quel momento fuori area; l'arbitroConcetto Lo Bello non avendo ravvisato alcuna irregolarità non interruppe il gioco ma proprio in quel momento si udì un fischio dagli spalti.
Niccolai, nella confusione dello stadio, pensò che il fischio provenisse dall'arbitro e sanzionasse con il rigore l'azione appena avvenuta; quindi stizzito reagì indirizzando un forte tiro nello specchio della sua porta, tiro che sarebbe entrato in rete se il difensore del CagliariMario Brugnera, trovandosi sulla linea di porta, non lo avesse deviato con le mani in tuffo sulla sua sinistra. Il rigore, questa volta reale e inevitabile, tirato con successo dallo stesso Spelta permise al Catanzaro di pareggiare 2-2 al 90' la partita.[8]
Con i cagliaritani Niccolai ebbe anche un'esperienza nel campionatonordamericano organizzato nel 1967 dallaUnited Soccer Association e riconosciuto dallaFIFA, in cui i sardi giocarono nelle vesti delChicago Mustangs, ottenendo il terzo posto nella Western Division.[9] Dopo un'ultima stagione in massima serie con ilPerugia, Niccolai chiuse la carriera indossando la maglia delPrato, in C, nell'annata 1977-1978. In Serie A collezionò 225 presenze, segnando 4 reti, potendo vantare anche 3 presenze inNazionale B oltre a quelle dellaNazionale A.
Giocò anche innazionale, prendendo parte aimondiali del 1970. Per lui 3 presenze, una delle quali alla prima partita deimondiali in Messico, in cui partì da titolare; per un infortunio di gioco venne sostituito dopo 37' del primo tempo daRoberto Rosato. Divenne nota una frase che il suo allenatore aCagliari,Manlio Scopigno, avrebbe detto su di lui per commentarne la presenza a una Coppa del Mondo:"Mi sarei aspettato di tutto dalla vita, ma non di vedere Niccolai inmondovisione"[10].
Tuttavia, a proposito della celebre affermazione di Scopigno, il giornalista sportivo Giampaolo Murgia testimoniò:
Nel biennio 1993-1994 fu allenatore dellanazionale italiana femminile.
| Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ―Italia | |||||||
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| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| 10-5-1970 | Lisbona | Portogallo | 1 – 2 | Amichevole | - | ||
| 3-6-1970 | Toluca | Italia | 1 – 0 | Mondiali 1970 - 1º turno | - | ||
| 17-10-1970 | Berna | Svizzera | 1 – 1 | Amichevole | - | ||
| Totale | Presenze | 3 | Reti | 0 | |||
Altri progetti
| Nazionale italiana ·Coppa del Mondo FIFA 1970 | ||
|---|---|---|
| 1 Albertosi · 2 Burgnich · 3 Facchetti · 4 Poletti · 5 Cera · 6 Ferrante · 7 Niccolai · 8 Rosato · 9 Puia · 10 Bertini · 11 Riva · 12 Zoff · 13 Domenghini · 14 Rivera · 15 Mazzola · 16 De Sisti · 17 Vieri · 18 Juliano · 19 Gori · 20 Boninsegna · 21 Furino · 22 Prati · CT: Valcareggi | ||
| Commissari tecnici della nazionale femminile italiana di calcio - Cronologia | ||
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