La prima partita ufficiale della storia dell'Atlético fu contro lo Sport Club Foot-Ball, la squadra più antica della città. Era il 21 marzo 1909. L'Atlético vinse per 3-0, il primo gol fu segnato da Aníbal Machado. Lo Sport pretese la rivincita, ma perse nuovamente, per 2-0. I dirigenti dello Sport vollero ancora una partita, che persero per 4-0.
Nel 1937 l'Atlético vinse il suo primo titolo nazionale, sconfiggendo i grandi campioni statali, compreso ilFluminense diRio de Janeiro.
Il Torneo Inverno fu un vero e proprio torneo tra l'Atlético e vari club europei. Il calcio europeo stava riaprendosi dopo laseconda guerra mondiale. Agli inizi degli anni '50 le squadre europee guardarono al calcio brasiliano. LaGermania stava appunto ristrutturando il proprio sistema calcistico e invitò l'Atlético come rappresentante del calcio brasiliano per promuovere la rinascita del calcio dopo il secondo conflitto mondiale. LaCBD (l'allora federazione brasiliana di calcio) esitò inizialmente, ma poi acconsentì. L'Atlético disputò 10 partite amichevoli in Germania, vincendone 6, pareggiandone 2 e perdendone altrettante.
Nel 1969 l'Atlético, giocando in "casa", nello stadioMineirão, sconfisse la nazionale titolare (conPelé e tutti gli altri), che nel1970 sarebbe statacampione del mondo. I gol del Mineiro furono segnati da Amaury e Dadá Maravilha, per il Brasile andò a segno Pelé. Da quella partita laCBF proibì alla nazionale brasiliana di disputare partite amichevoli con squadre di club, regola che decadde nel 2005. I tifosi a volte si riferiscono alla loro squadra come ai "campioni della Coppa del mondo del 1970".
Nel 1997, in occasione del centenario della città di Belo Horizonte, l'Atlético affrontò in un'amichevole allo stadio Mineirão ilMilan; quella fu anche l’ultima partita diToninho Cerezo.
Nel 2013, grazie al successo ai rigori nella finale ai danni dei paraguaiani dell'Olimpia, l'Atlérico Mineiro si aggiudicò per la prima volta laCoppa Libertadores[1][2] Ancora nel 2013 fu clamorosamente sconfitto dalla compagine marocchina delRaja Casablanca, che interruppe in semifinale il cammino dei bianconeri nellaCoppa del mondo per club, mentre nel 2014 l'Atlético vinse per la prima volta lacoppa nazionale, battendo in finale ilCruzeiro.
Nel 2021 l'Atlético tornò a vincere il campionato brasiliano, a distanza di cinquant'anni, chiudendo davanti aFlamengo ePalmeiras, e laCoppa del Brasile,[3] mentre nel 2024 ha raggiunto la finale dellaCoppa Libertadores, dove è stato battuto dai connazionali delBotafogo per 3-1.
All'inizio deglianni trenta, il caricaturista Mangabeira scelse per ogni squadra mineira un animale (quale mascotte). Per l'Atlético scelse il gallo carijó, bianco e nero, un gallo da lotta. Fu senza dubbio una scelta azzeccata, la tifoseria ben presto l'adottò come simbolo della passione "alvinegra" (bianco-nera).
L'uniforme è composta dalla maglia con strisce bianco-nere verticali, con lo stemma della squadra nel petto. Il numero nel retro della maglia è dorato o di color rosso. I pantaloncini sono neri con calzettoni bianchi, bordati di nero o totalmente bianchi. L'uniforme di riserva è normalmente composta da una maglietta bianca, pantaloncini neri e calzettoni bianchi, oppure da maglia, pantalonicini e calzettoni neri. L'attuale fabbricante del materiale sportivo è l'azienda americanaNike.
Il caricaturistaFernando Pieruccetti (soprannominato "Mangabeira), del giornale "A Folha de Minas" ricevette l'incarico di disegnare una mascotte per ogni squadra mineira. Alcune persone volevano che un piccolo indio fosse la mascotte dell'Atlético. Ma il "Mangabeira" preferì ilGallo vista la simpatia che i tifosi avevano per questo animale. "Mangabeira" giustificò la scelta con queste parole:
«L'Atlético è sempre stato una squadra di razza. Ma sembra un gallo da combattimento, che non si arrende mai e combatte fino alla fine!»
(Fernando Pieruccetti, "Mangabeira")
Il "Mangabeira" fu il creatore del Gallo, ma il maggior divulgatore fu il leggendario giocatoreZé do Monte, che difese i colori dell'Atlético neglianni cinquanta. In quei tempi sempre entrava in campo con un Gallo Carijó.
Il primo terreno di gioco era localizzato nella Rua Guajajaras. Ma furono rubate le porte del campo. Margival (l'allora presidente) procurò un altro campo da gioco, nell'Avenida Paraopeba (oggi Augusto de Lima), ma dopo poco tempo fu requisita dal Governo per costruire la segreteria di salute. Allora l'Atlético passò ad occupare le vecchie installazioni di gioco dell'ormai istinto Sport Club Foot Ball, a lato della Praça da Estação, fino al 1921, quando il Governo donò all'Atlético uno spazio nell'Avenida Olegário Maciel per compensare quello che aveva requisito. Lì fu costruito lo stadio Antônio Carlos.
La partita d'inaugurazione dello stadio Antônio Carlos fu tra Atlético eCorinthians, il 29 maggio1929, vinta dal Galo per 4 a 2. La capacità di appena 6 000 persone fu ben presto non sufficiente ad ospitare i tifosi. Dopo l'inaugurazione dell'Independência, nel1950, l'Atlético non gioco quasi mai in Lourdes. Per molto tempo il "Alçapão" fu conservato appena in rispetto della tradizione, ma all'inizio deglianni settanta fu distrutto. Al suo posto, oggi, vi è uno shopping center (Diamon Mall), considerato uno dei più lussuosi dell'intero Stato diMinas Gerais.
Il calciatore più benevoluto della tifoseria atleticana di tutti i tempi detenne il titolo di maggior capocannoniere dei Campionati Brasiliani per più di 20 anni.Reinaldo segnò 28 gol per il Galo nel1977 in appena 18 partite disputate e fino ad oggi nessuno è riuscito a superare la sua media gol (1,55 per partita). L'attaccanteWashington, all'epoca nelAtlético Paranaense, fece più gol, ma giocando un numero superiore di partite di Reinaldo. In tutti iCampionati Mineiro, il maggior realizzatore di tutti i tempi è l'atleticanoDadá Maravilha, che fece 30 gol nel1969.
L'Atlético è il secondo collocato nella lista generale della media spettatori nelle partite in casa delCampionato Brasileiro, contando tutte le edizioni a partire dal1972. La media è di 25.173 per partita, seconda dietro quella delFlamengo (25.898). Segue le medie anno per anno degli spettatori dell'Atlético: