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Collezioni musicali a Pistoia

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Voce principale:Pistoia.
Musica a stampa nella Bibliotheca Musicalis dell'Archivio Capitolare[1]

Lecollezioni musicali a Pistoia tracciano un profilo cronologico della produzione musicale della città.[2]

Storia

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Le prime attestazioni sono nate in relazione alle sacre rappresentazioni sulla Passione di Cristo che avevano luogo nella Loggia del Giuramento, momento centrale della vita cittadina, con tutta la popolazione coinvolta nelle spettacolari messe in scena.[3] Dal Cinquecento la Cappella del Duomo divenne la principale organizzazione musicale, accanto alle singole parrocchie e alle chiese dell'ordine domenicano e diSan Filippo, quest'ultima frequentata dalla nobiltà. Dal Seicento per la musica pistoiese furono centrali le famiglie dei Rospigliosi[4], dei Melani e dei Pasquini, che con le loro donazioni riuscirono a far eccellere sempre di più la cappella.[3] In questo periodo si affermarono le dinastie di compositoriGherardeschi eBrunetti che hanno dominato la musica pistoiese anche nel Settecento. L'intera attività della cappella e il lavoro dei suoi maestri, costituito di composizioni ex-novo come di esecuzione e collezione di lavori di altri compositori, è confluita, e oggi è consultabile, nei documenti conservati nella Bibliotheca Musicalis dell'Archivio Capitolare[1][5] e nellaBiblioteca Forteguerriana[6], mentre il materiale prodotto dalle singole parrocchie è oggi reperibile tra l'Archivio di Stato[7], la Biblioteca Leoniana del Seminario Vescovile[8], l'Antica Biblioteca dei Canonici (oggi all'Archivio Capitolare)[9] e la Biblioteca dei Domenicani.[10]

Musica a notazione quadrata nell'Archivio di Stato di Pistoia[7]

Dal Seicento, le grandi famiglie nobiliari patrocinarono anche la produzione di opere liriche, soprattutto in ambito accademico (l'Accademia dei Risvegliati costruì il suo teatro nel 1677). I Melani fecero preparare i loro rampolli nella musica:Jacopo,Alessandro eAtto divennero stimati autori ed esecutori in tutta Italia e in Francia.[3] Sono però ancora i Rospigliosi ad aver lasciato le tracce documentarie maggiori dell'attività operistica pistoiese dal Seicento in poi: ilFondo Rospigliosi (oggi diviso tra l'Archivio Capitolare e la Biblioteca Forteguerriana) attesta la grande vitalità musicale cittadina con una collezione di musiche dei più influenti compositori del mondo, replicate a Pistoia fino a tutto l'Ottocento, secolo in cui il salotto dei Rospigliosi fu uno dei centri culturali maggiori a livello locale, frequentato da molte celebrità.[11][12][13] Accanto alla produzione profana non si spense mai l'attività sacra (come attestano il Fondo Musicale del Seminario[14], il Fondo della Parrocchia della Madonna dell'Umiltà[15], e il materiale musicale dellaBiblioteca Fabroniana, ricco di testi teorici e storici afferenti soprattutto al Settecento[16]): il compositore ottocentescoTeodulo Mabellini, per esempio, scrisse indifferentemente opere liriche emusica sacra, e alcune sue composizioni sono oggi conservate in forma autografa nella Biblioteca Forteguerriana e nell'Archivio Capitolare (vedi leFonti di Mabellini). Nell'Ottocento si formano la Filarmonica Borgognoni e la Scuola di Musica e Danza (poi intitolata proprio a Mabellini). La Filarmonica svolse un'intensa attività di produzione musicale e di diffusione della musica colta, grazie ai tanti arrangiamenti bandistici, oggi conservati nel loro archivio[17]; la Scuola è tuttora in attività.[18][19] Dal Novecento, la Filarmonica ha accompagnato anche icaffè concerto (le musiche prodotte per questa attività sono oggi al Cinema Globo)[20] ed è anch'essa tuttora in attività (l'archivio del direttore Giuseppe Da Prato documenta la produzione della banda dal 1973).[21] Nel XX secolo, il posseduto musicale di Pistoia si è arricchito delle donazione di molti privati cittadini, che hanno affidato i loro libri di argomento musicale alla Biblioteca Forteguerriana (Fondo Chiappelli[22], Fondo Martini[23], Fondo Bellini[24]), alla Biblioteca Leoniana del Seminario (Fondo Mazzei[25] e Fondo del collezionista Aldo Pacini, che contiene anche alcuni autografi ed edizioni a stampa antiche a lui appartenute[26]). Un'eccezionale testimonianza di musica novecentesca è alla Scuola di Musica e Danza Mabellini: gli arrangiamenti autografi cheCarlo Savina approntò per due concerti pistoiesi di musiche diNino Rota eseguiti con l'Orchestra di Roma della RAI nel 1981.[27]

