Più in generale, la colonna sonora è la parte artistica sonora del film o di un'operaaudiovisiva, ed è strutturata in modo che abbia un nesso logico con le immagini che si susseguono nei film, o potrebbe anche solamente ispirarsi al tipo di musica che viene girata nel territorio in cui è registrato il film, oppure potrebbe anche non avere un nesso logico, ma essere comunque presente.
In un'accezione più ristretta e impropria, la colonna sonora è vista soltanto come "la musica" di un'opera composta da immagini e suoni: in questo senso è talvolta indicata con la siglainglese OST (original soundtrack, "traccia sonora originale", dove "originale" indica che è stata composta espressamente per una determinata opera, ma non è sempre così). Le sole musiche di un film (che siano originali o meno) in gergo tecnico cinematografico vengono dette anche "colonna musicale", a differenza delle colonne per i dialoghi e gli effetti sonori.
Il termine "colonna sonora" nasce in ambitocinematografico, dove il sonoro del film veniva "registrato", otticamente o magneticamente (più raro), sulla pellicola cinematografica, in senso longitudinale di scorrimento, in un'area ben delimitata (e verticale come una colonna) che può essere chiamata "colonna". Per estensione, con "colonna sonora" s'intendono i contenuti sonori registrati in tale area (o tali aree), significato che in seguito è diventato quello più utilizzato e conosciuto e che si è esteso a una qualunque opera composta daimmagini e suoni.
Precedentemente all'innovazione tecnica del sonoro, i film muti di particolare rilevanza e successo erano proiettati con un accompagnamento musicale eseguito in diretta da un'orchestra presente in sala, o più spesso con un accompagnamento al pianoforte.[1] Le musiche eseguite erano però musiche di repertorio, senza particolari legami con il film, non pensate e composte espressamente.[2]
Dal finire degli anni '80 del 900, lapsicologia cognitiva e la psicologia della musica hanno iniziato a occuparsi dell'impatto che la colonna musicale ha sull'interpretazione di stimoli audiovisivi. La psicologa canadese Annabel J. Cohen è stata tra i primi a studiare in maniera sistematica la relazione tra musica ed immagini nell'interpretazione di brevi video animati.[5] Studi empirici hanno dimostrato che la colonna musicale costituisce molto più che un mero accessorio emotivo;[6] al contrario, la musica è in grado di alterare radicalmente l'empatia che lo spettatore prova per i personaggi in scena, le emozioni ad essi attribuiti, la valutazione dell'ambiente scenico e le anticipazioni sulla trama.[7] In più, studi che utilizzano la tecnica del tracciamento oculare (eye-tracking) e della pupillometria hanno dimostrato che la musica è in grado di influenzare sia la direzione dello sguardo che la dilatazione pupillare.[7][8][9] Nuovi esperimenti hanno dimostrato che la colonna sonora può alterare la percezione del tempo durante la visione di una scena[10][11] e anche la memoria che gli spettatori conservano degli oggetti e dei personaggi visti.[12][13]
Nei videogiochi inizialmente le colonne sonore venivano prodotte dallo stesso team di sviluppo del software. In seguito le case di produzione si sono affidate ad artisti esterni, alcuni dei quali molto rinomati e provenienti spesso dal cinema. Le colonne sonore solitamente sono pubblicate su CD o messe in vendita su canali di distribuzione online.
Proprio come nella storia del cinema, alcune colonne sonore videoludiche hanno ricevuto valutazioni e giudizi estremamente positivi da parte di vari siti web e riviste.[14] Videogiochi che sono stati lodati per la loro colonna sonora sono: