Lachitarra (dal gr.κιϑάρα; cfr.cetra )[1] è unostrumento musicalea corde pizzicate, costruito prevalentemente inlegno e costituito da unacassa armonica a forma di8 e da un manico con relativatastiera.[2] La chitarra viene suonata con entrambe le mani, generalmente la destra per pizzicare lecorde (tipicamente 6) con le unghie, ipolpastrelli o con unplettro, una alla volta o più corde contemporaneamente, e la sinistra per selezionarne l'intonazione sulla tastiera (diteggiatura); oppure, in posizioni invertite (chitarra mancina). All'estremità del manico vi è unapaletta coi rispettivipiroli, usati per tensionare le corde e decidere l'accordatura; questa è in genere formata dallenote libere,Mi-La-Re-Sol-Si-Mi (dalla più grave alla più acuta, o dalla 6ª alla 1ª corda, come vengono normalmente elencate).
La chitarra moderna ha origine dallachitarra barocca, che a sua volta deriva dallo strumento medievale a cinque corde chiamatoquinterna.
I primi liuti persiani erano montati con sole 4 corde di fili di seta. Le prime chitarre medievali avevano quattro corde come pure illiuto: la parola 'chitarra' deriva in ogni caso dalla parola grecakithára, che identificava però la cetra, che è appunto l'antenato della chitarra; la parola fu poi traslitterata nel latinocithara, da cui derivano i terminiguiterne (quinterna),Gittern,citola e chitarra.
Lo strumento più antico ritrovato simile a una chitarra ha 3500 anni ed è stato scoperto nella tomba egizia di Har-Mose Sen-Mut[3]. A sua volta le radici vanno trovate nelsetar persiano (Iran) e nellacitara.
Dalla seconda metà delXVII secolo fino alla metà delXIX secolo, con i progetti e le innovazioni apportate in Spagna daAntonio de Torres, si ha la nascita del prototipo della chitarra classica moderna.[4]
La conseguente diminuzione della sonorità, data dal fatto che si passa a sei corde semplici dalle dieci (cioè 5 corde doppie chiamate cori) o dodici corde (6 corde doppie) in uso sulla chitarra barocca, fu compensata dal allargamento della cassa e dall'apertura completa della buca in mezzo alla tavola armonica[5]
La chitarra a sei corde sostituì lachitarra barocca, perché più facile da maneggiare e suonare, e per una struttura più robusta. Questo passaggio dalla chitarra barocca a quella moderna, può essere paragonato alla sostituzione dellaviola da gamba con ilvioloncello[6]
Alla fine delXVIII secolo i liutai napoletani furono i primi a produrre chitarre a sei corde: erano di dimensioni piuttosto ridotte, costruite in acero o legni da frutto. La chitarra napoletana più antica che conosciamo è del1764 diAntonio Vinaccia, appartenente a una longevafamiglia di liutai napoletani. Lo strumento è interessante perché presenta quasi tutte le caratteristiche della chitarra moderna.[Nota 1]
«Nell'Ottocento, l'arte della liuteria chitarristica aveva raggiunto, in Italia, un altissimo grado di raffinatezza: i Fabricatore [Giovanni Battista eGennaro Fabricatore ][Nota 2] avevano autorevolmente guidato a Napoli la transizione tra gli strumenti settecenteschi e quelli nuovi, a sei corde semplici, e i Guadagnini avevano acquisito, con la loro dinastia, in quel di Torino, un meritato prestigio[7]»
Subito dopo anche in Spagna la chitarra a 6 corde cominciò ad affermarsi soprattutto aMalaga e aSiviglia.[Nota 3] Anche in Francia, verso il1820, fiorisce questa caratteristica grazie al liutaio Renѐ François Lacôte molto apprezzato da famosi chitarristi del suo tempo:Fernando Sor eFerdinando Carulli. ACremona,Carlo Bergonzi, attivo dal1780-1820, costruisce alcune interessanti chitarre a 6 corde.[8][Nota 4]
I primi strumenti costruiti daAntonio de Torres arrivati a noi sono del1854 e hanno già tutte le caratteristiche della chitarra classica moderna. De Torres fu il primo a concentrare la propria attenzione sulla tavola armonica, aumentandone la superficie e disponendo il ponticello nel punto di massima larghezza. Dispose tre catene trasversali, due sopra e una sotto la buca; nella parte sotto il ponte si trovano sette raggi simmetrici disposti a ventaglio. Nel1862 costruì una chitarra con fasce e fondo di cartone per dimostrare le sue tesi sull'importanza della tavola armonica e dall'incatenatura. Torres fissò le misure moderne del manico e della tastiera e la forma del ponte[9].
