Bosh è stato selezionato come quarta scelta assoluta nelDraft NBA 2003 daiToronto Raptors. Campione olimpico con lanazionale USA aiGiochi Olimpici di Pechino 2008, nel corso della sua carriera ha fatto valere il suo grande talento nei rimbalzi difensivi oltre ad apprezzabili doti realizzative.
Ha giocato per la Lincoln High School diDallas, trascinandola ad un record di 40-0 nel suo ultimo anno. Inoltre fu nominato giocatore dell'anno.Decise di non andare subito nellaNBA ed andò nella prestigiosa università diGeorgia Tech, dove rimase un solo anno nel quale vinse il premio di Freshman of the Year della Atlantic Coast Conference, succedendo adEd Nelson.
Chris cominciò ad emergere tra le giovani stelle NBA e divenne presto il leader dei Raptors. Giocò nelle partiteNBARookies-Sophomores sia nel 2004 che nel 2005. Nella stagione 2006 ha partecipato all'All Star Game NBA ed è entrato nel novero delle stelleNBA.
Nella stagione 2006-07, Bosh è richiamato ad unirsi al TeamUSA alFIBA Americas Championship 2007, ma un infortunio al piede lo indusse a ritirarsi dal team. La stagione 2006-07 finisce al primo posto della division e al terzo di conference con iToronto Raptors, per la prima volta nella storia della franchigia canadese, davanti aiNew York Knicks,Philadelphia 76ers,New Jersey Nets e iBoston Celtics, con uno score di 47 vittorie e 35 sconfitte. Vengono però eliminati al primo round contro iNew Jersey Nets per 4-2.
Il 23 giugno 2008 è stato selezionato per partecipare alleOlimpiadi estive di Pechino del 2008 con il TeamUSA. Durante le Olimpiadi, ha giocato in sostituzione del centro degliOrlando MagicDwight Howard, nel torneo da cui gli Stati Uniti sono usciti imbattuti e ha vinto la medaglia d'oro sconfiggendo in finale laSpagna. In questa competizione Chris Bosh ha avuto una media di 9,1 punti a partita ed è stato il miglior rimbalzista della squadra con una media di 6,1 rimbalzi a partita.
Il 3 gennaio 2010 è diventato il primo marcatore nella storia dei Raptors, superandoVince Carter[3][4]. Nello stesso anno, il 20 gennaio Chris Bosh ha messo a segno 44 punti contro iMilwaukee Bucks, che è diventato il suo career-high.
Diventatofree agent, nell'estate 2010 firma un contratto con iMiami Heat, dove ritroverà i compagni di nazionaleDwyane Wade eLeBron James, svincolatosi dai Cavaliers e approdato pochi giorni dopo Bosh alla franchigia della Florida. Desideroso di intraprendere una nuova fase della sua carriera, abbandona il numero 4 e decide di indossare la maglia numero 1, che usava ai tempi dell'high school[5]. Conclude la regular season con gli Heat vincendo il titolo di division. Aiplayoff NBA, diventa campione dellaEastern Conference e raggiunge leNBA Finals, perdendo però contro iDallas Mavericks; la serie finisce 4-2 per i texani. Bosh conclude i playoff con una media di 18,6 punti per partita con 8,5 rimbalzi.
Bosh effettua un passaggio.
