Cina - LocalizzazioneIn verde scuro i territori controllati dalla Repubblica Popolare Cinese, in verde chiaro le province rivendicate ma non controllate.
LaRepubblica Popolare Cinese (中华人民共和国S,Zhōnghuá Rénmín GònghéguóPascolta la pronuncia in mandarino standardⓘ), chiamata anche semplicementeCina (中国S,ZhōngguóP; ),[6] è uno Stato dell'Asia orientale. La Repubblica Popolare Cinese è stata in passato indicata comeCina popolare, al fine di distinguerla dallaRepubblica di Cina, lo Stato che l'ha preceduta e della quale ha ereditato quasi l'intero territorio, indicata invece come Cina Nazionalista o, dal 1949,Taiwan (o Formosa). Entrambe le entità reclamano il controllo sul territorio complessivo cinese. La Repubblica Popolare Cinese con oltre 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, è il secondo stato più popoloso del mondo, dopo l'India.[3]
La Cina rivendica la propriasovranità anche su Taiwan, che a propria volta rivendica la propria sovranità sullaCina continentale. L'isola è rimasta dal 1949 sotto il controllo del governo della Repubblica di Cina (o Taiwan), che precedentemente governava anche la Cina continentale, ed è rivendicata dalla Repubblica Popolare Cinese comeprovincia di Taiwan. La complessacondizione politica di Taiwan è una delle conseguenze dellaguerra civile cinese, che ha preceduto la fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
L'antica civiltà cinese, una delle più antiche al mondo, si sviluppò inizialmente nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. A partire dall'età del bronzo, verso la fine delII millennio a.C., si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima metà delI millennio a.C., nota comedinastia Zhou (周朝), il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione (periodo delle Primavere e Autunni, 春秋), con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall'VIII al III secolo a.C. Nel 221 a.C. loStato di Qin sconfisse e conquistò i territori di tutti gli altri Stati combattenti, dando vita alprimo impero della storia cinese sotto la guida del primo imperatore cineseQín Shǐ Huángdì delladinastia Qin (秦朝). Da quel momento il titolo diimperatore della Cina divenne il sinonimo della raggiunta supremazia. La dinastia Qin non durò a lungo, infatti i popoli precedentemente conquistati vennero poco dopo riuniti sotto l'egida delladinastia Han (汉朝, III secolo a.C. - III secolo d.C.). I quattro secoli in cui regnarono i sovrani della dinastia Han sono considerati cruciali per la definizione e l'affermazione della identità culturale cinese, tanto da divenire il termine con cui i cinesi definirono se stessi (con il termine appunto di etnia o popolohan, 汉族). Da allora, la storia cinese ha visto l'alternarsi di periodi di divisione e fasi di unificazione, con conseguenti periodi di frammentazione, contrazione o espansione territoriale, sotto l'egida di diversedinastie, talora di etnia straniera, come avvenuto nel caso dei mongoli o dei mancesi.
L'ultima dinastia fu quella deiQing, il cui regno si concluse nel 1911 con la fondazione dellaRepubblica di Cina (中华民国). Dopo la sconfitta dell'Impero giapponese (大日本帝国) durante laseconda guerra mondiale, il Paese fu scosso dalla guerra civile, che vedeva contrapposte le forze nazionaliste delKuomintang (国民党), il partito che allora deteneva il governo del paese, e le forze facenti capo al Partito Comunista Cinese. Nel 1949 la guerra si concluse con la sconfitta del Kuomintang e la conseguente fuga del governo nazionalista sull'isola di Formosa, nella cui capitaleTaipei (台北) ha tuttora sede l'attuale Repubblica di Cina, altresì nota come Taiwan. In seguito alla vittoria conseguita sul continente, il 1º ottobre del 1949 a Pechino le forze comuniste guidate daMao Zedong proclamarono ufficialmente la nascita della Repubblica Popolare Cinese.
Dissidenti politici e gruppi per idiritti umani hanno denunciato ladittatura del governo cinese per diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui repressione politica, repressione delleminoranze religiose ed etniche,censura, sorveglianza di massa e la violenza utilizzata nel reprimere il dissenso, come quella esibita durante leproteste di piazza Tienanmen del 1989.
I cinesi si riferiscono comunemente al proprio Paese usando il termineZhōngguó (中国, composto diZhōng, "centrale" o "medio", eGuó, "regno", "Stato"). Questa parola antica (il termine si ritrova nelloShujing del VI secolo a.C.) ha una valenza religiosa e cosmologica, indicando la civiltà celestialmente centrata, ed era in origine un nome collettivo riferito all'insieme di regni presenti nelle pianure della Cina del Nord.[10] Con l'avvento dell'impero esso divenne poi sinonimo di terra di insediamento dei cinesi Han, che si contrapponeva alle terre abitate dai "barbari" di etnie differenti (come le tribù deiXiongnu 匈奴). Sotto la dinastia mancese dei Qing (清朝, XVII-XIX secolo) il termine perse questa connotazione strettamente legata all'appartenenza etnica al gruppo Han, per espandersi fino a comprendere l'intera compagine di gruppi etnici raccolti sotto l'egida del potere dei Qing, il cui impero aveva una forte connotazione multietnica e multiculturale.[10]
Soltanto a partire dal XIX secolo il termineZhōngguó divenne sinonimo di Stato o nazione cinese.[11] Dal 1949 il nome ufficiale del Paese è Repubblica Popolare Cinese (中华人民共和国S, Zhōnghuá Rénmín GònghéguóP).
Vi sono diverse teorie che tentano di spiegare l'origine della parola "Cina". Essa potrebbe derivare dalpersianoChin (چین), che a sua volta deriva dalla parolasanscritaCīna (चीन),[12] parola che si ritrova nelle prime scrittureindù, tra cui ilMahābhārata (V secolo a.C.) eManusmṛti (II secolo a.C.).[13][14] Una diversa teoria è stata proposta nel XVII secolo dal missionario gesuitaMartino Martini, secondo il quale il nome Cina deriverebbe da "Qin" (秦,Ch'in), il più occidentale dei regni cinesi durante ladinastia Zhou; la teoria trova forte plausibilità nel fatto che è stato proprio il regno Qin a unificare la Cina nel 221 a.C.
Grande Tempio di Xuanyuan Huangdi, a Huangling, Yan'an,Shaanxi. 黄帝Huángdì è una figura storico-religiosa fondamentale per la civiltà cinese; simbolo del sovrano cosmico che, comeaxis mundi, congiunge il Cielo (del cui polo è personificazione) con la Terra. Huangling è il luogo dove, secondo i miti tradizionali, il Dio Giallo nella sua incarnazione mortale (軒轅Xuānyuán) sarebbe stato sepolto.Altro Tempio del Dio Giallo a Jinyun, Lishui,Zhejiang. Templi di tal sorta sono molto diffusi nella Cina odierna, in virtù della grande importanza data dal governo del Paese al culto di Xuanyuan.Cerimonia pubblica al Tempio diShennongYandi aSuizhou, inHubei. Shennong Yandi è il dio dell'agricoltura, della tecnica, e antenato dei Cinesi del sud.
Più si risale indietro nellastoria della Cina, più i fatti documentati si intrecciano con lamitologia di questa civiltà. I grandi antenati, progenitori delle etnie che popolano la Cina e istitutori della civiltà cinese, sono considerati il riflettersi nel piano della materia di divinità cosmiche (ordinatrici del mondo). Tra di essi sono di precipua importanzaFuxi,Nüwa eShennong, rispettivamente personificazioni delle potenze numinose del Cielo (Tian), della Terra (Di) e della razionalità umana (ren); e i Cinque Dèi (Wufang Shangdi) — ilDio Giallo, il Dio Nero, il Dio Blu/Verde, ilDio Rosso e il Dio Bianco —, manifestazioni nello spazio (le quattro direzioni più il centro) e nel ciclo del tempo dell'anno (le quattro stagioni), ognuna caratterizzata da uno deicinque elementi e da uno dei cinque pianeti/stelle del sistema del Sole, della potenza del supremo Dio del Cielo (Tian oShangdi), identificata come operante nel polo nord della volta celeste.
Tra le figure degli dèi-antenati fondatori hanno primaria importanzaHuangdi (黃帝, il "Dio Giallo" o "Imperatore Giallo", omofono del titolo poi usato dagli imperatori, scritto però con i grafemi 皇帝, che significano "divo imperatore" o "divo re") — che rappresenta il centro easse della cosmologia del Dio del Cielo, da cui il suo nome come essere terreno, 軒轅Xuānyuán, che significa "Asse delCarro" del polo nord celeste — e sua moglieLeizu: l'uno sarebbe l'ideatore dell'intera tradizione culturale-statuale cinese e sarebbe il progenitore di tutti i CinesiHan, l'altra avrebbe introdotto nella Valle del Fiume Giallo l'uso delbaco da seta. Altri poi gli dèi-antenati o eroi culturali di grande importanza, tra cuiYu il Grande, vissuto alla fine del III millennio a.e.v., identificato come colui che introdusse l'uso delle armi di bronzo.
La tradizione cinese tramanda l'esistenza di tre antiche dinastie nel periodo che precede il III secolo a.C (nel 221 a.C. ci fu l'avvento dell'impero Qin, il primo impero della storia cinese). Secondo il mito, la più antica dinastia sarebbe quella degliXia (夏朝) intorno al 2100 a.C., che venne soppiantata dalladinastia Shang (商朝), la quale cedette infine il posto a quella deiZhou.
Le tracce più antiche diHomo erectus ritrovate in Cina sono quelle dell'uomo diYuanmou (袁某直立人). Nel 1965 nel distretto di Yuanmou vennero ritrovati due denti incisivi appartenenti ad un ominide maschio adulto rinominatoHomo erectus Yuanmouensis. Gli incisivi sono stati fatti risalire, attraverso la datazione archeomagnetica a 1 700 000 anni fa. Esso costituisce l'ominide più antico ritrovato non solo in Cina ma nell'intera Asia.[15] L'Homo erectus meglio studiato è invece l'uomo di Pechino (北京人), risalente a780000-680000 anni fa. I fossili diHomo sapiens più antichi risalgono invece a18000-11000 anni fa. Grazie ai cambiamenti climatici che seguirono il ritiro dei ghiacci, tra il VIII e il IV millennio a.C. si assistette alla transizione da comunità di cacciatori-raccoglitori a gruppi dediti all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.[16]
I reperti archeologici testimoniano l'esistenza di un gran numero di comunità umane insediatesi su un vasto territorio che comprende le valli delFiume Azzurro e delFiume Giallo. La caratteristica principale di questi insediamenti risiede nell'altissimo grado di differenziazione culturale che si riscontra nei manufatti, nella struttura delle abitazioni e in generale nelle testimonianze della vita collettiva di ciascuna comunità.[17] Secondo gran parte degli storici e archeologi moderni il modello più credibile per le origini della civiltà cinese si basa quindi su una molteplicità diculture regionali sviluppatesi in maniera autonoma, caratterizzate da sfere di influenza che talvolta entravano in contatto tra loro.[18] L'adozione di questo modello policentrico segna un netto punto di svolta rispetto alla tesi tradizionale (frutto dei miti fondativi e delle tradizionali cronache imperiali), fondata sull'idea di un'origine unitaria della civiltà cinese, e rappresenta uno dei più importanti risultati scientifici raggiunti grazie all'introduzione della storia e dell'archeologia moderne in Cina agli inizi delXX secolo.[17]
A partire dal III millennio a.C. gli scavi archeologici testimoniano l'esistenza di diverse comunità urbane, sparse su insediamenti diepoca neolitica: molti dei quali si trovano nelle pianure circostanti il fiume Giallo. I più antichi manufatti di bronzo mai ritrovati in Cina risalgono invece al 3100-2700 a.C., nel sito archeologico della cosiddettacultura di Majiayao (马家窑). Esistono reperti riconducibili a diverseculture dell'età del bronzo, ma l'utilizzo di questo materiale rimase molto diffuso fino al V secolo a.C.
Yinxu, le rovine della capitale degliShang posteriori (XIV secolo a.C.).
Secondo la tradizione cinese, laprima dinastia fu quella degliXia, emersa intorno al 2100 a.C.[19] La dinastia Xia segnò l'inizio del sistema politico cinese basato su monarchie ereditarie, odinastie, che sarebbe durato per un millennio.[20] La dinastia Xia venne a lungo ritenutamitica dagli storici fino a quando, nel 1959, non furono effettuati scavi scientifici nei siti della primaetà del bronzo diErlitou, nell'Henan.[21] Non è chiaro, comunque, se questi siti siano resti della dinastia Xia o di un'altra cultura emersa nello stesso periodo.[22] La successivadinastia Shang è la prima ad essere confermata da testimonianze contemporanee.[23] Gli Shang governarono la pianura delFiume Giallo, nella Cina orientale, dal XVII all'XI secolo a.C.[24] Le loroiscrizioni sulle ossa oracolari (dal 1500 a.C. circa)[25][26] rappresentano la più antica forma di scrittura cinese mai trovata[27] e sono le dirette antenate deicaratteri cinesi moderni.[28]
Gli Shang vennero sottomessi dagliZhou, che governarono tra l'XI e il V secolo a.C., anche se l'autorità centralizzata fu lentamente erosa dai signori della guerra feudali. Alla fine, dall'indebolito dominio zhou emersero alcuni principati che smisero di obbedire al legittimo sovrano e continuarono a dichiararsi guerra tra loro durante i 300 anni del cosiddettoperiodo delle primavere e degli autunni. All'epoca delperiodo degli Stati Combattenti, tra il V e il III secolo a.C., erano rimasti sette grandi stati potenti.[29]
Il periodo degli Stati Combattenti terminò nel 221 a.C., dopo che lostato di Qin ebbe conquistato gli altri sei regni, riunificato la Cina e stabilito l'ordine dominante diautocrazia. Il reZheng di Qin, autoproclamatosiPrimo Imperatore delladinastia Qin, promulgò le riformelegaliste di Qin in tutta la Cina, in particolare la standardizzazione forzata dei caratteri cinesi, delle unità di misura, della larghezza delle strade (vale a dire la lunghezza degli assi dei carri) e della valuta. La sua dinastia sottomise e annetté i territori delle tribù yue inGuangxi,Guangdong eVietnam.[30] La dinastia Qin durò solo quindici anni, cadendo subito dopo la morte del Primo Imperatore, in quanto le sue dure politiche autoritarie avevano portato a una diffusa ribellione.[31][32]
A seguito di unadiffusa guerra civile durante la quale fu data alle fiamme la biblioteca imperiale diXianyang, prese il sopravvento ladinastia Han, che governò la Cina tra il 206 a.C. e il 220 d.C.: essa creò un forte senso di identità culturale tra la popolazione, tanto che ancora oggi i cinesi vengono indicati con l'etnonimo «han».[31][32] Gli Han espansero considerevolmente il territorio dell'impero, con campagne militari che raggiunsero l'Asia centrale, la Mongolia, la Corea del Sud e lo Yunnan e strapparono il Guangdong e il Vietnam settentrionale aiNanyue. Il coinvolgimento degli Han nell'Asia centrale e inSogdiana contribuì a stabilire la rotta commerciale terrestre dellavia della seta, che sostituì il precedente percorso attraverso l'Himalaya fino all'India. La Cina Han divenne gradualmente la più grande economia del mondo antico.[33] Nonostante l'iniziale decentralizzazione degli Han e l'abbandono ufficiale della filosofia del legismo dei Qin a favore delconfucianesimo, il governo Han e le dinastie successive ne preservarono le istituzioni e le strutture politiche.[34]
Mappa che mostra l'espansione delladinastia Han nel II secolo a.C.
