IlCommonwealth delle nazioni (in ingleseCommonwealth of Nations, acronimoCON), più colloquialmenteCommonwealth[1], è un'organizzazione internazionale composta di 56 Stati indipendenti, in gran parte accomunati dalla comune passata appartenenza all'Impero britannico, del quale esso rappresenta una sorta di sviluppo su base volontaria.La popolazione complessiva degli Stati che vi aderiscono è di oltre due miliardi di persone.
In passato era noto anche comeCommonwealth britannico, benché tale definizione sia stata formalmente in vigore solo dalla fondazione nel 1926 fino al 1948, per poi cadere.Il Commonwealth è il successore dell'Impero britannico e adempie a una vasta gamma di funzioni.
Il capo del Commonwealth è ilsovrano del Regno Unito, al 2025Carlo III; il suo direttore è la politica e diplomaticaghanese Shirley Ayorkor Botchwey, entrata in carica ad aprile 2025.
Nel 1884Lord Rosebery, mentre visitavaAdelaide, nel Sud dell'Australia, descrisse come l'impero stesse cambiando da una situazione di colonialismo a una di maggiore indipendenza: un "Commonwealth di nazioni".
Dal 1887 si sono tenute conferenze dei Primi Ministri britannici e coloniali miranti alla creazione delle "conferenze imperiali" entro la fine deglianni '20. L'istituzione formale del Commonwealth si sviluppò effettivamente a partire da queste conferenze, in particolare dalla conferenza imperiale del1926, che con ladichiarazione Balfour riconobbe l'indipendenza delle colonie e dei domini: in questo documento i domini e le colonie britannici concordavano di essere "uguali nellostatus e non inferiori al Regno Unito in alcun aspetto dei loro affari interni ed esteri, sebbene uniti da un'alleanza comune con la Corona e liberamente associati come membri del Commonwealth britannico delle nazioni". Questo rapporto venne formalizzato con lostatuto di Westminster del 1931.
InIrlanda nel 1937 venne introdotta una nuova Costituzione, che la costituiva come Stato completamente sovrano. L'ultimo legame formale con il Regno Unito venne eliminato nel 1948, quando il Parlamento (Oireachtas) approvò ilRepublic of Ireland Act, che dichiarò l'Irlanda una repubblica; su questa base, nel 1949 l'Irlanda lasciò il Commonwealth britannico.
Il problema dei Paesi con costituzioni indipendenti dalla Corona ma che desideravano essere membri del Commonwealth fu risolto nell'aprile del1949 ad una riunione di Primi Ministri del Commonwealth aLondra. L'India fu d'accordo che, nel momento in cui fosse diventata una repubblica (il che avvenne nel gennaio del1950), avrebbe accettato il re come "simbolo della libera associazione dei membri delle sue nazioni indipendenti e come tale capo del Commonwealth". Gli altri Paesi del Commonwealth a loro volta riconobbero all'India il diritto di continuare ad appartenere all'associazione; all'insistenza delPakistan, si presunse che ad altri Stati sarebbe stato concesso lo stesso trattamento dell'India. Ladichiarazione di Londra è vista spesso come punto d'inizio del moderno Commonwealth e, seguendo le orme dell'India, altre nazioni si mossero per divenire repubbliche omonarchie costituzionali sotto la guida di una casa reale diversa.
A causa della crescita del Commonwealth, il Regno Unito e i suoi domini (il termine cadde formalmente negli anni '40) divennero informalmente noti come il "vecchio Commonwealth", in particolare dagli anni '60, quando i domini più ricchi non furono d'accordo con quelli più poveri, africani e asiatici (o "nuovo Commonwealth"), sui vari problemi durante le riunioni dei capi di Stato del Commonwealth[2]. Si accusò il vecchio "Commonwealth dei bianchi" di avere interessi diversi, in particolare, dal Commonwealth delle nazioni africane e vennero a galla sentimenti carichi dirazzismo ecolonialismo durante gli accesi dibattiti sullaRhodesia neglianni sessanta esettanta, l'imposizione di sanzioni contro lasegregazione razziale inSudafrica neglianni ottanta e, più recentemente, si è discusso per ottenere riforme democratiche inNigeria e nelloZimbabwe. Il termine Nuovo Commonwealth venne usato anche nel Regno Unito (specialmente negli anni sessanta e settanta) per riferirsi a Paesi recentemente decolonizzati che sono prevalentemente sottosviluppati e abitati da popolazione non bianca. Il termine venne spesso usato anche nei dibattiti riguardanti l'immigrazione proveniente da questi Paesi.
