
Ilcofano portabandiera è un contenitore nel quale viene custodita unabandiera di guerra che si trova a bordo di ogni nave militare, che la riceve alla sua entrata in servizio.[1]Il cofano portabandiera è installato nell'alloggio del comandante e dell'ammiraglio.[2]

È antica usanza presso laMarina Militare che il cofano e la bandiera di combattimento in esso contenuta siano donati da quelle istituzioni che abbiano un legame diretto con il nome della nave.
Quando l'unità viene posta in disarmo al termine del servizio, il cofano e la bandiera di combattimento vengono consegnate alSacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano di Roma.[1], presso il quale sono esposti al pubblico 220 cofani fra i quali alcuni particolarmente pregiati.[3]
Nel caso della Marina Militare italiana non sono fissate norme precise riguardo alla realizzazione del cofano perciò, nel corso dei secoli a partire dalla metà del XIX secolo, i cofani portabandiera hanno spesso assunto un rilevante valore artistico per via della ricchezza del disegno, dei materiali utilizzati e degli esecutori che li hanno realizzati.
Ne sono esempi il cofano del sottomarinoBalilla, varato nel 1928, realizzato dal celebre architettoEnrico Del Debbio (1891-1973) in materiali preziosi come oro, avorio ed ebano; il cofano dell'incrociatore colonialeBasilicata (1914-1921), opera dello scultoreVito Pardo; quello della pirofregataRoma (1865-1896) scolpito daErmenegildo Luppi;[4] i cofani del cacciatorpediniereFolgore, affondato in combattimento nel 1942, e dell'incrociatoreScipione Africano (1941-1982), entrambi opere del celebre scultorePublio Morbiducci;[5] il cofano dell'incrociatoreDuca degli Abruzzi, scolpito daGiorgio Ceragioli nel 1937.
| Controllo di autorità | Thesaurus BNCF69973 |
|---|