Dopo la fine della dinastia Han seguì un periodo di conflitti noto come «Tre Regni»,[35] le cui figure centrali furono successivamente immortalate inuno deiquattro classici dellaletteratura cinese. Alla fine, gliWei vennero rapidamente rovesciati dalladinastia Jin. Tra i Jin scoppiò in seguito unaguerra civile dopo l'acesa al trono di un imperatore mentalmente instabile e incapace di governare; i «Cinque Barbari» in seguito invasero e governarono la Cina settentrionale, suddivisa nei «Sedici Stati». GliXianbei poi li unificarono, creando il regno degliWei del nord, il cui imperatore Xiaowen invertì le politiche diapartheid dei suoi precedessori eimpose una drastica sinificazione sui suoi sudditi, integrandoli in gran parte nella cultura cinese. Nel sud, il generale Liu Yu fece sì che i Jin abdicassero in favore deiLiu Song. I vari successori di questi stati divennero noti comedinastie del Nord e del Sud, che vennero infine riunite daiSui nel 581. I Sui riportarono i cinesi han al potere in tutta la Cina, riformarono l'agricoltura, l'economia e il sistema degliesami imperiali, costruirono ilGran Canale e patrocinarono ilbuddhismo. Tuttavia, il loro dominio cadde rapidamente quando la coscrizione per i lavori pubblici e ilfallimento di una guerra nellaCorea settentrionale provocarono disordini diffusi.[36][37]
Sotto le successivedinastie Tang eSong, l'economia, la tecnologia e la cultura cinese entrarono nell'età dell'oro.[38] I Tang mantennero il controllo sulleregioni occidentali e sulla via della seta:[39] grazie a loro i mercanti cinesi raggiunsero laMesopotamia e ilCorno d'Africa[40] e la capitaleChang'an divenne un centro urbano cosmopolita. Tuttavia, il regno dei Tang venne devastato e indebolito dallaribellione di An Lushan nell'VIII secolo.[41] Nel 907, la dinastia Tang si disintegrò completamente quando i signori della guerra locali divennero ingovernabili. La dinastia Song pose fine allafase di frammentazione nel 960, grazie ad un equilibrio di potere tra Song eKhitan Liao. I Song furono il primo governo della storia a emettere carta moneta e il primo soggetto politico cinese a istituire una flotta da guerra permanente grazie allo sviluppo dell'industria cantieristica, che crebbe di pari passo con il commercio marittimo.[42]
La dinastia Tang e i suoi protettori al momento della sua massima estensione.
Tra il X e l'XI secolo d.C., la popolazione della Cina raddoppiò fino a raggiungere i 100 milioni circa, principalmente a causa dell'espansione della coltivazione del riso nella Cina centrale e meridionale e della produzione di abbondanti eccedenze alimentari. La dinastia Song vide anche unarinascita del confucianesimo, in risposta alla crescita del buddhismo durante il periodo Tang,[43] e un fioritura della filosofia e delle arti: lapittura paesaggistica e laporcellana raggiunsero nuovi livelli di maturità e complessità.[44][45] Tuttavia, la debolezza militare dell'esercito Song non passò inosservata alladinastia Jin degli jurchen, e nel 1127 l'imperatore SongHuizong e la sua capitaleBianjing caddero nelle mani dei Jin dopo una guerra che vide contrapposte le due dinastie. I Song rimasti si ritirarono nella Cina meridionale.[46]. Nel corso del XII secolo spicca, inoltre, la figura diYue Fei, considerato spessoeroe nazionale[47].
Nei primi anni della dinastia Ming, la capitale della Cina fu spostata daNanchino a Pechino. Con il germogliare del capitalismo, filosofi comeWang Yangming criticarono e ampliarono ulteriormente il neoconfucianesimo con concetti diindividualismo e di uguaglianza delle «quattro occupazioni».[52] La categoria deifunzionari-letterati divenne una forza a sostegno dell'industria e del commercio nei movimenti di boicottaggio fiscale, che, insieme alle carestie e alla difesa contro leinvasioni giapponesi della Corea (1592-1598) e leinvasioni manciù, portò al prosciugamento delle casse dello stato.[53] Nel 1644 Pechino fu conquistata da una coalizione di forze contadine ribelli guidate daLi Zicheng. Alla caduta della città, l'imperatoreChongzhen si suicidò. La dinastia manciù deiQing, all'epoca alleata del generale mingWu Sangui, rovesciò la brevedinastia Shun di Li e successivamente prese il controllo di Pechino, che divenne la nuova capitale della dinastia Qing.[54]
La dinastia Qing, che durò dal 1644 al 1912, fu l'ultima dinastia imperiale della Cina. Laconquista dell'impero Ming (1618-1683) costò 25 milioni di vite e l'economia cinese crollò drasticamente.[55] Dopo la caduta deiMing meridionali, con l'ulteriore conquista delkhanato degli Zungari l'impero annetté la Mongolia, il Tibet e lo Xinjiang.[56] L'autocrazia centralizzata venne rafforzata per sopprimere il sentimento anti-Qing e venne portata avanti una politica di valorizzazione dell'agricoltura, limitazione del commercio,Haijin («interdizione marittima») e controllo ideologico attraverso l'inquisizione letteraria: questo portò a una stagnazione sociale e tecnologica.[57][58]
Nel XIX secolo ebbe inizio la grandediaspora cinese. Alle perdite dovute all'emigrazione si aggiunsero quelle provocate da conflitti e catastrofi come la carestia che colpì la Cina settentrionale nel 1876-1879, in cui morirono tra 9 e 13 milioni di persone.[62] Nel 1898 l'imperatoreGuangxu elaborò unpiano di riforma per stabilire una modernamonarchia costituzionale, ma i suoi piani furono contrastati dall'imperatrice vedovaCixi. La sfortunata ribellione anticolonialista deiBoxer del 1899-1901 indebolì ulteriormente la dinastia. Sebbene Cixi sponsorizzasse un programma di riforme, larivoluzione Xinhai del 1911-1912 pose fine alla dinastia Qing e istituì laRepubblica di Cina.[63]Puyi, l'ultimo imperatore della Cina, abdicò nel 1912.[64]
Dominio cinese nel continente asiatico nel 1937IlPalazzo d'Estate aPechino, con illago Kunming utilizzato come pista da pattinaggio; il complesso fa parte di un parco, uno dei più belli della capitale cineseMao Zedong proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese il 1º ottobre 1949
La Repubblica di Cina partecipò allaprima guerra mondiale schierandosi con lepotenze alleate. Il contributo militare cinese al conflitto fu limitato a causa della relativa arretratezza dell'apparato bellico, mentre dal punto di vista economico la Cina fornì supporto alle industrie degli Alleati grazie all'invio di manodopera cinese. Partecipò anche allaseconda guerra mondiale, schierandosi contro l'Asse.
Il nuovo governo riunificò il territorio e diede una struttura economica di tiposocialista al Paese, con la nazionalizzazione delle industrie, la creazione dellecomuni e laredistribuzione delle terre dei latifondisti ai contadini attraverso iniziative politiche ed economiche che costarono la vita a milioni di persone.[65]
Nella seconda metà del Novecento si afferma una linea economica che inizialmente segue il modello sovietico e poi tenta un percorso alternativo che porterà al disastro delgrande balzo in avanti (大跃进). La terribile carestia, la repressione, ilavori forzati e laRivoluzione Culturale (文化大革命), in cui furono protagoniste leGuardie rosse (红卫兵), provocheranno decine di milioni di morti.[66][67][68]
Dopo le molteplici carestie nel Paese, negli scontri politici interni del partito si affermaDeng Xiaoping (邓小平), che riorganizza l'economia cinese, favorendo il riconoscimento costituzionale della proprietà privata e l'apertura del mercato a investimenti esteri.[69] Larepressione violenta delle proteste di Tiananmen e le conseguenti sanzioni da diversi Stati[70] non fermano la politica del Partito Comunista che, dopo il ritorno diHong Kong eMacao, porta l'economia cinese ai primi posti del globo.
Anche l'occidentalizzazione della Cina, tentata più volte dagli europei a partire dalXVII secolo e culminata con l'irruzione coloniale dalla seconda metà delXIX secolo, è stata assorbita e trasformata nel corso delXX secolo in una singolare forma di comunismo nazionale, uno dei fattori dominanti nella scena internazionale del secondo dopoguerra, facendo dell'antico "regno di mezzo" uno dei poli della politica mondiale anche nell'era post-Mao.
Shanghai è la capitale economica della Cina e il maggior porto per merci del mondo
L'importanza della Cina nel ventunesimo secolo[71][72] si riflette in virtù del suo ruolo come prima potenza economica perprodotto interno lordo; è inoltre membro fondatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (è uno dei cinque membri permanenti con il diritto di veto), aderisce alOrganizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e fa parte delOMC, dell'APEC, dell'ASEAN, delG2 e delG20. Con l'introduzione dellariforma economica basata sul capitalismo nel 1978 la Cina è diventata il Paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo, primo maggiore esportatore (2008) e il primo più grande importatore di merci (2010).[73]
La superficie della Cina è di9706961 km², di poco inferiore all'interaEuropa, il che ne fa lo Stato più esteso dell'Asia orientale; la popolazione è d'oltre1401586000 persone,[78] pari a circa il 19,5% della popolazione mondiale: ciò rende la Cinail secondo Paese più popolato del mondo.
Questa foto dalsatellite mette bene in evidenza l'aridità della Cina occidentale e, al contrario, l'umidità della zona sudorientale
Con 9,71 milioni di km² la Cina è il quarto Paese del mondo per estensione (dopo laRussia, ilCanada e gliStati Uniti d'America) e di conseguenza offre una grande varietà di climi e paesaggi. Il punto sul globo terrestre più lontano dal mare (circa2600 km) si trova in Cina, nell'area desertica nella regioneSinkiang-Uygur. Il sud è diviso tra l'altopiano delloYunnan-Guizhou, con un'altitudine che parte dai550 m per arrivare ai2000 m, e i bacini dei grandi fiumi che lo attraversano.
Idealmente si potrebbe dividere la Cina in sei grandi regioni: il nord-ovest, laMongolia interna, il nord-est, la Cina settentrionale, la Cina meridionale e l'estrema regione sud-occidentale.
Si divide in tre fasce climatiche: la parte settentrionale fredda, la centrale più temperata e la meridionale umida. Questa regione comprende a nord un bacino chiamato "il bacino diZungaria" che, nonostante sia caratterizzato da zone rocciose e sabbiose, è una zona piuttosto fertile dove l'agricoltura viene praticata grazie a vasti sistemi di irrigazione; a sud si trova il bacino del Tarim situato tra gli elevati rilievi delKunlun. Esso comprende il deserto più arido di tutta l'Asia: ilTaklamakan.
Questa regione possiede un clima molto secco e si trova nella parte centro-settentrionale della Cina. La Mongolia interna è un altopiano caratterizzato da deserti di sabbia, roccia e ghiaia che a est degradano in fertilisteppe. Questa regione, delimitata a est dalla boscosa catena delGrande Khingan, comprende pianure ondulate divise da aridi piani rocciosi. Il capoluogo èHohhot (呼和浩特).
Comprende tutta laManciuria a est della catena del grande Khingan: si tratta di una vasta e fertile pianura circondata da monti e colline tagliate da moltissime valli e piccoli pendii. A sud si trova lapenisola di Liaodong, le cui coste sono ricche di porti naturali. Nella parte occidentale del nord est si trovano ampie zone desertiche.
Questa regione si trova nella zona delimitata a nord dalla Mongolia interna e a sud dal bacino del Fiume Giallo; qui si trova l'altopiano del Loess, caratterizzato da profonde vallate, gole e terrazze coltivate, il bassopiano cinese, i monti dello Shandong e gli aspri e inaccessibili rilievi del sud ovest.
Questa regione abbraccia la valle del Fiume Azzurro e numerose regioni del sud. La valle del Fiume Azzurro consiste in una serie di bacini i cui fertili terreni alluvionali sono solcati da canali navigabili e da molti laghi. A ovest si estende il bacino delloSichuan, un fertile territorio collinare, circondato dagli irregolari altopiani centrali. Gli altopiani meridionali sono compresi tra i monti tibetani e il mare. A est si estendono zone collinari disboscate e soggette ad erosione; lungo la costa si trovano gli irregolari altopiani sud orientali.
È occupata dall'altopiano del Tibet (青藏高原), conosciuto anche come il "tetto del mondo" che, posto a un'altitudine media di4512 m sul livello del mare, è la regione in cui si trovano le montagne più alte del mondo, con quattordici cime che si elevano al di sopra degli8000 m, tra cui ilK2 e il monteEverest (珠穆朗玛峰). Morfologicamente vario, costituito da vasti affioramenti rocciosi, alternati da pianure alluvionali, laghi salati e paludi, l'altopiano è attraversato da numerose catene montuose e orlato dall'Himalaya a sud, dalPamir e dalKarakorum a ovest e dalQuiliam sham a nord. Qui si trova la sorgente delGange. In estate la catena dell'Himalaya fa da scudo protettivo alle più basse nuvolemonsoni, provenienti dal versanti indiano e nepalese. Le piogge sono dunque limitate, presenti soprattutto nei mesi di luglio e agosto.
La Cina è sede di un gran numero di fiumi e i tre maggiori sono: loHuang He 黄河 (in italiano "Fiume Giallo"), ilChang Jiang 长江 (o "Fiume Azzurro") e loXi Jiang 西江 (o "fiume dell'ovest"), che nella parte media e bassa del loro corso dividono tre grandi assiorografici della Cina orientale e hanno la loro origine sull'altopiano tibetano.
