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Club di Roma

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Club di Roma
(EN) Club of Rome
Tipono-profit
Fondazione1968
Sede centraleSvizzera (bandiera)Winterthur
Lingua ufficialeinglese
Sito web
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlClub di Roma è unaassociazione non governativa,no-profit, di scienziati, economisti, uomini e donne d'affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti.

Missione

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La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l'umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili. In altre parole, il Club di Roma intende essere una sorta di cenacolo di pensatori dediti ad analizzare i cambiamenti della società contemporanea.

Storia

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Fu fondato nell'aprile del 1968 dall'imprenditore italianoAurelio Peccei e dallo scienziato scozzeseAlexander King, insieme apremi Nobel e leader politici e intellettuali fra cuiElisabeth Mann Borgese ed Eric Jantsch. Il nome del gruppo nasce dal fatto che la prima riunione si svolse aRoma, presso la sede dell'Accademia dei Lincei allaVilla Farnesina.

Conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suoRapporto sui limiti dello sviluppo, meglio noto come Rapporto Meadows, pubblicato nel 1972, il quale prediceva che lacrescita economica non potesse continuare indefinitamente a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, specialmentepetrolio, e della limitata capacità di assorbimento degli inquinanti da parte del pianeta[1]. Lacrisi petrolifera del 1973 attirò ulteriormente l'attenzione dell'opinione pubblica su questo problema.

In realtà le previsioni del rapporto riguardo al progressivo esaurimento delle risorse del pianeta erano tutte relative a momenti successivi al primo ventennio del XXI secolo, ma il superamento della crisi petrolifera deglianni settanta contribuì alla nascita dell'opinione secondo cui le previsioni del Club di Roma non si sarebbero avverate. Nella pratica, l'andamento dei principali indicatori ha sinora seguito piuttosto bene quanto previsto nelRapporto sui limiti dello sviluppo, e l'umanità è destinata a confrontarsi nei prossimi decenni con le conseguenze del superamento dei limiti fisici del pianeta[2]. Un esempio di ciò è dato dalpicco di Hubbert.

Pubblicati negli anni dellagrande crisi petrolifera e dell'unica crisi dei mercati cerealicoli della seconda metà del secolo, i due rapporti realizzati dal MIT per il Club di Roma produssero immensa attenzione, ma l'essenza del messaggio, la previsione che dopo l'anno 2000 l'umanità si sarebbe scontrata con la rarefazione delle risorse naturali, fu sostanzialmente rigettata dalla cultura economica internazionale,compresi illustri economisti qualiJulian Simon epremi Nobel comeAmartya Sen, assolutamente convinti che lo sviluppo tecnologico avrebbe sopperito ad ogni rarefazione di risorse.[senza fonte]

Solo pochi analisti degli equilibri tra disponibilità e impiego di risorse naturali avrebbero continuato nei decenni successivi ad ispirare il proprio lavoro di indagine e prospezione alteorema del MIT: si può ricordare negli Stati Uniti d'AmericaLester Brown.

Presidente del Club dal 2000 al 2006 è stato il principe giordanoEl Hassan bin Talal, a cui sono succeduti due copresidenti:Ashok Khosla eEberhard von Koerber.

La sede è stata spostata daAmburgo aWinterthur.

Note

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  1. ^IN TEMA DI AGRICOLTURA “BIOLOGICA” Le fondamenta nella scienza, o le radici nella superstizione?, suitempidellaterra.org.URL consultato il 18 gennaio 2019(archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
  2. ^Graham M.Turner."A comparison of The Limits to Growth with 30 years of reality", Global Environmental Change, Volume 18, Issue 3, August 2008, Pages 397-411.

Bibliografia

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Voci correlate

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