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Cinquefrondi

Coordinate:38°25′N 16°06′E38°25′N,16°06′E (Cinquefrondi)
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Cinquefrondi
comune
Cinquefrondi – Stemma
Cinquefrondi – Bandiera
Cinquefrondi – Veduta
Cinquefrondi – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoMichele Conia (lista civica) dal 1-6-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Territorio
Coordinate38°25′N 16°06′E38°25′N,16°06′E (Cinquefrondi)
Altitudine257 m s.l.m.
Superficie29,95km²
Abitanti6 249[1] (30-11-2024)
Densità208,65 ab./km²
Comuni confinantiAnoia,Giffone,Mammola,Polistena,San Giorgio Morgeto
Altre informazioni
Cod. postale89021
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT080027
Cod. catastaleC710
TargaRC
Cl. sismicazona 1(sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona C, 1 191GG[3]
Nome abitanticinquefrondesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cinquefrondi
Cinquefrondi
Cinquefrondi – Mappa
Cinquefrondi – Mappa
Posizione del comune di Cinquefrondi all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Cinquefrondi (Cincufrùndi oppureCincrùndi incalabrese[4]) è uncomune italiano di 6 249 abitanti[1] dellacittà metropolitana di Reggio

Geografia fisica

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Territorio

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Cinquefrondi si trova ai confini dellapiana di Gioia Tauro[5], a un'altitudine di 257 metri sul livello del mare e il suoterritorio ricade in quello delParco nazionale dell'Aspromonte.

Crea unaconurbazione con il comune diPolistena[6].

Origini del nome

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Secondo Michele Sarconi, il nome deriverebbe dalle cinque torri che cingevano la fortificazione difensiva[7]. Il conte di GeraceAntonio Caracciolo entrò in possesso della baronia di San Giorgio grazie alla ReginaGiovanna I d'Angiò, in seguito acquistò i due casali di Mossuto e Capperano, mentre tra il1370 e1389 unificò cinque villaggi, ai quale diede il nome diQuinquefrondium (Cinquefrondi).[8][9][10][11]

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia delle 'ndrine di Polistena.

Fondazione

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«Dice Proclo, che dopo Altano e Morgeto, i Locresi edificarono un Castelletto, il qual hoggi noi chiamiamo Cinquefrondi: Proclo dunque collocando Morgeto tra Altano, e Cinquefrondi.»

(Girolamo Marafioti, Croniche, et antichita di Calabria pag. 113, Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601[12].)

Le origini del sito sono descritte soltanto da fonti di tradizione orale e per lo più leggendarie[13], le quali parrebbero indicare che prima dell'insediamento urbano, all'epoca dellaMagna Grecia, nacquero due templi pagani, mentre la cittadina sarebbe sorta dopo, già inera cristiana[13]. Uno dei templi era dedicato alleMuse[14][15], sui resti dell'altro sarebbe invece sorta, secoli dopo, l'attuale chiesa del SS. Rosario[16][17].

Il tempio delle Muse diede anche il nome, per un certo periodo, alla cittadina, chiamata infatti inlatinoTemplum Musarum[18].

Il monastero

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Intorno alIV secolo fu eretto unmonastero dimonaci basiliani che, abbandonato nelVII secolo, fu in seguito riutilizzato episodicamente sino al1783 quando ilterremoto lo distrusse, radendo al suolo la città[13]. Il monastero dovette essere verosimilmente intitolato a SanFilippo d'Argirò, nome con cui è noto oggi e al quale erano intitolati altri edifici analoghi aPellaro e aGerace[19] e ilFiore riferisce che nel1436 sarebbe stato ristrutturatoda Franca d'Anoja [...] con breve dipapa Eugenio IV[20]. La stessa fonte soggiunge che assunse il nuovo titolo di San Filippo e San Giacomo, passando ai Riformati nel1596[20].

  • Particolare
    Particolare
  • Veduta panoramica
    Veduta panoramica
  • Piano interrato
    Piano interrato
  • I bagni
    I bagni

Età feudale

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NelXIV secolo Cinquefrondi faceva parte delfeudo di Anoia comprendente le vicineGrotteria, Maropati, Tritanti, Galatro ePlaesano, e assegnato alla famiglia Caracciolo[19]. NelXVII secolo è attestato l'uso del titolo dimarchese di Cinquefrondi[21], che in quel periodo era della famiglia Pescara[7]. La famiglia Giffone, che ottenne il titolo diMarchese di Cinquefrondi nel1611, nel1580 aveva fondato (confacoltà dipapa Gregorio XIII) il monastero dei Padri osservanti francescani e nel1695 la chiesa di Santa Maria del Soccorso.