Nei recenti anni, il termine "Commonwealth dei bianchi" è stato usato in senso spregiativo stando ad indicare che le nazioni più benestanti, con popolazione bianca, del Commonwealth avevano interessi e scopi diversi da quelle "non-bianche", e in particolare dai membri africani. Il presidente dello ZimbabweRobert Mugabe ha usato il termine frequentemente per dichiarare che i tentativi del Commonwealth di catalizzare cambi politici nel suo Paese sono motivati da razzismo e atteggiamenti colonialisti e che il "Commonwealth dei bianchi" domina il Commonwealth delle Nazioni nella sua totalità. Ci sono stati tentativi fatti da gruppi come la Società del Commonwealth Unito per unire il Commonwealth e trovare collegamenti più stretti sia culturalmente che economicamente, cominciando con il "Commonwealth dei bianchi" ed espandendosi fino ad includere gli altri Stati membri.
Così come l'appartenenza è puramente volontaria, i governi membri possono scegliere in qualsiasi momento di abbandonare il Commonwealth. Il Pakistan rifiutò la partecipazione nel1972 come protesta al riconoscimento della rottura colBangladesh da parte del Commonwealth, ma si unì nuovamente nel1989. Lo Zimbabwe se ne andò nel2003 quando alcuni capi di governo del Commonwealth rifiutarono di eliminare lasospensione del Paese, per motivi di violazioni di diritti umani e malgoverno intenzionale.
Inizialmente il Commonwealth costituì anche un blocco economico significativo. I Paesi del Commonwealth fecero degli accordi gli uni con gli altri privilegiando l'accesso delle merci ai loro mercati ("Preferenza del Commonwealth"), e si stabilì un libero o preferenziale diritto di migrazione da un Paese ad un altro. All'entrata della Gran Bretagna nellaCEE, laConvenzione di Lomé preservò alcuni diritti per le merci in arrivo dai Paesi del Commonwealth.
Negli ultimi anni si è però presentata una reciproca mancanza di interesse nel mantenere attive le relazioni intra-Commonwealth, e l'importanza politica ed economica dell'organizzazione è diminuita. Critici realisti hanno sentenziato che all'organizzazione manca un'appartenenza equilibrata, e hanno indicato che è molto insolito per un organismo internazionale escludere regioni estremamente importanti del mondo come la maggior parte dell'Europa Occidentale e del Sud America.
Nel 2013 la reginaElisabetta II ha firmato laCarta del Commonwealth, un documento programmatico che impegna i Paesi membri su valori e obiettivi.
Il Commonwealth è utile come organizzazione internazionale che rappresenta collegamenti culturali e storici significativi tra Paesi del Primo mondo e Stati più poveri con diversa struttura sociale. L'eredità comune della lingua inglese e della letteratura, della legge, e dei sistemi britannici di amministrazione danno forma a delle somiglianze all'interno del Commonwealth.
La nomenclatura attuale di "Commonwealth delle Nazioni" si ritiene sufficiente a distinguerlo da altre organizzazioni quali laComunità di Stati Indipendenti, detta in ingleseCommonwealth of Independent States, o ilCommonwealth d'Australia. Esso è presieduto dal re di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, che viene riconosciuto indistintamente da ogni Stato e come tale è simbolo di libera associazione dei membri dell'organizzazione. Questa posizione, tuttavia, non concede potere politico soprannazionale. Il re governa simbolicamente il Commonwealth mentre il capo esecutivo dell'organizzazione è il segretario generale del Commonwealth che presiede ilSegretariato del Commonwealth.
Reami del Commonwealth.
Il reCarlo III è anche Capo di Stato, separatamente, di quindici membri del Commonwealth, chiamatiReami del Commonwealth. Ogni Reame è indipendente e Carlo III, come monarca, detiene distintamente untitolo per ognuno di essi, sebbene tutti includano alla fine le parole "Capo del Commonwealth". Trentadue membri sono repubbliche del Commonwealth. Sei possiedono un proprio monarca (Brunei, Lesotho, Malesia, Samoa, eSwatini e Tonga).
Il Commonwealth è primariamente un'organizzazione in cui gli Stati con condizioni economiche diverse hanno l'opportunità di interagire tra loro più a stretto contatto e su basi di uguaglianza. Le principali attività del Commonwealth sono progettate al fine di creare un'atmosfera di cooperazione economica tra gli Stati membri, così come promuovere la democrazia, i diritti umani, e un governo equo in queste nazioni. Inoltre esso non è un'unione politica e non permette al Regno Unito di esercitare alcun potere negli affari interni degli altri membri dell'organizzazione. Ogni quattro anni i membri del Commonwealth celebrano iGiochi del Commonwealth, il secondo più grande evento multisportivo dopo i Giochi olimpici.
La Royal Commonwealth Society è un'organizzazione che promuove una maggiore affiliazione politica tra ireami del Commonwealth, rafforza i legami storici e culturali fra i membri costituenti, si oppone ai cambiamenti legislativi che possono essere nocivi ai suoi obiettivi e ai rapporti fra i membri e aumenta la cooperazione tra i suddetti Paesi.