Il soprannome più comune dei giocatori è quello dicolchoneros, alla lettera "materassai", in quanto il colore e la foggia delle uniformi della squadra erano analoghi a quelli delle tele che all'epoca rivestivano imaterassi.[1] Altri soprannomi sonorojiblancos (rossobianchi) eindios.
Rendimento in campionato del Club Atlético de Madrid 1929-presente
Il Club Atlético de Madrid è stato fondato il 26 aprile1903 da alcuni studentibaschi residenti aMadrid, con l'intenzione di creare una società satellite dell'Athletic Club: la squadra (il cui primo nome fuAthletic de Madrid) adottò in effetti gli stessi colori sociali del club basco (allora bianco e blu) per poi passare, nel1912, al bianco e rosso.[9] Divenuta società indipendente nel1923, l'Atlético Madrid disputò neglianni venti gli allora principali tornei calcistici spagnoli, in particolare la Coppa di Spagna (nome con il quale era indicata l'attualeCoppa del Re), in cui giunse secondo nel1921 e nel1926. La vittoria del campionato del Centro nel1928 valse aicolchoneros l'accesso alla prima edizione dellaPrimera División: fu solo dopo la fine dellaguerra civile e la fusione con il club Aviación Nacional[10] che l'Atlético Madrid iniziò a cogliere i primi successi in campo nazionale, aggiudicandosi i due campionati successivi al termine delle ostilità.
La squadra dell'Atlético Madrid prima di una partita delcampionato 2013-2014, il decimo conquistato a diciotto anni di distanza dall'ultimo
A partire daglianni cinquanta icolchoneros incominciarono ad acquisire notorietà a livello internazionale grazie ai risultati ottenuti nelle neonate coppe europee UEFA: nella stagione1958-1959 l'Atlético ebbe modo di esordire inCoppa dei Campioni grazie alla simultanea vittoria nella manifestazione da parte dei rivali cittadini delReal Madrid, i quali fermeranno in semifinale il cammino deicolchoneros. Nel1962 l'Atlético Madrid vinse invece il suo primo trofeo internazionale sconfiggendo laFiorentina nella finale diCoppa delle Coppe. In campo nazionale l'Atlético Madrid si dimostrò l'unica squadra in grado di contrastare l'egemonia del Real Madrid vincendo il titolo nelle stagioni1965-1966,1969-1970,1972-1973. Nella stagione successiva alla vittoria di quest'ultimo campionato icolchoneros si resero protagonisti di un cammino inCoppa dei Campioni che li portò fino alla finale contro ilBayern Monaco: al termine di una partita combattuta l'Atlético Madrid fu raggiunto a pochi secondi dal termine dopo essere passato in vantaggio a metà del secondo tempo supplementare. Laripetizione, giocata due giorni dopo, vide i tedeschi prevalere per 4-0. Nonostante la vittoria mancata in Coppa dei Campioni icolchoneros ebbero la possibilità di giocarsi laCoppa Intercontinentale in seguito alla rinuncia del Bayern Monaco. L'Atlético Madrid vinse il trofeo battendo gliargentini dell'Independiente, rimontando nella gara di ritorno l'1-0 subito all'andata inArgentina.
Interlocutorio fu il decennio successivo, caratterizzato da continui cambi di dirigenza al vertice: l'unico acuto si ebbe nel1986 con la finale diCoppa delle Coppe persa contro laDinamo Kiev. L'anno successivo, in seguito alla morte del presidenteVicente Calderón, il club fu acquisito dal politicoJesús Gil, che dette avvio ad una massiccia operazione di rinforzo della squadra che culminò, nella stagione1995-1996, con la vittoria deldoblete (campionato e coppa nazionale) sotto la guida del nuovo tecnicoRadomir Antić. Ciononostante, negli anni successivi la squadra ebbe un tracollo tecnico e societario (dovuto in parte alle vicende giudiziarie[11] del presidente, implicato di favoritismi con lamafia siciliana[12]) che culminò con la retrocessione inSegunda División al termine della stagione1999-2000.