Nel1703 fu data alle stampe una pubblicazione storica che raccoglieva informazioni sulla città a partire dalle sue origini[22].

Dal sisma del 1783 a oggi

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Nel1783 si ebbe la distruzione del paese ad opera del terremoto. Più fonti tramandano che il casale di Giffuni perì[7] e iltorrente Giffuni scomparve, mentre apparve un laghetto[23].

NelXIX secolo la città faceva parte delladiocesi diMileto[7].

Nel1899 lasciò il paese l'anarchicoGiuseppe Condò, il quale emigrò per l'Argentina ove assunse il nome di Josè Martine; qui, nel1903, prese parte ai tumulti legati alla proclamazione dellostato d'assedio e in tale circostanza ebbe a pugnalare un poliziotto. Fu riconosciutoinsano di mente e avviato verso unmanicomio criminale, dal quale fuggì per rimpatriare inCalabria. Tornò in Argentina poco dopo, ma nel1911 fu accusato di fabbricazione di materie esplodenti, processato, riconosciuto innocente, ma espulso. Tornato di nuovo a Cinquefrondi, nel1913 ne ripartì clandestinamente (non avendopassaporto) stavolta in direzione diNew York, ove riprese la militanza anarchica[24].

Nel1921 l'archeologoVincenzo De Cristo (originario diCittanova), forse su indicazione diPaolo Orsi (che ne aveva suggerito la nomina a regio ispettore onorario di Scavi e Monumenti[25]), intraprese operazioni di escavo[26].

Palazzi nobiliari

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Tutti gli antichi palazzi presenti a Cinquefrondi sono successivi al terremoto del 1783. I più importanti sono:

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[27]

Religione

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La religione più diffusa è quellacattolica dirito romano. La città fa parte delladiocesi di Oppido Mamertina-Palmi e delvicariato di Polistena. Il territorio comunale attualmente appartiene a un'unica parrocchia, intitolata aSan Michele Arcangelo[28].

Sempre in ambito del cattolicesimo sono presenti a Cinquefrondi due istituti religiosi femminili, composti dalle Suore Missionarie del Catechismo e dalla Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista[29], oltre a duecongregazioni laiche, l'Arciconfraternita di Nostra Signora del Monte Carmelo e la Confraternita del Santissimo Rosario[30].

Tradizioni e folclore

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Festa patronale di San Michele arcangelo

È la festa del patrono di Cinquefrondi e si tiene insieme a unafiera che dura tre giorni e occupa il centro cittadino. La parte religiosa della festa comprende laprocessione al seguito della statua dellaVittoria dell'arcangelo Michele su Satana, opera di Vincenzo Scrivo.

Festa di San Rocco

La ricorrenza cade la seconda domenica del mese di settembre, ed è preceduta da unanovena. Durante la novena i bambini vanno questuando con vassoi istoiati con icone del santo, per sollecitare offerte con cui si finanzia lo spettacolo deifuochi d'artificio. Tradizionalmente, sui marciapiedi e negli spazi antistanti le case si realizzano i cosiddetti "deserti", consistenti in sorta di ripari di tavole e pali che hanno un rivestimento interno fatto di canne intrecciate con piante di fiume; nei "deserti", cioè all'interno degli spazi così delimitati, si raffigurano alcune tappe di rilievo della vita di san Rocco (il ritiro in una grotta, la sorgente miracolosa, la cura degli appestati, il carcere, la chiesa). Talora i bambini vi figurano vestiti da carcerati o da ammalati. Si tiene anche una processione in cui alcuni fra i partecipanti hanno il capo coperto dai "pajjaredi" (o "spinati"), che consistono in campane di spine, a forma di pagliaio; questi fedeli seguono il percorso a piedi scalzi.

  • Statua di San Michele
    Statua di San Michele
  • Statua di San Rocco
    Statua di San Rocco
  • Un deserto
    Un deserto
  • Un "deserto" completo
    Un "deserto" completo

Economia

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L'economia di Cinquefrondi si basa sia sulle attività agricole, con produzione diolive,agrumi,uva ecereali, sia sullo sfruttamento delle attività silvo-pastorali.

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Cinquefrondi è attraversata dallaStrada statale 682 (due svincoli per la cittadina) e dallaStrada provinciale 4.