La stagione successiva a causa dellock-out inNBA inizia nel mese di dicembre 2011. Con la franchigia della florida arriva al secondo posto dellaEastren Conference, dietro iChicago Bulls nellaregular season. Ai play-off incontrano prima iNew York Knicks battuti per 4-1, poi gliIndiana Pacers battuti per 4-2, anche se Chris Bosh si infortuna in gara-1 dopo soli 13 minuti giocati a causa di uno strappo addominale. Ritorna alle finali di conference contro iBoston Celtics che sconfiggono in rimonta 4-3. Infine incontrano gliOklahoma City Thunder delle stelleKevin Durant eRussell Westbrook, alle finali NBA che si risolvono in favore degliHeat per 4-1, facendo così campioni iBig Three.Il 3 novembre, contro iDenver Nuggets, mette a referto ben 40 punti con 7 rimbalzi.Il 16 febbraio vince, con il teamMiami, formato da lui,Swin Cash eDominique Wilkins l'NBA Shooting Stars Competition battendo il team diRussell Westbrook.[6]Viene selezionato per l'All Star Game fra le riserve, ma a causa dell'infortunio del playmaker titolareRajon Rondo, viene inserito nel quintetto base insieme ai compagni di squadraDwyane Wade eLeBron James.[7] In stagione gli Heat riescono a vincere 27 gare di fila, diventando così la seconda franchigia con la serie positiva più lunga della storia. La franchigia di Miami arriva prima in Regular season (66-16), e aiNBA playoffs supera prima iMilwaukee Bucks (4-0), poi iChicago Bulls orfani diDerrick Rose, e in finale di conferece gliIndiana Pacers diPaul George e arriva alle finals contro iSan Antonio Spurs. Miami e San Antonio danno il via ad una combattutissima serie che porta sino a gara-7 dove Miami bisserà il titolo battendo gli Spurs 95-88. Eccelle particolarmente in gara 6, dove prende il rimbalzo offensivo sul tiro sbagliato daLeBron James a 8,7 secondi dalla fine, scarica il pallone aRay Allen che mette la tripla del 95-95 a 5,2 secondi dalla fine, portando la squadra all'overtime, evitando la sconfitta in finale. All'overtime effettua due decisive stoppate, una suTony Parker a 33 secondi dalla fine sul risultato di 101-100 a favore dei Miami Heat, l'altra a 1,9 secondi dalla fine suDanny Green, mantenendo il risultato sul 103-100 per gli Heat, portando la serie sul 3-3. Per Bosh è il secondo anello NBA (consecutivo).
Nella stagione 2013-14 Bosh migliora notevolmente nel tiro da tre punti, stabilendo il suo record di tiri da tre punti realizzati in un anno: dai 21 tiri dall'arco messi nella stagione precedente passa a 74, con una media del 34%. Risultano decisive le sue realizzazioni da tre punti soprattutto nella partita contro iCharlotte Bobcats, quando nel quarto quarto realizza tre triple consecutive, trascinando i Miami Heat verso la vittoria e nel match contro iPortland Trail Blazers dove i Miami Heat, orfani diLeBron James, vincono per 108-107 grazie ad una sua tripla dai 9 metri a 0,5 secondi dalla fine. Il 16 febbraio, durante l'NBA All-Star Weekend, vince per la seconda volta consecutiva l'NBA Shooting Stars Competition. Il 12 marzo 2014 raggiunge i 15.000 punti in NBA contro iBrooklyn Nets. Chiude laregular season con 16,2 punti per partita con 6,6 rimbalzi, 1,1 assist, 1,0 palle rubate e 1,0 stoppate a partita. I Miami Heat chiudono al secondo posto, incontrando così nel primo turno dei play-off iCharlotte Bobcats, battuti 4-0. Nel secondo turno i Miami sconfiggono 4-1 i Brooklyn Nets di Paul Pierce, Kevin Garnett e Deron Williams. Le finali di conference vedono invece i Miami contro gli Indiana Pacers, che possiedono il fattore campo ma vengono tuttavia facilmente sconfitti per 4-2. Gli Heat raggiungono così per la quarta volta di fila le NBA Finals. I Miami Heat tuttavia vengono sconfitti nelle Finals dai San Antonio Spurs per 4-1.
L'11 luglio 2014, dopo l'annuncio diLeBron James del suo ritorno aiCleveland Cavaliers, voci portano a pensare di un imminente trasferimento di Bosh agli Houston Rockets. Tuttavia poche ore dopo viene annunciato il rinnovo di Chris con la franchigia di South Beach per una cifra di 118 milioni di dollari in 5 anni.
