Lacittà metropolitana di Milano è unacittà metropolitanaitaliana dellaLombardia, 11ª per superficie territoriale preceduta daGenova eVenezia. Prevista per la prima volta dallalegge n. 142 sul nuovo ordinamento deglienti locali dell'8 giugno 1990, art. 17-21, è stata definitivamente istituita dallaLegge 7 aprile 2014, n. 56, sostituendo a partire dal 1º gennaio 2015 la preesistenteprovincia di Milano. La città di Milano è situata nel territorio chiamato "città metropolitana di Milano", ossia l'ex-provincia di Milano abolita.
Il territorio della città metropolitana di Milano è situato nella Lombardia centro-occidentale, nel tratto di alta pianura padana compreso tra ilfiume Ticino a ovest e il fiumeAdda a Est. Il territorio è attraversato, oltre che dall'Adda e dal Ticino, anche dall'Olona, dalLambro, dalSeveso, dalla rete dei Navigli milanesi (Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio Pavese) e da alcuni torrenti (Lura,Bozzente,Molgora,Arno).
Il Ticino e l'Adda segnano rispettivamente il confine occidentale e il confine orientale della città metropolitana. Il Ticino, proveniente dallaSvizzera italiana, forma ilLago Maggiore e confluisce nelPo a valle diPavia. Affluente del Ticino nel territorio della città metropolitana di Milano è iltorrente Arno. L'Arno attraversa l'Altomilanese ed è uno dei corsi d'acqua più inquinati della zona. L'Adda, proveniente dall'altaValtellina, forma ilLago di Como e confluisce nel Po fra le province diLodi eCremona. In territorio metropolitano l'Adda alimenta ilCanale Muzza, il quale a sua volta riceve le acque del torrenteMolgora, proveniente dall'altaBrianza.
Il fiumeOlona, proveniente dallePrealpi Varesine, dopo aver attraversato l'Altomilanese, giunge aMilano dove confluisce nelLambro Meridionale. Affluenti del fiume nel territorio della città metropolitana sono i torrentiBozzente,Lura,Merlata (formato dal Nirone e dalPudiga) ePudiga. L'Olona talvolta è indicato anche come "Olona settentrionale" per l'omonimia con unaltro Olona, che nasce aBornasco e che sfocia nelPo dopo aver attraversato laprovincia di Pavia. Questo secondo Olona, a sua volta, viene designato come "inferiore" o "meridionale". L'omonimia non è di origine imitativa oetimologica, ma è dovuta al fatto che originariamente si trattava di due tronconi dello stesso fiume, deviato daiRomani nel suo tratto superiore verso Milano[3]
IlLambro (oLambro Settentrionale) proviene dal Triangolo Lariano, lambisce la periferia est diMilano e confluisce nelPo pressoOrio Litta. Suo affluente in territorio metropolitano è il ColatoreLambro meridionale, derivato dall'Olona aMilano, che riceve le acque in eccesso dei navigli e confluisce nel Lambro inProvincia di Lodi. IlSeveso proviene dalle colline a sud diComo e dopo aver lambito laBrianza si perde nel labirinto idrico della città diMilano, confluendo in parte nelNaviglio della Martesana e quindi nelCavo Redefossi e in parte nel CavoVettabbia.
Il 18 dicembre 2014 il Consiglio metropolitano approvò la bozza dellostatuto della città metropolitana e il 22 dicembre2014 laConferenza metropolitana dei sindaci approvò lo statuto definitivo.[4]
Il 1º gennaio2015 la città metropolitana di Milano prese il posto della discioltaprovincia omonima.
La città metropolitana ha ereditato l'emblema della provincia di Milano, concesso con D.P.R. del 22 aprile 1998.
«D'azzurro, alsole d'oro, non figurato, con otto raggi ondeggianti, alternati da sedici raggi acuti, due a due, esso sole caricato a destra dalla falce di luna, di argento, con i corni riuniti nel punto in corrispondenza della base del raggio ondeggiante posto in sbarra a sinistra: il tutto sotto il capo d'argento, caricato dalla croce di rosso.»