Il Fiume Giallo nasce nelle montagne delQinghai (青海), percorre il territorio cinese per circa4855 km, prima di sfociare nell'oceano Pacifico presso la penisola delloShandong (山东). Il Fiume Azzurro è il maggiore fiume cinese e il terzo per lunghezza al mondo. Anch'esso nasce dalle montagne del Qinghai, ma procede verso sud-est attraversando così zone di montagne ricche di acqua che gli garantiscono una notevole portata. Lo Xi Jiang nasce sull'altopiano dello Yunnan e ha notevole importanza dal punto di vista agricolo, dato il clima subtropicale delle regioni irrigate. Nel Guangdong confluisce nello Zhu Jiang (珠江) ofiume delle Perle, che è un'altra importante arteria di trasporto fluviale con il suo delta che arriva fino alla città diCanton e oltre verso un territorio pieno di canali e dighe.
Circa la metà dei fiumi della Cina, compresi i tre più lunghi (Fiume Azzurro, Fiume Giallo e Xi Jiang), scorre da ovest a est e sfocia nei mari cinesi aperti all'oceano Pacifico; in minore quantità sfociano nelmar del Giappone, mentre altri sono privi di sbocco sul mare e quindi si gettano negli aridi bacini occidentali e settentrionali, dove le acque filtrano nel sottosuolo formando profonde e importanti riserve d'acqua. Le piene dei grandi fiumi portano inondazioni che hanno sovente conseguenze disastrose sugli insediamenti umani e sulle coltivazioni.
Carta della densità della popolazione al 2009, che vede le province della costa orientale molto più densamente popolate rispetto alle zone occidentali internePopolazione della Cina dal 1949 al 2008
Il censimento nazionale del 2015 ha permesso di stimare la popolazione della Repubblica Popolare Cinese in1408000000 persone; il 16,5% di essi aveva un'età di 14 anni o inferiore, il 68% era tra i 15 e i 59 anni e il 15,5% aveva più di 60 anni.[79] Il tasso di crescita della popolazione per il 2013 è stato stimato di essere dello 0,46%.[80] Sempre secondo il censimento, la densità della popolazione era di 139,6 ab./km² e unISU di 0,777; classificandosi all'81º posto. La popolazione è sparsa in modo molto irregolare; è infatti concentrata prevalentemente nelle province orientali e nelle grandi pianure, mentre a ovest, zona più aspra e arida, vi è una densità bassissima. La Cina annovera una dozzina di grandi città con uno o più milioni di residenti di lungo periodo, tra cui 7 megalopoli comeChongqing,Shanghai,Pechino,Tientsin,Shenzhen,Canton eHong Kong i cui abitanti, sommati, formano una popolazione di oltre 130 milioni di abitanti. Le principali città della Cina svolgono ruoli chiave a livello nazionale e per quanto riguarda l'identità regionale, la cultura e l'economia. L'aspettativa di vita è salita a 73 anni.
Anche se per gli standard occidentali il Paese può essere considerato a reddito medio, a partire dal 1978 la sua rapida crescita ha permesso a centinaia di milioni di suoi cittadini di uscire dalla povertà. Nel 2009 circa il 10% della popolazione cinese vive al di sotto dellasoglia di povertà di 1 dollaro al giorno, rispetto al 64% del 1978. La disoccupazione in ambito urbano, al 2014, era di circa il 4,1%.[81][82] La disoccupazione media si attesta attorno al 10%. Sono cresciuti notevolmente sia la fetta di popolazione appartenente alceto, sia i "super ricchi" (individui con un patrimonio superiore a 10 milioni di yuan). Con oltre 1,4 miliardi di persone e una costante diminuzione dellerisorse naturali, il governo cinese si è dimostrato molto preoccupato per l'elevato tasso di crescita della popolazione e, fin dal 1979 e con risultati alterni,[83] ha tentato di attuare una politica severa di pianificazione familiare, nota come "politica del figlio unico". Con questa dottrina, fino al 2013, si è cercato di limitare le famiglie ad avere un unico figlio, con eccezioni per le minoranze etniche e un certo grado di flessibilità nelle zone rurali. Un importante allentamento di questa politica è stato promosso nel dicembre 2013, consentendo alle famiglie di avere due figli se uno dei genitori è figlio unico.[84][85] I dati del censimento del 2010 hanno svelato che il tasso di fertilità totale era di circa 1,4.[86]
Le indicazioni politiche, insieme alla tradizionale preferenza per i figli di sesso maschile, può aver contribuito a uno squilibrio nel rapporto tra i sessi.[87][88] Secondo il censimento del 2010 il rapporto nelle nascite era di 118,06 maschi per 100 femmine,[89] un valore che si discosta dalla media, che è di circa 105 maschi per 100 femmine.[90] Il censimento del 2010 ha rilevato che i maschi rappresentavano il 51,27% della popolazione totale.[89] Tuttavia il rapporto tra i sessi della Cina è più equilibrata di quanto non fosse nel 1953, quando i maschi erano il 51,82%.[89]
ll tasso di alfabetizzazione è passato dal 20% nel 1949 ad oltre il 65% trenta anni dopo.[91]
Il tasso di alfabetizzazione sopra i 15 anni è del 98%, mentre per gli uomini è del 99,2% e per le donne del 96,7% (stime 2001); nel 1950 esso era del 20%.
Studenti universitari: 2,8%; 30 milioni (2010), con aumento di 5 milioni per anno.
La Cina riconosce ufficialmente 56 gruppi etnici distinti (民族), il più grande dei quali è quello dei i cinesihan (汉族), che costituiscono circa il 91,9% della popolazione totale, ma la distribuzione è molto irregolare; esistono infatti vaste zone della Cina occidentale in cui l'etnia han è una minoranza.Inoltre la riunione di molti cinesi nella maggioranza han oscura alcune delle grandi differenze linguistiche, culturali e etniche che sussistono tra persone all'interno di questo stesso gruppo.[senza fonte] Le grandi minoranze etniche comprendono glizhuang 壮族 (16 milioni), imanciù 满族 (10 milioni), i cinesihui 回族 (9 milioni), imiao/Hmong 苗族 (8 milioni), gliuiguri 维吾尔 (7 milioni), gliyi 彝族 (7 milioni), itujia 土家族 (5,75 milioni), imongoli 蒙古族 (5 milioni), itibetani 藏族 (5 milioni), ibuyei 布依族 (3 milioni) e icoreani 朝鲜族 (2 milioni). La natura multietnica della Cina è il risultato in parte dei territori incorporati dalla dinastiaQing, i cui imperatori erano essi stessi di etnia manciù e non membri della maggioranza han. Le teorie etniche cinesi sono state pesantemente influenzate da quelle dell'Unione Sovietica. La politica ufficiale afferma di essere contro l'assimilazione e sostiene che ogni gruppo etnico dovrebbe avere il diritto di sviluppare il proprio linguaggio e la propria cultura. Il grado di integrazione dei gruppi etnici di minoranza con la comunità nazionale varia largamente da gruppo a gruppo. Alcuni di essi, come i tibetani e gli uiguri, provano un forte sentimento di ostilità verso la maggioranza. Invece altri gruppi come gli zhuang, gli hui e i manciù, sono ben integrati.
Distribuzione geografica delle religioni in Cina.[97][98][99][100] religione tradizionale cinese (econfucianesimo,taoismo, ebuddhismo cinese) buddhismotout court (non mescolato con la religione cinese) islam religioni indigene delle minoranze etniche religione popolare mongola (sciamanesimo o tengrianesimo mongolo) religione popolare del nordest influenzata dallo sciamanesimo tunguso e mancese
Il governo cinese si dichiara formalmente "laico" e in quanto tale non riconosce alcuna religione "di Stato". L'articolo 36 dellaCostituzione cinese stabilisce la libertà di credo religioso, bandendo e proibendo qualsiasi forma di intolleranza e coercizione. L'idea cinese di "religione" non corrisponde pienamente a quanto con questo termine si intende in Occidente; il termine cinese tradotto come "religione" —zōngjiào 宗教 — è un'introduzione recente (dal giapponese nel XX secolo) e definisce quelle "dottrine" dotate di un corpo istituzionale e scritturale ben definito. Gran parte della tradizione spirituale cinese, tuttavia, si svolge al di fuori delle forme dottrinali ed ecclesiastiche, costituendo quella che è definita dagli studiosi "religione tradizionale cinese", e in cinese "credi nativi" o "popolari" — 民間信仰mínjiān xìnyǎng, riconosciuta come tale anche sul piano giuridico e pertanto come una categoria distinta rispetto alle "religioni" dottrinali.[101]
Le dottrine (zongjiao) riconosciute e in quanto tali gestite a livello statale, sono cinque: ilbuddhismo, iltaoismo, ilprotestantesimo, ilcattolicesimo e l'islam. Il taoismo si sviluppò in Cina a partire dal I-II secolo. Il buddismo si diffuse nel Paese, introdotto dall'India, dal I secolo. Ilcristianesimo e l'islam sono presenti in Cina come religioni minoritarie, il secondo predominante tra alcune etnie non-han (i più numerosi sono glihui e gliuiguri). Il quadro religioso del Paese è tuttavia più complesso, una volta che si guardi alla situazione al di fuori dei riconoscimenti ufficiali, infatti non c'è una netta linea di demarcazione tra buddhismo, taoismo e pratiche religiose locali (minjian xinyang), e sono in particolare queste ultime a costituire un oggetto di difficile indagine e quantificazione. Esse sono infatti un insieme eterogeneo di atteggiamenti rituali che possono comprendere l'omaggio a divinità locali della natura, della nazione cinese (fondatori culturali e inventori, eroi, patriarchi di lignaggi), oppure agli antenati della propria famiglia. Ciò significa che ognilignaggio (宗族zongzu o 家族jiazu, l'equivalente dellagens romana, ovvero tutte le famiglie che condividono lo stesso cognome, per esempio i Wu o i Lin di una determinata regione, più o meno estesa) spesso fa riferimento a specifici templi, titolati ai capostipiti del lignaggio stesso; ogni famiglia in tal modo ricorda e onora le proprie origini. Il taoismo in certe sue scuole funge da cornice rituale per alcune espressioni della religione tradizionale nativa. Esistono anche forme dottrinali della religione tradizionale (民間宗教mínjiān zōngjiào, "dottrine native" o "popolari") che tuttavia non sono riconosciute a livello nazionale oppure godono di riconoscimenti solo a livello provinciale (un esempio tra i tanti, la dottrina del sanyiismo riconosciuta ufficialmente inFujian dal 2011[102]).
Il culto degli antenati è una delle espressioni più evidenti delconfucianesimo, la scuola di pensiero che più di ogni altro ha condizionato e condiziona tuttora la morale e il comportamento dei cinesi. Sebbene non sia tra le dottrine riconosciute, la sua influenza sulla morale cinese è tangibile (rispetto dei genitori, rapporti tra uomo e donna, educazione dei figli e modelli di comportamento virtuoso). Negli ultimi anni è in atto un processo di riscoperta e reinvenzione del confucianesimo che prende forma in una grande varietà di iniziative e gruppi di studio, di culto e di politica.
Per quanto riguarda ilbuddismo tibetano e il cattolicesimo va ricordato che se da un lato il riconoscimento ufficiale consente la pratica religiosa ai credenti di queste religioni, dall'altro comporta l'obbligo di giurare fedeltà allo Stato da parte delle gerarchie religiose. Esse sono gestite da istituzioni inquadrate a livello statale, i cui membri sono tenuti a giurare fedeltà alla repubblica. Il XIVDalai LamaTenzin Gyatso e il suoPanchen Lama (l'autorità incaricata della scelta del successore del Dalai Lama) non sono riconosciuti come autorità religiosa dallo Stato cinese, il quale ha scelto un proprio Panchen Lama. Per quanto riguarda ilcattolicesimo lo Stato cinese non riconosce i vescovi nominati dallaSanta Sede, che sono spesso di fatto soggetti a provvedimenti restrittivi, e reclama invece per sé il diritto alla nomina di questi ultimi. I cattolici cinesi fedeli allaChiesa cattolica sono pertanto costretti celebrare i propri riti in clandestinità.
In aggiunta alle religioni già menzionate sono presenti varie religioni delle minoranze etniche che abitano alcune regioni della Cina e un numero non quantificato di aderenti a una varietà di nuove religioni sorte principalmente nell'alveo della religione tradizionale cinese.
I rilevamenti statistici parte del Chinese General Social Survey condotti dal 2008 al 2012 su ampi campioni della popolazione hanno restituito una media del 6,2% di persone dichiarantisi buddiste, 2,3% cristiane, 2,2% membri di sette religiose di matrice popolare, 1,7% musulmane e 0,2% seguaci di altre religioni. Del resto della popolazione solo il 6,3% sono le persone dichiarantisi "atee", mentre la maggioranza assoluta rimanente sono persone "non religiose" nel senso di non appartenenti alle associazioni religiose di stato, ma impegnate in culti tradizionali di dèi e antenati.[103] Secondo rilevamenti statistici del 2014 circa il 70% dei cinesi pratica la religione tradizionale che comprende confucianesimo, taoismo e buddismo (buddismo cinese). Gli aderenti al buddismo sono circa il 16%. I cristiani sono circa il 2,5%. I musulmani sono circa lo 0,5%.[92]
Un sondaggio effettuato alla fine del 2014 ha rilevato che il 61% della popolazione si considera "atea".[104]
Esempi di luoghi di culto delle religioni cinesi
RELIGIONE TRADIZIONALE CIVILE: Tempio della Montagna Gialla (黄岳宫Huángyuè gōng), dedicato aHuangdi, a Feiluan, inFujian.
RELIGIONE TRADIZIONALE CIVILE: Tempio del Dio del Fiume (河神庙Héshén miào), dedicato aHebo a Hequ,Xinzhou, inShanxi. Hebo, letteralmente il "Signore del Fiume", è il dio delloHuang He, il fiume sacro della Cina.
RELIGIONE TRADIZIONALE DEGLI AVI: Grande Tempio del Signore Zhang Hui (张挥公大殿Zhānghuīgōng dàdiàn), il tempio cattedrale del lignaggio gentilizio Zhang, a Qinghe,Xingtai, inHebei.
TAOISMO: Tempio del Drago di Giada (玉龙殿Yùlóng diàn), parte del Tempio Taoista della Stella della Fortuna (福星观Fúxīng guān) aHangzhou, inZhejiang.
CONFUCIANESIMO: Tempio di Confucio aLiuzhou, inGuangxi. Unwénmiào (文庙), vale a dire un tempio dove Confucio è venerato in qualità diwéndì (文帝), "divinità della cultura".
BUDDHISMO: Palazzo di Brahma (梵宫Fàn gōng) del "Vaticano buddista" edificato dal 2008 aWuxi, inJiangsu, come fuoco d'incontro di tutte le confessioni buddiste dell'Asia orientale.
BUDDHISMO CINESE HAN: Guanyin dalle Mille Mani e dalle Undici Teste al grande Tempio di Guanyin inaugurato nel 2021 a Zhujiajian,Zhoushan, inZhejiang.
BUDDHISMO TIBETANO: L'accademia buddhista Larung Gar aSêrtar,Garzê, inSichuan. Fondata negli anni 1980, è oggi la città-monastero più grande al mondo, con circa 40.000 residenti di cui un decimo cinesi di etnia Han.
La tradizione ha tramandato l'immagine del cinese come un'unica lingua dotata di pochidialetti principali, ma con l'avvento dellalinguistica comparativa si è affermata l'interpretazione che vede invece il cinese come una vastafamiglia di "parlate affini", le cosiddettelingue sinitiche (汉语族). Esse costituiscono una branca importante dellelingue sinotibetane (汉藏语系) e sono accomunate da caratteristiche importanti come latonalità e l'ordinesoggetto-verbo-oggetto, così come dal fatto di servirsi tutte quante di un unico sistema di scrittura basato suicaratteri cinesi (汉字, usati anche in Corea, Giappone e Vietnam e noti anche comehanja,kanji echu nom). Tutte queste parlate locali si possono classificare in base alla loro appartenenza a pochi "gruppi dialettali" noti comelingua mandarina,lingua Wu,lingua Hakka, lalingua Yue (la denominazione di "lingua" è dovuta al fatto che anticamente venivano semplicemente considerati "dialetti" del cinese, mentre in realtà costituiscono vere e proprie famiglie di lingue affini e distinte) e altre ancora.
A fronte di questa situazione la Cina offre oggi un panorama linguistico assai variegato, caratterizzato da centinaia di parlate locali, ciascuna contraddistinta dai suoi dialetti. Molte di queste lingue non sonomutuamente intelligibili.
La lingua maggiormente diffusa nella Cina continentale è ilcinese mandarino, che viene parlato (in una qualche varietà locale) dal 70% della popolazione di madrelingua cinese. Grazie alla sua diffusione in tutto il Paese il mandarino è stato scelto agli inizi del XX secolo come base per la codifica di una pronuncia standard della lingua cinese, allo scopo di facilitare l'integrazione territoriale e culturale del paese.
Nel 1932 è stato così adottato ufficialmente il cosiddettomandarino standard (普通话 o "lingua comune"), una pronuncia codificata a partire da una variante locale del cinese mandarino parlata nei pressi di Pechino (北京话). Il mandarino standard è divenuto successivamente lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, di Taiwan, riconosciuto a Singapore e in Malesia; è soprattutto una delle sei lingue ufficiali dell'ONU.
La scrittura del cinese si basa su un sistema dicaratteri la cui origine risale a incisioni su ossa oracolari 甲骨文 (gusci di tartaruga e scapole di bue messi sul fuoco durante le divinazioni) risalenti a prima dell'età del bronzo. Il sistema di scrittura fu standardizzato per la prima volta nel III secolo a.C., ai tempi del primo imperatore della dinastia Qin, ed è stato riordinato nei dizionari con un sistema di 214 radicali dettiradicali Kangxi (康熙部首), usati anche per riordinare gli hanja, kanji e chu nom. Pur avendo subito una naturale evoluzione nel corso dei secoli, il sistema di scrittura basato su caratteri è rimasto sostanzialmente integro negli anni. Negli anni cinquanta la Cina ha introdotto una riforma del sistema di scrittura con l'adozione dei cosiddetticaratteri semplificati (简体字). Questo sistema di scrittura è usato nella Repubblica Popolare Cinese e a Singapore, mentre a Taiwan e Hong Kong si usano ancora icaratteri tradizionali (繁体字). Ciascun carattere cinese può avere diverse pronunce a seconda della lingua del parlante, ma il suo significato non cambia. Spesso ciò avviene anche nel caso dei kanji e hanja e in svariati casi anche nei chu nom.
Il cinese standard è anche dotato di un sistema di romanizzazione ufficiale chiamatoHanyu Pinyin (汉语拼音), che permette di trascrivere la pronuncia standard dei caratteri cinesi servendosi dell'alfabeto latino e di alcuni diacritici eventuali. Il padre delloPinyin, adottato ufficialmente in Cina l'11 febbraio 1958, viene spesso ritenutoZhou Youguang (周有光). Il mandarino prevede in tutto 415sillabe che possono essere pronunciate applicando quattrotoni diversi, segnalati sopra le vocali come diacritici o accanto ad esse come numeri.
Oltre al cinese standard e alle varianti regionali e dialetti locali, vi sono altre lingue, diffuse specialmente nelle regioni più esterne, alcune delle quali sono riconosciute dallo Stato come seconde lingue minoritarie ufficiali, in particolare nelle regioni amministrative speciali: ilmongolo nellaMongolia interna, iltibetano inTibet, l'uiguro nelloSinkiang; e poi ilcoreano e ilkazaco.
La Cina è unarepubblica popolare e il massimo organolegislativo è ilCongresso nazionale del popolo (全国人民代表大会), i cui rappresentanti rimangono in carica per cinque anni. L'elezione di tali rappresentanti avviene per via indiretta attraverso un sistema piramidale di assemblee e comitati: i cittadini riuniti in assemblee eleggono dei comitati, i cui rappresentanti a loro volta si riuniscono in assemblee per eleggere i propri rappresentanti di livello superiore e così via fino all'elezione dei membri del Congresso, che elegge a sua volta unComitato permanente che ne esercita le funzioni negli intervalli tra le sessioni plenarie, che avvengono di norma una volta l'anno: in tali occasioni il Congresso può nominare il presidente della repubblica e i membri del governo, del quale supervisiona l'operato e all'occorrenza approva le leggi.
Il potereesecutivo è nelle mani delConsiglio di Stato (国务院), l'organo di governo del quale fanno parte ilprimo ministro (总理) e i capi dei variministeri, oltre a eventuali rappresentanti di agenzie statali di livello superiore a quello ministeriale (può trattarsi di agenzie di coordinamento). Fin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 le più importanti cariche dello Stato sono sempre state occupate da dirigenti di alto livello del Partito Comunista Cinese (a titolo di esempio, l'attuale Presidente della Repubblica (主席)Xi Jinping (习近平) è anche segretario generale del partito; lo stesso valeva per il suo predecessoreHu Jintao 胡锦涛) con il risultato che laleadership politica dello Stato cinese ha sempre coinciso con il gruppo dirigente del Partito Comunista: ciò comporta che di fatto esiste un unico soggetto politico alla guida del Paese.
Le leggi approvate dal Congresso sono di solito proposte direttamente dal Consiglio di Stato, le quali sono il risultato delle decisioni prese all'interno delPolitburo. Dal momento che il Congresso è composto per la maggior parte da iscritti al partito, l'esito delle votazioni è già noto in anticipo e l'approvazione delle leggi è un fatto quasi scontato (sebbene negli ultimi anni vi siano stati episodi in cui il Congresso non ha approvato in prima battuta alcuni provvedimenti proposti dal Consiglio di Stato).[105]
A capo del potere giudiziario vi è laCorte suprema del popolo, a cui spetta in ultima istanza il giudizio sui processi. Dal 2006 è l'unica avente titolo di pronunciare sentenze di condanna a morte.[106]
Suddivisione amministrativa della Repubblica Popolare Cinese
Leprovince cinesi da sempre rivestono un importante ruolo culturale in Cina. I cinesi tendono a identificarsi con la provincia nativa e solitamente a ogni territorio provinciale corrispondono determinati stereotipi riferiti alla popolazione. I confini della maggior parte delle province cinesi furono stabiliti ai tempi della tardadinastia Ming. La Cina ha una giurisdizione su ventidue province (e consideraTaiwan laventitreesima), cinqueregioni autonome, quattromunicipalità e dueregioni amministrative speciali.
Oltre a rivendicareTaiwan, la Cina è stata coinvolta in una serie di altre dispute territoriali internazionali. Dal 1990 la Cina è impegnata in negoziati per risolvere le contese sui territori delKashmir, tra cui una tratta di un confine conteso con l'India e una frontiera non ben definita con ilBhutan. La Cina contesta il possesso di diverse piccole isole nella parte orientale e sud del mar Cinese Meridionale: leisole Ryukyu e leisole Senkaku/Diaoyu alGiappone, la provincia dell'Arunachal Pradesh all'India, leisole Paracelso alVietnam (attualmente sotto amministrazione cinese) e leisole Spratly ai diversi Stati sud-est asiatici.[107][108] Il 21 maggio 2014 il presidente Xi, parlando a una conferenza a Shanghai, si impegna a risolvere pacificamente queste contestazioni territoriali affermando: «La Cina intende perseguire la soluzione pacifica delle controversie con altri Stati sovrani sui diritti e gli interessi territoriali e marittimi».[109]
Puoiaggiungere e riempire il template secondo leistruzioni e poi rimuovere questo avviso. Se non sei in grado di riempirlo in buona parte, non fare nulla; non inserire template vuoti.
La prima università nazionale cinese venne fondata nel dicembre 1898, col nome di Università Imperiale della capitale: si tratta dell'Università di Pechino, (in cinese conosciuta col nome di Beidà, 北京大学 oppure 北大), è una delle più rinomate a livello internazionale.
Dal 1986 l'educazione obbligatoria comprende la formazione primaria e media, che complessivamente durano nove anni.[111] Nel 2010 circa l'82,5% degli studenti hanno continuato a studiare nelle scuole secondarie.[112] Ilgāokǎo (高考S), l'esame di Stato d'ammissione all'università, è un prerequisito per accedere alla maggior parte delle istituzioni dell'educazione superiore. Sempre nel 2010 il 27% dei diplomati di scuola secondaria hanno continuato a studiare nelle università.[113] L'orientamento professionale è a disposizione degli studenti dei livelli secondari e terziari.[114] Nel febbraio del 2006 il governo si è impegnato a rendere completamente gratuiti i primi nove anni d'istruzione.[115] La spesa annuale per l'istruzione è aumentata da meno di 50 miliardi di dollari statunitensi nel 2003 a più di 250 miliardi di dollari nel 2011.[116] Tuttavia vi è ancora un grande divario nelle condizioni d'istruzione; per esempio, nel 2010 la spesa annuale per l'istruzione secondaria a Pechino era di circa3330 $ per alunno, mentre nelGuizhou, una delle province più povere, non superava i530 $ per alunno.[117] Nel 2012 si sono iscritti circa l'89% dei cinesi d'età avanzata per frequentare la scuola secondaria.[118] Nel 2007 c'erano 396 567 scuole primarie, 94 116 scuole secondarie e 2 236 università.[119] Nel 2010 la popolazione con più 15 anni d'età sapeva leggere e scrivere,[120] paragonato col 20% del 1950.[121] Va notato che gli studenti diShanghai hanno ottenuto i migliori risultati in matematica, in scienze e in letteratura nell'esamePISA del 2012.[122]
Il Ministero della Salute, insieme agli uffici sanitari provinciali, supervisiona i bisogni di salute della popolazione cinese.[123] Sin dai primi anni cinquanta la politica sanitaria cinese ha prestato particolare attenzione alla salute pubblica e allamedicina preventiva. A quel tempo il Partito Comunista Cinese iniziò la "campagna patriottica della salute" che mirava a migliorare i servizi igienici, nonché il trattamento e la prevenzione di diverse patologie. Malattie come ilcolera, iltifo e lascarlattina, che precedentemente erano diffuse in Cina, furono quasi sradicate grazie a questa campagna. Dopo che Deng Xiaoping iniziò le riforme economiche del 1978 la salute pubblica cinese migliorò rapidamente per via di una migliore nutrizione, anche se molti dei servizi sanitari pubblici gratuiti scomparvero insieme con Comuni del Popolo. La sanità in Cina è stata quindi in gran parte privatizzata e ha registrato un significativo aumento della qualità. Nel 2009 il governo ha intrapreso un programma triennale su larga scala concernente l'assistenza sanitaria del valore di 124 miliardi di dollari.[124] Questa iniziativa ha portato nel 2011 il 95% della popolazione cinese ad avere una copertura di base di assicurazione sanitaria.[125] Nel 2011 la Cina era stimata per essere il terzo più grande fornitore al mondo di prodotti farmaceutici, ma la popolazione era colpita dallo sviluppo e dalla distribuzione di farmaci contraffatti.[126]
A partire dal 2012 l'aspettativa media di vita alla nascita è di 75 anni,[127] e il tasso di mortalità infantile è del 12 per mille.[128] Entrambi i dati sono migliorati in modo significativo dal 1950. Il tasso di arresto della crescita, una condizione causata dallamalnutrizione, è diminuito dal 33,1% del 1990 al 9,9% del 2010. Nonostante i significativi miglioramenti nella salute e la costruzione di strutture mediche avanzate, la Cina ha diversi problemi emergenti di sanità pubblica, come ad esempio le malattie respiratorie causate dall'inquinamento atmosferico diffuso,[129] le centinaia di milioni di fumatori di sigarette[130] e l'aumento dell'obesità tra i giovani abitanti dei centri urbani.[131][132] La numericamente grande popolazione della Cina e le città densamente popolate hanno portato allo svilupparsi di gravi focolai di malattie negli ultimi anni, come ad esempio lo scoppio nel 2003 dellaSARS.[133] Si stima che nel 2010 l'inquinamento atmosferico abbia causato 1,2 milioni di morti premature in Cina.[134]
Chengdu J-20, uno dei caccia di quinta generazione prodotti dalla CinaIlLanzhou (DDG170)
Le forze armate della Repubblica Popolare Cinese sono composte da Esercito Popolare di Liberazione,Polizia Armata del Popolo e milizia popolare. Il comando unificato di tutte le forze armate risiede presso lacommissione militare centrale, mentre il Ministero della Difesa alle dipendenze delConsiglio di Stato si occupa di gestire la difesa nazionale.
Il fulcro delle forze armate cinesi è costituito dall'Esercito Popolare di Liberazione (中国人民解放军S, Zhōngguó Rénmín Jiěfàng JūnP, abbreviato in EPL; più comunemente noto come PLA, acronimo diPeople's Liberation Army) che, con un apparato di circa 2.285.000 soldati, è il più grande esercito permanente esistente al mondo.[135]
L'EPL è composto daEsercito (che conta su 1,25 milioni di unità in servizio attivo),Marina,Aeronautica e da una forza strategica denominataSecondo Corpo di Artiglieria, che gestisce il deterrente nucleare cinese.
