
Lacolonizzazione dell'Ulster (ininglese, spesso non tradotto,Plantation of Ulster;Plandáil Uladh ingaelico irlandese) fu una colonizzazione progettata che interessò la provincia settentrionaleirlandese dell'Ulster a beneficio di parte della popolazione inglese e scozzese.
Una prima forma privata diplantation avviata da latifondisti facoltosi avvenne già nel1606,[1] mentre la colonizzazione ufficiale gestita e promossa daGiacomo I d'Inghilterra iniziò dal1609.
Tutti i possedimenti dei regnanti irlandesi delle potenti dinastieO'Neill edO'Donnell, così come di coloro che li avevano supportati in passato, furono confiscate e riassegnate ai nuovi coloni. Le terre accumulate raggiungevano la ragguardevole cifra di circa mezzo milione di acri (2 000 km²) compresi nelle aree diTyrconnell,Tyrone,Fermanagh,Cavan,Coleraine edArmagh.[2] Gran parte dell'Antrim e delDown furono invece colonizzati privatamente.[1]
I "governatori britannici",[3] come venivano appellati i colonizzatori,[4] erano in gran maggioranzainglesi escozzesi. Come requisito, gli aspiranti coloni dovevano parlare inglese ed essereprotestanti[5]. Icolonizzatori scozzesi erano a maggioranzapresbiteriani[3], mentre gli inglesi sostanzialmente credenti dellaChiesa d'Inghilterra. LaPlantation of Ulster fu la maggiore di quelle avvenute in Irlanda. Lo scopo di tale operazione fu di prevenire ogni successiva ribellione, dato che era stata l'area dell'isola irlandese che più aveva contrastato il dominio inglese nel secolo precedente.