Una chitarra Martin in stile Stauffer(c.1838), New York
Christian Frederik Martin, liutaio tedesco, dopo aver imparato l'arte della liuteria presso la bottega della grande famiglia di liutai Stauffer aVienna, nel1833 si trasferisce aNew York da Mark Neukirchen e affitta un negozio (precisamente aHudson Street 196) per la sua attività di rivenditore, grossista e importatore di strumenti[10] Qui si dedica alla riparazione di vari strumenti in legno e alla creazione di sue chitarre acustiche, strutturate secondo il modello Legnani di Stauffer e con corde di budello[11]
Nel1920 laliuteria Martin (con la nuova azienda aNazareth, inPennsylvania nel1838) cominciò a costruire chitarre con corde in acciaio, grazie alla forte richiesta dei musicisticountry. Questo aumento di tensione, dato dalle corde in acciaio, richiese forti adeguamenti alla struttura della cassa, adattando la speciale incatenatura della tavola ad "X" (già sviluppata verso il1850). Questa incatenatura è ancora utilizzata nella maggior parte delle chitarre folk adesso in uso[12].
La storia della chitarra elettrica iniziò quando si avvertì l'esigenza di uno strumento che avesse alcune caratteristiche proprie della chitarra (specialmente per quanto attiene alle modalità di esecuzione), ma che potesse suonare insieme agli altri senza esserne sovrastato dal volume di suono.Orville Gibson era un abile liutaio specializzato inmandolini e chitarre. Sperimentò dei mandolini basandosi sulle progettazioni deiviolini e dal1890 applicò questa tecnica anche sulle chitarre, producendo strumenti a cassa arcuata e a buca ovale utilizzando corde d'acciaio al posto di quelle di budello per ottenere una maggiore potenza sonora, così che la chitarra non venisse sovrastata dagli altri strumenti nei complessi blues. Creò così l'odierna chitarraarchtop.
Lloyd Loar, progettista alla Gibson dal 1920 al 1924, condusse i primi esperimenti mediante l'adozione di rilevatori in prossimità delle corde. Il concetto di chitarra elettrica deve però molto alle intuizioni diAdolph Rickenbacker, che nel 1931 realizzò il primo pick-up elettromagnetico (un dispositivo elettronico in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi di tipo elettrico) e iniziò ad applicarlo ai normali strumenti acustici, creando una chitarralap steel chiamata frying pan guitar, in due modelli (A22 e A25)[13].
Nel1935 la Gibson iniziò la produzione del modelloES 150, una chitarra semiacustica con cassa di risonanza, aperture a "f" sulla tavola e un unico pick-up. Il modello riscosse un grande successo. Finalmente la chitarra, grazie all'amplificazione, poteva inserirsi meglio nelle formazioni del tempo, senza essere sovrastata dal volume degli altri strumenti.
Molti si cimentarono nella costruzione di chitarre elettriche, limitandosi di fatto ad amplificare il suono di strumenti acustici. Se da una parte la presenza di una cassa armonica combinata a un pick-up produceva un suono pastoso e ricco di armoniche, dall'altra presentava una serie di svantaggi, tra cui il più fastidioso era l'effetto noto comefeedback acustico. La cassa dello strumento entrava in risonanza (effetto Larsen) con il suono emesso dall'amplificatore, creando echi, armonici e fischi di difficile gestione, col risultato di un suono sgradevole di difficile definizione.
