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Sei Nazioni

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediSei Nazioni (disambigua).
Sei Nazioni
Altri nomi
  • Home Nations Championship
  • Cinque Nazioni
  • Lloyds TSB Five Nations
  • Lloyds TSB Six Nations
  • RBS Six Nations
  • NatWest Six Nations
  • Guinness Six Nations
Sport
TipoSquadre nazionali
LuogoFrancia,Galles,Irlanda,Inghilterra,Italia eScozia
OrganizzatoreSix Nations Rugby Ltd
DirettoreTom Harrison
Cadenzaannuale
Aperturafebbraio
Chiusuramarzo
Partecipanti6
FormulaGirone unico
Storia
Fondazione1882
Numero edizioni131 al 2025
DetentoreFrancia (bandiera)Francia
Record vittorie
Ultima edizioneSei Nazioni 2025
Prossima edizioneSei Nazioni 2026
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlSei Nazioni (in ingleseSix Nations Championship; in franceseTournoi des six nations; in irlandeseComórtas na Sé Náisiún; in gallesePencampwriaeth y Chwe Gwlad) è un torneo internazionale dirugby a 15 che si tiene annualmente tra le squadre nazionali maschili diFrancia,Galles,Inghilterra,Irlanda,Italia eScozia.

Istituito nel1883 quale competizioneinterbritannica tra le quattro nazionali di Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia e per tal motivo noto comeHome Nations Championship, fu rinominato in due distinti momenti della sua storiaCinque Nazioni (tra il 1910 e il 1931 e tra il 1947 e il 1999) in concomitanza della presenza nel torneo anche dellaFrancia.La denominazione attuale è del 2000, anno dell'esordio nel torneo dell'Italia, che nel 1998 aveva visto accettata la propria domanda d'ammissione.

Il torneo si disputa dalla stagione sportiva 1882-83 con due sospensioni dovute ai conflitti mondiali; dal 1947, prima edizione del secondo dopoguerra, si tiene senza interruzioni da 79 stagioni al2025.Sei edizioni di torneo, pur tenutesi, furono incomplete e non assegnarono titoli: in cinque occasioni ciò accadde prima dellaGrande Guerra per divergenze riguardanti il peso della rappresentatività internazionale di ciascuna federazione, oppure controversie etiche legate ad accuse di violazione del principio del dilettantismo, mentre l'unica volta in cui ciò avvenne nel secondo dopoguerra fu legata ai fatti delBloody Sunday del 1972 inIrlanda del Nord, a seguito del qualeScozia eGalles si rifiutarono, adducendo motivi di sicurezza, di recarsi a giocare aDublino.Fu, quella citata, la più recente occasione di mancata assegnazione del titolo.

Fino al1993 il regolamento della competizione, sempre svoltasi agirone unico con gare di sola andata a campi alterni a ogni edizione, permetteva di assegnare il titolo di vincitore in maniera condivisa (evenienza verificatasi 19 volte in 102 anni); onde, indipendentemente dalla differenza punti marcati / subiti, due o più squadre che avessero completato il torneo con lo stesso numero di punti in testa alla classifica avrebbero potuto fregiarsiex-æquo del titolo di campione.Con l'edizione del1994 furono introdotte varie discriminanti a partire dalla differenza punti, per cui da tale data non è più possibile avere titoli condivisi, benché già dal1988 non si fossero più verificati arrivi multipli in testa alla classifica.

Al2025 si sono tenute 131 edizioni di torneo con 125 assegnazioni di titolo: in testa al palmarès della competizione, con 39 vittorie ciascuno, figurano ilGalles (di cui 28 in solitaria e 11 condivise) e l'Inghilterra (rispettivamente 29 e 10); a seguire, con 27, laFrancia (rispettivamente 19 e 8), con 24 l'Irlanda (16 e 8) e con 22 laScozia (14 e 8).L'Italia non ha ancora mai vinto il torneo; laScozia è l'unica tra le passate vincitrici a non averlo ancora conquistato da quando è divenutoSei Nazioni.

Al Sei Nazioni sono associati alcuni premi e riconoscimenti internazionali, il più antico e prestigioso dei quali è laCalcutta Cup, istituita nel 1878 e assegnata dal 1883 alla squadra vincitrice dell'incontro nel torneo traInghilterra eScozia; ilGrande Slam, riconoscimento non ufficiale che identifica la squadra che vinca tutti gli incontri di un'edizione di torneo; laTriple Crown, riconoscimento riservato a quella delle quattro squadre delleisole britanniche che in un'edizione singola sconfigga le altre tre.Di più recente istituzione sono, per esempio, ilTrofeo Giuseppe Garibaldi, in palio traFrancia eItalia, iltrofeo Auld Alliance, tra Francia e Scozia, e laCuttitta Cup in palio tra Italia e Scozia.

Prima del1998 il torneo non aveva uno sponsor: in tale data fu l'istituto bancario Lloyds TSP a dare il suo nome alla competizione fino al 2002; dal 2003 al 2017 il torneo assunse il nome diRBS 6 Nations grazie all'accordo conRoyal Bank of Scotland e, nel solo 2018,NatWest Six Nations.Dal 2019 il nome del torneo èGuinness Six Nations a seguito di accordo con il birrificioGuinness.

Dal 2004 il Sei Nazioni è un torneo organizzato da Six Nations Rugby Ltd, società detenuta paritariamente dalle federazioni rugbistiche che la costituiscono.Six Nations Rugby ha sede aDublino e gestisce anche il torneo giovanile maschile Under-20 e ilSei Nazioni femminile, la cui composizione rispecchia esattamente quella dei suoi omologhi maschile e giovanile.

Storia

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L'Home Nations Championship delle origini

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La storia del primo ventennio del Championship corrisponde in buona sostanza a quella del rugby internazionale e della sua evoluzione regolamentare, non essendovi sul continente, all'epoca, compagini attive in tale ambito.Nei primianni ottanta delXIX secolo non esisteva ancora un organismo unificato di gestione delrugby; gli appuntamenti internazionali, con relativo regolamento da adottare, erano quindi demandati agli accordi tra le varie federazioni, con l'implicita prassi che in caso di discrepanza tra le norme si adottassero quelle del Paese ospitante[1].Inghilterra eScozia avevano debuttato a livello internazionale aEdimburgo nel 1871, l'Irlanda nel 1875 e ilGalles, buon ultimo, nel 1881: le quattro federazioni deliberarono quindi di incontrarsi in un torneo internazionale da tenersi con cadenza annuale.L'edizione inaugurale di tale torneo, benché passata agli archivi come 1883, iniziò in realtà a dicembre 1882 con Galles e Scozia che si affrontarono per la prima volta: il confronto si tenne a Edimburgo e, a sottolineare il clima pionieristico del rugby internazionale dell'epoca, i gallesi completarono la squadra, rimasta in 14 durante il viaggio, con John Griffin, un giovane inglese nato in Sudafrica e studente in medicina presso l'università della capitale scozzese[2][3].Per la cronaca, la prima squadra a iscrivere il proprio nome nel palmarès della competizione fu l'Inghilterra, vittoriosa nell'ultima giornata sulla Scozia con l'insolito risultato di 0-0, frutto di due mete non trasformate contro una: all'epoca le mete non portavano punti ma garantivano solo la possibilità di effettuare un calcio tra i pali che, se trasformato, avrebbe assegnato un punto alla squadra realizzatrice[4]: essendo il punteggio finale pari, quindi, la discriminante fu il numero di mete segnate, favorevole agli inglesi.

L'anno successivo l'Inghilterra concesse il bis, rivincendo il torneo a punteggio pieno[5]; la partita decisiva, al Rectory Field contro la Scozia, oltre alla singolarità statistica di essere stata diretta dal presidente di una federazione, l'irlandese George Scriven[5], suscitò controversie regolamentari passate alla storia con il nome diGrande disputa: su un fallo scozzese l'arbitro lasciò proseguire il gioco e l'Inghilterra andò a meta[1]; gli scozzesi contestarono che il gioco avrebbe dovuto essere fermato dopo l'infrazione commessa dai propri giocatori perché le regole emanate dalla propria federazione non prevedevano lanorma del vantaggio[1].Tale controversia fu uno dei più vistosi incidenti causati dalla mancanza di un regolamento internazionale unico, e la circostanza fu indirettamente alla base della nascita dell'International Rugby Football Board, organismo del quale non era più possibile ritardare l'istituzione: nel 1885, infatti, Inghilterra e Scozia erano ancora ai ferri corti per il risultato di un anno prima e non si incontrarono nel torneo[1].Questo, unito a fattori climatici sfavorevoli (la stessa Scozia non poté giocare contro l'Irlanda a causa delle proibitive condizioni meteorologiche suBelfast: l'incontro fu rinviato di due settimane[6][7], ma gli irlandesi non ebbero la stessa fortuna nel caso dell'incontro con il Galles in quanto, sospeso, non fu mai più recuperato[7]), causò il mancato completamento del torneo e la non assegnazione del titolo.

L'Irlanda prima dell'incontro con l'Inghilterra, Home Championship1887

Il torneo del1886 è statisticamente rilevante perché fu il primo dei diciannove a concludersi con una vittoria condivisa, nella fattispecie tra Inghilterra e Scozia, appaiate in testa alla classifica prima del loro incontro, terminato 0-0 a Edimburgo[8]: l'anno successivo si aprì con una novità, perché prima della partita decisiva del Championship1887 tra Scozia e Inghilterra, i rappresentanti delle quattroUnion riuniti aManchester avevano deliberato a maggioranza la formazione di un organismo che emanasse il regolamento per gli incontri internazionali, l'International Rugby Football Board[9]; a favore Irlanda, Galles e Scozia, contraria l'Inghilterra, propugnatrice della linea per la quale le gare avrebbero dovuto essere dirette secondo il regolamento emanato dallaRugby Football Union[9].Il torneo andò alla Scozia[10], ma tale vittoria fu il preludio a un biennio di polemiche: la federazione inglese, infatti, si rifiutò di partecipare nel1888 a un torneo con le regole della neonata IRFB, emanando al contempo un comunicato con il quale sostenne la necessità della preventiva approvazione della maggioranza dei giocatori all'adozione di qualsiasi regolamento unificato internazionale[11] (facendosi forte della circostanza che, data la vastità della sua giurisdizione e il numero dei giocatori, avrebbe avuto maggior peso nelle decisioni congiunte a livello internazionale[11]); aggiunse che, nelle more di un accordo sulle regole, avrebbero dovuto adottarsi quelle della squadra ospitante[11] e che, in mancanza di queste condizioni minime, non si poteva accettare di giocare incontri internazionali[11].Il braccio di ferro tra inglesi e le altre treUnion proseguì anche nel1889, causando la mancata assegnazione del titolo in due edizioni consecutive del Championship; alfine, a dicembre di quello stesso anno, le quattro federazioni si riunirono di nuovo a Manchester per concordare l'adesione della RFU all'IRFB e il peso che ciascun membro dovesse avere nel comitato direttivo di tale associazione[12]; come gesto distensivo l'Inghilterra si dichiarò disponibile a rientrare nel torneo dal1890[12].

Inghilterra e Scozia nellaCalcutta Cup 1892

L'ingresso formale della RFU nell'IRFB avvenne a Cardiff il 1º febbraio 1890[13], circostanza che rese possibile stilare il calendario con la composizione del torneo al completo; per la seconda volta il titolo fu condiviso, di nuovo tra le due maggiori rivali del periodo, Inghilterra e Scozia[14], rispettivamente al loro quarto e terzo titolo complessivo[15].

Il torneo1891, vinto in solitaria dalla Scozia[16], vide alcune rivoluzioni regolamentari: innanzitutto, su disposizione dell'IRFB, si passò all'arbitro unico in campo.In precedenza, infatti, la terna era costituita da un arbitro per ogni metà campo più un terzo che dirimesse da bordo campo una discordanza di giudizio tra i due direttori; con la modifica regolamentare l'arbitro diveniva giudice unico in gara e i suoi assistenti trasformati in giudici di linea[16].Fu, inoltre, abbandonato il punteggio basato solo sul tentativo di trasformazione della meta, di per sé senza valore, per passare all'assegnazione di punti a qualsiasi tipo di marcatura: la meta fu premiata con un punto, più un ulteriore punto per la sua eventuale trasformazione; al piazzato due punti e al calcio indrop realizzato tre punti[17].Appena due anni più tardi, nel 1893, la meta fu portata a 3 punti (5 se trasformata) così come il calcio piazzato, mentre ildrop passò a 4 punti e fu istituito ilmark, anch'esso valido 4 punti.Il1893 fu anche l'anno in cui il Galles debuttò nel palmarès, vincendo il suo primo titolo corredato dallaTriple Crown[18].L'anno successivo fu altresì la volta dell'Irlanda, quarta e ultima delleunion a mettere il proprio nome tra le vincitrici: anche tale successo giunse con la Triplice Corona, impreziosita dalla vittoria ottenuta a Londra contro gli inglesi[19][20].

L'Inghilterra prima dell'incontro con l'Irlanda, Home Championship1898

Il torneo del1895, vinto per la quinta volta dalla Scozia[21], fu l'ultimo a tenersi nell'era del codice unico del rugby, perché ad agosto di quello stesso anno ventuno club diLancashire eYorkshire si riunirono aHuddersfield per scindersi dalla RFU e fondare la Northern Rugby Football Union per disaccordi con Londra circa rimborsi spese per trasferte e giornate di lavoro perse, argomenti sempre osteggiati dalla RFU sostenitrice del dilettantismo a oltranza e fieramente contraria a ogni ipotesi di compensazione economica dei giocatori[22]; le divergenze regolamentari tra le due federazioni portarono di fatto alla nascita di una nuova disciplina, ilrugby league, nota in italiano comerugby a 13 dal numero dei giocatori in squadra; il codice dell'IRFB divenne invece noto comerugby union orugby a 15.Dopo la seconda vittoria irlandese nel 1896[23], nel1897 sorse un'accesa controversia tra laWelsh Rugby Union e le controparti irlandesi e scozzesi: laIRFU e laSRU, infatti, preannunciarono il rifiuto di scendere in campo contro il Galles, la cui federazione aveva avallato una pubblica sottoscrizione organizzata da un costruttore navale per omaggiare il fine carriera diArthur Gould[24], cosa malvista anche dall'IRFB che vedeva in ciò un tentativo sottotraccia di promuovere ilprofessionismo nella disciplina[24].La WRU tentò un accomodamento, ma i tifosi non apprezzarono quello che ritennero un passo indietro di fronte aidiktat inglesi, e fu quindi decisa l'uscita dall'IRFB e l'appoggio alla premiazione di Gould, che consisté nella consegna ufficiale della casa in cui già abitava in affitto da anni più una somma di denaro[25].Per effetto di ciò il torneo non terminò e non ebbe un vincitore.A capodanno 1898 ilManchester Guardian riportò che la questione sollevata l'anno precedente era lungi dall'essersi risolta[26] e, pur auspicando il mantenimento della linea del dilettantismo nella disciplina, si augurò che laRFU lo perseguisse in maniera più morbida e dialogante, onde evitare defezioni che, a più di due anni dalla scissione diHuddersfield, essa stava ancora subendo a favore delrugby league[26].Si giunse infine a una soluzione di compromesso con il Galles: la federazione sarebbe rientrata nell'IRFB a patto che Gould non giocasse più in nazionale[27], ma la Scozia non fu comunque d'accordo e fu l'unica a non scendere in campo contro i gallesi, invalidando di fatto il torneo perché l'incontro era decisivo ai fini della classifica[27].Per i successivi 74 anni il torneo sarebbe stato interrotto solo dalle due guerre.

Nel1899 le controversie tra Scozia e Galles furono ripianate e si poté tornare a disputare il torneo al completo: nel decennio che seguì l'Inghilterra sparì dalla scena perché non vinse più un titolo fino al1910, l'Irlanda vinse due titoli[28], la Scozia tre[29] e il Galles addirittura sei[30].

L'arrivo della Francia e il primo Cinque Nazioni

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Sulcontinente, nel frattempo, il 1º gennaio 1906 aveva debuttato aParigi laFrancia contro laNuova Zelanda[31][32][33], primotest match extrabritannico riconosciuto internazionalmente[34].

Scozia eInghilterra aEdimburgo, Cinque Nazioni1914

Nel 1909 i rapporti allacciati tra le quattrounion britanniche e l'Union des sociétés françaises de sports athlétiques – organismo all'epoca responsabile di gran parte dello sport francese, incluso ilrugby a 15 in quanto la relativafederazione sarebbe nata solo nel 1920 – portarono all'invito aiBleus a far parte dal 1910 del torneo, che daHome Championship fu ribattezzatoFive Nations oCinq Nations[35].L'esordio francese fu a capodanno del 1910 contro ilGalles aCardiff[35].

Nel quadriennio che precedette laGrande Guerra fu l'Inghilterra a dominare il torneo: i Bianchi, tornati prepotentemente alla ribalta dopo un digiuno di 18 anni, si aggiudicarono infatti la prima edizione a cinque nel1910[36] e poi altre tre consecutive tra1912 e1914[37][38][39], mentre la Francia riuscì a vincere la sua prima partita già nell'edizione1911 contro laScozia[40].Ilmatch di chiusura delCinque Nazioni 1914 tra Francia e Inghilterra aColombes fu l'ultimo atto del rugby internazionale per circa sei anni: nel giugno seguente avvenne l'attentato di Sarajevo che condusse allo scoppio dellaprima guerra mondiale, a seguito della quale l'attività rugbistica si fermò e molti giocatori del Regno Unito si arruolarono volontariamente nelle forze armate dell'impero britannico[41].

La Francia al Cinque Nazioni1922

L'immediato dopoguerra fu caratterizzato da due tornei internazionali militari tenutisi nel 1919, laKing's Cup, organizzata dal ministero della difesa britannico in collaborazione con la RFU tra i giocatori appartenenti alle forze dell'ex impero britannico, e iltorneo di rugby dei Giochi Interalleati, manifestazione che si tenne aParigi che vide i militari francesi primeggiare nella palla ovale[42].