Secondo i dati forniti dal governo cinese, il bilancio militare per il 2015 ammontava a 145 miliardi didollari statunitensi, conquistando il secondo posto come più grande budget militare tra gli Stati del mondo.[136] Tuttavia molte autorità, compresa laSIPRI e l'Ufficio del Segretario della Difesa statunitense, sostengono che questo budget non rifletta il reale livello di spesa militare, che si presume quindi assai più elevato rispetto ai dati ufficiali.[136]
Entrata ufficialmente in possesso diarmi nucleari, la Cina ha aderito nel 1992 altrattato di non proliferazione nucleare. Non ci sono dati ufficiali sul numero di testate atomiche effettivamente operative, ma soltanto stime dei vettori (missili a breve, medio e lungo raggio) in possesso del Paese (nel 2015 il Dipartimento della Difesa americano stima in almeno 1 200SRBM e 50 o 60ICBM).[137] Varie istituzioni di monitoraggio delle potenze atomiche stimano il numero di testate effettive nell'ordine delle 240, ma circolano interpretazioni che stimano questa cifra essere assai più alta.[138]
La Cina è considerata sia una grande potenza militare regionale che una potenziale superpotenza militare.[139] Per compensare ciò, a partire dai primi anni 2000 essa ha sviluppato numerose attività per allargare la propria potenziale azione, la sua primaportaerei è entrata in servizio nel 2012,[140][141][142] e mantiene inoltre una consistente flotta disottomarini, tra cui otto di attacco a propulsione nucleare e missili balistici sottomarini.[143] La Cina ha inoltre creato una rete di relazioni militari straniere.[144]
Questa crescita smisurata ha portato la Cina nel 2015 a dover frenare le esportazioni di droni e supercomputers. La Cina ha rafforzato il controllo sul suo settore tecnologico in quanto cerca di evitare infiltrazioni di spie straniere, puntando alla costruzione di aziende tecnologiche competitive a livello mondiale, che possano rendere il paese tecnologicamente autosufficiente dall'Occidente.[156]
La marina dell'Esercito Popolare di Liberazione, fino ai primi anni novanta del XX secolo la marina militare ha ricoperto un ruolo subordinato alle forze armate terrestri. Ha subito in seguito una rapida modernizzazione ed è ormai, nel XXI secolo inoltrato, la terza più potente al mondo, con oltre 200 000 uomini, organizzata in tre grandi flotte: Flotta del mare del nord con sede aTsingtao, la flotta del mar oriente con sede aNingbo e la flotta del mar del sud con sede aZhanjiang. Il suo teatro d'operazioni si estende fin dove la Cina ha o prevede di avere basi d'appoggio:Maldive,Bangladesh,Pakistan, Gibuti eBirmania.
LaRivoluzione cinese del 1911 portò alla deposizione dell'ultimo imperatorePu Yi (all'epoca ancora bambino) e alla proclamazione della primaRepubblica di Cina nel 1912 sotto la presidenza diSun Yat-sen. Il panorama politico del Paese fu determinato dal partito nazionalistaKuomintang, che a ridosso della seconda guerra mondiale era divenuto di fatto l'unico partito al governo. Gli anni quaranta furono dominati dallo scontro tra le forze nazionaliste e quelle del nascentePartito Comunista Cinese. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la situazione sfociò in una vera e propriaguerra civile che coinvolse l'intero Paese. Essa si concluse nel 1949 con la vittoria delle forze comuniste. In quello stesso anno il partito nazionalista del Guomindang trasferì formalmente la capitale della Repubblica di Cina pressoTaipei sull'isola di Formosa, dove si rifugiò l'intero governo repubblicano, che continuò a rivendicare lasovranità territoriale sull'intero territorio della Cina e delle sue isole. Nel mese di ottobre dello stesso anno il Partito Comunista proclamò la nascita dellaRepubblica Popolare Cinese, rivendicando a sua volta la sovranità su tutto il territorio precedentemente governato dalla Repubblica di Cina, ivi inclusa la stessa isola di Formosa, sulla quale però non aveva modo di esercitare alcun potere effettivo. Da allora laCina continentale è sotto il diretto controllo e l'amministrazione diretta del Partito Comunista Cinese, che include formalmenteTaiwan tra l'elenco delle proprie province, sebbene non eserciti su di essa alcun controllo. Di converso il governo di Taiwan rivendica e mantiene il propriostatus di governo indipendente, non rinunciando al diritto alla sovranità formale sulla Cina continentale, che è anche scritto nella sua stessa costituzione.
Per più di quindici anni la comunità internazionale non riconobbe la Repubblica Popolare Cinese come Stato sovrano. Fino al 1971 fu infatti un rappresentante della Repubblica di Cina a sedere sul seggio cinese all'Assemblea delle Nazioni Unite e presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. A partire dal 1971 la maggior parte degli Stati del mondo riconobbero la Repubblica Popolare come legittimo rappresentante della Cina nel panorama internazionale, chiudendo formalmente le loro relazioni diplomatiche con Taiwan e nel 1971 il seggio cinese all'ONU passò alla Repubblica Popolare.
Questa particolare situazione, in cui due governi contemporaneamente esistentide facto rivendicano entrambi la sovranità sul territorio cinese, è espressa e sintetizzata nel principio "un Paese, due sistemi", reso celebre dopo esser stato formulato dalleader comunista Deng Xiaoping.
Dal 1949 il Partito Comunista Cinese è l'unico soggetto politico alla guida del Paese. Esso è il secondo più grande partito del mondo con più di 97 milioni di membri, dietro solo alBharatiya Janata Party.[157]
Alla sua fondazione la Repubblica Popolare Cinese era unoStato socialista con un'economia pianificata, votato alla realizzazione delsocialismo reale. Dopo la morte di Mao Zedong nel 1976 il Partito Comunista Cinese sotto la guida del nuovo segretario generale Deng Xiaoping iniziò una serie di riforme economiche che segnarono il passaggio al cosiddettosocialismo con caratteristiche cinesi osocialismo di mercato.
Appartengono alla Repubblica Popolare Cinese anche le città diHong Kong[158] e diMacao,[159] che fino alla fine del XX secolo erano le ultimecolonie in terra d'Asia rispettivamente diRegno Unito ePortogallo. Hong Kong tuttora infatti presenta varie caratteristiche del Regno Unito, come ad esempio la guida automobilistica sulla corsia di sinistra.
La Repubblica Popolare Cinese intrattiene relazioni diplomatiche con 171 Paesi e conta 162ambasciate proprie all'estero.[160] La sua legittimità è contestata dalla Repubblica di Cina e da pochi altri Paesi; è infatti il più grande e popoloso Stato ad avere unriconoscimento limitato. Nel 1971 la Repubblica Popolare Cinese ha sostituito la Repubblica di Cina come unico rappresentante della Cina alleNazioni Unite ed è uno dei cinque membri permanenti delConsiglio di sicurezza.[161] La Cina è anche un ex membro eleader delmovimento dei Paesi non allineati e si considera ancora oggi un portavoce per iPaesi in via di sviluppo.[162] Insieme aBrasile,Russia,India eSudafrica, la Cina è un membro del gruppoBRICS che comprende le principali economie emergenti.[163]
La Cina è anche membro dello SCO, un'alleanza militare di cui è uno dei cinque membri fondatori. È inoltre membro delComitato Zangger.
Sotto la sua interpretazione della politica di una sola Cina, Pechino pone delle condizioni nello stabilire relazioni diplomatiche con Paesi che riconoscono Taiwan e non mantengono alcun legame ufficiale con il governo della Repubblica di Cina. I funzionari cinesi in numerose occasioni hanno protestato con Paesi esteri che hanno aperto sedi diplomatiche e rapporti commerciali con Taiwan,[164] in particolare in materia di vendita di armamenti.[165]
Gran parte della attuale politica estera cinese si basa sui cinque principi dellacoesistenza pacifica e sono inoltre guidati dal concetto di "armonia senza uniformità", che incoraggia le relazioni diplomatiche tra gli Stati nonostante vi siano differenze ideologiche.[166] Questa politica può portare la Cina a sostenere stati considerati pericolosi o repressivi da parte delle nazioni occidentali, come loZimbabwe, laCorea del Nord e l'Iran.[167] La Cina ha una stretta relazione economica e militare con la Russia[168] e i due Stati votano spesso all'unisono nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.[169][170][171]
Proteste a sostegno dei mezzi di informazione cantonesi aGuangzhou nel 2010
Ilmovimento democratico cinese, gli attivisti sociali e alcuni membri del Partito Comunista Cinese ritengono necessaria una riforma politica e sociale. Mentre i controlli dello Stato sull'economia e sul sociale sono stati notevolmente ridotti a partire dal 1970, la libertà politica è ancora fortemente limitata. LaCostituzione della Repubblica Popolare Cinese afferma che i "diritti fondamentali" dei cittadini comprendono: lalibertà di parola, lalibertà di stampa, il diritto a un giusto processo, lalibertà di religione, ilsuffragio universale e i diritti di proprietà. Tuttavia tali disposizioni non garantiscono una significativa protezione contro l'azione penale da parte dello Stato.[172][173] Anche se qualche critica delle politiche del governo e del Partito Comunista è generalmente tollerata, lacensura di parola e di informazione politica, in particolare suinternet,[174][175] è abitualmente utilizzata per prevenire azioni collettive.[176] Nel 2005Reporter senza frontiere ha classificato la Cina al 159º posto, su 167 Stati considerati, nel suo annualeWorld Press Freedom Index, indicando pertanto un livello molto basso di libertà di stampa.[177] Nel 2016 la Cina ha occupato il 176º posto, su 180 Paesi analizzati.[178]
I migranti dalle campagne alle città si trovano spesso a essere trattati come cittadini di seconda classe da parte del sistema di registrazionehukou delle famiglie, che controlla l'accesso alle prestazioni statali.[179][180] I diritti di proprietà vengono spesso scarsamente protetti[179] e la tassazione colpisce in modo sproporzionato i cittadini più poveri.[180] Tuttavia un certo numero di imposte rurali sono state ridotte o abolite a partire dai primi anni duemila e dei servizi sociali aggiuntivi sono stati forniti agli abitanti delle campagne.[181][182]
Un certo numero di governi stranieri, le principaliagenzie di stampa straniere e alcuneONG criticano l'applicazione deidiritti umani in Cina e in particolare facendo riferimento a episodi didetenzione senzaprocesso,aborti obbligati,[183] confessioni forzate,torture, restrizioni dei diritti fondamentali,[184][185] e il ricorso eccessivo allapena di morte.[186] Il governo è solito a sopprimere con la forza le manifestazioni e proteste popolari considerate una potenziale minaccia per la stabilità sociale, come è avvenuto durante laprotesta di piazza Tienanmen (天安门广场) del 1989. A seguito di una dimostrazione su larga scala a Pechino nel 1999, il Partito Comunista ha lanciato una campagna per eliminare la pratica spirituale delFalun Gong (法轮功) con conseguenti arresti di massa, detenzioni illegali e episodi di torture e decessi in carcere.[187][188] Alcuni ricercatori ritengono inoltre che decine di migliaia di aderenti alFalun Gong siano prigionieri e un minor numero diuiguri etibetani potrebbero essere stati uccisi per fomentare ilcommercio di organi umani.[189] Lo Stato cinese viene anche regolarmente accusato di repressioni su vasta scala e abusi riguardanti i diritti umani nella regione delTibet e nelloXinjiang, tra cui interventi violenti da parte della polizia e soppressione del culto religioso.[190][191]
Il governo cinese ha risposto alle critiche straniere sostenendo che il diritto alla sussistenza e allo sviluppo economico è un prerequisito per gli altri tipi di diritti umani e che il concetto di "diritti umani" dovrebbe tener conto del livello attuale di un Paese in sviluppo economico.[192] Inoltre in Cina è stato sottolineato l'aumento a partire dal 1970 dellaqualità di vita, del tasso dialfabetizzazione e dell'aspettativa di vita media, così come il miglioramento della sicurezza sul lavoro e la prevenzione contro le calamità naturali, come le perenniinondazioni del fiume Giallo.[192][193][194] Alcuni politici cinesi si sono inoltre espressi a sostegno della democratizzazione, anche se altri rimangono di stampo più conservatore.[195] Sono stati condotti alcuni grandi sforzi di riforma; per esempio, nel novembre 2013 il governo ha annunciato piani per ridurre lapolitica del figlio unico e abolire il molto criticato programma di rieducazione attraverso il lavoro,[196] tuttavia alcuni gruppi a sostegno dei diritti umani hanno rilevato che tali riforme siano state in gran parte di facciata.[187] Durante gli anni duemila e nei primi anni duemiladieci il governo cinese si è dimostrato sempre più tollerante nei confronti delle ONG che offrono soluzioni pratiche ed efficienti ai problemi sociali, ma tali attività del "terzo settore" sono comunque rimaste fortemente regolamentate.[197]
Deng Xiaoping, successore diMao Tse-tung alla guida del Paese e principale fautore dell'apertura della Cina all'economia mondiale
L'economia cinese è la seconda maggiore economia al mondo perPIL (nominale) prodotto, alle spalle degliStati Uniti d'America,[199] mentre per PIL pro capite nominale è al 59º posto (2020).
Dal 1949, anno di fondazione della Repubblica Popolare, il governo portò avanti un modello dieconomia pianificata (计划经济) in stile sovietico, strutturato supiani quinquennali che determinavano gli obiettivi per agricoltura e industria. L'agricoltura vennecollettivizzata, la terra divenne proprietà dello Stato, i mercati locali aboliti e la maggior parte delle industrie di settori strategici passò sotto diretto controllo statale. Tuttavia, i piani economici non portarono i risultati sperati.
Alla morte di Mao nel 1976 seguirono diverse vicende politiche interne al Partito Comunista, che si conclusero con l'elezione diDeng Xiaoping a segretario generale. Sotto la sua influenza, dal 1978-1979 il sistema politico-economico cinese abbandonò il modello pianificato in favore delsocialismo con caratteristiche cinesi (有中国特色社会主义). Con questa espressione, coniata da Deng, si indica un sistema statale basato sue due principi cardine: da un lato il monopolio del Partito Comunista sulla sfera politica, dall'altro l'apertura del sistema economico a principi del libero mercato. Si tratta di un processo graduale che ebbe inizio a partire dalle ZES oZone Economiche Speciali (经济特区), una selezione di province cinesi in cui vennero applicate in via sperimentale le prime riforme di apertura del mercato. In concomitanza con l'avvio del programma delle "quattro modernizzazioni" 四个现代化 (agricoltura, industria, scienza e tecnologia, apparato militare), questo segnò l'avvio di un lungo processo di crescita economica durato oltre trent'anni, basato tra gli altri su due fattori chiave: la grande quantità di manodopera a basso costo disponibile sul mercato del lavoro e il gran numero diinvestimenti diretti effettuati da compagnie straniere, attratte dalle possibilità offerte dalladelocalizzazione produttiva delle loro strutture in Cina. Un altro fattore chiave da considerare è, secondo alcuni, lasvalutazione competitiva delrenminbi (人民币) che ha caratterizzato questo lungo periodo.