Secondo le statisticheISTAT[5] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nella città metropolitana era di 489 408 persone, pari al 15,1% della popolazione. Le dieci nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Tra le province e le città metropolitane italiane, la città metropolitana di Milano è l'area nella quale il numero complessivo di residenti stranieri è il secondo più alto, dopo lacittà metropolitana di Roma Capitale, con 516 297 persone (dove rappresentano il 12,2% della popolazione) e prima dellacittà metropolitana di Torino (213 042 residenti, il 9,6% della popolazione).
In termini assoluti, i comuni metropolitani con il maggior numero di residenti stranieri sonoMilano (276 776 abitanti),Cinisello Balsamo (15 413),Sesto San Giovanni (13 961) ePioltello (8 858), mentre in percentualeBaranzate, Pioltello e Milano sono i comuni con più residenti stranieri (rispettivamente il 36%, il 25% e il 20%).
Nel 2019,[7] per il secondo anno consecutivo, la città metropolitana di Milano si è classificata al primo posto nella graduatoria stilata daIl Sole 24 Ore che misura laqualità di vita nelle province italiane. I fattori che hanno permesso la conquista di questo primato sono il costante incremento demografico, il cui aumento continua ininterrottamente dal 2012, lo stile di vita sempre più attento alle questioni ecologiche, un'offerta culturale molto ampia, gli interventi focalizzati allo sviluppo della periferia cittadina e l'estesa e radicata attività imprenditoriale, che genera lavoro e ricchezza. L'unico indicatore a scapito della qualità della vita a Milano è la sicurezza, a causa dell'alto numero di reati denunciati.
Di seguito è riportata la lista dei venticinque principali comuni della città metropolitana ordinati per numero di abitanti (dati Istat al 1º gennaio 2025):
Nella seduta del 17 settembre2015, in base all'articolo 29 dellostatuto della città metropolitana di Milano[8], il Consiglio metropolitano ha deliberato la proposta di costituzione delle seguenti 7zone omogenee[9][10][11]:
Gli organi delle zone omogenee sono l'Assemblea e il Presidente. L'Assemblea è composta dai Sindaci dei comuni il cui territorio sia compreso nella zona. L'Assemblea svolge funzioni consultive, propositive e di coordinamento in ordine a questioni di interesse generale attinenti alle funzioni attribuite.Il Presidente è eletto amaggioranza assoluta dall'assemblea tra i propri componenti nella prima seduta convocata e presieduta dal Sindaco metropolitano. Il Presidente rappresenta la zona nei rapporti con gli altrienti pubblici e con i privati e promuove il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati alla definizione di piani, programmi e progetti a rilevanza zonale, anche attraverso strumenti di partecipazione diretta.
Già laprovincia di Milano aveva attivato diverse collaborazioni tra i vari Comuni, raggruppati nei "tavoli interistituzionali" (che avevano l'obiettivo di gestire il territorio di ciascun ambito a una scala intermedia tra quella provinciale e quella comunale) e aveva identificato i seguenti dieci ambiti territoriali:[13]
La città metropolitana di Milano è una delle aree economiche più importanti d'Italia: con 338.011 imprese attive nel 2005 concentra il 42,3% delle imprese lombarde e il 6,6% delle imprese italiane attive e operanti. Questo elemento le consente di generare un alto livello di produttività: con unPIL annuo pro capite di 43000 euro conferma la prima posizione, poiché da sola concentra la maggior percentuale del PIL nazionale e annualmente produce una ricchezza superiore ai 200 miliardi di Euro.
La presenza qualificata e differenziata di ogni comparto economico ha consentito a Milano di affrontare, con un buon vantaggio rispetto ad altre città italiane, le nuove sfide competitive e di confrontarsi con le principali città europee nella capacità di attrarre società e banche straniere: il numero di unità produttive facenti capo ad imprese partecipate da multinazionali estere ha superato in Lombardia la soglia delle mille unità, di cui oltre la metà localizzate nella città metropolitana, e qui hanno sede le maggiori banche italiane ed estere.