Nel1920 il Cinque Nazioni riprese, e l'incontro d'apertura di quell'edizione tenutosi alParco dei Principi diParigi tra Francia e Scozia fu il primotest match internazionale del primo dopoguerra[43].La classifica finale vide un arrivo a tre, con trofeo condiviso tra Inghilterra e Scozia, al loro rispettivo decimo titolo, e Galles al suo nono[44][45].Fu, in generale, la quinta condivisione nella storia del torneo, ma la prima riguardante più di due squadre.Seconda vittoria per i francesi alla loro sesta partecipazione, aLansdowne Road contro l'Irlanda[46].

Inghilterra e Irlanda aLeicester, Cinque Nazioni1923

Il decennio a seguire fu caratterizzato dalla lotta al vertice tra inglesi, autori fino al 1930 di cinque vittorie finali (con quattro Grandi Slam) nel1921[47],1923 e1924[48][49],1928[50] e1930[51] e scozzesi, vittoriosi nello stesso periodo in quattro edizioni con un Grande Slam nel1925 (decimo titolo e inaugurazione dellostadio di Murrayfield per la nazionale del Cardo[52][53]), in condominio con l'Irlanda per due volte di seguito nel1925 e1926[54][55] e una in solitaria nel1929[56].

Nel 1922, nel frattempo, l'isola d'Irlanda aveva guadagnato la parziale indipendenza dalRegno Unito: danazione costitutiva, il territorio oggi noto comeÉire era divenutaStato Libero d'Irlanda, mentre sei delle nove contee dell'Ulster erano rimaste sotto la sovranità di Londra con il nome diIrlanda del Nord[57], ma laIrish Rugby Football Union continuò a esercitare giurisdizione su tutto il territorio dell'isola.

Nel corso del Cinque Nazioni1930 si verificarono scontri a Colombes tra tifosi francesi e scozzesi e ciò diede lo spunto per criticare una situazione della quale già da tempo leHome Union volevano chiedere conto alla federazione francese, ovvero l'animosità sugli spalti causate indirettamente dagli interessi economici dei club delcampionato francese, ritenute più interessate a privilegiare l'aspetto competitivo rispetto a quello sportivo oltre a incoraggiare il professionismo[58].Le federazioni d'Oltremanica posero un ultimatum allaFFR, ovvero sopprimere o quantomeno riformare il campionato su base interregionale e completamente dilettantistica[59], ma la richiesta non ebbe alcun esito e la Francia fu esclusa dagli incontri internazionali del torneo a partire dall'edizione successiva[59].

Il secondo Home Nations Championship

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Il primo torneo senza laFrancia, nel1932, fu per la seconda volta diviso fra tre squadre,Irlanda,Galles eInghilterra[60][61], con laScozia a zero punti; nelle successive stagioni non emerse un dominatore netto della competizione: delle sei edizioni che seguirono l'Inghilterra e la Scozia ne vinsero due ciascuna, rispettivamente nel1934[62] e1937[63] e nel1933[64][65] e1938[66], mentre Irlanda e Galles una ciascuna (rispettivamente nel1935[67] e nel1936[68]).

Storicamente rilevante è la vittoria della Scozia nellaCalcutta Cup del1938 aTwickenham perché si trattò del primo incontro di rugby a essere trasmesso in diretta televisiva dallaBBC[69][70], nonché il primo evento agonistico internazionale presenziato dal recentemente coronato reGiorgio VI e dalla sua consorteElisabetta, prima della quale nessuna sovrana era mai apparsa in tribuna a un incontro sportivo[66].

L'ultimoChampionship prebellico, quello del1939, si risolse per la nona volta in un titolo condiviso, di nuovo a tre: furono Inghilterra, Galles e Irlanda[71][72] a riportare la vittoria finale, con la Scozia di nuovo alwhitewash senza vittorie; la notizia più rilevante del torneo fu, comunque, che i quattro rappresentanti delleHome Union avevano deciso di riammettervi laFrancia, per motivi sia sportivi che politici: riguardo ai primi, fu tenuto conto dello sforzo dellaFFR di offrire – come contropartita al riconoscimento internazionale – l'abolizione del campionato (che a dire delleUnion spingeva a giocare per vincere un premio e non per il piacere di praticare il rugby) e la fine degli introiti derivanti dai media che lo trasmettevano[73], mentre da quello politico pesò il fatto che nel 1934 la FFR si fosse fatta promotrice – insieme ad altre federazioni del continente come quellaitaliana,tedesca espagnola – dellaFIRA (oggiRugby Europe)[74][75], confederazione internazionale alternativa all'IRFB, e che lo sport del Regno Unito intendesse mantenere legami d'amicizia con la federazione di un Paese potenziale alleato nella crisi europea del periodo che avrebbe condotto allo scoppio dellaseconda guerra mondiale[73].L'ammissione avrebbe dovuto decorrere dal 1940, ma l'invasione tedesca della Polonia il 1º settembre 1939 segnò l'inizio delle ostilità belliche e bloccò tutte le attività sportive.

Il Cinque Nazioni postbellico

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Con l'Europa tornata alla pace dopo circa sei anni di conflitto, il Cinque Nazioni riaprì i battenti a Capodanno 1947 allostadio di Colombes, protagonistiFrancia eScozia[76]; iBleus, tuttavia, rientrarono senza l'obbligo di dover sottostare alle pesanti condizioni accettate prima della guerra[77].Come per la più recente edizione tenutasi otto anni addietro, il torneo terminò condiviso, nell'occasione traGalles eInghilterra, autrici ciascuna di tre vittorie e una sconfitta[78].Gli inglesi consolidarono la testa del palmarès a quota venti titoli, mentre il Galles era all'epoca solo terzo con quindici, uno meno della Scozia.

Inghilterra e Scozia a Twickenham, Cinque Nazioni1959

Le stagioni a cavallo deglianni quaranta ecinquanta furono caratterizzate dal dominio dell'Irlanda, che nel1948 realizzò il primo (e unico per i successivi 61 anni) Grande Slam della sua storia[79] e successivamente si riconfermò campione nel1949 (conTriple Crown)[80] e nel1951[81].Nel frattempo, nel 1948, l'IRFB aveva unificato a 3 punti il valore di mete, calci piazzati, mark edrop, fermo restando il valore di 5 punti per la meta trasformata[82].

I dieci anni successivi all'exploit irlandese videro il consolidarsi delGalles come seconda forza del torneo (sopravanzando laScozia, a secco di vittorie dall'anteguerra) e il lento emergere dellaFrancia: se infatti da un lato iDragoni misero a segno quattro vittorie (nel1952 e tre consecutive dal1954 al1956[83][84][85][86]) con cui salirono a 20 tornei conquistati nel palmarès a due lunghezze dagli inglesi, iBleus vinsero nel1954 il loro primo torneo di sempre, seppure in coabitazione con l'Inghilterra e col citato Galles[87], e ripeterono l'impresa l'anno dopo, ancora in condivisione, benché con il solo Galles[85].Già nel1959, tuttavia, la Francia si aggiudicò il suo primo titolo in solitaria[88], preludio a una serie di quattro vittorie finali consecutive maturate nel1960 in coppia con l'Inghilterra[89] e ancora in solitaria nel1961[90] e1962[91].

Di grande rilievo sportivo e culturale fu, altresì, il Grande Slam della Francia nel1968, parte di una più ampia serie di tre successi in quattro stagioni[92][93], celebrato ancora a molti anni di distanza per la maniera eclettica e quasi casuale nella quale giunse (quattro vittorie consecutive di misura, con 23 uomini in rosa e senza un commissario tecnico[94]).Da segnalare, inoltre, la vittoria della Scozia nel1964, sia pur condivisa con il Galles: la squadra del Cardo vinse il torneo a 26 anni di distanza dal più recente, e per la prima volta nel dopoguerra[95].

L'ombra del conflitto nordirlandese

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La politica entrò pesantemente nelCinque Nazioni 1972 e ne condizionò lo svolgimento: nei giorni più caldi delconflitto nordirlandese, in cui si fronteggiavano fazioni armate unioniste favorevoli alla sovranità diLondra e separatiste che chiedevano l'incorporazione aDublino dell'Irlanda del Nord, avvenne l'episodio noto comeMassacro di Bogside oBloody Sunday.Il 30 gennaio 1972, durante una manifestazione aDerry in cui militanti separatisti protestavano contro la politica governativa di internare senza processo gli elementi ritenuti eversori, l'esercito britannico fece fuoco sugli attivisti uccidendone 14, e scatenando tumulti in tutta l'Irlanda: sulla scia di tale episodio l'ambasciata delRegno Unito aDublino fu data alle fiamme[96], tre agenti di polizia delRoyal Ulster Constabulary furono uccisi con attentati dinamitardi[97], un militare britannico dell'Ulster Defence Regiment fu rapito e ucciso[97], un sacerdote cattolico fu ucciso dall'esercito britannico e un magistrato rimase gravemente ferito in un attentato aBelfast, trovando la morte tre mesi più tardi[97].I giocatori provenienti da Galles e Scozia arruolati nelle forze armate o in polizia si rifiutarono di recarsi aLansdowne Road per le loro gare esterne[96] a seguito di minacce di morte giunte loro tramite lettere anonime, apparentemente inviate dall'IRA[98].Ciò provocò la cancellazione delle due partite interne dell'Irlanda contro tali nazionali, con susseguente annullamento del torneo[98].LaFrancia si offrì, a competizione ormai archiviata, di affrontare l'Irlanda in amichevole aLansdowne Road per ripagare l'IRFU del mancato incasso degli incontri con Galles e Scozia (~65000 £[99]); l'appuntamento, tenutosi a fine aprile, vide l'Irlanda vincere 24-14[99].