Elenco delle collezioni musicali

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  • Archivio Capitolare, vicolo Sozomeno 3[28], conserva:
    • Materiale musicale dell'Antica biblioteca dei Canonici: possiede le più antiche testimonianze della musica sacra pistoiese[9];
    • Bibliotheca Musicalis: conserva la maggior parte delle opere prodotte e collezionate dalla Cappella musicale del Duomo[1][5];
    • Branca delFondo Rospigliosi più riferita alla musica sacra Sette-Ottocentesca.[12][13]
  • Archivio di Stato di Pistoia, piazza delle Scuole Normali. Conserva musica antica e alcune edizioni a stampa del Cinquecento e del Settecento.[7]
  • Biblioteca dei Domenicani, piazza San Domenico 1. Conserva musica liturgica sette-ottocentesca.[10]
  • Biblioteca Fabroniana, piazzetta San Filippo 1. Conserva musica e trattati teorici soprattutto settecenteschi.[16]
  • Biblioteca Forteguerriana, piazza della Sapienza. Conserva:
    • Materiale musicale afferente all'attività della cappella musicale del Duomo tra il Cinquecento e l'Ottocento[6];
    • Branca delFondo Rospigliosi afferente soprattutto alla musica operistica e profana[11]
    • Fondo Alberto Chiappelli, con numerose pubblicazioni musicali[22];
    • Fondo Martini, contenente numerosi libretti e pubblicazioni sul teatro musicale[23];
    • FondoVittorio Bellini, contenente molte pubblicazioni musicali e periodici musicali novecenteschi[24].
  • Biblioteca Leoniana del Seminario Vescovile, via Puccini 36. Conserva:
    • Materiale musicale raccolto nelle parrocchie[8];
    • Materiale musicale proveniente dalla parrocchia della Madonna dell'Umiltà[15];
    • Fondo musicale del Seminario, conserva materiale sacro e profano soprattutto sette-ottocentesco[14];
    • Fondo del collezionista Aldo Pacini, contenente anche autografi (l'operaEvelia di Virginio Cappelli del 1885) e pregiate edizioni a stampa del Settecento[26];
    • Fondo Mazzei, raccoglie monografie di argomento musicale e dischi di musica classica.[25]
  • Filarmonica Borgognoni, parterre di piazza San Francesco 9. Contiene i fondi relativi alla sua attività:
    • Archivio della Filarmonica, contenente il materiale più antico[17];
    • Fondo del Cinema Globo, conserva le musiche che la Banda produceva per icaffè concerto[20];
    • Fondo Giuseppe Da Prato, conserva il materiale successivo al 1973.[21]
  • Scuola di musica e danza «Mabellini», via Dalmazia 356. Contiene:
    • Materiale musicale della scuola[18]
    • Fondo Rota-Savina, contenente gli arrangiamenti autografi effettuati daCarlo Savina per un concerto di musiche diNino Rota del 1981, eseguite dall'Orchestra di Roma della RAI diretta da Savina a Pistoia nel 1981.[27]

Note

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  1. ^abcBibliotheca Musicalis, suCeDoMus.
  2. ^Vedi la mappa delle collezioni musicali di Pistoia, suCeDoMus.
  3. ^abcCesare Orselli,Toscana: una scena incantata. Guida ai luoghi dell'opera, Firenze, Giunti, 2007-2008.
  4. ^Giulio Rospigliosi divennePapa Clemente IX nel 1667, e fu uno dei più grandi autori di opere liriche sacre del barocco romano.
  5. ^abBibliotheca Musicalis, suSito Ufficiale dell'Archivio Capitolare di Pistoia.
  6. ^abMateriale musicale della Forteguerriana, suCeDoMus.
  7. ^abcMateriale musicale dell'Archivio di Stato di Pistoia, suCeDoMus.
  8. ^abArchivi parrocchiali della Diocesi di Pistoia, suCeDoMus.
  9. ^abAntica Biblioteca dei Canonici, suCeDoMus.
  10. ^abBiblioteca dei Domenicani, suCeDoMus.
  11. ^abFondo Rospigliosi nella Biblioteca Forteguerriana, suCeDoMus.
  12. ^abFondo Rospigliosi nell'Archivio Capitolare, suCeDoMus.
  13. ^abTeresa Dolfi, Luciano Vannucci (a cura di),Catalogo del Fondo Musicale Rospigliosi, Lucca, LIM, 2011.
  14. ^abFondo musicale del Seminario, suCeDoMus.
  15. ^abFondo della Parrocchia della Madonna dell'Umiltà presso la Biblioteca Leoniana del Seminario, suCeDoMus.
  16. ^abBiblioteca Fabroniana, suCeDoMus.
  17. ^abArchivio musicale della Filarmonica Borgognoni, suCeDoMus.
  18. ^abBiblioteca della Scuola Mabellini, suCeDoMus.
  19. ^Profilo della Scuola, suTeatri di Pistoia.
  20. ^abFondo Cinema Globo, suCeDoMus.
  21. ^abFondo Giuseppe Da Prato, suCeDoMus.
  22. ^abFondo Alberto Chiappelli, suCeDoMus.
  23. ^abFondo Martini, suCeDoMus.
  24. ^abFondo Bellini, suCeDoMus.
  25. ^abFondo Mazzei, suCeDoMus.
  26. ^abFondo Aldo Pacini, suCeDoMus.
  27. ^abFondo Rota-Savina, suCeDoMus.
  28. ^Sito Ufficiale dell'Archivio Capitolare.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Compositori e fondi musicali toscani
XV sec.Paolo da Firenze
XVI sec.Pietro Aaron ·Paolo Aretino ·Giulio Caccini ·Francesco Corteccia ·Vincenzo Galilei ·Orazio Tigrini
XVII sec.Agostino Agazzari ·Antonio Brunelli ·Jean-Baptiste Lully ·Michelangelo Galilei ·Teofilo Macchetti ·Alessandro Melani ·Jacopo Melani ·Bernardo Pasquini ·Jacopo Peri ·Francesco Rasi ·Pietro Sanmartini ·Giovanni Buonaventura Viviani
XVIII sec.Francesco Barsanti ·Giuseppe Becherini ·Martino Bitti ·Luigi Boccherini ·Lorenzo Borsini ·Antonio Brunetti (violinista) ·Antonio Brunetti (compositore) ·Giovan Gualberto Brunetti ·Giuseppe Cambini ·Charles-Antoine Campion ·Francesco Ceracchini ·Antonio Cesti ·Azzolino Bernardino della Ciaia ·Luigi Cherubini ·Girolamo Chiti ·Giovanni Carlo Maria Clari ·Francesco Bartolomeo Conti ·Alessandro Felici ·Bartolomeo Felici ·Francesco Franchini ·Francesco Geminiani ·Francesco Gasparini ·Filippo Maria Gherardeschi ·Giuseppe Gherardeschi ·Giovanni Francesco Giuliani ·Lodovico Giustini ·Pietro Alessandro Guglielmi ·Pietro Carlo Guglielmi ·Carlo Lapini ·Christian Joseph Lidarti ·Filippo Manfredi ·Vincenzo Manfredini ·Pietro Nardini ·Vincenzo Panerai ·Deifebo Romagnoli ·Giovanni Marco Rutini ·Marco Santucci ·Gasparo Sborgi ·Disma Ugolini ·Giuseppe Valentini ·Francesco Maria Veracini ·Francesco Zanetti ·Domenico Zipoli
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XXI sec.Andrea Portera
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