Bosh in un prepartita nel 2012
Nell'opening night della stagione 2014-2015, Bosh si rende protagonista di una sontuosa prestazione nella vittoria contro iWashington Wizards, mettendo a referto 26 punti, 15 rimbalzi (record con la maglia degli Heat) e 4 assist. La stagione inizia bene; nelle prime 7 partite realizza almeno 20 punti, con una media di 10 rimbalzi. Gli Heat hanno un record di 5-2 ma, sia per l'assenza di Wade sia per prestazioni poco incisive al tiro di Bosh, perdono tre partite consecutive con avversari sulla carta abbordabili, arrivando ad avere un record di 5-5. Gli Heat rialzano la testa vincendo alBarclays Center contro iBrooklyn Nets per 95-83; Chris realizza 15 punti e cattura 9 rimbalzi. Nella trecentesima partita di regular season con la maglia degli Heat è protagonista di una grande prestazione nella partita contro gliOrlando Magic (vinta per 99-92), segnando sul tabellino 32 punti e 10 rimbalzi. Il 9 dicembre grazie ad una sua grande prestazione, 34 punti e 9 rimbalzi, iMiami Heat interrompono una serie di 4 sconfitte consecutive, vincendo contro iPhoenix Suns in trasferta per 103-97. Il 14 dicembre salta la sua prima partita stagionale, contro iChicago Bulls, a causa di un infortunio al polpaccio. A causa di questo infortunio salta 8 partite consecutive, tra cui il match di Natale vinto dagli Heat per 101-91 contro iCleveland Cavaliers. Ritorna nella partita persa contro gliOrlando Magic in casa per 101-102 siglando 20 punti e catturando 8 rimbalzi. L'11 gennaio, anche grazie ad una sua sontuosa prestazione, 34 punti e 7 rimbalzi, gli Heat vincono per 104-90 in casa deiLos Angeles Clippers. Il 27 gennaio tocca quota 16000 punti nella partita contro iMilwaukee Bucks, salendo così al 99º posto della classifica deimigliori marcatori NBA. Il 29 gennaio vengono annunciate le riserve dell'All Star Game, tra cui Chris Bosh; viene selezionato quindi per la decima volta consecutiva. Il 14 febbraio vince per la terza volta consecutiva, insieme aSwin Cash eDominique Wilkins, l'NBA Shooting Stars Competition battendo il team diRussell Westbrook. Durante l'All-Star Weekend, Bosh si era lamentato di alcuni dolori ad un fianco, in prossimità della cassa toracica. Dolori che si ripresentano il 18 febbraio durante un allenamento; viene fatto quindi visitare dal medico di squadra che decide di farlo trasferire in ospedale per ulteriori e approfonditi accertamenti. Gli esami riscontrano dei coaguli di sangue all'interno dei polmoni; un problema simile ha colpito poche settimane primaMirza Teletović. Il 21 febbraio viene operato con successo e i Miami Heat comunicano che la stagione di Bosh finisce qui. Chiude quindi la stagione con 44 partite giocate, 21,1 punti, 7,0 rimbalzi, 2,2 assist, 0,9 palle rubate e 0,6 stoppate di media a partita. A causa di numerosi infortuni, compreso quello di Bosh, e di numerose partite sfuggite clamorosamente di mano, i Miami Heat non si qualificano per i playoff.
Dopo 8 mesi torna a giocare nella vittoria nell'opening night della stagione 2015-16 contro gliCharlotte Hornets, siglando una doppia doppia con 21 punti e 10 rimbalzi. Nel pre-partita Chris ringrazia vivamente tutti i tifosi della franchigia della South Florida e non per tutti i messaggi d'affetto ricevuti durante il suo periodo di convalescenza che lo hanno aiutato a superare questo difficile momento della sua vita. L'8 novembre Chris supera la soglia dei 6.000 punti con la maglia deiMiami Heat nella vittoria contro iToronto Raptors; ad oggi Bosh ha un record di 12-0 contro la sua ex squadra. Il 23 gennaio supera i 17000 punti in carriera, posizionandosi all'87º posto nella classifica dei miglior realizzatori di sempre in NBA. Dopo solo 47 partite stabilizza il suoseason-high di triple realizzate (75). Il 28 gennaio vengono annunciate le riserve dell'All Star Game, che si terrà a Toronto tra il 14 e il 16 febbraio, e viene nominato per l'undicesima volta consecutiva. Viene selezionato anche per la gara da tre punti; per uno sospetto problema al polpaccio deve saltare sia la gara da 3 sia la partita dell'All Star Game. Il 16 febbraio iniziano a circolare insistenti voci che il problema al polpaccio non sia un normale stiramento, ma un nuovo coagulo di sangue. I Miami Heat non rilasciano significative news sullo stato di salute di Bosh nei giorni seguenti, limitandosi a inserirlo nella lista degli inattivi partita per partita. Durante questo periodo i vari rumor dicono che potrebbe saltare l'intera stagione, come l'anno precedente, o addirittura sarebbe forzato a chiudere qui la sua carriera in NBA, Il 10 marzo Chris fa chiarezza sulle sue condizioni fisiche attraverso un comunicato: "[...] La mia vita non è mai stata a rischio durante questa stagione: mi sento benissimo e al momento la trombosi non è grave. [...] Mi sono allenato da solo e con la squadra e sono andato alle partite casalinghe senza mai esser notato dal pubblico. [...] penso positivo sul fatto di poter riuscire a tornare durante questa stagione."[8] Nonostante queste dichiarazioni, Bosh non scende più in campo fino alla fine della regular season e, in un colloquio provato con i compagni di squadra, confessa che purtroppo non potrà giocare i play-off, anche se i Miami Heat non rilasciano un suo stato definitivo. Chiude la stagione con 53 partite giocate, 19,1 punti di media, 7,4 rimbalzi, 2,4 assist, 0,7 palle rubate e 0,6 stoppate a partita, con una media di 33,5 minuti giocati a gara.