L'anno seguente il torneo rimase impresso nella memoria non tanto per la qualità del gioco espresso, quanto per gli episodi fuori dal campo e la singolarità in classifica che lo consegnarono rispettivamente alla storia e alla statistica.Nel1973 era il turno dell'Inghilterra recarsi aDublino, e sia l'ambasciatore britannico, rimasto con il suo staff in un'ala dell'edificio semidistrutto, che la RFU, stavano compiendo ogni sforzo affinché la squadra giocasse in Irlanda[97]; il capitano ingleseJohn Pullin era disponibile a partire[97], anche per onorare una promessa formulata l'anno prima a tal proposito[100].Pullin incassò il consenso di tutti i giocatori[101] tranne uno, ilseconda lineaNigel Horton, che fu dispensato dalla trasferta per motivi di sicurezza in quanto agente di polizia[97] e, al momento dell'entrata in campo sul prato delLansdowne Road, la squadra inglese ricevette dagli irlandesi unastanding ovation di cinque minuti[97][102].La partita, costellata da errori da entrambe le parti, terminò 18-9 per l'Irlanda, e il commento tecnico dell'epoca sottolineò che i padroni di casa non approfittarono delle carenze di organizzazione inglesi per vincere con un punteggio ben più ampio[103], ma a divenire memorabile fu quanto accadde nel banchetto post-gara: invitato a prendere la parola, Pullin si limitò a dire: «Non saremo stati un granché, ma almeno ci siamo presentati» (in ingleseWe may not be much good but at least we turn up.), frase che passò alla storia[97][101].Dal punto di vista della classifica finale, invece, si verificò una situazione unica e mai più ripetuta nella storia del torneo: ciascuna delle concorrenti vinse i propri due incontri interni, sì che la classifica finale vide tutte e cinque le squadre a pari merito a quattro punti e insignite del titolo di campione[104][105][106].

Il dominio gallese

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Il prosieguo del decennio fu un monologo delGalles, con quattro vittorie nel1975[107],1976[108] e1978 (entrambe con lo Slam)[109] e1979[110] che lo condussero saldamente, a fine anni settanta, in testa all'albo d'oro della competizione con 31 titoli; l'Inghilterra, laureandosi campione nel1980 per la ventottesima volta, vinse il suo primo torneo in generale dal 1973, il primo non condiviso dal 1963 e, addirittura, il suo primo Grande Slam dal 1957[111][112][113].Anche la Francia, in quel periodo, concesse il bis del 1968 e vinse un estemporaneo Slam nel1977[114] che significò l'undicesimo titolo deiBleus a soli 23 anni dal primo[115], per giunta vinto schierando per tutti i quattro incontri la stessa formazione[116].

L'ultimo quindicennio di dilettantismo

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Di marca completamente francese fu invece il decennio deglianni ottanta, caratterizzato da sei vittorie in otto anni da parte degli uomini in maglia blu agli ordini del C.T.Jacques Fouroux: agli Slam1981[117][118] e1987[119][120] si accompagnarono le ultime tre vittorie condivise di sempre del torneo: nel1983 in coppia con l'Irlanda[121][122][123], nel1986 con laScozia[119] e nel1988 con ilGalles[124][125], più un'ulteriore conquista in solitaria nel1989[126]; laFrancia si confermò anche la migliore squadra europea allaCoppa del Mondo di rugby 1987, giungendo fino alla sua finale per venire sconfitta solo dai padroni di casa dellaNuova Zelanda[127].

La citata Coppa del Mondo, della quale nel 1987 si disputava la prima edizione, era la risposta dell'IRFB alla crescente pressione che inetwork televisivi stavano esercitando sul mondo del rugby: l'australiano David Lord aveva avuto nel 1983 l'idea di costituire una lega professionistica da vendere al miglior offerente[128], circostanza che aveva costretto l'organismo mondiale, che all'epoca vantava come membri solo le quattrounion più le tre potenze dell'Emisfero SudAustralia,Nuova Zelanda eSudafrica, ad approvare una competizione cui i rappresentanti diIrlanda eScozia si opposero, adducendo quale ragione che essa sarebbe stata il primo passo verso ilprofessionismo[128], come in effetti si rivelò essere: la circostanza diede lo spunto di interrogarsi sull'opportunità di mantenere il dilettantismo a oltranza nella disciplina[128].Nel1990 la Scozia conquistò quello che, al 2022, è il suo più recente Grande Slam[129], nonché il terzo in assoluto della sua storia.

L'Inghilterra si confermò la migliore nazionale dell'Emisfero Nord all'inizio deglianni novanta, con due Grandi Slam consecutivi nel1991[130] e1992 (circostanza che non si verificava dal1924)[131] inframmezzati dalla finale, persa contro l'Australia, dellaCoppa del Mondo 1991[132]; un terzo slam, undicesimo in generale, giunse nel1995[133], ultimo torneo dell'era dilettantistica: il 26 agosto successivo l'IRFB fece cadere ogni restrizione contro il professionismo a un secolo esatto di distanza dalla scissione diHuddersfield[134][135].La RFU, sulla scia del nuovo regime salariale dei giocatori, propose al comitato del Cinque Nazioni che il torneo fosse spostato a fine maggio per non impattare sull'attività interna di club, essendo già dal 1987 organizzato un vero e proprio campionato in Inghilterra[136]; la proposta non trovò tuttavia pratica attuazione[136].

A fine torneo 1993 il comitato organizzatore aveva nel frattempo varato una modifica regolamentare che introduceva, in caso di arriviex-æquo in testa alla classifica, una serie di discriminanti a partire dai punti fatti/subiti fino ai risultati degli incontri diretti e altri criteri di spareggio, virtualmente azzerando ogni possibilità di avere ulteriori vittorie condivise[137], circostanza che comunque già dal citato torneo del1988 non si era più verificata.

L'ammissione dell'Italia e l'arrivo degli sponsor

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Sul continente, nel frattempo, sotto la guida diGeorges Coste l'Italia stava lavorando da tempo per sostenere in campo gli sforzi che, a livello politico, le presidenze federali diMaurizio Mondelli dapprima e diGiancarlo Dondi poi stavano intraprendendo per tentare di fare ammettere la squadra nel torneo: nel 1993 inCoppa Europa gli Azzurri batterono laFrancia per la prima volta nella loro storia, benché iBleus si fossero presentati con la squadra "A"[138], poi intrapresero nel 1994 untour inAustralia in cui furono sconfitti di misura dagliWallabies aBrisbane[139] e, nellequalificazioni europee alla Coppa del Mondo 1995, incontrarono il Galles dal quale persero 19-29[140]; nel 1995 l'Italia batté l'Irlanda 22-12[141]; le possibilità di ammissione si fecero concrete nel 1996 quando gli Azzurri persero di misura 26-31 contro il Galles a Cardiff[142] e, soprattutto, nel 1997 allorché tornarono da Dublino con una vittoria sull'Irlanda[143] e daGrenoble – nella finale diCoppa Europa – con lo scalpo della Francia fresca di Grande Slam[144], battuta per la prima volta in untest match[145][146][147].

Il torneo del1998 si aprì con l'annuncio che il comitato organizzatore aveva ammesso l'Italia nella competizione a partire dal 2000[148] e che, per la prima volta, uno sponsor affiancava il proprio nome a quello del Cinque Nazioni: si trattava della bancaLloyds TSB[149], che per una cifra di 6 milioni disterline l'anno acquisì il diritto di rinominare il torneoLloyd TSB Five Nations[149].

Fu la Scozia a vincere l'ultimo Cinque Nazioni nel1999 prima dell'arrivo dell'Italia[150]; per la nazionale del Cardo si trattò del suo ventiduesimo titolo, ma solo il sesto nelle 53 edizioni del dopoguerra e, al 2024, la più recente affermazione nel torneo.

L'era del Sei Nazioni

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Gli italiani, al debutto assoluto nel torneo, festeggiano la vittoria sullaScozia

Il 5 febbraio 2000 prese il via il nuovoSei Nazioni, così rinominato per la presenza dell'Italia, alla quale il calendario riservò nella partita di debutto alloStadio Flaminio diRoma laScozia campione uscente; gli Azzurri, reduci dalla peggior Coppa del Mondo della loro storia, nella quale avevano subìto tre sconfitte in altrettante partite compreso un pesantissimo 3-101 contro laNuova Zelanda[151], non godevano del favore degli allibratori, che li avevano quotati 250:1 per la vittoria finale[152] e che, relativamente all'avversario di giornata, li davano nettamente sfavoriti[153].Invece, contro pronostico, fu l'Italia a prevalere per 34-20[152] riuscendo nell'impresa di evitare ilWhitewash nell'anno d'esordio[154], anche se quella fu l'unica vittoria azzurra prima di una serie di 14 sconfitte consecutive, terminata solo nel2003.

Gli irlandesi festeggiano il Grande Slam2009, 61 anni dopo il più recente

Il torneo fu dominato dall'Inghilterra (già matematicamente campione con una giornata d'anticipo[155]), che si confermò al vertice anche nell'edizione2001 sia pure per miglior differenza punti rispetto all'Irlanda[156].