Nel1941Les Paul, chitarrista e inventore, crea nei laboratoriEpiphone un prototipo, detto The Log, ideato per ovviare al problema delfeedback. Esso consisteva in un manico di chitarra acustica attaccato a un blocco di legno massiccio su cui erano installate le parti elettriche, e ai cui lati erano fissati le due "ali" di una chitarra acustica a forma di otto. Les Paul propose l'idea alla Gibson che la rifiutò.
Nel1948Leo Fender, tecnico progettista di amplificatori, dà una svolta definitiva e crea la Broadcaster, una chitarra con due pick-upsingle coil miscelabili e con il corpo pieno in legno massiccio che annulla completamente le risonanze indesiderate e aumenta il sustain delle corde, sviluppando il concetto di chitarra solid body. Inoltre lo strumento di Leo Fender presenta un vantaggio fondamentale: le fasi di costruzione e assemblaggio delle parti che compongono lo strumento sono molto semplificate. Questo si traduce nella possibilità di automatizzare il processo di produzione e di conseguenza produrre gli strumenti in serie, con costi notevolmente più contenuti. Il successo è enorme, tanto che la Broadcaster, divenuta poiTelecaster, viene prodotta dalla Fender ancor oggi.
Fondo chitarraTaylor in Ovangkol dell'Africa tropicale
La chitarra è formata da un corpo armonico e da un manico che tende le corde su una tastiera. Questa struttura funge sia da sistema di produzione del suono, che da sistema di sostegno (autosostegno); una buona chitarra deve avere un ottimo equilibrio fra questi due sistemi, perciò deve risultare solo sufficientemente elastica e deformarsi in modo controllato, soprattutto nelle sezioni utili.[14]
Particolare vista interno della cassa armonica con incatenatura a "X" della tavola armonica
La cassa armonica è la parte fondamentale della chitarra, che ha la funzione di sostenere e amplificare il suono delle corde. È composta dalle fasce, dal fondo e dalla tavola armonica.
Le fasce e il fondo sostengono la tavola armonica e riflettono il suono. Le fasce sono composte da due asticelle di legno dallo spessore di circa 2 mm piegate a caldo per seguire la forma della tavola armonica; sono incollate al manico a un'estremità e dalla parte opposta a un blocchetto di legno. Il fondo è costituito da due assicelle di legno dallo spessore di circa 3 mm aperte a libro e incollate tra di loro. È rinforzato da 3 o 4 catene di abete trasversali. I legni utilizzati per queste parti sono generalmente duri:palissandro brasiliano o indiano,mogano,ovangkol,koa, sapele,acero edebano tra i più utilizzati.
La tavola armonica è composta da due assicelle di legno morbido dalla spessore di circa 2,5 mm aperte a libro e incollate tra di loro. Il suono della chitarra dipende soprattutto dalla qualità del legno utilizzato per la tavola:abete maschiato il più utilizzato delle chitarre da concerto e ilCedro rosso.[15] Nella parte che sta all'interno della cassa vi sono applicate dellecatene, formate da listelli di abete intagliati, che hanno la funzione di sostenere strutturalmente la sottile e fragile tavola armonica e di distribuire l'energia trasmessa dal ponte a tutta la parte inferiore della tavola stessa. L'incatenatura, cioè la disposizione delle catena, influisce in modo importante sulla qualità del suono e ogni costruttore, secondo la propria esperienza e gusto, sceglie il proprio disegno e disposizione[16]
Ilponte, o ponticello, è incollato sulla tavola armonica; la sua funzione è di trasmettere le vibrazioni delle corde alla cassa armonica. Il diapason e l'altezza delle corde sulla tastiera, dipendono da dove è posizionato il ponte[16]. Il materiale migliore per il ponte è l'ebano perché con la sua densità prolunga il suono dato dalle vibrazioni della corda. Altri legni utilizzati sono palissandro e mogano[17].