La divisa di casa dell'Atlético Madrid è costituita da una maglia a strisce bianche e rosse verticali, calzoncini azzurri o blu e calzettoni rossi. Questa divisa è stata introdotta nel 1912[9] per motivi economici (divise del genere erano facilmente ricavabili dai fondi dei materassi, cosa questa che valse ai giocatori e ai tifosi della squadra il nome dicolchoneros). In precedenza la squadra adottava la stessa divisa dell'Athletic Club, dai colori bianco e blu.[9] Con il passare degli anni la divisa dell'Atlético Madrid ha subito modifiche marginali, per lo più relative al colore dei pantaloncini più o meno scuro e al numero delle strisce. Una novità rilevante si è avuta nel 2006, quando è stata introdotta una maglia divisa in due con una metà bianca e una rossa. Negli anni successivi, tuttavia, si è tornati alla divisa classica.
Il simbolo dell'Atlético Madrid presenta alcune analogie con quello dell'Athletic Club, da cui mutua le strisce bianche e rosse e il triangolo sulla parte superiore dello stemma. Per quanto riguarda lo stemma dell'Atlético Madrid, il triangolo è blu e contiene le sette stelle (a cinque punte, numero indicante le province limitrofe aMadrid[16]) della costellazione dell'Orsa Maggiore, presenti sia nello stemma cittadino, sia nella bandiera dellacomunità autonoma di Madrid.[17] All'interno del triangolo vi è inoltre l'immagine dell'orso con ilcorbezzolo, simbolo della città diMadrid.
Nella storia della squadra sono state introdotte sei versioni dello stemma:[18] dal1903 fino al1917 la squadra aveva lo stesso stemma dell'Athletic Club, circolare e con le lettere iniziali della squadra incrociate al centro.[18] Il 22 novembre1917 compare sulla rivistaMadrid-Sport una versione più simile al logo attuale,[19] mentre nel1939, con la fusione con l'Aviación Nacional, lo stemma fu dotato delle ali dell'emblema dell'aviazione e di una corona.[18] Nel1947 viene infine introdotto uno stemma più simile all'attuale che differisce da quello corrente (introdotto neglianni ottanta) per l'assenza di un bordo giallo come contorno.[18]
Nella stagione 2016/17 lo stemma dell'Atlético Madrid viene leggermente aggiornato, cambiando la tonalità di blu, le strisce rosse (ora più sottili) e il contorno, che da giallo diventa blu.
Il 9 dicembre 2016 viene presentato in anteprima quello che sarà il nuovo stemma dell'Atlético Madrid per la stagione seguente. Esso mantiene la struttura formale, ma è più tondeggiante nella parte superiore per richiamare il primissimo stemma utilizzato nel 1903. I colori dominanti sono il blu (tornato scuro), il bianco e il rosso, abbandonando così il verde, il marrone e il nero che facevano parte dello stemma della città di Madrid.[20] Inoltre l'orso viene specchiato secondo l'asse verticale e viene ridotto il numero di strisce biancorosse. Infine, nel giugno 2023 il club annuncia il ritorno al logo della stagione 2016/2017 dal 1º luglio 2024, in seguito ad una petizione della tifoseria contro la versione modernizzata di quest'ultimo.[21]
Lamascotte dell'Atlético Madrid è Indy, un procione con la divisa biancorossa e la testa adornata da un copricapo tipico deinativi d'AmericaApache, sempre biancorosso.[22]
La squadra, dopo cinquant'anni di partite disputate nellostadio Vicente Calderón, a partire dal 2017 si trasferisce nel nuovo stadioEstadio Olímpico de Madrid, già noto comeEstadio de la Peineta, di cui la società è proprietaria.[23] Il nuovo impianto ha una capacità maggiore di tredicimila posti a sedere rispetto al Calderón, per un totale di circa 70 460 spettatori.