Terminata la sponsorizzazione di Lloyds TSB con l'edizione 2002, il comitato organizzatore strinse nel 2003 un accordo dinaming conRoyal Bank of Scotland, a seguito del quale il torneo prese il nome diRBS Six Nations fino al2017[157].

Il Grande Slam caratterizzò il resto del decennio in quanto, tra il2002 e il2010, ne furono messi a segno sette su nove edizioni: tre dellaFrancia nel 2002[158],2004[159] e2010[160], due delGalles nel2005 (a 27 anni di distanza dal suo più recente)[161] e2008[162], uno dell'Inghilterra nel2003[163] e, soprattutto, quello irlandese del2009, che giungeva a 61 anni di distanza dal suo primo e unico Slam del 1948 e a 24 anni dalla più recente conquista del torneo[164].

Per quanto riguarda invece la matricola Italia, nel2003 ottenne la sua seconda vittoria assoluta nel torneo battendo il Galles e relegandolo alWhitewash, quindi evitando sia l'ultimo posto che lo zero in classifica[165], impresa ripetuta nel2004 quando l'ultimo posto in solitaria toccò alla Scozia[166].Nel2006 guadagnò il suo primo punto esterno pareggiando 18-18 aCardiff contro il Galles[167] e l'anno successivo vinse addirittura due partite, una delle quali la prima di sempre in trasferta contro la Scozia[168] e l'altra in casa contro il Galles[169], chiudendo per la prima volta in una posizione sopra la penultima.

Fase di gioco tra Francia e Irlanda, Sei Nazioni2014

Il secondo decennio si inaugurò con la vittoria dell'Inghilterra, la sua trentaseiesima totale, che ebbe la meglio sull'Irlanda, giunta a pari punti ma con un inferiore quoziente realizzazioni[170], e la Francia, sgambettata nel penultimo turno a Roma[171] e tagliata fuori dalla corsa al titolo a causa della sconfitta contro l'Italia[172].

La citata Francia sparì dal radar della competizione per tutto il decennio: fino al 2020 l'Inghilterra vinse altri tre titoli, così come il Galles e anche l'Irlanda, con uno Slam ciascuno.Sia quello del Galles del2012[173] che quello dell'Irlanda nel2018 passarono attraverso la vittoria aLondra in casa dell'Inghilterra, in entrambe le occasioni campione uscente[174].Lo Slam inglese del2016[175], invece, chiuse l'era della classifica con il vecchio punteggio: il Sei Nazioni era rimasto l'unico torneo ad assegnare due punti per la vittoria e uno per il pareggio, ma dal2017 adottò il sistema di classifica dell'Emisfero Sud che prevede quattro punti a vittoria ed eventuali bonus offensivi e difensivi per ciascun incontro[176].

Mischia chiusa allo Stade de France tra Francia e Italia, Sei Nazioni2022

L'edizione del2020 fu la più lunga della storia della competizione: iniziata il 1º febbraio, terminò il 31 ottobre a causa della sospensione dell'attività agonistica facente seguito all'esplosione dellapandemia di COVID-19: il governo di Dublino negò il visto d'ingresso agli italiani per via dei primi casi di infezione da Coronavirus inLombardia[177], con conseguente rinvio dell'incontro; a marzo il governo italiano impose il lockdown su tutto il territorio[178] con conseguente blocco di ogni attivià non essenziale a partire da quelle sportive.Il rinvio riguardò quattro incontri, tutta la quinta giornata e Irlanda - Italia della quarta[179].Il torneo riprese a ottobre a porte chiuse[180] e, alla fine, uscì vincitrice l'Inghilterra, che giunse prima in classifica a pari merito della Francia ma con una miglior differenza punti rispetto ai rivali d'Oltremanica[181].IlSei Nazioni 2021 poté svolgersi regolarmente ma, nel rispetto delle norme sanitarie previste per le manifestazioni sportive, si tenne per la prima volta a porte chiuse.Ad aggiudicarsi la vittoria finale fu il Galles, divenuto campione da spettatore[182]: iDragoni avevano, infatti, terminato i loro incontri ma rimaneva da giocare la partita della seconda giornata tra Francia e Scozia, rinviata e recuperata nel fine settimana successivo alla fine del torneo: iBleus avrebbero dovuto battere gli scozzesi con bonus offensivo e 21 punti di scarto per affiancare i capolista e aggiudicarsi il titolo per differenza punti, ma a vincere la partita fu la Scozia, che così consegnò il titolo al Galles[182].

Ritorno in grande stile della Francia nel2022, torneo senza rinvii e con spalti gremiti per la prima volta da quasi due anni a quella parte: iBleus impreziosirono il ritorno alla vittoria dopo 12 anni con il loro decimo Slam, per di più conquistato battendo a Saint-Denis l'Inghilterra nell'ultima giornata[183].Per quanto riguarda l'Italia, essa interruppe proprio all'ultima giornata di torneo una striscia negativa di 36 sconfitte consecutive, iniziata alla quarta giornata dell'edizione2015 e terminata a Cardiff contro il Galles, battuto all'ultimo minuto di gioco con una meta diEdoardo Padovani trasformata daPaolo Garbisi[184][185].

Andrea Piardi, primo italiano a dirigere unmatch del Sei Nazioni

Il torneo2023 si risolse con il quarto Grande Slam ‒ e ventitreesimo titolo assoluto ‒ dell'Irlanda[186], che interruppe un digiuno di quattro edizioni[186] e si attestò al quarto posto in solitaria del palmarès staccando la Scozia, rimasta ferma a 22 affermazioni dal1999[186].Tale edizione vide anche la citata Scozia completare un trittico diCalcutta Cup consecutive per la prima volta dal1972[187] nonché vincere per due volte consecutive in casa inglese per la prima volta dal1909[188]; a propria volta l'Inghilterra subì la peggiore sconfitta interna di sempre a opera della Francia, vittoriosa a Twickenham per 53-10[189]; di converso si trattò della miglior vittora francese di sempre contro gli inglesi[190], sia interna che esterna[190].Conferma irlandese anche nel2024, benché senza il Grande Slam a causa di una sconfitta contro l'Inghilterra[191]; per quanto riguarda l'Italia, la squadra affidata all'argentinoGonzalo Quesada alla fine dellaCoppa del Mondo 2023 si rese autrice della migliore delle sue venticinque edizioni di torneo, con solo due sconfitte, un pareggio e due vittorie, tre partite consecutive da imbattuta e almeno un punto in classifica in quattro incontri su cinque: alla sconfitta interna di strettissima misura 24-27 all'esordio contro gli inglesi[192] e al rovescio 0-36 a Dublino contro l'Irlanda, fece seguito un pareggio in Francia e due vittorie consecutive contro Scozia a Roma e Galles a Cardiff[193].Grazie agli 11 punti totali realizzati, gli Azzurri evitarono l'ultimo posto per la prima volta dal2015.Oltre alle positive prestazioni della nazionale, il 25 febbraio aDublino ilbrescianoAndrea Piardi fu assegnato alla direzione dell'incontro della terza giornata traIrlanda eGalles, divenendo così il primo italiano ad arbitrare nel torneo[194].Vittoria francese numero 27 nel2025, anche se senza Slam, maturata di misura solo all'ultima giornata su inglesi e irlandesi, regolati rispettivamente di uno e due punti in classifica finale[195]; per la seconda edizione di seguito l'Italia evitò il Cucchiaio, destinato nuovamente alGalles, giunto nell'ultima giornata di torneo al suo diciassettesimo consecutivotest match perso, record negativo a livello internazionale[196].

Proprietà

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L'organismo proprietario e gestore del torneo è Six Nations Rugby Ltd., società di diritto irlandese con sede aDublino; originariamente formatosi come comitato tra le cinque federazioni che costituivano il torneo e divenuto un'impresa nel 2002, nel 2004 invitò laFederazione Italiana Rugby a divenirne socio paritario, con la stessa quota di partecipazione delle altre cinque[197].

A marzo 2021 la società britannica di investimenti nel settore sportivoCVC Capital Partners acquistò il 14,3% (un settimo del totale) della proprietà di Six Nations Ltd versando nelle sue casse la somma di 365 milioni di sterline[198] e divenendone comproprietario a pari titolo delle sei federazioni[198].

Six Nations Rugby è presieduto dal 2019 dall'ex rugbista scozzese John Jeffrey[199]; il suo amministratore delegato è altresì l'uomo d'affari britannico Benjamin Morel[200].

La società gestisce, dal 2006, anche ilSei Nazioni femminile e dal 2008 quello Under-20.

Formato

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Il torneo si svolge da sempre con la formula delgirone unico all’italiana con gare di sola andata a campi alternati ogni anno, ovvero ogni anno ogni squadra gioca in casa con le squadre di cui nella stagione precedente era stata ospite e viceversa.

Dal2017 il torneo adotta il metodo di punteggio dell’Emisfero Sud per stilare la classifica, ovvero:

  • 4 punti per la vittoria;
  • 2 punti per il pareggio;
  • 0 punti per la sconfitta;
  • 1 punto di bonus per la squadra sconfitta con 7 o meno punti di scarto;
  • 1 punto di bonus per la o le squadre che in un singolo incontro segnino almeno 4 mete.