L'estate 2016 è senza dubbio la più travagliata nell'intera carriera di Chris. La dirigenza degli Heat non rilascia stati sulle condizioni del giocatore mentre Bosh lancia segnali positivi tramite i social facendo capire di essere pronto per la stagione 2016-2017, anche tramite un documentario, chiamato "Bosh Rebuilt" prodotto insieme a Uniterrupted[9]. Il 24 settembre il giocatore si presenta al training camp per effettuare le visite mediche di rito per essere dichiarato guarito e in grado di giocare. Purtroppo Chris non riesce a superare le visite e, inoltre, durante la conferenza stampa Pat Riley dichiara che la franchigia non sta lavorando per un suo ritorno. Probabilmente il giocatore verrà tagliato dal roster il 1º marzo 2017 e non si sa ancora se tornerà mai a giocare a basket; il giocatore ha però dichiarato che farà di tutto per provare a giocare di nuovo a basket. Il 23 febbraio, data per certa la sua assenza almeno per l'intera stagione, annuncia una collaborazione come analista per TNT per la durata di cinque settimane. Il 3 giugno una delegazione di medici mandati direttamente dalla NBA ha stabilito che il problema di coaguli di sangue deve essere considerato ‘a career-ending injury’, consigliando al giocatore di non tornare più sul parquet da professionista. Il 4 luglio viene ufficialmente tagliato dal roster; contestualmente il presidentePat Riley annuncia il ritiro della maglia n° 1 indossata da Bosh nella sua esperienza inFlorida.[10] Nel novembre 2017 annuncia di non aver deciso di ritirarsi e di coltivare ancora la speranza di tornare a giocare. Il 12 febbraio però, vista la sua ormai impossibile completa ripresa, annuncia che non proseguirà più la sua carriera e che si sarebbe ritirato nello stesso giorno del ritiro della sua maglia, annunciata dai Miami Heat per il giorno 26 marzo 2019.[11]
Si chiude così la sua carriera, con 893 partite giocate tra Raptors e Heat, con una media di 19.2 punti, 8.5 rimbalzi, 2 assist e 1 stoppata a partita. Vincitore di 2 titoli con i Miami Heat, 11 volte selezionato per l'All Star Game in 13 anni di carriera, selezionato nell'All Nba Team nel 2006-2007 e nel team dei rookie nell'anno del suo esordio.
Bosh contro l'Argentina durante le Olimpiadi di Pechino nel 2008
Bosh iniziò la sua carriera internazionale nel 2002, quando fu scelto come membro della USA Basketball Championship 2002 Junior World Team di qualificazione che si è conclusa con un record di 4-1 e la medaglia di bronzo.Nell'agosto 2006, Bosh è stato nominato come membro degli Stati Uniti 2006 Team World Championship. Insieme ai compagni del draft 2003Dwyane Wade,LeBron James,Carmelo Anthony, eKirk Hinrich, questa squadra ha giocato il Campionato del MondoFIBA 2006. La squadra ha vinto la medaglia di bronzo e Bosh si è classificato sesto nella percentuale di canestri dal campo.Dopo la stagione 2006-07, è stato chiamato nella squadra che avrebbe preso parte alFIBA Americas Championship 2007. Tuttavia, ha subito un infortunio al piede e si è ritirato dalla squadra. Il 23 giugno 2008, è stato convocato nella squadra che doveva competere aiGiochi Olimpici del 2008 aPechino. Durante il torneo il Team USA è finito imbattuto in tutte le otto partite in rotta verso la medaglia d'oro, sconfiggendo in finale laSpagna. Ha una media di 9,1 punti a partita, e ha condotto la squadra nei rimbalzi con 6,1 a partita.
* - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di giocatori. ** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di contributori. *** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di contributori, sia in qualità di giocatori.