L'Estudiantes è fra le squadre più vincenti del calcio argentino. Nel 1967 l'Estudiantes fu la prima squadra a vincere il campionato argentino professionistico al di fuori delle "cinque sorelle" (Boca Juniors,River Plate,Racing,Independiente eSan Lorenzo): dopo questa data vinse altre quattro volte il titolo nazionale, portando il suo totale di vittorie a cinque. Anche in campo internazionale l'Estudiantes ha ottenuto grandi risultati: quattroCopa Libertadores (di cui tre consecutive, dal 1968 al 1970), unaCoppa Intercontinentale e unaCoppa Interamericana.
Sullo stemma della squadra sono raffigurate 11 stelle, riconoscimento alla vittoria di 6 trofei internazionali e di 5campionati argentini. L'ultima di queste stelle è stata aggiunta il 15 luglio2009, quando l'Estudiantes ha vinto laCoppa Libertadores.
L'Estudiantes venne fondato nel 1905, quando un gruppo di giocatori e tifosi decisero di separarsi dalla più antica compagine delGimnasia de La Plata, la quale aveva la tendenza a favorire sport al chiuso rispetto al calcio. Le partite fra le squadre dell'Estudiantes e del Gimnasia prendono il nome diClásico Platense. Lo stadio dell'Estudiantes ("Estadio Jorge Luis Hirschi") è stato reinaugurato nel 2019 dopo un rifacimento completo durato 11 anni.
Come molte altre squadre argentine, l'Estudiantes è una istituzione polisportiva: fra gli sport in cui è impegnato ricordiamo il basket, la pallamano, l'hockey su prato, il golf, il nuoto, il judo e la pallavolo.
Los Profesores:Lauri, Scopelli, Zozaya, Ferreira e Guaita
Il club venne fondato il 4 agosto 1905 da studenti siauniversitari sia delle superiori (avevano frequentato lo stesso istituto dei fratelli Schoedden fondatori dell'Alumni prima squadra a vincere tutto in Argentina) che si sentivano esclusi dai dirigenti delGimnasia y Esgrima, società che preferiva gli sport indoor (come lascherma e laginnastica) rispetto alcalcio. Dopo aver fatto una squadra per partecipare al campionato si erano ritirati perché essendo loro dell'alta società consideravano il calcio come uno sport per i poveri. Il primo stadio fu nell'incrocio dei viali 19 e 51 per poi trasferirsi al viale 1 tra le strade 55 e 57 il 25 dicembre1907. Prima dell'avvento del professionismo, l'Estudiantes aveva ottenuto come miglior risultato due secondi posti nel campionato del1919 e nella penultima edizione amatoriale del1930, in entrambi i casi alle spalle delBoca Juniors.
Quando giunse il professionismo in Argentina, nel1931, l'Estudiantes aveva una famosa linea offensiva (all'interno del 2-3-5):Lauri-Scopelli-Zozaya-Ferreyra-Guaita, noti comeLos Profesores (i Professori), ancora oggi ritenuto in Argentina uno dei migliori attacchi di tutti i tempi. Guaita fece poi parte della Roma e dellanazionale italiana che conquistò laCoppa del Mondo 1934. I fratelli Sbarra (Raúl eRoberto) eArmando Nery formavano invece la temuta linea difensiva. Fu Alberto Zozaya a segnare il primo gol del calcio professionistico argentino; divenne anche il capocannoniere del primocampionato professionistico.
Nel 1937, venne installato un pionieristico impianto di illuminazione nello stadio, permettendo le gare in notturna.
Neglianni sessanta si andava formando la squadra giovanile, allenata daMiguel Ignomiriello e nota comeLa Tercera que Mata (le Giovanili che ammazzano), che si sarebbe evoluta, insieme con pochi nuovi arrivi, nello squadrone guidato daOsvaldo Zubeldía che vinse ilMetropolitano1967 (il primo titolo nazionale della sua storia).
Festeggiamenti per la vittoria della Coppa Interamericana del 1969
La formazione di Zubeldía è stata probabilmente l'unica squadra di successo ad avere due laureati in rosa:Carlos Salvador Bilardo (ginecologo) e il compagnoRaúl Madero ricevettero il diploma dilaurea alla Facoltà dimedicina dell'Università di Buenos Aires; contemporaneamente svolgevano l'attività sportiva.
Il faro della squadra di Zubeldía era sicuramenteJuan Ramón Verón,la bruja, padre diJuan Sebastián Verón, labrujita. Supportato dall'intelligente gioco diConigliaro,Echecopar eMadero, e dalle istruzioni tattiche fornite dalregistaCarlos Bilardo, Verón, dettoBruja, divenne uno dei giocatori argentini più famosi dell'epoca. Il talentuoso terzino destroManera soffrì invece diversi infortuni e non mostrò tutto il suo potenziale.
Durante la stagione 1970, Bilardo si ritirò dal calcio giocato e cominciò l'attività imprenditoriale di famiglia. Più tardi cominciò ad allenare, alternandosi tra l'Estudiantes e varie squadrecolombiane. Guidò l'Estudiantes nel1982, quando la squadra vinse il torneoMetropolitano. Sotto il suo successoreEduardo Luján Manera, anche lui membro del team di Zubeldía, l'Estudiantes vinse ilNacional1983. Entrambe queste due vittorie arrivarono a spese del forteIndependiente.
Questa squadra era caratterizzata da una solida difesa (Camino sulla destra eHerrera sulla sinistra erano temutissimi per le loro incursioni in attacco, mentreBrown forniva sicurezza comelibero); inoltre aveva trecentrocampisti creativi (Ponce,Sabella eTrobbiani, conRusso arretrato davanti alla difesa) e dueattaccanti prolifici (Gottardi eTrama).
Bilardo andò ad allenare lanazionale argentina, vincendo iMondiali 1986. José Luis Brown,capitano dell'Estudiantes vittorioso nel 1982, segnò il gol d'apertura nella finale contro laGermania Ovest. La nazionalealbiceleste raggiunse la finale, perdendola, anche aiMondiali 1990: in entrambe le rassegne Madero era il fisioterapista della squadra.
L'Estudiantes retrocesse nel1994, ritornando in prima divisione l'anno dopo, nella stagione di esordio del giovaneJuan Sebastián Verón. Negli anni successivi, nel club militarono giocatori poi divenuti famosi, come Martín Palermo, Luciano Galletti,Bernardo Romeo,Ernesto Farías e Hugo Mariano Pavone.
Nel2004-2005, sotto la guida del coachReinaldo Merlo, l'Estudiantes chiuse al quarto posto sia nel torneoApertura che in quelloClausura, e Hugo Mariano Pavone si laureò capocannoniere delClausura 2005. Il 17 aprile 2005, l'Estudiantes de La Plata divenne la sesta squadra in Argentina a vincere 1.000 gare professionistiche, rimontando e sconfiggendo ilNewell's Old Boys per 3-2.
Merlo si dimise nell'agosto 2005, il giorno dopo la festa per le celebrazioni del centenario della squadra. Venne subito rimpiazzato daJorge Burruchaga, discepolo di Bilardo. Il team entrò nella storia quando ribaltò il risultato sfavorevole (0-3 all'intervallo) andando a vincere 4-3 contro iperuviani delloSporting Cristal in una gara di Coppa Libertadores giocata il 21 febbraio2006.
Il 18 maggio 2006 Burruchaga venne rimpiazzato da un altro grande ex giocatore argentino,Diego Simeone, che costruì la squadra intorno alBrujita Verón (suo ex compagno allaLazio), tornato all'Estudiantes dopo 11 anni. La squadra di Simeone venne eliminata dalSan Paolo airigori nei quarti di finale dellaCoppa Libertadores 2006, ma realizzò un'impressionante serie di vittorie in campionato.
L'Estudiantes sconfisse il Gimnasia con un inedito 7-0 nelderby giocato il 15 ottobre 2006 (torneo diApertura), realizzando una serie di 10 vittorie consecutive (record del club stabilito dalla squadra di Zubeldia eguagliato), e chiudendo al primo posto insieme alBoca Juniors (in Argentina non si tiene in considerazione la differenza reti).
Lo spareggio[1] venne giocato il 13 dicembre 2006; l'Estudiantes rimontò e batté il Boca Juniors 2-1 assicurandosi il primo titolo in campionato in 23 anni. In quel torneo, l'Estudiantes sconfisse tutte le "cinque grandi", concesse il minor numero di reti, ed ebbe tre dei suoi giocatori (Pavone, Verón e Braña) classificati ai primi posti nel ranking della rivistaOlé dei migliori giocatori.[2]
Dal torneo diClausura 2008 la guida tecnica del club fu affidata aNéstor Sensini, in sostituzione di Simeone, trasferitosi sulla panchina delRiver Plate.Con alla guida Sensini, l'Estudiantes si classificò al terzo posto nel campionato poi vinto dalRiver Plate.
A seguito dei cattivi risultati ottenuti nell'avvio dell'Apertura 2008 - 5 punti nelle prime 6 partite - il 18 settembre2008Néstor Sensini rassegnò le dimissioni dall'incarico. Come nuovo allenatore venne ingaggiatoLeonardo Astrada.
Il campionato di Apertura 2008 vide il club lontano dai vertici e si concluse con l'Estudiantes al 7º posto staccato di ben 11 punti dal terzetto di testa.L'attenzione delPincha fu tutta rivolta allaCopa Sudamericana 2008: dopo aver superato con grande fatica il turno di qualificazione ai danni dell'Independiente,Verón e compagni infilarono un percorso senza sconfitte che li condusse sino alla finale, eliminando nei vari turni l'Arsenal Sarandì, ilBotafogo e l'Argentinos Juniors.Nella doppia finale del torneo gli avversari furono i brasiliani dell'Internacional diPorto Alegre; la gara di andata, giocata a La Plata, vide imporsi i brasiliani per 1-0, mentre in quella di ritorno gli argentini riuscirono a segnare una rete portando la gara ai supplementari. A 5 minuti dal termine del secondo supplementare un gol diNilmar consegnò il titolo nelle mani dell'Internacional.
Il 2009 si è aperto con un 6º posto nel torneoClausura ma la squadra è stata ancora protagonista a livello internazionale. LaCopa Libertadores 2009 si è aperta con qualche difficoltà, nel turno preliminare il club ha avuto la meglio sui peruviani delloSporting Cristal solo grazie allaregola dei gol in trasferta e la fase a gruppi è iniziata con una brutta sconfitta (3-0) contro i brasiliani delCruzeiro. Nonostante l'inizio in salita il club platense è però riuscito a superare l'ostacolo del girone eliminatorio senza grosse difficoltà. La fase ad eliminazione diretta ha visto il club imporsi per ben 5 volte in 6 partite, eliminando i paraguaiani delLibertad, gli uruguaiani delDefensor Sporting e delNacional diMontevideo. Ad attendere ilPincha in finale c'erano i brasiliani del Cruzeiro, già affrontati nella prima parte del torneo. La gara di andata, disputata in Argentina, si è conclusa 0-0, mentre il ritorno, giocato nello stadioMineirão diBelo Horizonte, ha visto la vittoria in rimonta per 2-1 dei biancorossi. Il 15 luglio 2009, dopo 39 anni di attesa, l'Estudiantes ha riconquistato il titolo di campione del Sudamerica, per la quarta volta nella sua storia.
Stemma classico, in uso dalla fondazione.Stemma celebrativo degli 11 trofei vinti dal club, tuttora utilizzato sulla maglia.
L'Estudiantes veste una maglia a striscerosse ebianche, in onore della squadraAlumni dei fratelli Schoedden che dominava la scena del calcio argentino negli anni della fondazione, con calzoncinineri e calzettoni neri con due sottili strisce orizzontali biancorosse. Nei primi tempi, al momento dell'entrata in campo, la squadra vestiva una giacchettablu sopra la camicia a strisce.
L'Estudiantes giocava le partite casalinghe nelloStadio Jorge Luis Hirschi di La Plata che dai 35.000 posti degli anni '60 era passato a 23.000 per questioni di sicurezza. Questo impianto è situato nel viale 1, tra la 55a e la 57a strada, a La Plata.
Quando, neglianni novanta, venne costruito dal volere del sindaco di allora nonostante la grave crisi economica un nuovo stadio a La Plata, sia l'Estudiantes sia il Gimnasia y Esgrima, l'altra squadra di La Plata, decisero inizialmente di non trasferirsi nel nuovo stadio. All'Estudiantes fu negato di accedere al proprio stadio, che venne chiuso nel settembre2005 a causa dei nuovi regolamenti sulla sicurezza che impedivano l'uso di tribune in legno. Un ordine di revoca esentò l'Estudiantes dal divieto, ma il governo della città rifiutò di assentire, aumentando la tensione nel rapporto con il club.Adesso il vecchio stadio è stato raso al suolo, parte delle sue gradinate di legno vendute come cimelio e sono in partenza i lavori di costruzione del nuovo impianto.