In aggiunta a ciò, Six Nations Rugby ha previsto anche un bonus straordinario di 3 punti alla squadra che vinca tutti gli incontri di un'edizione, al fine di assicurarle la matematica vittoria del torneo[176].

Il sistema di classifica adottato prima di allora prevedeva 2 punti per la vittoria, 1 per il pareggio e 0 per la sconfitta indipendentemente dal punteggio con cui l’esito dell’incontro fosse maturato.

Schema degli incontri

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Dal2000 il torneo si disputa tra sei partecipanti; di conseguenza, dovendo ogni squadra disputare cinque incontri, ad anni alterni ne disputa tre in casa e due fuori e viceversa.Ogni due anni una qualsiasi partecipante ospita e visita le stesse squadre, anche se non necessariamente secondo lo stesso ordine di calendario.Le squadre che disputano tre incontri interni negli anni pari sonoFrancia,Galles eIrlanda, mentre invece negli anni dispari sonoInghilterra,Italia eScozia.Nello schema sottostante sono indicate le squadre che ciascuna delle sei partecipanti riceve in casa propria negli anni pari e in quelli dispari[201].

Tre incontri interniDue incontri interni
Anni pariFrancia (bandiera)FranciaGalles (bandiera)GallesIrlanda (bandiera)IrlandaInghilterra (bandiera)InghilterraItalia (bandiera)ItaliaScozia (bandiera)Scozia
Anni dispariInghilterra (bandiera)InghilterraItalia (bandiera)ItaliaScozia (bandiera)ScoziaFrancia (bandiera)FranciaGalles (bandiera)GallesIrlanda (bandiera)Irlanda

Il trofeo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Calcutta Cup, Millennium Trophy, Centenary Quaich, Triple Crown (rugby a 15), Trofeo Giuseppe Garibaldi, Trofeo Auld Alliance, Doddie Weir Cup e Cuttitta Cup.
Il trofeo assegnato fino al 2014

Fino al 1992 il torneo non assegnò al suo vincitore alcun trofeo fisico.Dall'edizione1993 fino al2014 se ne assegnò uno la cui genesi è costellata da una serie di eventi che ne misero persino in forse la sua stessa adozione: creato su iniziativa del barone Burghersh – erede al titolo diconte di Westmorland[202] – che, in quel periodo, stava organizzando un'esposizione di riconoscimenti sportivi alVictoria and Albert Museum diLondra[202], tale nuovo trofeo avrebbe dovuto essere l'elemento di punta della mostra[202] essendo stato concepito esplicitamente per essere associato a una nuova competizione durante il periodo della rassegna al pubblico, aperta a novembre 1992 e originariamente in programma fino al 14 febbraio successivo[202].Le20000 £ usate per realizzare tale trofeo, secondo gli organizzatori, avrebbero dovuto essere coperte dai proventi della mostra, il costo del cui biglietto era di4,95 £ a visitatore[202].Tuttavia, lacrisi della sterlina che aveva colpito il Paese alla fine dell'estate provocò la caduta d'interesse per l'evento, che fu cancellato poco dopo Capodanno del 1993[202].La società che gestiva l'evento finì in liquidazione e i trofei furono requisiti per un'asta giudiziaria; un rappresentante dellafederazione rugbistica gallese apprese in via confidenziale che per volontà dello stesso Burghersh, che desiderava una destinazione rugbistica per il suo nuovo trofeo, esso era stato pilotato verso il comitato del Cinque Nazioni[202].Il trofeo, una coppa pesante 200once (6,75 kg) diargento sterling, fu disegnata da James Brent-Ward e realizzata dall'orafo londinese William Comyns[203]; originariamente anche l'interno era d'argento, ma fu riplaccato in oro a 22 carati nel 2007 a seguito delle continue manipolazioni e della corrosione dovuta allochampagne ivi versato per festeggiare[203].La coppa ha 15 facce che rappresentano i giocatori della squadra e tre manici che simboleggiano la terna arbitrale; il basamento era a forma pentagonale con gli emblemi delle cinque federazioni, poi modificato di forma per accogliere anche l'Italia[203], e la sua capacità è quella di cinque bottiglie di champagne[203].

Tale trofeo fu ritirato dopo ilSei Nazioni 2014 e sostituito con uno che rispecchiasse compiutamente la struttura del torneo a sei partecipanti[204]; la nuova coppa fu realizzata dall'oreficeria Thomas Lyte di Londra inargento sterling 925 con tecniche sia manuali che con assistenzagrafica tridimensionale ed è alta75 cm.Il suo peso è dikg ed è a profilo esagonale con un basamento anch'esso a sei facce, ciascuna delle quali riportante inciso il logo di ognuna delle sei federazioni facenti parte del torneo[204].Più in basso, ai piedi dei sei logo, figura l'albo d'oro della competizione, con incisi i nomi dei vincitori dal 1883[204].

La prima assegnataria di tale nuovo trofeo fu l'Irlanda, vincitrice delSei Nazioni 2015.Periodicamente la coppa, che per circa dieci mesi l'anno è itinerante, esposta nelle clubhouse e durante gli eventi – rugbistici e non – del Paese vincitore, è presa in carico dagli specialisti di Thomas Lyte che provvedono alla sua manutenzione, pulizia ed eventuale restauro di elementi danneggiati[204].

Trofei accessori

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Durante ogni edizione di torneo vengono assegnati diversi trofei, sia messi in palio per iniziativa delle federazioni, sia assegnati dal comitato organizzatore della competizione.In ordine di anzianità di istituzione essi sono:

Il trofeo dellaTriple Crown

LaScozia è l'unica partecipante al torneo ad avere un premio in palio per ogni suo incontro: nell'ipotesi che vincesse un torneo con il Grande Slam, si aggiudicherebbe anche tutti i premi in palio contro le avversarie di turno più la Triple Crown.Per i relativi palmarès si rimanda alle singole voci.

Riconoscimenti simbolici

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  • Grande Slam, riconoscimento alla squadra che vinca tutte le gare di una singola edizione di torneo; il termine, in realtà, non fu mai ufficializzato per molto tempo, ma fu utilizzato per la prima volta dalTimes diLondra nel 1957 alla vigilia di un incontro traInghilterra eScozia[206]; ilGuardian usò tale termine per la prima volta nel 1968 in occasione del Grande Slam francese, il primo realizzato nel torneo dopo quello inglese di 11 anni addietro[92]. Secondo il regolamento del torneo, alla squadra che in una singola edizione realizzi cinque vittorie su altrettanti incontri spetta il titolo di «vincitore del Grande Slam»[201] benché a ciò non corrisponda alcun trofeo o premio fisico.
  • Whitewash: riconoscimento goliardico alla squadra che totalizzi solo sconfitte in un'edizione di torneo; ai tempi in cui non vigeva la classifica con il sistema a bonus significava anche concludere con zero punti;
  • Cucchiaio di legno: anch'esso riconoscimento goliardico ideato dagli studenti dell'Università di Oxford a fineXIX secolo, il termine fu associato al rugby in occasione dell'incontro delChampionship1894 quandoGalles eIrlanda lottavano per evitare l'ultimo posto e quello che ilSouth Wales Daily Post definì ironicamente «mortificante cucchiaio di legno»[207].

Impianti interni

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Lo stadio Olimpico di Roma accoglie l'Inghilterra in un insolito giorno di neve l'11 febbraio 2012

Altri famosi impianti hanno servito in passato come sede delle gare interne del torneo; tra quelli ancora in attività si citano lostadio di Colombes, in cui la Francia disputò i suoi incontri interni fino al1972[217] per poi essere rimpiazzato dalParco dei Principi diParigi dal1973 al1997[217];Inverleith Sports Ground diEdimburgo, casa del rugby scozzese per un quarto di secolo, dall'inaugurazione del1899[218] fino all'entrata in servizio diMurrayfield, e lostadio Flaminio aRoma, inaugurato nel 1959 e usato per il torneo olimpico di calcio del 1960, che fu il terreno interno dell'Italia per 30 incontri, dalSei Nazioni 2000 fino al2011; singolarmente, sia la partita d'esordio e quella di congedo dallo stadio furono una vittoria, contro laScozia nel 2000[154] e contro laFrancia nel 2011[171].

Diversi anche quelli ormai non più esistenti: uno dei più rilevanti, per portata storica, èLansdowne Road aDublino: inaugurato nel 1872 come stadio d'atletica[219], ospitò il suo primo torneo nel1884; sotto una sua tribuna alloggiava una fermata ferroviaria e fu demolito nel 2007 dopo quasi 140 anni di servizio[220]; al momento della demolizione era lo stadio più a lungo utilizzato nel torneo, nonché uno dei più vecchi impianti di rugby internazionale del mondo[220]. Sull'area in cui sorgeva è stato edificato il citato Aviva Stadium.Lo Stadio Nazionale diCardiff, invece, ebbe una vita più breve: costruito nel 1969 sulla stessa area dove sorge l'adiacenteArms Park, casa della nazionale gallese fino ai primianni settanta[221], fu utilizzato a lavori ancora in corso e ultimato solo nel 1984[221]; tuttavia, dopo solo tredici anni dal completamento, e poco più di venticinque di servizio, fu demolito per costruire il Millennium Stadium sulla sua area[221].

Anche in tempi moderni, comunque, si registrano casi di squadre che hanno giocato in stadi usualmente non dediti al rugby o diversi da quelli normalmente utilizzati per il torneo: fu il caso delGalles che, nelle more della costruzione del citato Millennium Stadium, disputò i Cinque Nazioni1998 e1999 nel vecchio stadiolondinese diWembley[222]. Ciò condusse alla singolare coincidenza di vedere Londra ospitare in contemporanea due incontri del torneo: accadde nella seconda giornata delCinque Nazioni 1999 quando a Twickenham si disputò Inghilterra – Scozia e a Wembley Galles – Irlanda[223].In maniera estemporanea, invece, laFrancia per la prima volta nella storia del torneo disputò nel2018 un incontro fuori dal circondario diParigi: in occasione della prima giornata di tale edizione, infatti, ricevette l'Italia alVélodrome diMarsiglia[224]; più recentemente, ancora la federazione francese decise l'adozione di sedi itineranti nelSei Nazioni 2024: essendo infatti indisponibile loStade de France in allestimento per ospitare itrentatreesimi giochi olimpici in programma aParigi, la nazionale in maglia blu ospitò l'Irlanda al citato Vélodrome di Marsiglia, l'Italia alPierre Mauroy diVilleneuve-d'Ascq (banlieue diLilla) e l'Inghilterra alParco olimpico di Lione aDécines-Charpieu[225].

Statistiche

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Lo stesso argomento in dettaglio:Statistiche del Sei Nazioni.
Progressione del palmarès dal 1883 al 2024

A tutta l'edizione2024, a guidare il palmarès sonoGalles eInghilterra, prime a pari merito con 39 vittorie ciascuna[226]; laFrancia ha vinto 26 edizioni, la prima delle quali nel1954 alla sua venticinquesima partecipazione.L'Irlanda vanta 24 titoli e laScozia 22; quest'ultima è l'unica, a parte la stessaItalia, a non avere ancora vinto il torneo da quando, nel2000, fu esteso a sei squadre.

L'Inghilterra guida, altresì, tutte le classifiche di rendimento del torneo: su 498 incontri disputati ne ha vinti 272, miglior prestazione sia in senso assoluto che nel rapporto percentuale partite vinte / giocate (54,61%); guida la classifica delle mete segnate con 558, nonché dei punti marcati (tenendo conto dei vari sistemi di punteggio adottati nel corso degli anni) con7411[226].

Il miglior realizzatore della storia del torneo è, invece, l'irlandeseJonathan Sexton, autore di 566 punti, davanti al connazionaleRonan O'Gara (557) e all'ingleseJonny Wilkinson (546)[226].Irlandese è anche il record di mete, appannaggio diBrian O'Driscoll con 26, che nel 2011 batté il primato precedente che resisteva dal 1933, quello delloscozzeseIan Smith con 24[227]; terzo miglior marcatore di sempre è ilgalleseGeorge North (23).Il giocatore più presente nel torneo è invece l'italianoSergio Parisse, con 69 incontri disputati; dietro di lui il galleseAlun Wyn Jones (67) e il citato O'Driscoll (65)[226].

Sponsor

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Logo del torneo dal 2003 al 2017

Il primo contratto dinaming del torneo fu stipulato a partire dall'edizione1997 con la banca d'affari britannicaLloyds TSB[149]; il contratto, della durata di 5 anni, portò nelle casse del comitato organizzatore una somma di circa 6 milioni disterline l'anno fino a tutto il 2002[149].

Il logo (senza sponsor) dal 2003 al 2024

A novembre 2002 il comitato organizzatore siglò un accordo conRoyal Bank of Scotland (RBS) per la stessa cifra annua garantita da TSB[228]; nel 2009 RBS rinnovò il suo impegno fino al 2013 per un importo presunto di 20 milioni annui, che un portavoce della banca tuttavia smentì[229] e, a seguire, fino al 2017[230] per una somma complessiva di 55 milioni nell'intero quadriennio[231]; a giugno 2016 RBS annunciò che non avrebbe prolungato ulteriormente l'accordo di sponsorizzazione[231] anche se, nelle more di un accordo da parte di Six Nations Rugby con un nuovo partner[232], la stessa RBS autorizzò una sua controllata,National Westminster Bank, a firmare un accordo-ponte per la durata di una sola edizione, quella del2018[233].

Alla fine di quello stesso anno Six Nations Rugby annunciò un accordo fino al 2024 con la multinazionale delle bevande alcolicheDiageo, proprietaria del marchio della birra irlandeseGuinness[234] che dà il nome al torneo; tale accordo fu prolungato dalle parti a fine 2023 per un termine non reso noto alla stampa e, contestualmente, la sponsorizzazione Guinness fu estesa anche altorneo femminile[235].

Logo del torneo dal 2019

Per effetto delle citate sponsorizzazioni, i nomi commerciali assunti dal torneo nel corso degli anni sono stati:

  • Lloyds TSB Five Nations (1998-1999)
  • Lloyds TSB Six Nations (2000-2002)
  • RBS Six Nations (2003-2017)
  • NatWest Six Nations (2018)
  • Guinness Six Nations (2019-)

Copertura televisiva

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LaBBC fu la prima rete televisiva in assoluto ad assicurare la copertura del torneo; come sopra detto, trasmise in diretta televisiva il suo primo incontro internazionale di rugby il 19 marzo 1938 in occasione dell'InghilterraScozia di quell'edizione delChampionship[69][70].

Fino all'edizione1997, in tutto ilRegno Unito fu la stessa BBC a trasmettere gli incontri del torneo; in quell'anno l'emittente satellitareSky UK[236] offrì per il quadriennio 1998-2001 una cifra stimata intorno ai 260 milioni disterline per l'acquisto dei diritti televisivi del torneo[236], ma incontrò l'opposizione di Galles, Irlanda e Scozia che invitarono altri operatori terrestri e in chiaro a presentare le loro offerte; BBC eITV presentarono un'offerta rispettivamente di 120 e 140 milioni di sterline per la copertura di quattro edizioni del Sei Nazioni, altrettante dellaHeineken Cup e gli incontri internazionali oltremare delle quattro britanniche[236].BBC, alla fine delle contrattazioni, mantenne i diritti in chiaro del torneo per il Regno Unito[237], con ITV che acquisì i diritti di ritrasmissione in differita degli highlight degli incontri per non più di 60 minuti di video a incontro[237].

InFrancia il torneo, fin da quando se ne iniziò la diffusione televisiva nel Paese, è sempre stato trasmesso dal servizio pubblico (dapprima laRTF, poi l'ORTF e, a seguire,France TV)[238].Anche quando l'Italia non faceva parte del torneo, laRai era solita trasmetterne in diretta alcuni incontri tra i più rilevanti[239][240], di norma affidandoli al commento tecnico diPaolo Rosi[241].

Al 2025 la situazione dei diritti televisivi del torneo è la seguente:

Evoluzione della composizione del torneo

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Albo d'oro

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Vittorie per squadra

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Incorsivo i tornei condivisi.

SquadraVittorieEdizioni
Galles (bandiera)Galles391893 ·1900 ·1902 ·1905 ·1906 ·1908 ·1909 ·1911 ·1920 ·1922
1931 ·1932 ·1936 ·1939 ·1947 ·1950 ·1952 ·1954 ·1955 ·1956
1964 ·1965 ·1966 ·1969 ·1970 ·1971 ·1973 ·1975 ·1976 ·1978
1979 ·1988 ·1994 ·2005 ·2008 ·2012 ·2013 ·2019 ·2021
Inghilterra (bandiera)Inghilterra391883 ·1884 ·1886 ·1890 ·1892 ·1910 ·1912 ·1913 ·1914 ·1920
1921 ·1923 ·1924 ·1928 ·1930 ·1932 ·1934 ·1937 ·1939 ·1947
1953 ·1954 ·1957 ·1958 ·1960 ·1963 ·1973 ·1980 ·1991 ·1992
1995 ·1996 ·2000 ·2001 ·2003 ·2011 ·2016 ·2017 ·2020
Francia (bandiera)Francia271954 ·1955 ·1959 ·1960 ·1961 ·1962 ·1967 ·1968 ·1970 ·1973
1977 ·1981 ·1983 ·1986 ·1987 ·1988 ·1989 ·1993 ·1997 ·1998
2002 ·2004 ·2006 ·2007 ·2010 ·2022 ·2025
Irlanda (bandiera)Irlanda241894,1896 ·1899 ·1906 ·1912 ·1926 ·1927 ·1932 ·1935 ·1939
1948 ·1949 ·1951 ·1973 ·1974 ·1982 ·1983 ·1985 ·2009 ·2014
2015 ·2018 ·2023 ·2024
Scozia (bandiera)Scozia221886 ·1887 ·1890 ·1891 ·1895 ·1901 ·1903 ·1904 ·1907 ·1920
1925 ·1926 ·1927 ·1929 ·1933 ·1938 ·1964 ·1973 ·1984 ·1986
1990 ·1999

Il Sei Nazioni femminile

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sei Nazioni femminile.

Un torneo analogo al Sei Nazioni esiste anche in ambito femminile dal 1996: inizialmente composto dalle quattroUnion britanniche, vide uscire e rientrare l'Irlanda, la presenza fissa dellaFrancia dal 1999 e dellaSpagna dal 2001 al 2006; con l'acquisizione del torneo da parte di Six Nations Rugby, l'Italia rimpiazzò dal 2007 la citata Spagna[249] per allineare la composizione del torneo femminile a quello maschile e uniformare i calendari, che da quel momento in poi avrebbero previsto, per la stessa giornata, gli stessi incontri per ogni categoria di nazionale[249].

Capofila del palmarès di tale manifestazione è, al 2022, l'Inghilterra con 18 vittorie, a seguire la Francia con 6, l'Irlanda con 2 e la Scozia con 1; Galles e Italia ancora non l'hanno mai vinto, vantando entrambe un secondo posto come miglior risultato.Fino al 2020 si teneva negli stessi fine settimana del Sei Nazioni maschile; dal 2022 inizia nel fine settimana successivo al termine del citato torneo maschile[250].

Tornei giovanili

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Sei Nazioni Under-20

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Il Sei Nazioni Under-20, nato nel 2008, è solo maschile e si disputa, con lo stesso calendario, negli stessi fine settimana in cui sono impegnate le rappresentative maggiori maschili.Al 2023 è stato vinto 7 volte dall'Inghilterra, 5 dall'Irlanda, 3 dalla Francia, 2 dal Galles e mai da Italia e Scozia.

Festival Sei Nazioni Under-18

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Il Festival Sei Nazioni Under-18 fu istituito nel 2018, ma si svolge con criteri diversi rispetto ai tornei seniores e U-20[251]: esso si disputa infatti in aprile nell'arco di circa una settimana e tre giornate di gioco, in due delle quali tre squadre si incontrano tra loro disputando solo un tempo alla volta tra di esse[251]; inizialmente solo maschile, dal 2022 ne esiste anche la classe di competizione femminile[252].

Note

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Bibliografia

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Voci correlate

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Impianti del passatoYves du Manoir, Colombes (Francia) ·Parco dei Principi, Parigi (Francia) ·Vélodrome, Marsiglia (Francia) ·Parc OL (Francia) ·Pierre Mauroy (Francia) ·Cardiff Arms Park (Galles) ·National Stadium, Cardiff (Galles) ·Rodney Parade, Newport (Galles) ·St. Helen’s, Swansea (Galles) ·Wembley, Londra (Galles) ·Richmond Athletic Ground, Londra (Inghilterra) ·Rectory Field, Blackheath (Inghilterra) ·Cardigan Field, Leeds (Inghilterra) ·Welford Road, Leicester (Inghilterra) ·Whalley Range, Manchester (Inghilterra) ·Balmoral Showgrounds, Belfast (Irlanda) ·Ormeau Road, Belfast (Irlanda) ·Ravenhill, Belfast (Irlanda) ·Mardyke, Cork (Irlanda) ·Lansdowne Road, Dublino (Irlanda) ·Stadio Flaminio, Roma (Italia) ·Inverleith Sports Ground, Edimburgo (Scozia) ·Raeburn Place, Edimburgo (Scozia)
Riconoscimenti e trofei accessoriGrande Slam ·Triple Crown ·Cucchiaio di legno ·Trofeo Auld Alliance ·Calcutta Cup ·Centenary Quaich ·Cuttitta Cup ·Doddie Weir Cup ·Trofeo Garibaldi ·Millennium Trophy
VarieStatistiche
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Rugby a 15 in Francia
FederazioneFédération Française de Rugby ·Nazionale maschile (statistiche) ·Nazionale femminile (statistiche) ·Nazionali giovanili
Attività nazionaleLigue Nationale de Rugby ·Top 14 ·Pro D2 ·Campionato femminile
Attività internazionaleSei Nazioni ·Sei Nazioni femminile
SelezioniBarbarian francesi
EventiGiochi Interalleati ·Torneo FIRA 1937 ·Coppa Europa femminile 1988 ·Coppa del Mondo 1991 ·Campionato europeo femminile 1997 ·Coppa del Mondo 1999 ·Campionato europeo femminile 2001 ·Campionato europeo femminile 2004 ·Coppa del Mondo 2007 ·Trofeo europeo femminile 2010 ·Coppa del Mondo femminile 2014 ·Coppa del Mondo 2023
CategorieSquadre di club ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
TrofeiTrofeo Auld Alliance ·Trophée des Bicentenaires ·Dave Gallaher Trophy ·Trofeo Giuseppe Garibaldi ·Trofeo Anita Garibaldi
Attività del passatoCoppa di Francia ·Coppa dei Campioni FIRA
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Rugby a 15 nelle Isole Britanniche
Galles
FederazioneWelsh Rugby Union ·Nazionale maschile (statistiche) ·Nazionale femminile
Attività nazionaleWelsh Premier Division ·Coppa del Galles
CategorieSquadre di club ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
Inghilterra
FederazioneRugby Football Union ·Nazionale maschile (statistiche) ·Nazionale femminile (statistiche) ·Nazionale A maschile ·England Counties
Attività nazionaleStruttura campionati ·Premiership ·RFU Championship
CategorieSquadre di club ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
Irlanda
FederazioneIrish Rugby Football Union ·Nazionale maschile ·Nazionale femminile ·Nazionale A maschile
Attività nazionaleAll-Ireland League ·Irish Interprovincial (1946-2002)
CategorieSquadre di club ·Rugbisti ·Arbitri · Stadi (in Repubblica d’Irlandain Irlanda del Nord)
Scozia
FederazioneScottish Rugby Union ·Nazionale maschile (statistiche) ·Nazionale femminile ·Nazionale A maschile ·Nazionali giovanili
Attività nazionaleScottish Premiership ·Coppa di Scozia
CategorieSquadre di club ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
Attività interbritannica
Attività di clubUnited Rugby Championship ·Coppa Anglo-Gallese ·British and Irish Cup
Attività internazionaleSei Nazioni ·Sei Nazioni femminile ·Churchill Cup
EventiKing’s Cup (1919) ·Coppa del Mondo 1991 ·Coppa del Mondo femminile 1991 ·Coppa del Mondo femminile 1994 ·Coppa del Mondo 1999 ·Coppa del Mondo femminile 2010 ·Coppa del Mondo 2015 ·Campionato mondiale U-20 2016 ·Coppa del Mondo femminile 2017
SelezioniBritish and Irish Lions ·Barbarians ·Gran Bretagna femminile
Storia e trofeiWorld Rugby Museum ·Trofeo Auld Alliance ·James Bevan Trophy ·Calcutta Cup ·Centenary Quaich ·Cook Cup ·Cuttitta Cup ·Hillary Shield ·Hopetoun Cup ·Lansdowne Cup ·Millennium Trophy ·Prince William Cup ·Tom Richards Trophy ·Varsity Match ·Doddie Weir Cup
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Rugby a 15 in Italia
FederazioneFederazione Italiana Rugby ·Nazionale maschile ·Nazionale femminile ·Nazionale A maschile ·Under-20
Attività nazionaleStruttura dei campionati ·Serie A Élite maschile (derby d’Italia) ·Serie A Élite femminile ·Serie A maschile ·Serie A femminile ·Serie B ·Serie C ·Coppa Italia
Attività interconfederaleUnited Rugby Championship (derby italiano)
Attività internazionaleSei Nazioni ·Nations Cup ·Sei Nazioni femminile ·Giocatori internazionali di rilievo
Attività giovanileCampionato U-18
CategorieSquadre di club maschili ·Squadre di club femminili ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
EventiCoppa Europa 1952 ·Coppa Europa 1954 ·Campionato europeo femminile 1995 ·Campionato europeo femminile 1999 ·Coppa delle Nazioni femminile 2002 ·Coppa delle Nazioni femminile 2006 ·Campionato mondiale giovanile 2011 ·Campionato europeo femminile 2012 ·Campionato mondiale U-20 2015 ·Campionato mondiale U-20 2020 ·Torneo di qualificazione al mondiale femminile 2021
SelezioniI Dogi ·I Lupi
TrofeiCuttitta Cup ·Trofeo Giuseppe Garibaldi ·Trofeo Anita Garibaldi
OrganizzazioniAssociazione italiana rugbysti ·L.I.R.E.
Attività del passatoCoppa dei Campioni FIRA ·Churchill Cup ·Coppa Intercontinentale ·Supercoppa italiana
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Competizioni internazionali di rugby a 15
Maschili
MondialiCoppa del Mondo ·Campionato World Rugby Under-20 ·Trofeo World Rugby Under-20
ContinentaliAfrica ·Asia ·Europa ·Nordamerica ·Sudamerica ·Oceania
InternazionaliSei Nazioni ·The Rugby Championship ·Pacific Nations Cup ·Elgon Cup
Tornei soppressiAmericas Rugby Championship ·Asian Rugby Championship ·Asian Rugby Series ·Asian Five Nations ·Churchill Cup ·Nations Cup ·Pacific Rim ·Tbilisi Cup
Femminili
MondialiCoppa del Mondo
ContinentaliAfrica ·Asia ·Europa ·Oceania
InternazionaliSei Nazioni ·WXV ·Pacific Four Series ·Elgon Cup
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