Tasso percentuale di crescita annuale del PIL cinese dal 1980 al 2015
Laborsa di Shanghai è la quinta a livello mondiale percapitalizzazione complessiva. Dopo oltre due decenni di crescita del PIL con valori superiori al 10% negli ultimi anni l'economia cinese continua a crescere, ma a un tasso ridotto, che nel 2015 ha raggiunto il minimo storico (le stime sono ancora incerte, a seconda delle fonti oscillano tra il 4% e il 7%).
Il 1º dicembre 2015 il renminbi cinese è divenuto una delle seivalute di riserva approvate dalFMI: la direzione del FMI ha motivato questa decisione asserendo che, oltre al fatto che nel 2014 le esportazioni della Cina hanno totalizzato il 12,4% degli scambi internazionali mondiali, il renminbi ottempera al requisito di essere una valuta "ampiamente utilizzata" nelle transazioni internazionali.
Il Paese ha anche sperimentato un impressionante sviluppo delle proprie infrastrutture e trasporti. Tuttavia fino al 2004 la Costituzione cinese non riconosceva laproprietà privata. Ai cinesi è concesso acquistare beni e immobili, ma la terra rimane tuttora proprietà unicamente dello Stato, che la può affidare ai contadini con contratti di usufrutto della durata massima di novant'anni.
Il sistema energetico è ancora inefficiente: sebbene negli ultimi decenni del Novecento e nei primi del duemila la Cina sia il maggior consumatore mondiale di elettricità, ha bisogno di molta più energia della media dei PaesiOCSE per svolgere gli stessi processi industriali e circa il 70% della produzione viene dallecentrali a carbone, il combustibile fossile di cui la Cina è più ricca (i maggiori giacimenti si trovano nelloXinjang). Per ovviare a questo ritardo strutturale il governo sta promuovendo fortemente fonti di energia più pulite: la Cina è il secondo Paese al mondo per produzione dienergia eolica dopo gli Stati Uniti e sfrutta molto anche il suo potenziale idroelettrico (degna di nota è ladiga delle tre gole, la più grande al mondo); sono inoltre attive quattro centrali nucleari, per un totale di undicireattori e altri diciassette sono in costruzione con l'obiettivo di soddisfare il 6% del fabbisogno energetico con l'energia nucleare entro il 2020.
La classe media cinese (definita come la popolazione con un reddito annuo compreso tra 10 000 e 60 000 dollari statunitensi) nel 2012 contava più di 300 milioni di individui.[200] Secondo il rapporto Hurun il numero di miliardari in dollari statunitensi in Cina è aumentato da 130 del 2009 ai 251 del 2012, conferendo alla Cina il secondo numero più alto al mondo di miliardari.[201] Nel 2012 il mercato al dettaglio nazionale della Cina si è attestato a più di 20 miliardi di yuan (3,2 miliardi di dollari statunitensi)[202] e vede una crescita di oltre il 12% annuo,[203] mentre il mercato dei beni di lusso si è ampliato enormemente, con il 27,5% della quota globale.[204] Tuttavia negli ultimi anni la rapida crescita economica della Cina ha contribuito a una graveinflazione,[205][206] che ha comportato una maggiore regolamentazione da parte del governo.[207] La Cina accusa un elevato livello di disuguaglianza economica[208] ed esso è aumentato negli ultimi decenni.[209] Nel 2012 ilcoefficiente di Gini della Cina era 0,474.[210]
Nel 2013 la Cina possedeva il maggior numero di cellulari attivi rispetto a qualsiasi Paese del mondo, con oltre 1 miliardo di utenti registrati a febbraio 2012.[211] Il Paese conta anche il maggior numero al mondo di utenti diinternet e dellabanda larga,[212] con oltre 591 milioni al 2013, che corrispondono a circa il 44% della sua popolazione.[213] Un rapporto dello stesso anno ha rilevato che la velocità media nazionale della connessione ad internet è3,14 MB/s.[214] Al luglio 2013 da sola contava il 24% dei dispositivi collegati a internet nel mondo.[215]
China Telecom eChina Unicom, i due maggiori fornitori di banda larga a livello mondiale, possiedono il 20% degli abbonati alla banda larga di tutto il mondo. Da sola China Telecom serve oltre 50 milioni di abbonati, mentre la China Unicom ne ha oltre 40 milioni.[216] Diverse società di telecomunicazioni cinesi, in particolareHuawei eZTE, sono state accusati dispionaggio a favore delle autorità militari cinesi.[217]
Nel 2015 la Cina sta sviluppando un propriosistema di navigazione satellitare, chiamatoBeidou, che ha iniziato a offrire servizi di navigazione commerciale in Asia nel 2012[218] e si prevede che possa offrire una copertura globale entro il 2020.[219]
Il ponte sul fiume Baling è uno dei più alti del mondo
La rete stradale cinese si estende per una lunghezza complessiva di 1,87 milioni di km, concentrati maggiormente lungo la zona costiera, di cui34300 km sono costituiti da strade a scorrimento veloce. A partire dagli anni novanta i collegamenti stradali sono notevolmente aumentati grazie alla costruzione di una rete autostradale che collega l'intera nazione, conosciuta comeNational Trunk Highway System (NTHS): alla fine del 2011 si contano in Cina53000 km di autostrade il che rende il sistema autostradale più lungo del mondo.[220] Nel 1991 vi erano solo sei passaggi sul tratto principale del fiume Yangtze, che taglia in due il Paese; nell'ottobre 2014 se ne contavano ottantuno tra ponti e gallerie.
La Cina vanta il più grande mercato automobilistico al mondo, dopo aver superato gli Stati Uniti sia nelle vendite di auto sia della produzione. Nel 2009 le vendite di automobili hanno superato i 13,6 milioni[221] e si stima che raggiungano i 40 milioni entro il 2020.[222] Un effetto collaterale della rapida crescita della rete stradale della Cina è stato un aumento significativo degliincidenti stradali,[223] anche a causa delle regole della strada mal applicate; solo nel 2011 circa 62 000 cinesi sono morti in incidenti stradali.[224] Nelle aree urbane lebiciclette rimangono un comune mezzo di trasporto, nonostante la crescente prevalenza di automobili. Al 2012 si contavano circa 470 milioni di biciclette nel paese.[225]
Le ferrovie della Cina, di proprietà dello Stato, sono tra le più trafficate del mondo. Il treno costituisce, insieme agli autobus, il mezzo di trasporto più frequentato anche per le tratte lunghe, vista la relativa onerosità dei viaggi aerei. Lo sviluppo del sistema ferroviario, monopolizzato dallo Stato, è stata la risposta privilegiata alla crescente domanda di trasporti che ha accompagnato lo sviluppo economico cinese ed è per questo che molti centri urbani in forte crescita si stanno dotando di trasporti pubblici su rotaie. Nel 2006 le ferrovie cinesi gestivano un quarto del volume di traffico ferroviario di tutto il mondo.[226][227] Dal 2013 il paese vanta103144 km diferrovia, la terza rete più lunga del mondo.[228] Tutte le province e le regioni sono collegate alla rete ferroviaria, ad eccezione diMacao. Le ferrovie si sforzano di soddisfare l'enorme domanda, in particolare durante la festa delCapodanno cinese, quando si realizza la più grande migrazione umana annuale del mondo.[227]
Nel 2013 le ferrovie cinesi permisero 2 106 milioni spostamenti di utenti, generando 1 059,56 passeggeri per chilometro e trasportarono 3 967 milioni di tonnellate di merci, generando 2 917,4 tonnellate di merci per chilometro.[228] È degna di nota laferrovia del Qingzang, inaugurata nel 2006 a coronamento di un progetto iniziato negli anni cinquanta, che collegaLhasa, capitale delTibet, al resto della rete nazionale: è la strada ferrata più alta del mondo, sviluppandosi per l'80% del suo percorso oltre i 4 000 metri e toccando i5072 m aTang Gu La, ed è per questo anche una delle infrastrutture ferroviarie di più alto livello tecnologico.
Nel 2016 larete aeroportuale della Cina era composta da 218 aeroporti civili[234] e nello stesso anno veniva superata per la prima volta la quota di un miliardo di passeggeri annui.[235] Nel 2013 più di due terzi degli aeroporti in costruzione in tutto il mondo erano in Cina[236] e la statunitenseBoeing si aspetta che la flotta cinese degli aerei commerciali possa crescere dai 1 910 aeromobili del 2011 ai 5 980 nel 2031.[236] Con la rapida espansione nel settore dell'aviazione civile, i maggiori aeroporti della Cina sono stati inseriti nelle liste degli aeroporti più trafficati al mondo. Nel 2013 l'aeroporto di Pechino-Capitale si piazzava al secondo posto per traffico passeggeri al mondo (nel 2002 copriva la 26ª posizione). Nel 2010 l'aeroporto internazionale di Hong Kong e l'aeroporto internazionale di Shanghai-Pudong erano al primo e al terzo posto nel trasporto merci.
Il territorio cinese, quarto Paese del mondo per estensione, varia in altitudine dal livello del mare, ad est, alla vetta dell'Everest (la montagna più alta del mondo), al confine con il Nepal. Le regioni meridionali confinanti conLaos,Vietnam eMyanmar sono ricoperte daforeste pluviali tropicali, mentre in Mongolia Interna sulpermafrost del Grande Khingan cresce una vegetazione simile allatundra. La Cina ospita inoltre le più importanti zone umide dell'Estremo Oriente, il più lungo fiume dell'Asia (il Fiume Azzurro) e le sorgenti di due fiumi di inestimabile importanza per centinaia di milioni di persone dell'Asia meridionale e sud-orientale, ossia ilBrahmaputra e ilMekong. Tuttavia un quinto della Cina è coperto anche dadeserti, soprattutto nel nord-ovest del Paese, e aridesteppe ricoprono vaste zone dei montiAltai,Tian Shan eKunlun nell'estremo ovest, regioni che non possono essere raggiunte né dal monsone di sud-ovest, bloccato dall'altopiano tibetano, né da quello di sud-est, che non raggiunge la zona per la notevole distanza dal mare. Questa gran diversità di topografia ehabitat ha portato a un notevole sviluppo della vitavegetale eanimale.
In Cina si riscontra una gran varietà diforeste. Sia nelle zone nord-orientali che in quelle nord-occidentali si innalzano montagne ricoperte da gelide foreste di conifere in cui vivono animali come l'alce e l'orso dal collare, oltre a circa 120 specie di uccelli. Nelle foreste diconifere più umide spesso si sviluppano boschetti dibambù, rimpiazzati, ad altitudini più elevate, da boscaglie dirododendri,ginepri etassi. Le forestesubtropicali, che dominano le regioni della Cina centrale e meridionale, sono il regno di circa 146 000 specievegetali, ma anche del famosopanda gigante, delrinopiteco dorato e dellatigre della Cina meridionale. Le foreste pluvialitropicali e quelle monsoniche, confinate alloYunnan e adHainan, contengono circa un quarto di tutte lespecie vegetali e animali della Cina.
La Cina ha aumentato la copertura forestale del 40% tra il 1990 e il 2020.[239]
Lepraterie ricoprono circa un terzo della superficie totale della Cina. Di queste le più vaste e fertili sono concentrate quasi tutte in Mongolia Interna,Ningxia, in alcune zone delQinghai e inTibet. Queste distese erbose sono l'habitat principale di tre specie a rischio di estinzione: ilcavallo di Przewalski, l'asino selvatico asiatico e ilcammello della Battriana (l'antenato dei cammelli domestici). Spesso gli animali selvatici entrano in competizione diretta con quelli domestici e perciò i carnivori presenti nell'area vengono avvelenati o catturati con trappole; molto frequenti sono anche gli incendi appiccati volutamente dall'uomo per incrementare le zone dipascolo. Tale pratica è stata recentemente vietata dal governo, ma nelle aree più remote lalegge è difficile da far rispettare.
Gli habitat d'acqua dolce ricoprono un ruolo importantissimo in Cina e un'altissima percentuale della popolazione dipende direttamente dallezone umide,paludi,fiumi elaghi per l'attività economica, l'irrigazione e l'acqua potabile. Sei dei più importanti fiumi del mondo nascono daglialtopiani della Cina occidentale. IlFiume Giallo (Huang He), ilFiume Azzurro (Chang Jiang), ilLancang Jiang (Mekong) e ilSalween nascono dalle zone orientali dell'altopiano del Tibet-Qinghai, mentre l'Indo e ilBrahmaputra da quelle meridionali. Questi fiumi sono una fonte inesauribile di acqua, utilizzata sia per bere sia a scopo agricolo, ma anche un'importantissima via di comunicazione; non bisogna inoltre dimenticare l'importanza culturale e religiosa che rivestono per circa due miliardi di abitanti di Cina,India,Pakistan,Bangladesh eAsia sud-orientale. I fiumi suddetti danno origine a molte delle migliaia di laghi d'acqua dolce della regione.
Nel nord-est si trova la maggior parte delle paludi d'acqua dolce della Cina. Un'area di 20 000 chilometri quadrati della pianura di Sanjiang, nell'Heilongjiang, è essenzialmente una distesa di laghi d'acqua dolce poco profondi e di letti fluviali dove i fiumi Heilongjiang,Sungari eWusuli si riuniscono insieme. Questoecosistema si riscontra anche nelJilin, nelLiaoning e in Mongolia Interna. Una delle più note aree protette di palude è la riserva naturale di Zhalong, un'area di 2 000 chilometri quadrati, creata nel1979 per proteggere i siti di nidificazione dellagru della Manciuria e di altri uccelli che vi trascorrono l'inverno. Queste paludi sono anche di grande valore per la raccolta di canne, la maggior parte delle quali viene trasformata in pasta percarta. Gli uccelli acquatici possono vivere nei terreni di raccolta delle canne, almeno ai livelli attuali, dando vita a un connubio tra conservazione della natura e sviluppo economico. NelSichuan occidentale le paludi offrono terreno di nidificazione allegru collonero e alleoche indiane.