L'osso è una sbarretta, solitamente di colore bianco, e può essere di diversi materiali: avorio, osso o plastica. Incastrato nella parte anteriore del ponte, è mobile ed è tenuto fermo dalla pressione delle corde. Permette di regolare facilmente l'altezza delle corde sulla tastiera[18]
Il manico sostiene la tastiera e termina con un tacco fissato alla cassa armonica. I legni utilizzati nel manico e nella paletta sono gli stessi:cedro di Cuba (Cederla Odorata con peso specifico 0,45 - 0,55), ilmogano dell'Honduras (Swietenia macrophilla con peso specifico 0,58 - 0,75) e più raramente diacero[19].
La paletta è la parte finale del manico e sostiene la meccanica dell'accordatura. Si unisce al manico in diversi modi: incollata con incastro a V o con giuntura obliqua invertita, oppure la paletta e il manico sono ricavate da un solo pezzo di legno (questo ultimo metodo è ormai poco utilizzato perché rende molto fragile il manico nel punto attacco con la paletta) dove le fibre sono inclinate.
La tastiera è il supporto dei tasti e solitamente è di legno duro come palissandro o ebano per sopportare lo strofinamento continuo delle dita e delle corde. Dopo che il manico è stato unito a livello della cassa, il liutaio incolla la tastiera che percorre la parte del manico e parte della tavola armonica fino alla buca. La larghezza della tastiera varia da chitarra a chitarra. Generalmente nella chitarra classica si ha una tastiera molto larga e si stringe nelle chitarre folk ed elettriche[20].
Si trova nella parte estrema della tastiera vicino alla paletta e rappresenta il punto nodale iniziale della parte vibrante della corda. Nelle chitarre più pregiate il materiale del capotasto è diavorio oppure di osso, mentre nelle chitarre più economiche è solitamente di plastica[21].
I tasti sono definiti da strette lamine inserite nel legno a distanze specifiche, con superficie esterna semicilindrica su cui appaoggia la corda premuta; il materiale dei tasti è l'alpacca, unalega metallica molto resistente alla corrosione[19]. La posizione dei tasti si può ottenere matematicamente usando laregola del diciotto (o più precisamente, del 17,817...), dove la formula si applica nel seguente modo: si divide la lunghezza del diapason della chitarra per 17,817, e in questo modo si trova la larghezza del primo tasto, cioè, la distanza tra il capotasto e la prima lamina inserita nel manico. Poi, per calcolare la distanza tra il primo tasto e il secondo, si divide la lunghezza rimasta (dall'osso al primo tasto) e la si divide nuovamente per 17,817 e si continua così per ogni prossimo tasto, ottenendo una proporzione dei tasti sempre più stretti[17].
Qui sotto, c'è una tabella che rappresenta la tastiera e le note (dellascala cromatica) che possiamo trovare su ogni singola corda:
Oltre alla dizione "tasto" (fret in inglese[22]) è a volte utilizzata anche quella ditastino[23] (raramente "sbarretta"). Di conseguenza è anche impiegato il termine tasto, non per indicare il tastino, ma per designare la porzione di tastiera delimitata da due tastini adiacenti. Ad esempio, in questi casi, il 2° tasto è l'area di tastiera delimitata dal 2° e 3° tastino (il 1° tastino, per convenzione, è il capotasto). La "luce" (action in inglese) è la distanza tra la corda e il tastino.
I tastini in commercio sono di diverse forme e altezze.
Nel passato le corde erano diminugia (budella di ovini) o di metallo. Nella seconda metà degli anni 40, con l'avvento delle fibre sintetiche, la minugia è stata quasi interamente sostituita da corde dinylon che permisero di aumentarne la tensione e quindi amplificare il suono della chitarra.[24] Questa ricerca di maggior volume ha riguardato tutti gli strumenti alla fine delXVIII secolo in poi, e ha portato alla nascita della chitarra classica in Europa, della chitarra folk in America (grazie a Christian F. Martin) con le corde inacciaio, fino a dare origine alla chitarra elettrica.[25]
Nella chitarra classica si hanno le prime tre corde in nylon nudo (mi, si, sol ) e le altre tre (re, la, mi ) ricoperte da un filo di rame argentato avvolto, e a volte con l'anima di nylon multifilamento o più raramente di seta.
