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Circuito RC

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Uncircuito RC (dall'ingleseresistor-capacitor, resistenza-condensatore) è uncircuito elettrico del primo ordine basato su unaresistenza e sulla presenza di un elemento dinamico, ilcondensatore. In regime di tensione o di corrente variabile, ad esempio in regime alternato, a seconda di come sono disposti i due componenti del circuito RC, esso è in grado di filtrare le frequenze basse, ed in tal caso prende il nome difiltro passa basso, oppure quelle alte, ed in tal caso si dicefiltro passa alto, realizzando un filtro del primo ordine. Se considerato come cella elementare, esso è in grado di comporre filtri del secondo ordine e via dicendo come il filtro doppio passa basso ed il filtro doppio passa alto.

Per le sue caratteristiche questo circuito è basilare per funzioni quali la pulizia di un segnale e neisintetizzatori. Inoltre esso costituisce anche un tipo di derivatore e di integratore elementare sotto certe condizioni. Sfruttando il principio di carica e scarica del condensatore, questa configurazione trova utilizzo anche come oscillatore. In particolare è utilizzato per la generazione di segnali diclock[1], e se abbinato colTrigger di Schmitt permette di creare segnali digitali. Tuttavia, vista la variabilità dei comportamenti delcondensatore in funzione delle condizioni ambientali, questa configurazione è utilizzata nelle applicazioni in cui la temporizzazione non necessita grande precisione.[2]

Circuito RC in evoluzione libera

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sistemi dinamici lineari.
Circuito RC in evoluzione libera
Andamento della tensione ai capi di C del circuito RC in evoluzione libera

Si chiamaCircuito RC inevoluzione libera il circuito mostrato in figura composto da una resistenza e da uncondensatorecarico di capacitàC. Evoluzione libera significa che il circuito non ha sorgenti esterne ditensione o dicorrente, la corrente circolante è dovuta solo al movimento di cariche dovute all'energia immagazzinata nel condensatore e precedentemente fornita da una sorgente esterna.

Al tempot0=0{\displaystyle t_{0}=0} la tensione ai capi diC èvC(0)=v0{\displaystyle v_{C}(0)=v_{0}}, questa viene presa come condizione iniziale.

Applicando lalegge di Kirchhoff delle tensioni, l'equazione del circuito è:

Ri(t)+vC(t)=0{\displaystyle \;\;R\cdot i(t)+v_{C}(t)=0}

dovei(t){\displaystyle i(t)} è lacorrente elettrica circolante. La relazione caratteristica del condensatore è ben nota:

i(t)=CdvC(t)dt{\displaystyle \;\;i(t)=C\cdot {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}}

allora l'equazione del circuito diventa un'equazione differenziale omogenea del primo ordine:

RCdvC(t)dt+vC(t)=0dvC(t)dt+1RCvC(t)=0{\displaystyle \;\;RC\cdot {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+v_{C}(t)=0\;\rightarrow \;{\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+{\frac {1}{RC}}v_{C}(t)=0}

Dalla teoria delle equazioni differenziali la sua soluzione è:

vC(t)=v0et/RC{\displaystyle \;\;v_{C}(t)=v_{0}\cdot e^{-t/RC}}

La corrente segue la legge di scarica di un condensatore:

i(t)=CdvC(t)dt=v0Ret/RC{\displaystyle \;\;i(t)=C\cdot {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}=-{\frac {v_{0}}{R}}\cdot e^{-t/RC}}

Al prodottoRC=τ[s]{\displaystyle RC=\tau \,[s]} viene dato il nome dicostante di tempo del circuito ed è una quantità caratteristica del circuito.

Scarica del condensatore

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Lo stesso argomento in dettaglio:Scarica di un condensatore.

Fisicamente la quantità di caricaQ contenuta nel condensatore si ottiene tramite la relazioneC=QΔV{\displaystyle C={\frac {Q}{\Delta V}}}. Al momento in cui l'interruttore T viene chiuso il condensatore scarica la carica dentro il circuito e si crea un passaggio di corrente elettrica: tale corrente elettrica si dissipa completamente nella resistenzaR secondo la legge di scarica di un condensatore. La corrente tende esponenzialmente a zero pert{\displaystyle t\to \infty }. Il tempo caratteristico di questa caduta di corrente è proprio determinato dalla costante di tempo: essa è il valore dell'istante per il quale la corrente prende il valore di:

i(τ)=v0Re1{\displaystyle i(\tau )=-{\frac {v_{0}}{R}}\cdot e^{-1}}

Circuito RC con generatore di tensione costante

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Circuito RC con generatore di tensione costante
Andamento della tensione per un circuito RC con generatore di tensione costante

Ipotizziamo che il generatore di tensioneV0{\displaystyle V_{0}} sia costante nel tempo, possiamo scrivere l'equazione di Kirchhoff delle tensioni:

V0=Ri(t)+vC(t){\displaystyle \quad V_{0}=R\cdot i(t)+v_{C}(t)}

dovei(t){\displaystyle i(t)} è lacorrente elettrica circolante. Sostituendo la relazione caratteristica del condensatore, la precedente espressione diventa un'equazione differenziale non omogenea del primo ordine:

V0=RCdvC(t)dt+vC(t)dvC(t)dt+1τvC(t)=V0τ{\displaystyle \quad V_{0}=RC\cdot {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+v_{C}(t)\;\rightarrow \;{\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+{\frac {1}{\tau }}v_{C}(t)={\frac {V_{0}}{\tau }}}

doveτ=RC{\displaystyle \tau =RC} è la costante di tempo del circuito. Dalla teoria delle equazioni differenziali la sua soluzione è:

vC(t)=(vC(0)V0)et/τ+V0{\displaystyle \;\;v_{C}(t)=\left(v_{C}(0)-V_{0}\right)\cdot e^{-t/\tau }+V_{0}}

La corrente segue la legge:

i(t)=CdvC(t)dt=vC(0)V0Ret/τ{\displaystyle \;\;i(t)=C\cdot {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}=-{\frac {v_{C}(0)-V_{0}}{R}}\cdot e^{-t/\tau }}

Fisicamente la presenza della tensione costante del generatore induce che la tensione ai capi diCvC(t){\displaystyle v_{C}(t)} cresca esponenzialmente partendo davC(t=0)=vC(0){\displaystyle v_{C}(t=0)=v_{C}(0)} fino a tendere al valore della tensione costante del generatore. Dunque pert{\displaystyle t\to \infty } si ha chevC(t)V0{\displaystyle v_{C}(t)\to V_{0}}. Viceversa la corrente indotta nel circuito è esponenzialmente decrescente da un valore inizialeV0vC(0)R{\displaystyle {\frac {V_{0}-v_{C}(0)}{R}}} fino a tendere al valore i = 0 .

Quando al tendere dit{\displaystyle t\to \infty } la tensionevC(t)V0=cost{\displaystyle v_{C}(t)\to V_{0}=cost}, il condensatore si comporta come uncircuito aperto. A regime di tensione costante un qualsiasi circuito composto da un numero arbitrario di resistenze e di generatori di tensione costante e da un condensatore può essere quantitativamente studiato utilizzando questa proprietà, cioè supponendo che il circuito in corrispondenza del condensatore sia aperto.

In particolare la risposta del circuito RC ad una tensione costante è composta di due parti: la prima è

(vC(0)V0)et/τ{\displaystyle \left(v_{C}(0)-V_{0}\right)e^{-t/\tau }}

e si chiama risposta transitoria o transiente del circuito, la seconda èV0{\displaystyle V_{0}}, e viene detta risposta permanente o a regime del circuito.

Circuito RC con generatore di tensione costante a tratti

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Circuito RC con generatore costante a tratti

Risposta al gradino del circuito RC

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Lo stesso argomento in dettaglio:Funzione gradino.
Risposta del circuito RC al gradino

Prendiamo un segnale a gradino del tipo:

u(t)={0per t<01per t>0{\displaystyle u(t)={\begin{cases}0&{\mbox{per }}t<0\\1&{\mbox{per }}t>0\end{cases}}}

come in figura. Il calcolo della tensione ai capi diC è data pert>0{\displaystyle t>0}:

vC(t)=V0(1etτ){\displaystyle v_{C}(t)=V_{0}\left(1-e^{-{\frac {t}{\tau }}}\right)}

Ovviamente invece che at=0{\displaystyle t=0} si può scegliere qualsiasi istantet0{\displaystyle t_{0}} con le modifiche conseguenti:

u(tt0)={0per t<t01per t>t0{\displaystyle u(t-t_{0})={\begin{cases}0&{\mbox{per }}t<t_{0}\\1&{\mbox{per }}t>t_{0}\end{cases}}}

Il calcolo della tensione ai capi diC è data pert>t0{\displaystyle t>t_{0}}:

vC(t)=V0(1ett0τ)u(tt0){\displaystyle v_{C}(t)=V_{0}\left(1-e^{-{\frac {t-t_{0}}{\tau }}}\right)\cdot u(t-t_{0})}

Si vede dalla seconda figura che la tensione ai capi diC pert<t0{\displaystyle t<t_{0}} è nulla, pert>t0{\displaystyle t>t_{0}} cresce esponenzialmente esattamente come se vi fosse un generatore costante:

V0=u(t>t0)=1V0 {\displaystyle V_{0}=u(t>t_{0})=1\cdot V_{0}\ }

Nella figura si mostra il valoreu(tt0){\displaystyle u(t-t_{0})} poiché è immediato che si può applicare il gradino a qualsiasiV0{\displaystyle V_{0}}.

Risposta del circuito RC all'onda quadra

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Lo stesso argomento in dettaglio:Onda quadra.
Risposta del circuito RC all'onda quadra

Applicando un segnale periodico a gradino si ha un'onda quadra:

rect(t)=V0[u(ti)u(tj)] {\displaystyle rect(t)=V_{0}[u(t_{i})-u(t_{j})]\ }

doveti,tj{\displaystyle t_{i},t_{j}} sono gli istanti successivi equidistanti nel tempo. La risposta del circuito RC è:

vC(t)=V0(1etτ){\displaystyle v_{C}(t)=V_{0}\left(1-e^{-{\frac {t}{\tau }}}\right)}

ma bisogna distinguere i casi in cuit<t0{\displaystyle t<t_{0}} et>t0{\displaystyle t>t_{0}}, cioè bisogna distinguere tra quando la durata dell'impulso(tt0){\displaystyle (t-t_{0})} è abbastanza lunga da permettere al condensatore di caricarsi quasi totalmente e quando invece questo non avviene. In pratica, poiché la costante di tempo determina tutte le caratteristiche del circuito, bisogna verificare seτ<<t0{\displaystyle \tau <<t_{0}} oppureτ>>t0{\displaystyle \tau >>t_{0}}, come nella figura a lato.

Risposta in frequenza del circuito RC

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Lo stesso argomento in dettaglio:Risposta in frequenza.
Circuito RC con generatore di onda sinusoidale
Z,R,Xc
V,Vr,Vc

Vediamo come si comporta il circuito RC applicando un generatore di onda sinusoidale. In questo caso possiamo applicare la legge di Kirchhoff delle tensioni per il circuito:

V0cos(ωt)=Ri(t)+vC(t){\displaystyle V_{0}\cos(\omega t)=R\cdot i(t)+v_{C}(t)}

con gli stessi ragionamenti fatti all'inizio possiamo riscrivere l'equazione come:

V0cos(ωt)=RCdvC(t)dt+vC(t){\displaystyle V_{0}\cos(\omega t)=RC{\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+v_{C}(t)}

e quindi risolvere l'equazione differenziale a coefficienti costanti con termine noto:

dvC(t)dt+1τvC(t)=V0cos(ωt)τ{\displaystyle {\frac {dv_{C}(t)}{dt}}+{\frac {1}{\tau }}v_{C}(t)={\frac {V_{0}\cos(\omega t)}{\tau }}}

nella qualeτ=RC{\displaystyle \tau =RC} è ancora la costante di tempo del circuito. La soluzione generale è data dalla somma della soluzione dell'omogenea associata:

vCo(t)=Aetτ{\displaystyle v_{C_{o}}(t)=Ae^{-{\frac {t}{\tau }}}} conA{\displaystyle A} costante da determinare

Per la particolare invece essendo l'equazione di primo grado e il termine forzante sinusoidale, si suppone sia del tipo:

vCp(t)=Kcos(ωt+θ) {\displaystyle v_{C_{p}}(t)=K\cos(\omega t+\theta )\ }

Dopodiché si sostituiscevCp(t){\displaystyle v_{C_{p}}(t)} nell'equazione differenziale e mediante confronto si determinano i parametri:

K=V01+ω2τ2{\displaystyle K={\frac {V_{0}}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}} eθ=arctan(ωτ){\displaystyle \theta =-\arctan(\omega \tau )}

K{\displaystyle K} è il modulo del fasore associato avC{\displaystyle v_{C}} mentreθ{\displaystyle \theta } è la fase (vedi sottosezione successiva)

Dunque la soluzione generica sarà:

vCg(t)=vCo(t)+vCp(t)=Aetτ+Kcos(ωt+θ){\displaystyle v_{C_{g}}(t)=v_{C_{o}}(t)+v_{C_{p}}(t)=Ae^{-{\frac {t}{\tau }}}+K\cos(\omega t+\theta )}

E infine imponendo la condizione inizialevC(t=0)=vC(0){\displaystyle v_{C}(t=0)=v_{C}(0)} otteniamo la soluzione finale:

vC(t)=(vC(0)Kcos(θ))etτ+Kcos(ωt+θ){\displaystyle v_{C}(t)=(v_{C}(0)-K\cos(\theta ))e^{-{\frac {t}{\tau }}}+K\cos(\omega t+\theta )}

Anche in questo caso abbiamo una risposta transitoria data dall'esponenziale, la quale in un primo tempo, prevale sulla risposta permanente, data da un'altra sinusoide. Perciò per la durata del periodo di transizione la tensione ai capi diC prevale l'esponenziale e quindi essa si discosta dalla tensione sinusoidale di ingresso, dopo la fase transitoria la tensione ritorna ad essere una sinusoide con uguale pulsazione della tensione di ingresso. L'analisi di questo circuito può anche essere fatta per mezzo delmetodo simbolico utilizzando ifasori e latrasformata di Fourier[3], sostituendo alle grandezze sinusoidali i loro corrispondenti fasori: i risultati sono identici, in quanto vige lalegge di Ohm simbolica anche per regimi sinusoidali. In alternativa si può usare ilmetodo operatoriale più generale dellatrasformata di Laplace.

Metodo simbolico per la risposta in frequenza

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Per calcolare la soluzione particolare si può ricorrere anche almetodo simbolico, ricordandoci però che ci descrive solo la situazione a regime ovvero il termine sinusoidale della soluzione, il termine transitorio dato dall'esponenziale va calcolato come sopra.