La storia dell'Atlético Madrid è caratterizzata da continui cambi in seno alla panchina, in particolare durante la presidenza Gil, in cui si avvicendarono 31 allenatori in sedici anni. Il primo allenatore della squadra fu l'ingleseFrederick Pentland, che guidò icolchoneros in due occasioni (nella stagione1928-29 e dal1933 al1936). Tra le nazionalità dei tecnici prevale quellaspagnola, con larga preminenza diargentini.
L'allenatore più longevo della squadra èDiego Simeone, sulla panchina dell'Atlético dal2011. Nel 2023 Simeone superaLuis Aragonés come allenatore con più gare disputate. D'altro canto Aragonés resta l'allenatore con più stagioni disputate dal momento che guidò iColchoneros per quindici anni, anche se non consecutivi: allenò infatti la squadra in quattro periodi di tempo distinti (dal1974 al1980, dal1982 al1987, dal1991 al1993 e dal2001 al2003). Simeone detiene altresì il titolo di allenatore più vincente della storia del club, con otto trofei ufficiali vinti.
Dal 28 maggio2011[25] il presidente della società èEnrique Cerezo, produttore cinematografico che rilevò la quota azionaria dal dimissionarioJesús Gil. In centodiciannove anni di storia la società ha avuto ventisette presidenti, di cui due (Julián Ruete eVicente Calderón) salirono al vertice della squadra in due occasioni diverse. Il presidente più longevo della storia del club èVicente Calderón, che rimase in seno alla dirigenza della squadra per 21 anni, dal1964 al1980 e in seguito dal1982 al1987.
Koke è il calciatore con più presenze incolchonero, con 699 gettoni. Supera nel 2022Adelardo che deteneva il record avendo indossato la casacca dell'Atlético Madrid in 553 partite dal 1959 al 1976.[28]Antoine Griezmann è il calciatore più prolifico nella storia dell'Atlético Madrid, con 203 reti, superandoLuis Aragonés, leggenda del club sia come calciatore che come allenatore, che ha detenuto il record di goal segnati con 173 marcature in 370 presenze.[29]Adrián Escudero detiene il record per il maggior numero di goal segnati nella Liga: 150. Il giocatore con più presenze nellecompetizioni europee èKoke a quota 133, mentre il miglior marcatore èAntoine Griezmann con 45 gol.[27] Tra i giocatori in attività Koke è altresì il calciatore con il maggior numero di presenze, seguito daJan Oblak a quota 511.
L'Atlético Madrid è la terza squadra inSpagna per numero di sostenitori, dopoReal Madrid eBarcellona. In origine i tifosi dell'Atlético provenivano dallaclasse lavoratrice e si contrapponevano a quelli del Real, appartenenti allaclasse media.
Tifosi dell'Atlético Madrid nel 1971
I tifosi, così come i calciatori, vengono soprannominaticolchoneros poiché tra il 1936 e il 1939 le divise erano fatte della stessa foggia dei materassi, ossia a righe verticali bianche e rosse. Un altro soprannome èindios, e questo potrebbe derivare sia dal fatto che tra glianni settanta eottanta la squadra ha conseguito numerosi successi soprattutto grazie al supporto di calciatori sudamericani; sia poiché lo stadio si trovava lungo il fiumeManzanarre, come una tribù indiana,[31] dunque essi odiano i bianchi (rappresentati dal Real Madrid) e sono quindi paragonati agliindiani d'America.[1]
Il gruppo più antico, attualmente esistente, della tifoseria madrilena è ilFrente Atlético formatosi nel 1982. Esso deriva dal Peña Fondo Sur, costituitosi nel 1968, il quale nel corso degli anni ha cambiato diverse volte nome fino ad arrivare a quello attuale. Con circa 2 000 soci è uno dei più numerosi gruppi organizzati in Spagna, nonché il più temibile e violento.[32] Il 2 dicembre 2014, con un comunicato ufficiale, il club condanna il gruppo organizzato[33] in qualità di responsabile degli scontri avvenuti a Madrid prima della partita contro ilDeportivo La Coruña.[34]
