Ilcinema di genere è un'etichetta con cui si definisce spesso un certo tipo dicinematografia popolare che faceva uso di elementi fantastici, comici, grossolani o volgari, amati particolarmente dalla massa popolare e che erano considerati di qualità minore e generalmente inferiori dall'élite costituita dalle persone colte.
Alcuni riconducono tale cinematografia aifilm d'exploitation e aiB-movie,[senza fonte] ma l'espressione deriva dalla presenza in questo filone di una distinzione netta tra diversi generi stereotipati: infatti l'espressione 'di genere' - che veniva già usata per le altre arti, non solo per il cinema - aveva originariamente un'accezione dispregiativa. L'espressione "cinema di genere" è stata spesso usata in contrapposizione a quella di "cinema d'autore" o "impegnato" o anche "cinema d'essai". È caratterizzato da una ricerca di maggiore cura dei contenuti e della qualità, in quanto rivolto a un pubblico piùcolto, essendo quello di genere ritenuto "commerciale" e politicamente poco impegnato.
Dalla fine degli anni cinquanta il cinema italiano nel mondo iniziò ad avere un grande successo e riconoscimento ed una grossa distribuzione. Con questa fase si sviluppò sia il cinema d'arte, che veniva considerato il vero risultato di cui l'Italia avrebbe potuto vantarsi, che quello di genere, molto stimato all'estero ma che in Italia veniva fatto principalmente per sostenere economicamente il cinema d'arte. La caratteristica principale del cinema di genere italiano è il rifarsi al modello sviluppato nei decenni precedenti daHollywood, modello canonizzato e di successo e di trasfonderlo nel cinema italiano adattandolo ai gusti del pubblico locale e soprattutto ai mezzi di produzione a propria disposizione.
Si pensi al generepeplum che, seppur in Italia aveva avuto già una sua stagione agli albori del cinema con ad esempioQuo vadis? diEnrico Guazzoni nel1913 oCabiria diGiovanni Pastrone del1914, ebbe un incredibile sviluppo a partire daikolossal hollywoodiani, spesso girati proprio aCinecittà. Infatti, da tali produzioni venne assimilato ilmodello di successo e ripetuto in chiave italiana in tutte le sfumature possibili da quellacomica (Totò contro Maciste del1962) a quellahorror (Maciste contro il vampiro del1961 edErcole al centro della terra del1963).
Talvolta, i generi o sottogeneri venivano creatiex novo tramite prestiti e contaminazioni tra generi differenti: così, per esempio, ilDecamerotico. Appartengono al cinema di genere anche filoni cinematografici minori ma che hanno la stessa caratteristica di essere generati da un modello canonico riproposto più e più volte finché il pubblico non si stanca: per esempio, lecommedie erotico-familiari, il cui capostipite èGrazie zia diSamperi, del1968.
L'affezione per un determinato genere mobilitava un grande pubblico, generalmente di modesta cultura cinematografica, e di solito i film prodotti venivano stroncati dallacritica italiana. Essi erano all'epoca ritenuti dalla critica, dal "cinema intellettuale", triviali, dozzinali e di poco pregio artistico. In parte ciò era vero in quanto una delle caratteristiche del cinema di genere era di ottenere il massimo riscontro commerciale con il minimo dei mezzi. Ne derivò l'accostamento aifilm d'exploitation e aiB-movie. Col passar del tempo alcuni di questi film sono stati completamente rivalutati divenendo, per molti, operedi culto e veri capolavori.
Infatti, la scarsità di mezzi propria dell'industria cinematografica italiana in molti casi costringeva a invenzioni narrative o tecniche geniali e originali. Si pensi alla vena rivoluzionaria della trama di certispaghetti western, o aglieffetti speciali assolutamente artigianali di certi horror italiani (la scena dell'occhio trafitto inZombi 2). La vena di originalità e inventiva permetteva di rinverdire certi filoni anche dopo l'ennesima replica, con soluzioni veramente geniali. Così, quando il filone deglispaghetti western si pensava fosse ormai al capolinea, ecco che comparve la vena comica eparodistica con la serie diTrinità, che diede immediatamente avvio a un nuovo filone, sempre rimanendo nell'ambito del genere.
Una possibile divisione[senza fonte] del cinema di genere italiano prevede sette filoni principali, ma la casistica di sottogeneri e filoni che ne è scaturita è molto più ampia.
Tale suddivisione in generi principali è parziale in quanto non considera molti altri generi popolari, come ad esempio ifilm horror all'italiana (Mario Bava,Lucio Fulci,Dario Argento,Joe D'Amato,Bruno Mattei,Lamberto Bava), lafantascienza e ilpeplum, o le commistioni tra generi come i poliziotteschi comici (come quelli della serie diPiedone o delMonnezza).Ilcinema italiano di fantascienza è spesso dimenticato, in quanto è stato per lo più un filone d'imitazione abasso costo del cinema statunitense e caratterizzato da una elevatacontaminazione tra i generi (primo tra tutti l'orrore, ma anche molti altri, tra i quali la commedia, lo spionaggio, ilsatirico e perfino il peplum). Tali fenomeni di contaminazione ed imitazione sono comunque caratteristici di pressoché tutto il cinema di genere italiano.
Altri progetti