Tra i laghi della Cina vi sono le più famosezone umide dello Stato: ilPoyang Hu, nelJiangxi, e ilDongting Hu, nell'Hunan. IlDongting Hu, il secondo lago d'acqua dolce più grande della Cina, è di estrema importanza per varie specie di animali selvatici, come illipote e lo storione cinese, ma anche per molti uccelli acquatici che vi svernano. Il Poyang Hu è formato da un complesso di laghetti e zone paludose la cui estensione varia stagionalmente; le inondazioni estive rendono fertilissimo il terreno circostante in autunno e tale caratteristica attrae sia i contadini che gli uccelli migratori. L'importanza dell'area è difficile da sopravvalutare, dato che questi laghi costituiscono l'habitat di svernamento per la quasi totalità della popolazione globale digru siberiana (circa duecento esemplari), così come per cinquecentomila uccelli che fanno del Poyang Hu la propria dimora durante i mesi invernali. Tuttavia dal 2000 alcuni dei più grandi laghi del Poyang sono rimasti in secca alla fine dell'autunno e gli uccelli acquatici si sono ritrovati con una minore disponibilità di cibo.
Circa metà dei laghi della Cina sonosalati e anche questi, come quelli d'acqua dolce, offrono rifugio a moltissimi uccelli acquatici. Quasi tutti sono concentrati nella Cina nord-occidentale, nei baciniendoreici dell'altopiano tibetano settentrionale e del bacino delQaidam. Il più grande di essi è ilQinghai, uno specchio d'acqua di 4426 km² che ogni estate attrae migliaia di uccelli, compresi icormorani, igabbiani del Pallas, leoche indiane e leavocette bianche e nere. Allo stesso modo il bacino delTarim, nelloSinkiang, dà sostentamento a una delle più grandi popolazioni dicicogne nere della Cina. La zona dell'altopiano di Ordos, in Mongolia Interna, così come ilTaolimiao-Alashan Nur (un lago dello Xinjiang), offre terreno di nidificazione al rarogabbiano relitto. La maggior parte di questi laghi e paludi varia di livello a seconda delle stagioni ed è minacciata dal sempre più consistente bisogno d'acqua per l'utilizzo umano.
La linea costiera della Cina si snoda per circa18000 km e si estende dalgolfo di Bohai, gelato in inverno, alle acque tropicali delmar Cinese Meridionale. Le zone umide costiere sono un'importante zona di sosta per gli uccelli che seguono la rotta migratoria tra laSiberia e l'Australia. L'isola diChongming, nel delta del Fiume Azzurro, pressoShanghai (la più grande città della Cina e una delle regioni a maggior sviluppo demografico) gioca un'importanza vitale per questi migratori.
Fin dai tempi antichi la cultura cinese è stata fortemente influenzata dalconfucianesimo e dalle correnti filosofiche. Per gran parte del periodo dinastico la possibilità di scalare la piramide sociale era correlata all'ottenere un buon risultato nel prestigiosoesame imperiale, istituzione che risale alladinastia Han.[240] L'enfasi dell'esame scritto ha influenzato la percezione generale della raffinatezza culturale, portando a ritenere che lacalligrafia, lapoesia e lapittura fossero forme d'arte superiori alladanza e alteatro. La cultura cinese ha sempre sottolineato un profondo senso della storia e della prospettiva dell'introspezione nazionale. Gli esamimeritrocratici sono ancora molto apprezzati nella Cina odierna.[241]
I primileader della Repubblica Popolare Cinese erano nati durante il tradizionale ordine imperiale, ma furono influenzati dalmovimento del 4 maggio e dagli ideali riformisti. Pertanto cercarono di modificare alcuni aspetti tradizionali della cultura, come il possesso della terra, il sessismo e il sistema di istruzione di stampo confuciano; conservando invece altre caratteristiche come la struttura familiare e l'obbedienza allo Stato. Alcuni osservatori hanno visto il periodo successivo alla costituzione della RPC del 1949 come continuazione della tradizionale dinastica cinese, mentre altri hanno sostenuto che il Partito Comunista abbia danneggiato le fondamenta della cultura cinese, in particolare attraverso larivoluzione culturale del 1960 che ha radicalmente modificato molti aspetti tradizionali della cultura, classificandoli come "regressivi o dannosi" e "vestigia feudali". Molti aspetti importanti della cultura e morale cinese, come il confucianesimo, l'arte, la letteratura e le arti dello spettacolo, come l'opera di Pechino, hanno subito modifiche per essere conformi con le politiche governative e di propaganda.[242]
Il governo ha accettato numerosi elementi della cultura tradizionale cinese come parte integrante della società. Con l'ascesa del nazionalismo e la fine della rivoluzione culturale si è assistito a una forte ripresa delle varie forme d'arte della letteratura, della musica, del cinema, della moda e dell'architettura[243][244] e l'artigianato ha suscitato un grande interesse nazionale e internazionale.[245]
L'architettura cinese tradizionale è stata influenzata dall'arte greco-buddhista del I secolo d.C.[246] Le costruzioni erano realizzate generalmente inlegno emattone,[246] lecolonne solitamente erano dotate di una base molto alta e prive dicapitello.[246] I tetti presentavano spesse gronde leggermente ricurve e rivolte verso l'alto.[246] Vi sono varie decorazioni policrome, come piastrelle, tegole, intarsi, campane e stucchi, dotati di una vasta varietà di dettagli.[246] Dopo l'avvento della RPC l'architettura ha subito un processo di rimodernamento e dal 1980 ha iniziato a diversificarsi.[247]
Ascoltando tranquillamente il vento tra i pini, diMa Lin (XIII secolo), pittura su seta,226 × 110 cm
La nascita della pittura cinese si stima sia avvenuta circa 5 000 anni fa, quando i cinesi disegnavano immagini di esseri umani e animali nelle rocce grazie a coloranti minerali e compivano delle decorazioni su vari oggetti diceramica.[248] I disegni si sono poi evoluti in motivi mistici su pezzibronzo. Le prime pitture suseta che sono giunte fino a noi, si presume che siano state dipinte circa 2 000 anni addietro.[248] I primi dipinti avevano come soggetto figure umane a raffigurazioni di paesaggi con uccelli e piante.[248] A partire dalXVII secolo i dipinti provenienti dall'Europa sono stati introdotti nella Cina e questo tipo di arte venne chiamata "pittura occidentale" mentre l'arte nazionale assunse la denominazione di "pittura tradizionale cinese". In Estremo Oriente la rappresentazione dei paesaggi rurali è stata l'oggetto predominante dell'arte.[248]
Il patrimonio culturale della Cina è testimoniato anche dalla presenza di siti (oltre 50) che risultano iscritti nellaLista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Ilcinema ha fatto il suo ingresso in Cina nel 1896 e la prima produzione cinese è stata realizzata nove anni più tardi, nel 1905:Il monte Dingjun, una registrazione di un'opera di Pechino.[249] Mentre durante ventesimo secolo il cinema è progredito in occidente, in Cina in pochi decenni è passato dal successo iniziale alla decadenza, riflettendo la situazione politica del Paese.[250] Con la liberalizzazione del 1970 i film cinesi cominciarono ad apparire all'estero. Nel 1997 laFabbrica dei sogni diFeng Xiaogang è diventato il primo film cinese a ottenere successo commerciale e di critica in Occidente.[251] Tutti i film, anche stranieri, prima di essere proiettati nel Paese devono essere approvati dal Consiglio di Stato, il quale spesso intervienecensurando alcune scene.[252] Sette dei dieci film di maggior successo sono produzioni nazionali.[253] L'industria cinematografica è in continua ascesa;Lost in Thailandia (2012) è stato il primo film a incassare più di un miliardo di yuan.[253]
Tra gli illustratori e designer cinesi che si sono affermati tra il XX e il XXI secolo si ricordaTyrus Wong, che lavorò anche per la Walt Disney Productions e creatore del personaggio diBambi.
Per quanto concerne la danza si ricordano due particolari tipi di danza cinese: laDanza del leone e laDanza del drago. "Danza cinese" è un "termine generale" per la danza classica cinese, la danza popolare cinese e la danza popolare, ed è anche usato per riferirsi al termine generale per le discipline di danza cinesi che non sono state ancora suddivise.La danza cinese è stata fondata negli anni '50. La formazione di base si basa sul sistema di allenamento del balletto e integra tecniche e abilità come arti marziali cinesi, opera tradizionale e acrobazie popolari come mani, occhi, corpo, gioco di gambe e passi; over è l'abilità nazionale della danza cinese Nel processo di salto: torcersi, inclinarsi, capovolgersi, schivare, aprirsi, saltare e muoversi. Anche le girelle laterali in aria hanno nuovi sviluppi.
La letteratura cinese è nata come un modo per preservare le memorie e le divinazioni sugliossi oracolari.[254] La vasta collezione di libri che sono stati conservati a partire dalladinastia Zhou dimostrano la loro prestigio intellettuale. L'epoca della dinastia Zhou è spesso vista come un importante sviluppo culturale della Cina. I cinquepunti cardinali erano alla base di quasi tutti i principali studi. I concetti trattati dai testi classici cinesi presentano una vasta gamma di argomenti, tra cui lapoesia, l'astrologia, l'astronomia, ilcalendario e lecostellazioni.[255] Molti dei concetti tipici cinesi, come loyin e yang, ilqi e i quattro pilastri del destino in relazione con il cielo e la terra, sono stati teorizzati nei periodi dinastici.[256] Alcuni dei più importanti scritti antichi sonoI Ching eShujing neiQuattro Libri e neiCinque Classici.[255]
Il periodo di regno delladinastia Song fu anch'esso ricco di produzione di letteratura scientifica e ha visto la realizzazione di opere comeXin Yixiang Fayao diSu Song eMengxi Bita diShen Kuo.[257][258] Sono state realizzate anche molte opere di storiografia e grandi enciclopedie, comeZizhi Tongjian diSima Guang (1084) e iQuattro Grandi Libri dei Song completamente compilati e modificati nell'XI secolo.[259][260]
Molti dei personaggi della letteratura cinese facevano parte del governo del Paese o ricoprivano importanti posizioni. Essi parlavano consapevolmente e talvolta proponevano e dirigevano nuove forme di governo. Nel XVII secolo gli autori cinesi produssero da soli più testi che il resto del mondo.[261] Molti romanzi come iQuattro grandi romanzi classici fecero nascere innumerevoli storie di finzione. Alla fine delladinastia Qing la cultura cinese si avviò verso una nuova era in cui la scrittura era alla portata dei cittadini comuni.[262]Hu Shih eLu Xun sono stati pionieri della letteratura moderna. Nel 2000Gao Xingjian ha vinto ilpremio Nobel per la letteratura grazie ai suoi romanzi, comeLa montagna dell'anima (1989), che è stata tradotta in diverse lingue.[263] Il premio Nobel per la letteratura di Gao Xingjian ha suscitato polemiche nella Cina continentale. Alcune persone pensano che ci siano molti scrittori migliori in Cina, e ha vinto il premio per la sua posizione politica; alcune persone si oppongono all'affermazione del primo, credendo che abbia un significato positivo nella letteratura cinese.
La Cina è stataleader mondiale nel campo della scienza e della tecnologia fino dalladinastia Ming. Antiche scoperte e invenzioni cinesi come la carta, la stampa, labussola e lapolvere da sparo si diffusero poi inAsia e inEuropa. I matematici cinesi sono stati i primi a utilizzare inumeri negativi.[264][265] Tuttavia, a partire dal XVII secolo, il mondo occidentale ha superato la Cina nello sviluppo scientifico e tecnologico.[266] Le cause di questagrande divergenza continuano a essere discusse.[267]
Dopo le ripetute sconfitte militari da parte delle nazioni occidentali nel XIX secolo i riformatori cinesi iniziarono la promozione della scienza moderna e della tecnologia come parte del movimento di auto-rafforzamento. Dopo che i comunisti presero il potere nel 1949 si è cercato di organizzare la scienza e la tecnologia basandole sul modello dell'Unione Sovietica, in cui la ricerca era in gran parte pianificata dal governo centrale.[268] Dopo la morte di Mao nel 1976 la scienza e tecnologia sono state comprese nelle "quattro modernizzazioni"[269] e il sistema accademico di ispirazione sovietica è stato gradualmente riformato.[270]
Dalla fine della rivoluzione culturale la Cina ha fatto significativi investimenti nel campo della ricerca scientifica,[271] con 163 miliardi di dollari spesi in ricerca e sviluppo nel 2012.[272] La scienza e la tecnologia sono considerati di vitale importanza per la realizzazione economica del Paese e per i suoi obiettivi politici e talvolta esse vengono prese come fonte di orgoglio nazionale tanto che a volte si descrive come "tecno-nazionalismo".[273] Nonostante l'aumento delle spese in questo campo, il sistema di finanziamento non è ancora trasparente e la quota del bilancio si sta restringendo.[271] Nel 2011 la Cina ha dedicato il 4,7% e l'11,8% del suo bilancio totale rispettivamente per la ricerca di base e la ricerca applicata, una percentuale significativamente inferiore alle principali potenze tecnologiche come gli Stati Uniti e il Giappone.[274]
La Cina sta rapidamente sviluppando un sistema di istruzione che ponga l'accento sulla scienza, sulla matematica e sull'ingegneria; nel 2009 ha prodotto oltre 10 000 laureati in ingegneria e 500 000 laureati in scienze, più di qualsiasi altro Paese.[275] La Cina è anche il secondo più grande editore al mondo di pubblicazioni scientifiche; la produzione nel solo 2010 è stata di 121 500 articoli, tra cui 5 200 apparsi sulle principali riviste scientifiche internazionali.[276] Società tecnologiche cinesi comeHuawei eLenovo sono diventatileader mondiali nel settore delle telecomunicazioni e deipersonal computer[277][278][279] e isupercomputer cinesi sono costantemente classificatitra i più potenti al mondo.[280][281] La Cina sta inoltre vivendo una significativa crescita nell'uso di robot industriali; tra il 2008 e il 2011 l'installazione di robot multiruolo in fabbriche cinesi è aumentato del 136%.[282]
Ilprogramma spaziale cinese è uno dei più attivi al mondo ed è fonte importante di orgoglio nazionale.[283][284] Nel 1970 la Cina ha lanciato il suo primosatellite, ilDong Fang Hong I, diventando il quinto Paese a farlo in modo indipendente.[285] Nel 2003 la Cina è diventata il terzo Paese a inviare autonomamente esseri umani nello spazio, grazie alla missione diYang Liwei a bordo dellaShenzhou 5; al 2015 dieci cittadini cinesi hanno viaggiato nello spazio, tra cui due donne. Nel 2011 è stato lanciato il primo laboratorio orbitale cinese, ilTiangong 1, e questo segna il primo passo di un progetto per assemblare una grande stazione abitata dai primi anni del 2020.[286] Nel 2013 la Cina ha fatto atterrare con successo la sondaChang'e 3 e il roverYutu sullaLuna; vi è la previsione di raccogliere campioni di suolo lunare entro il 2017 Nel 2019 la Cina ha fatto allunare una sonda nel lato nascosto della Luna, prima al mondo.[287]
24 aprile 1970: viene lanciatoDong Fang Hong 1, il primo satellite cinese lanciato nello spazio.