Ferrovie

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Cinquefrondi è stato uno deicapilinea dellaferrovia delle cosiddettelinee taurensi, che la congiungevano aGioia Tauro,Palmi eSinopoli[31].

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sindaci di Cinquefrondi.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV.,Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 209,ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^Cinquefronde - Enciclopedia, suTreccani.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  6. ^La conurbazione tra Cinquefrondi e Polistena
  7. ^abcdAttilio Zuccagni-Orlandini,Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Supplemento al volume undecimo diCorografia fisica, storica e statistica del Regno delle Due Sicilie, Firenze, 1845
  8. ^ vincenzoguerrisi,NASCITA DI CINQUEFRONDI (RC), suTUTTO STORIA, 12 giugno 2023.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  9. ^Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti, libro documento, pag. 83, 84, 85, 86.
  10. ^ Scipione Ammirato,Delle famiglie nobili napoletane di Scipione Ammirato parte seconda: poste in confuso con due tauole, Per Amadore Massi da Furli, 1651, p. 380.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  11. ^ Domenico Valensise,Monografia di Polistena, tip. di V. Marchese, 1863, p. 29.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  12. ^Girolamo Marafioti p. 113, Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601. Ristampa anastatica: editore Arnaldo Forni, 1975 e 1981.Consultabile on line in Google Libri
  13. ^abcFrancesco Gerace,Cinquefrondi - Storie e leggendeArchiviato l'11 dicembre 2007 inInternet Archive. - sul sito del comune di Cinquefrondi.
  14. ^Proclo,Epitome de oraculis (opera perduta).
  15. ^Pasquale Scaglione (1808-1880),Storie di Locri e Gerace.
  16. ^Scaglione p. 10.
  17. ^Floccari p. 26.
  18. ^InStoria - Un crocevia tra Ionio e Tirreno, suwww.instoria.it.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  19. ^abEnzo D'Agostino,Da Locri a Gerace: storia di una diocesi della Calabria bizantina dalle origini al 1480, Rubbettino, 2004 -ISBN 8849811586
  20. ^abGiovanni Fiore,Della Calabria illustrata (opera accresciuta nel 1743 da Fra Domenico da Badolato), tomo secondo, Stamperia Roselli, Napoli, 1743
  21. ^Francesco Capecelatro, Angelo Granito (a cura di),Diario di Francesco Capecelatro contenente la storia delle cose avvenute nel reame di Napoli negli anni 1647-1650, volume 2, Editore G. Nobile, 1852
  22. ^ Francesco Ruffo,Discorso della famiglia Giffone de' marchesi di Cinquefondi con le notizie della sua prima origine, e delle sue discendenze. Dal dottor Francesco Ruffo, presso Giuseppe Roselli, 1703.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  23. ^Lorenzo Giustiniani,Dizionario geografico ragionato del regno di Napoli, tomo IV, Napoli presso Vincenzo Manfredi, 1802
  24. ^Amelia Paparazzo,Calabresi sovversivi nel mondo: l'esodo, l'impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera - 1880-1940, Rubbettino Editore, 2004 -ISBN 8849809611
  25. ^Arturo Zito de Leonardis,Cittanova di Curtuladi, Cosenza, Tip. MIT, 1986
  26. ^Domus romana, gli scavi proseguono tra mille difficoltà. Silenzio delle istituzioni, disinteresse delle associazioni locali, suEdicola di Pinuccio.URL consultato il 24 gennaio 2025.
  27. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  28. ^Parrocchia San Michele A. - Cinquefrondi, suoppido-palmi.chiesacattolica.it.URL consultato l'8 novembre 2015(archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  29. ^Istituti religiosi femminili della diocesi, suoppido-palmi.chiesacattolica.it.URL consultato l'8 novembre 2015(archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2015).
  30. ^Altri organismi altri organismi della diocesi, suoppido-palmi.chiesacattolica.it.URL consultato l'8 novembre 2015(archiviato dall'url originale il 14 maggio 2014).
  31. ^Nicola Caracciolo (a cura di),Italia Nostra 449/2009, Gangemi Editore -ISBN 8849268483

Bibliografia

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  • Simonetta Valtieri, Stages di restauro a Cinquefrondi, Oppido Vecchia e Roccabernarda, ricerca e formazione a servizio del territorio, Ce.Re.Re. Aprile 2002.
  • Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti libro documento, 2021,ISBN 9788824953078

Voci correlate

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