Accordatura standardSuono corde a vuoto (dalla prima alla sesta e viceversa)
La chitarra di tipo spagnolo o andaluso ha sei corde, ma spesso esistono delle variazioni; ad esempio in Brasile è diffuso un tipo dichitarra a sette corde. Un'altra variazione comune è la chitarra a dodici corde, che però porta la medesima accordatura replicata in ottava da corde accoppiate più sottili.
L'accordatura più comune, nota comeaccordatura spagnola oaccordatura standard, èmi-si-sol-re-la-mi, dalla corda più acuta alla più grave o, nell'uso anglosassone,E-B-G-D-A-E.[Nota 5]
Questa accordatura, in cui l'intervallo tra due corde adiacenti è di unaquarta giusta (tranne che tra seconda e terza corda, che distano di unaterza maggiore), si è imposta per ragioni storiche e perché forniva un buon compromesso nelle posizioni per formareaccordi. Esistono ancheaccordature aperte, ad esempio l'accordatura sarda, in cui le corde a vuoto suonano un do maggiore, e leaccordature alternative. Queste accordature vengono usate in alcuni particolari generi musicali e sono spesso prescritte dai compositori per l'esecuzione di singoli brani.
Diapason 645 mm della chitarra Martin 00-15Chitarre 1/2, 3/4, 4/4.
Il diapason è la lunghezza totale della corda vibrante a vuoto e si misura dal lato interno del capotasto al punto in cui la prima corda (Mi cantino) entra in contatto con l'osso del ponte[17].
Una prima divisione tra le chitarre riguarda proprio il diapason[Nota 6], vi sono infatti tipi di chitarre dette 1/2, 3/4, 4/4, baritono, tenore, ecc.
Va, in ogni caso, tenuto presente che anche tra le chitarre di taglia normale (4/4) il diapason presenta una certa variabilità: ad esempio, nell'ambito delle chitarre classiche di attuale produzione, il diapasonstandard misura 650 mm, ma spesso i modelli di livello medio-alto o alto si possono ottenere, in alternativa, con diapason più lungo o più corto: 664 mm[Nota 7]; 660, 640, 630 mm[Nota 8]; 660 o 640[Nota 9]; 655 mm.
Nelle chitarre acustiche il diapason varia da 610 mm a 660 mm. La tensione aumenta proporzionalmente rispetto alla lunghezza dalla corda[17].
Le chitarre possono essere suddivise innanzitutto in due grandi categorie, a seconda del modo in cui viene amplificato il suono delle corde in vibrazione: tramite la cassa armonica (chitarre acustiche); oppure tramite microfoni o pickup magnetici, che convertono le vibrazioni delle corde in segnali trasmessi a unamplificatore (chitarre elettriche).
Le chitarre acustiche presentano un corpo vuoto chiamatocassa armonica. L'energia delle corde viene trasmessa dal ponte alla cassa. La tavola armonica vibra per simpatia con le vibrazioni delle corde e la cassa armonica ne amplifica il suono.[26]
Le tre corde più sottili sono in plastica; le tre più grosse sono di nylon rivestito di metallo, o talvolta diseta rivestita di metallo. In passato, le corde erano di budello di agnello. L'amplificazione è ottenuta per risonanza dal corpo vuoto a forma di otto (la cassa armonica), mentre la tavola superiore è responsabile dello spostamento d'aria. Il cavigliere (o paletta) è leggermente inclinato all'indietro. Secondo la posizione tradizionale usata per la musica classica, questo tipo di chitarra si suona da seduti, con le dita, poggiando lo strumento sulla gamba sinistra, leggermente rialzata tramite un apposito poggiapiede.