15 ottobre 2003:Yang Liwei è il primo cinese ad andare nello spazio
16 giugno 2012:Liu Yang è la prima donna cinese ad andare nello spazio
Un aspetto rilevante nell'ambito scientifico cinese è dato dalla medicina: tra i grandi medici e naturalisti cinesi spicca la figura diLi Shizhen (1518-1593), autore di un'enciclopedia medica e naturalistica chiamataBěncǎo Gāngmù (1596). La teoria della medicina tradizionale cinese si è formata fondamentalmente durante il periodo primaverile e autunnale e il periodo degli Stati Combattenti, ed è stata riassunta e sviluppata nelle dinastie successive. Inoltre, ha un'influenza di vasta portata sui paesi nel circolo culturale dei caratteri cinesi, come la medicina giapponese, la medicina coreana, la medicina coreana e la medicina vietnamita, tutte sviluppate sulla base della medicina tradizionale cinese.
La medicina tradizionale cinese racchiude l'esperienza e le conoscenze teoriche della lotta contro le malattie dell'antico popolo cinese: è un sistema medico teorico formatosi e sviluppato gradualmente attraverso la pratica medica a lungo termine sotto la guida dell'antico materialismo semplice e della dialettica spontanea. La teoria della medicina tradizionale cinese nel periodo primaverile e autunnale e nel periodo degli Stati Combattenti si è sostanzialmente formata, con l'emergere dell'anatomia e delle sottodiscipline mediche, e sono state adottate le "quattro diagnostiche". Il classico di medicina interna dell'imperatore giallo è una delle quattro opere classiche della medicina tradizionale cinese ed è anche il primo classico medico nella casa del tesoro della medicina cinese. Allo stesso tempo, è un capolavoro medico che studia la fisiologia umana, la patologia, la diagnostica, i principi di trattamento e la farmacologia. Teoricamente stabilito la "teoria dello Yin-Yang e dei cinque elementi", "teoria del polso", "teoria dello zangxiang", "teoria dei meridiani", "teoria dell'eziologia", "teoria della patogenesi", "malattia", "metodo diagnostico" nella medicina tradizionale cinese. Sul trattamento e sulle teorie della "conservazione della salute" e della "scienza della fortuna", in seguito la medicina tradizionale cinese e la conservazione della salute iniziarono a spiegare la fisiologia umana con yin e yang e cinque elementi, e "ingegneria medica", aghi d'oro, chiavi di bronzo, ecc. è apparso. Si riferisce alla medicina basata sulla medicina tradizionale creata dalla nazionalità Han in Cina, è una disciplina che studia la fisiologia umana, la patologia, la diagnosi e la prevenzione delle malattie.
Dal 1989, la Cina è stata per 22 volte al 1º posto nella classifica delle nazioni stilata in ogni edizione delleOlimpiadi internazionali della matematica, vincendo un totale 168 medaglie d'oro, 36 d'argento e 6 di bronzo.[288]
La forma fisica è ampiamente sottolineata nella cultura cinese con ginnastica mattutina, con ilqigong e iltaijiquan, che sono ampiamente praticati, e le palestre e centri difitness guadagnano sempre più popolarità.[292] I giovani cinesi apprezzano anche il calcio e il basket, in particolare nei centri urbani. La Cina ha ospitato nel 2019 la XVII edizione dellaFIBA World Cup. LaNational Basketball Association statunitense ha un enorme seguito tra i giovani cinesi, con giocatori cinesi comeYao Ming eJeremy Lin tenuti in grande considerazione.[293] La Cina è inoltre la patria di un gran numero di ciclisti, con circa 470 milioni di biciclette registrate nel 2012.[225] Molti sport più tradizionali, come ildragonboat, il wrestling in stile mongolo e le corse dei cavalli sono molto popolari.[294]
LaNazionale di calcio della Cina, fondata nel 1924, ha ottenuto i migliori risultati, in particolare, inCoppa d'Asia raggiungendo il secondo posto nel 1984 e nel 2004, senza mai riuscire a vincere il titolo continentale. Nel 2002 la nazionale ha partecipato alMondiale di calcio, uscendo al primo turno.
La prima medaglia olimpica per la Cina fu la medaglia d'oro conquistata nel tiro a segno daXu Haifeng, ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984.La Cina occupa la terza posizione nel medagliere complessivo dei Giochi olimpici.
L'atleta cinese più medagliata ai Giochi olimpici èWu Minxia, nei tuffi, con 5 ori, 1 argento e 1 bronzo.La Cina ha ospitato rispettivamente le olimpiadi e le paralimpiadi diPechino 2008 e le olimpiadi e le paralimpiadi invernali diPechino 2022. Con ciò Pechino è diventata la prima città ad ospitare l'edizione estiva e invernale.
Sullo stesso circuito impiegato per la Formula 1, dal2005 al2008, si è svolto ilGran Premio motociclistico di Cina valevole per le classi 125, 250 eMotoGP. La prima edizione ha coinciso con la partecipazione, in qualità diwild card, di ben otto piloti cinesi tra 125 e 250. Il2023 vede l'esordio di una casa motociclistica cinese in un campionato mondiale di motociclismo su pistaː viene infatti schierata la Kove 321RR nelCampionato mondiale Supersport 300.[297]
Alcuni piatti della cucina tipica cinese: ciotole di riso,gamberetti,melanzane etofu, verdure fermentate, anatra e piatto centrale con carne e germogli di bambù
Lacucina cinese è molto varia ed è il risultato di millenni di storia e di sviluppo. Gli imperatori dell'antica Cina possedevano molte stanze adibite al pranzo nei loro palazzi, ognuna delle quali divisa in diverse zone, in cui era servito un piatto diverso.[298] L'alimento base della cucina cinese è il riso, mentre il maiale è la carne più mangiata che rappresenta i tre quarti del totale svolgendo pertanto un ruolo fondamentale.[299] La cucina cinese non può tuttavia considerarsi unica, in quanto coesistono numerosi stili, come lacucina di Hong Kong e il cibo cinese americano.
I principali ingredienti utilizzati nella dieta cinese sono il pollame, il maiale, il manzo, il vitello o l'agnello, le verdure, la frutta e i semi di soia. Tra le spezie più utilizzate vi è lo zenzero e l'aglio; spesso si trovano inoltre le arachidi, il lardo, l'aceto, il vino giallo, il brodo di pollo e maiale e la pasta di sesamo.[300]
Tipico abito tradizionale cinese viene chiamatoHanfu. Altri abiti sono ilChangshan e ilCheongsam, mentre un particolare tipo di giacca cinese viene chiamataTangzhuang.
Il governo cinese riconosce sette festività per tutto il popolo e altre quattro dedicate solo a una categoria. Per questo motivo viene utilizzato sia ilcalendario gregoriano, sia ilcalendario cinese. Annualmente il Consiglio di Stato pubblica le date delle feste un paio di giorni prima del 1º gennaio. Dal 2011 le giornate di vacanza vengono correlate con il fine settimana, quindi le feste durano tre giorni.[303][304]
^Un'organizzazione multilaterale è un'istituzione internazionale finanziata da Paesi che volontariamente vi aderiscono.
^Bangladesh–China–India–Myanmar Forum for Regional Cooperation, un Forum per la cooperazione regionale per facilitare commerci e investimenti tra i paesi in questione.
^ William G. Boltz,Early Chinese Writing, inWorld Archaeology, vol. 17, n. 3, febbraio 1986, p. 436.
^ David N. Keightley,Art, Ancestors, and the Origins of Writing in China, inRepresentations, n. 56, autunno 1996, p. 68.
^ Pam Hollister,Zhengzhou, in Paul E. Schellinger e Robert M. Salkin (a cura di),International Dictionary of Historic Places: Asia and Oceania, Fitzroy Dearborn Publishers, 1996, p. 904,ISBN978-1-884964-04-6.
^ Sima Qian,Records of the Grand Historian: Han Dynasty I, traduzione di Burton Watson, pp. 11-12,ISBN0-231-08165-0.
^ab Derk Bodde,The State and Empire of Ch'in, in Denis Twitchett e Michael Loewe (a cura di),The Cambridge History of China: Volume I: the Ch'in and Han Empires, 221 B.C. – A.D. 220, Cambridge, Cambridge University Press, 1986,ISBN0-521-24327-0.
^ Sadao Nishijima,The Economic and Social History of Former Han, in Denis Twitchett e Michael Loewe (a cura di),Cambridge History of China: Volume I: the Ch'in and Han Empires, 221 B.C. – A.D. 220, Cambridge, Cambridge University Press, 1986, pp. 545-607,ISBN978-0-521-24327-8.
^ Jack Weatherford,2: Tale of Three Rivers, inGenghis Khan and the Making of the Modern World, New York,Random House/Three Rivers Press, 2004, p. 95,ISBN978-0-609-80964-8.
^ Ping-ti Ho,An Estimate of the Total Population of Sung-Chin China, inÉtudes Song, vol. 1, n. 1, 1970, pp. 33-53.
^Nb: CFPS 2014 ha studiato 13,857 famiglie e 31,665 individui (p. 27, nota 4). Come notato da Katharina Wenzel-Teuber del China Zentrum, istituto tedesco per la ricerca sulle religioni in Cina, a confronto con il CFPS 2012, il CFPS 2014 domandò ai cinesi quali fossero le loro credenze personali riguardo a certe concezioni della divinità associate a una religione precisa (i.e. "Buddha", "Tao", "Allah", "Dio dei cristiani/Gesù", "Dio dei cattolici") piuttosto che l'appartenenza a precise istituzioni religiose (p. 27). CFPS 2014 ha anche incluso regioni, come quelle nell'occidente della Cina, che furono escluse dal CFPS 2012 (p. 27, nota 3), nonché i cristiani non membri delle chiese ufficiali (p. 28). Per questi motivi, Wenzel-Teuber conclude che il CFPS 2014 offre risultati particolarmente accurati.
^Nb: CFPS 2014 ha rilevato che il 5.94% della popolazione dichiarava di aderire ad "altre" categorie religiose, non identificandosi nelle cinque altre opzioni, ossia le cinque religioni riconosciute. A questi si aggiungono uno 0.85% della popolazione che si definiva "taoista"; è da notare che il titolo "taoista", nell'uso comune cinese, definisce il clero taoista (daoshi) e non i laici. CFPS 2014 ha anche rilevato un ulteriore 0.81% che dichiarava di seguire le sette popolari o movimenti di salvazione, mentre il CFPS 2012 rilevava un 2.2%, e il CGSS 2006–2010 rilevava una media del 3% per tali religioni.
^Nb: CFPS 2014 ha preso in esame soprattutto cinesi di etniaHan. Ciò può essere risultato in una sottostima dei musulmani. Il CGSS 2006–2010 rilevava che una media del 2-3% della popolazione della Cina dichiarava di seguire l'Islam.
^Source map #1. Dumortier, Brigitte, 2002,Atlas des religions, Autrement, collection Atlas, Paris, p. 32.Archiviato.
^Source map #2.Narody Vostochnoi Asii ("Ethnic Groups of East Asia" (1965)),Zhongguo Minsu Dili ("Folklore Geography of China" (1999)),Zhongguo Dili ("Geography of China" (2002)).Archiviato.
^ Yunfeng 云峰 Lu 卢,卢云峰:当代中国宗教状况报告——基于CFPS(2012)调查数据 [Report on Religions in Contemporary China – Based on CFPS (2012) Survey Data] (PDF), inWorld Religious Cultures, n. 1, 2014(archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014). p. 13, riportante i risultati del Chinese General Social Survey (CGSS) dell'Università Renmin per gli anni 2006, 2008, 2010 e 2011, e la loro media per il 2012.Nota: secondo i ricercatori del CFPS, solo il 6,3% sono non religiosi nel senso dell'ateismo; gli altri sono non religiosi nel senso che non appartengono a religioni dottrinali organizzate, mentre pregano od onorano dèi e antenati nei modi propri alla religione popolare tradizionale.
^In un sondaggio effettuato tra settembre e dicembre 2014 dalla Gallup International Association è stata posta la domanda: "A prescindere dal frequentare o meno luoghi di culto, lei si definisce: a) una persona religiosa; b) una persona non religiosa; c) un ateo convinto; d) non sa/non risponde". Sul campione intervistato in Cina il 61% si è dichiarato "ateo convinto". A Hong Kong solo il 34% del campione ha risposto allo stesso modo. Cfr.(EN)2/3 della popolazione mondiale si professano ancora religiosi, suwingia.com(archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
^Sotto sovranitàbritannica dalla fine dellaguerra dell'oppio e tornata sotto la giurisdizione cinese dal 1º luglio1997; la città godrà fino al 2047 di unostatus amministrativo speciale, costituito da un sistema di amministrazione politica e un regime economico diversi e parzialmente indipendenti se confrontati con il resto delle province sottoposte all'autorità del governo centrale della RPC.
^Sotto sovranitàportoghese per acquisto della durata di cinquecento anni alla fine del XVII secolo come base commerciale e trasferita sotto alla sovranità cinese il 20 dicembre 1999; ancora nel secondo decennio del 2000 gode di uno statuto amministrativo simile a quello diHong Kong.
^Background Note: China, suBureau of Public Affairs, US Department of State.URL consultato il 10 marzo 2011.
^(EN) Zhang Rui,The Cinema of Feng Xiaogang: Commercialization and Censorship in Chinese Cinema after 1989, Hong Kong University Press, 2008,ISBN978-962-209-885-5.
^Struik, Dirk J. (1987).A Concise History of Mathematics. New York: Dover Publications. pagine 32–33. "In these matrices we find negative numbers, which appear here for the first time in history".
Filippo De Filippi, Michele Gortani, Augusto Beguinot, Giuseppe Colosi, Gioacchino Sera, Pino Fortini, Gaetano Fricchione, Carlo De Angelis, Anna Maria Ratti, Luigi Gramatica, Alfred Salmony, Giulio Barluzzi, Giovanni Vacca, Daniele Varè e Kwang-chi Wang,CINA, inEnciclopedia Italiana, X,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931, p. 257.
(EN) Denis C. Twitchett, David N. Keightley, Charles O. Hucker, Ernest P. Young, Brian E. Mcknight, Herbert Franke, Cho-yun Hsu, Benjamin Elman, Chusei Suzuki, Jerome Silbergeld, Kenneth G. Lieberthal, Evelyn S. Rawski, John Wilson Lewis, Erik Zürcher, Cheng-Siang Chen, Albert Feuerwerker, C. Martin Wilbur, Lynn White, Jack L. Dull, Kenneth J. Dewoskin, Hoklam Chan e James T.C. Liu,China, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.