Utilizzando il metodo simbolico trasformiamo le seguenti grandezze:

vC(t)=>VC{\displaystyle v_{C}(t)=>\mathbf {V} _{C}}
iC(t)=>IC{\displaystyle i_{C}(t)=>\mathbf {I} _{C}}
V0cos(ωt)=>V0=V0{\displaystyle V_{0}\cos(\omega t)=>\mathbf {V_{0}} =V_{0}} (siccome la fase è nulla)

Quindi ricordando l'equazione originaria nel dominio del tempo:

V0cos(ωt)=RiC(t)+vC(t){\displaystyle V_{0}\cos(\omega t)=R\cdot i_{C}(t)+v_{C}(t)}

Si passa all'equazione nel dominio delle frequenze:

V0=RIC+VC{\displaystyle V_{0}=R\cdot \mathbf {I} _{C}+\mathbf {V} _{C}}

E sapendo che:

IC=VCZC=jωCVC{\displaystyle \mathbf {I} _{C}={\frac {\mathbf {V_{C}} }{Z_{C}}}=j\omega C\mathbf {V} _{C}} in cuiZC=1jωC{\displaystyle Z_{C}={\frac {1}{j\omega C}}} è l'impedenza delcondensatore

si arriva a:

jωτVC+VC=V0{\displaystyle j\omega \tau \mathbf {V} _{C}+\mathbf {V} _{C}=V_{0}}

da cui si ricava subitoVC{\displaystyle \mathbf {V} _{C}}:

VC=V01+jωτ{\displaystyle \mathbf {V} _{C}={\frac {V_{0}}{1+j\omega \tau }}}

Poiché generalmente questa è una grandezza complessa, essa varia in modulo e argomento:

|VC|=V01+ω2τ2{\displaystyle |\mathbf {V} _{C}|={\frac {V_{0}}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}}
ArgVC=0arctan(ωτ){\displaystyle Arg\mathbf {V} _{C}=0-\arctan(\omega \tau )}

Per ritornare all'analisi nel tempo dobbiamo ricordarci la definizione difasore:

vC(t)=Re{VCejwt}=Re{|VC|eArgVC+jwt}=V01+ω2τ2cos(ωtarctan(ωτ)){\displaystyle v_{C}(t)=Re\{\mathbf {V} _{C}\cdot e^{jwt}\}=Re\{|\mathbf {V} _{C}|e^{Arg\mathbf {V} _{C}+jwt}\}={\frac {V_{0}}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}\cos(\omega t-\arctan(\omega \tau ))}

Da questa ricaviamo le altre informazioni sul circuito:

i(t)=CvC(t)dt=ωCV01+ω2τ2sin(ωtarctan(ωτ)){\displaystyle i(t)=C\cdot {\frac {v_{C}(t)}{dt}}=-{\frac {\omega CV_{0}}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}\sin(\omega t-\arctan(\omega \tau ))}
vR(t)=Ri(t)=ωRCV01+ω2τ2sin(ωtarctan(ωτ)){\displaystyle v_{R}(t)=R\cdot i(t)=-{\frac {\omega RCV_{0}}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}\sin(\omega t-\arctan(\omega \tau ))}

Si vede che il legame tra la tensione di uscita e quella di ingresso è del tipo:

Vu=H(jω)Vi{\displaystyle \mathbf {V} _{u}=\mathbf {H} (j\omega )\cdot \mathbf {V} _{i}}

in generaleH{\displaystyle \mathbf {H} } è chiamatafunzione di rete ofunzione di trasferimento ed è sempre una funzione reale di variabile complessajω{\displaystyle j\omega }. La sola funzione di rete permette di riconoscere per mezzo del modulo diH{\displaystyle \mathbf {H} } e della sua fase, la risposta del circuito in regime sinusoidale (o periodico in generale se si usa ilmetodo operatoriale). Nel circuito RC in questione l'andamento del modulo e della fase della funzione di rete è mostrato in figura. Il valore per il quale:

|H|=12=11+ω2τ2{\displaystyle |\mathbf {H} |={\frac {1}{\sqrt {2}}}={\frac {1}{\sqrt {1+\omega ^{2}\tau ^{2}}}}}

cioè:

ωt=1τ{\displaystyle \omega _{t}={\frac {1}{\tau }}}

è chiamatapulsazione di taglio (a volte anche dettafrequenza di taglio in maniera impropria ma intuitiva poichéω=2πf{\displaystyle \omega =2\pi f}) del circuito: dalla quale si possono dedurre le proprietà filtranti del circuito. Infatti perω=ωt{\displaystyle \omega =\omega _{t}} il modulo e l'argomento diH{\displaystyle \mathbf {H} } sono:

|H|=12 e argH=45{\displaystyle |\mathbf {H} |={\frac {1}{\sqrt {2}}}{\mbox{ e }}arg\mathbf {H} =-45}

al di sotto di questa frequenza cioè perω<ωt{\displaystyle \omega <\omega _{t}}:

|H|1 e argH0{\displaystyle |\mathbf {H} |\approx 1{\mbox{ e }}arg\mathbf {H} \approx 0}

ciò indica che la risposta è quasi perfettamente identica all'ingresso senza sfasamento e variazione di ampiezza. Mentre perω{\displaystyle \omega \to \infty }, cioè per tutte le altre frequenze al di sopra della frequenza di taglio:

|H|0 e argH90{\displaystyle |\mathbf {H} |\approx 0{\mbox{ e }}arg\mathbf {H} \approx -90}

quindi il segnale di uscita viene praticamente azzerato con sfasamento massimo. Il circuito RC è unfiltro passa-basso, per questo motivo.

Metodo operatoriale per la risposta in frequenza[3]

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Utilizzando ilmetodo operatoriale con latrasformata di Laplace al circuito serie (generatore di tensione, resistenza, capacità) otteniamo la trasformazione di equazioni differenziali (e integrali) in equazioni algebriche. Prelevando l'uscita in parallelo al condensatore:

RR{\displaystyle {R\rightarrow R}} eC1sC{\displaystyle {C\rightarrow {1 \over sC}}}

Adesso il circuito si risolve come un normalepartitore di tensione, per ricavare la tensione sul condensatore:

Vc(s)=1sCR+1sCV0(s)Vc(s)=11+sRCV0(s)=1RCs+1RCV0(s){\displaystyle V_{c}(s)={{1 \over sC} \over {R+{1 \over sC}}}V_{0}(s)\rightarrow V_{c}(s)={1 \over {1+sRC}}V_{0}(s)={{1 \over RC} \over {s+{1 \over RC}}}V_{0}(s)}

Per ricavare lafunzione di trasferimentoH(s)=Vuscita/Vingresso{\displaystyle H(s)=V_{uscita}/V_{ingresso}} basta dividere l'equazione per laV0(s){\displaystyle V_{0}(s)}:

H(s)=Vc(s)V0(s)=1RCs+1RC=1sRC+1{\displaystyle H(s)={V_{c}(s) \over V_{0}(s)}={{1 \over RC} \over {s+{1 \over RC}}}={1 \over sRC+1}}

analoga al metodo ottenuto con i fasori.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ Giuliano Donzellini, Luca Oneto e Domenico Ponta,Introduzione al Progetto di Sistemi Digitali, 2018,DOI:10.1007/978-88-470-3963-6.URL consultato il 22 giugno 2021.
  2. ^ Horowitz, Paul Hayes, Thomas C.,The art of electronics, Cambridge Univ. Press, 2001,ISBN 0-521-37095-7,OCLC 938708695.URL consultato il 22 giugno 2021.
  3. ^ab Cicogna, Giampaolo,Metodi matematici della Fisica, Springer, 2015,ISBN 978-88-470-5684-8,OCLC 1194520151.URL consultato il 22 giugno 2021.

Bibliografia

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  • Paolo Mazzoldi, Massimo Nigro, Cesare Voci,Fisica (Volume II), EdiSES Editore, 2001,ISBN 88-7959-152-5.
  • Libro di Paul Horowitz e Winfield Hill,The art of electronics, 1980,ISBN 0-521-37095-7.

Voci correlate

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