Il gemellaggio più sentito dai tifosiindios è con quelli delBetis, con i quali durante le partite intonano i cori contro i rivali delSiviglia.[35] Un rapporto di amicizia esiste anche con i tifosi delLevante[35] e delloSporting Gijón.[32] Un sentimento di rispetto reciproco, caratterizzato soprattutto dall'odio in comune per il Real Madrid, esiste con il gruppoBoixos Nois delBarcellona.[35] In Europa i tifosi sono in buoni rapporti con quelli delMilan e delCatanzaro.[36] Esiste inoltre un gemellaggio con i tifosi polacchi delRuch Chorzów[37] con quelli dellaRoma e con gli inglesi delLiverpool.[32]
La rivalità più sentita dai tifosicolchoneros è senza dubbio quella coi concittadini delReal Madrid,[38] nelle partite che danno vita alderbi madrileño.[39][40] I primi scontri tra le tifoserie si ebbero già nel 1916, ma la rivalità tra i due club madrileni conquistò per la prima volta l'attenzione internazionale durante laCoppa dei Campioni del 1959, quando le due formazioni si incontrarono in semifinale. Il Real vinse 2-1 la gara d'andata al Bernabéu, mentre l'Atlético vinse 1-0 il ritorno alMetropolitano. Il pareggio portò ad un rematch che il Real vinse 2-1. L'Atlético conquistò comunque alcune rivincite quando sconfisse iblancos nelle due successive finali diCoppa del Re del1960 e del1961.[41]La seconda tifoseria più odiata dai sostenitori dell'Atlético è quella delSiviglia. Le partite con gli altrirojiblancos sono considerate ad alto rischio scontri; durante un incontro prima fu accoltellato un tifoso dell'Atlético e in seguito fu lanciata una bottiglia diwhisky addosso al portiere del Siviglia.[42]Rivalità di minor tono sussistono con i tifosi delValencia,[32][35] dell'Espanyol,[32][35] dell'Athletic Bilbao,[35] delRacing Santander[43] e delDeportivo La Coruña.[32] Proprio contro i galiziani, il 30 novembre 2014 c'è stata una grave guerriglia a Madrid (in cui vi hanno preso parte anche alcune frange delRayo Vallecano e dell'Alcorcón)[44] che ha causato la morte di un sostenitore del Deportivo.[45] In campo internazionale, invece, i gruppi ostili sono quelli dell'Olympique Marsiglia,[32][35] delloSporting Lisbona e dellaLazio, a causa del gemellaggio con il Real Madrid,[32][35] con episodi di tensione anche in occasione degli incontri diChampions League nel 2023.[46]
Oltre alla celebre squadra di calcio nata nel 1903, l'Atlético Madrid è nota anche per lasquadra dipallamano fondata nel 1947, che però si è sciolta nel 2012. Nel medesimo anno è stata anche costituita una sezione dirugby a 15 che milita nellaDivisión de Honor, prima divisione nazionale (dopo averne avuta un'altra tra il 1914 e il 1959 che si aggiudicò anche un campionato spagnolo). Tra il 2008 e il 2010 ha sponsorizzato seipiloti automobilistici (tra cuiAndy Soucek,Ho-Pin Tung eMaría de Villota) nell'ambito dellaSuperleague Formula.
^abcdefgCampionato diviso in gironi: le squadre meglio posizionate concludono con un girone di play-off. La vincitrice di questo è campione dellaSegunda División.
^Dal 1951 al 1968 i vincitori dei propri gironi vengono considerati campioni di categoria e non partecipano ai playoff con le altre squadre di Segunda División. Il primo nominato è il vincitore del girone A, il secondo del girone B.
^Non ottiene la promozione in quanto squadra B delReal Madrid.
^Vincitori dei gironi delle qualificate alla fase valida per la promozione.