Lacompagnia è un'unità militare terrestre monoarma, cioè composta da personale con specializzazione ed equipaggiamento omogenei, che raggruppa piùplotoni, ed è costituita da un numero variabile di persone (tipicamente da 100 a 200) in funzione della composizione dei plotoni.
Per l'arma dicavalleria, la compagnia assume la denominazione disquadrone nella maggioranza degli eserciti europei, mentre nell'US Army viene chiamatatroop.
Nei reparti deitrasporti, in Italia assumeva la denominazione diautoreparto. Per l'arma di artiglieria, la compagnia diventabatteria.
È normalmente comandata da unufficiale inferiore (capitano o talvoltatenente, anche se alcuni eserciti, per esempio l'esercito inglese, fanno comandare la compagnia ad unmaggiore).
Più compagnie formano unbattaglione, anche se in alcuni eserciti dove quest'ultimo non esiste, o non esiste più essendo stato abolito (come nel caso dell'Esercito Francese), più compagnie formano unreggimento.
La compagnia può assolvere a specifiche funzioni nell'ambito dei reparti a cui viene aggregata. Nel caso di specialità d'arma particolari (genio,artiglieria,trasporti, ecc.) viene aggregata ad unità di livello superiore come unità di supporto.
A bordo delleUnità militari navali, quando i pezzi erano disposti sulle fiancate su uno o più ponti dell'unità navale, essendo i cannoni paralleli tra loro, il loro complesso veniva detto anch'essobatteria, e l'unico ponte di unacorvetta o di unafregata, o uno dei ponti delvascello a due o tre ponti veniva detto di conseguenzaponte di batteria.
La creazione della compagnia risale al periodo in cui allemilizie feudali si sostituirono gradatamente le truppemercenarie. Fu allora l'unica unità organica ed esistette in tutte le armi. NelDucato di Savoia conEmanuele Filiberto la compagnia difanteria d'ordinanza ebbe grossa mole, giungendo talvolta sino a mille uomini.
Gli ufficiali di queste grosse compagnie erano: ilcapitano, l'alfiere, duesergenti e quattrocenturioni. Questi ultimi comandavano lecenturie, ripartizioni di cento uomini. Ogni Centuria era composta da quattro squadre di venticinque uomini ed uncaporale.
Sempre inPiemonte,Carlo Emanuele I creò ilreggimento, composto da sette a dieci compagnie, il cui organico verso la fine delCinquecento si era ridotto a duecento uomini, nel1615 a cento. La prima compagnia di ogni reggimento era comandata personalmente dalcolonnello ed era chiamatacolonnella.
All'inizio delSettecento le compagnie furono ridotte di forza avendo per effettivi circa cinquanta uomini, e per rendere più efficace l'azione di comando e l'impiego delle truppe, viene creato ilbattaglione quale livello intermedio tra reggimento e compagnia. La formazione iniziale oscillò intorno alle dieci compagnie, rimanendo tale in alcuni eserciti sino alla metà dell'Ottocento, anche se nella maggior parte di Europa dopo la rivoluzione francese le compagnie nei battaglioni divennero 8 o 6, scendendo a 4-5 da metà '800. Le compagnie con il modificarsi dellatattica, tornarono ad aumentare di forza variabile intorno ai duecentoventi uomini (anche 250 a metà '800). Comandata da un capitano e da due a quattrosubalterni. Con tale formazione la compagnia di fanteria entrò nel grande conflitto europeo.
Lacavalleria fin verso il1600, fu ordinata esclusivamente in compagnie, epoca in cui furono creati i primi reggimenti per tale arma. La forza variava fra i trenta ed i sessanta cavalli, due o tre compagnie formavano uno squadrone. Alla fine del Settecento è soppressa nella cavalleria la ripartizione per compagnie, venendo in genere sostituite dagli squadroni.
L'artiglieria comprese compagnie digranatieri, artiglieri, bombardieri, ecc. sino oltre l'Ottocento, periodo in cui si organizzò in batterie. Nei reggimenti diartiglieria da fortezza però, la denominazione di compagnia rimase sino all'epoca dellaprima guerra mondiale.
Ilgenio ha sempre avuto la compagnia nei propri ordinamenti con varie denominazioni: compagniaartieri,zappatori,minatori,ferrovieri,telegrafisti, ecc.
La compagnia dopo la Grande Guerra, andò via via sviluppandosi e specializzandosi, ma ogni specialità di Arma conserva sempre nel proprio interno la ripartizione per compagnia o di unità di livello equivalente, seppure chiamata in modo diverso (vedi batteria per l'Arma di artiglieria o lo squadrone per l'Arma di cavalleria).
- Stato Maggiore Esercito. Ufficio Storico. Niccola Marselli.La guerra e la sua storia. 1986, Roma, pp. 105–108, pp. 128–138;
- Stato Maggiore Esercito. Ufficio Storico. Ezio Cecchini.Tecnologia ed Arte Militare. 1997 Roma, pp. 103–116;
- Stato Maggiore Esercito. Ufficio Storico. Ezio Cecchini.Le istituzioni militari. 1986, Roma, pp. 47–62.;
- Ordinanze ed esercicj militari fatti per ordine di Sua Altezza Eminentissima. 1776, Malta, Stamperia del Palazzo di S.A.S.;
- Ordinanza di Sua Maestà in cui si prescrive la formazione il maneggio dell'Arme e le evoluzioni ed i fuochi che stabilirsi ed osservarsi in tutta la fanteria del suo esercito. 1776, Napoli, Regia Stamperia;
- Regolamento per la riduzione del reggimento. 1748, Tipografia Reale, Napoli.