A partire daglianni settanta, come è successo per tutti i centri urbani europei, la produzione industriale pesante ha lasciato spazio al settore dei servizi e alle attività terziarie, soprattutto quelle più qualificate e a più alto valore aggiunto, sviluppatesi in stretta connessione con le imprese produttive dell'area.
Nel corso degli anni 90, l'evoluzione tecnologica e la globalizzazione dell'economia hanno definitivamente modificato anche il suo tradizionale modello produttivo che oggi si basa su una fitta rete di imprese produttive di piccola e piccolissima dimensione, a cui si affianca un numero limitato di medio-grandi aziende.
Nell'area milanese si concentra il 15% delle imprese italiane attive nei settorihi-tech (manifatturieri e terziari) e ben il 31% dei relativi addetti.
Uno dei principali motori di sviluppo dell'area milanese è rappresentato dall'economia creativa, cioè quel ramo dell'economia che comprende alcuni particolari settori in grado di generare nuova ricchezza e proprietà intellettuale (brevetti, diritti d'autore, marchi di fabbrica, design registrato), che svolge un ruolo trainante anche per le attività produttive tradizionali.
Milano si pone anche come capitale delnon-profit, in cui la vocazione agli affari si combina con le antiche tradizioni solidaristiche e mutualistiche della società civile lombarda. Nell'area milanese operano quasi 11.000 istituzioni. Il mondo del non-profit riveste un ruolo importante nel sistema economico e sociale locale, mobilitando risorse umane e finanziarie significative; il numero di addetti complessivo è pari al 10% del totale nazionale e a circa il 50% di quello della Lombardia.
La maggior parte delle aziende milanesi e dei relativi addetti opera nel settore deiservizi (69%). Il crescente livello di terziarizzazione dell'economia milanese ha ridotto la tradizionale vocazione industriale del territorio al 28%.
L'agricoltura rappresenta il 2% dell'economia della città metropolitana e, nonostante il numero limitato di addetti, continua a mantenere un ruolo importante: localizzata per lo più nella parte meridionale del territorio, presenta caratteristiche di elevata meccanizzazione e produttività.[14]
La città metropolitana di Milano vanta due club calcistici italiani plurititolati a livello nazionale e internazionale, i due club sonoMilan eInter e giocano le proprie gare interne allostadio San Siro, uno dei più grandi stadi d'Europa, per capienza spettatori in caso di eventi sportivi e non.Nella capitale della moda, per quanto riguarda ilbasket, ha sede l’Olimpia Milano che gioca inLega Basket A nonché il campionato più importante per lapallacanestro italiana.
Attualmente il Consiglio metropolitano è scelto con elezione di secondo livello ossia l'elettorato attivo e passivo è riservato ai consiglieri comunali e ai sindaci dei comuni metropolitani, mentre il sindaco metropolitano è di diritto quello di Milano. Va tenuto in considerazione il fatto che il voto non è uguale per tutti bensì è ponderato, pertanto ad esempio il voto di un consigliere di Milano pesa più del voto di un piccolo comune poiché rappresentativo di un maggior numero di abitanti.
I comuni della città metropolitana divisi secondo le competenze giudiziarie.
Nel capoluogo, presso ilPalazzo di Giustizia, hanno sede il Tribunale, la Corte d'Appello, la Procura della Repubblica e la Corte d'Assise, mentre in via Sforza ha sede il Giudice di Pace.
La Circoscrizione Giudiziaria di Milano non comprende, tuttavia, la totalità dei comuni della città metropolitana, la cui competenza è suddivisa tra alcune circoscrizioni confinanti. È invece ricompreso nelle competenze della circoscrizione di Milano il comune diLimbiate (MB).[16]
Al2010, la alloraprovincia di Milano risultava prima per numero di reati complessivi denunciati, terza per numero di furti in appartamento e seconda per numero diborseggi.[17]. Sussiste poi il problema dellebaby gang.[18]
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane. Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali