Colle Petri è citato per la prima volta da un documento del1092, nel periodo di dominio delnormannoUgo Malmozzetto: in un atto di donazione di Ugo del fu Giliberto, di originifranche, con cui egli cede alladiocesi di Valva il monastero diSan Benedetto in Perillis, tra i possedimenti a questo spettanti cita anche alcuni beni nel castello di Collepietro[6]. In posizione dominante tra lavalle del Tirino e lapiana di Navelli, autentica porta di ingresso sia verso laMaiella che versoCampo Imperatore, diede il nome alla dinastia detta "Di Collepietro", dalla quale si diramò quella denominata "Di Pagliara", celebre stirpe che annoverò tra gli altri il vescovoGualtiero di Pagliara, gran cancelliere del Regno di Sicilia tra il XII e il XIII secolo, durante la minorità diFederico II di Svevia[7].
Era ilcastello che proteggeva imonasteri diSan Benedetto in Perillis ePicciano. Il potere fu gestito dall'XI secolo dai signori del feudo, forse ramo deiconti di Valva, a loro volta gemmazione deiconti dei Marsi, con Gualtiero capostipite del nuovo casato collepetrano, figlio di Teodino, e presente insieme col fratello Berardo ad una convenzione tra il monastero diSan Clemente a Casauria e alcuni Signori dei territori limitrofi, tenutasi nel 1111 nell'Isola della Pescara presso la medesima abbazia per concordare il nuovo assetto geo-politico dell'area[8]. Nel XVI secolo fu amministrato dai capitani spagnoli Francesco Segura e Alfonso de Medina, dacché L'Aquila, amministratrice del feudo, era in mano aCarlo V.Dopo l'abolizione delfeudalesimo, tuttavia Collepietro finì in mano ai signorotti locali Caracciolo, e successivamente ai sindaci Gioacchino D'Alfonso, Giuseppe Giustizia e Beniamino de Jorio, che amministrarono discretamente il potere. Dopo laseconda guerra mondiale Collepietro si è ridimensionata demograficamente per lo spopolamento.Dal 1947 la frazione diSan Benedetto in Perillis si è separata costituendosi in comune autonomo.
Chiesa dellaMadonna del Buon Consiglio: chiesa datratturo delXV secolo, con esterno fortificato da tre contrafforti per ciascun lato. La facciata rettangolare ha un portale in stile romanico;
Torre del castello: risale alXII secolo ed è un tratto delle antiche mura ad ellisse che circondavano il borgo medievale. Dopo la distruzione diAndrea Fortebraccio, presso il castello fu costruita la chiesa di San Giovanni, ampliando alcune parti della chiesa precedente. La torre è rettangolare e slanciata, e possiede un arco a sesto acuto alla base per l'accesso.