Si possono anche trovare chitarre classiche a spalla mancante per facilitare lo spostamento nelle zone più alte della tastiera, e amplificate. Lechitarre flamenco sono molto simili per costruzione; hanno una protezione di plastica trasparente sopra e sotto la buca (dettagolpero) per garantire l'integrità del sottile legno della tavola armonica dai colpi con le dita caratteristici di questo stile (vedigolpe erasgueado).
Le chitarre folk o chitarre acustiche hanno solitamente sei corde. A volte sono "a spalla mancante" (in inglesecutaway), cioè è presente una rientranza sul margine inferiore della cassa armonica, per consentire di raggiungere i tasti più alti. Possono essere amplificate o elettrificate, ovvero munite di un sistema per amplificarne fedelmente il suono che comprende generalmente pickup solitamente piezoelettrici o magnetici ed eventualmente microfoni, con attaccojack per collegare direttamente lo strumento a un impianto PA o a un amplificatore.
La chitarra folk ha vari formati di cassa armonica: dai modelli piccoli detti "parlor" ai più grandi come la "Dreadnought". Ha un manico rinforzato con un'asta di ferro all'interno (dettatruss rod) per resistere alla maggiore tensione dovuta alle corde metalliche; essa è di solito regolabile e consente così di modificare la curvatura del manico a seconda delle preferenze di chi suona. La si può trovare in tutti i generi moderni, come ilfolk, ilblues, ilrock, lafusion, nei balli tradizionali (es.country), ecc.
Le corde metalliche conferiscono un suono brillante e pulito e vengono suonate con il plettro, con le dita (fingerstyle), o anche con dita e plettro contemporaneamente. Esistono versioni con spalla mancante (cutaway) per consentire un migliore accesso ai tasti delle note più alte, e versioni elettrificate per amplificare il suono direttamente senza l'ausilio di microfono esterno. Appartiene a questo tipo lachitarra battente (o chitarra italiana)[27] La Gibson cominciò a produrre chitarre folk dagli anni trenta, con cassa grande detta "Jumbo" in concorrenza alle Martin Dreadnought.[13]
Una delle primechitarre a 10 corde fu pensata dal chitarristaFerdinando Carulli assieme al liutaio francese René Lacôte nei primi dell'Ottocento. Le cinque corde più acute avevano la possibilità di essere tastate, mentre le altre cinque venivano usate come corde a vuoto per i bassi. Con l'aiuto di una macchinetta applicata sulla paletta si poteva alterare di un semitono l'accordatura di alcune corde a vuoto (precisamente do, fa e sol; decima, settima e sesta corda) avendo la possibilità di più bassi.[28]
Accordatura della chitarra decacorde di Carulli e Lacôte
Fra le possibili variazioni vi è ilviolão 7 cordas brasiliano, dove la settima corda, più grave del mi basso, si accorda si oppure do. Esistono le chitarre a otto corde utilizzate neglianni quaranta, usate in ambitojazz e, in tempi più recenti, utilizzate massicciamente da chitarristi di generi più aggressivi comehard rock emetal. Vi sono chitarre classiche a dieci, undici, dodici, quattordici o diciotto corde (corde non doppie).
Lachitarra a dodici corde (da non confondersi con la chitarra multicorde a dodici corde singole), ha sei coppie di corde montate a due a due, con le corde di ogni coppia molto vicine. Viene usata molto nelfolk (es. nelfado), nelrock and roll, nellafusion, ma anche in tutti gli altri generi moderni, poiché il suo suono è molto intenso.
Le due coppie di corde più acute vengono accordate all'unisono, le restanti con un'ottava di intervallo. Si suona come una normale chitarra a sei corde, con la differenza che si premono due corde alla volta con un dito; data l'intensità del suono si presta molto bene all'accompagnamento ma un po' meno all'uso solista.
Può essere di tipofolk oelettrico, esclusivamente a corde metalliche; come nei corrispondenti modelli a sei corde è provvista di truss rod, spesso doppio per sopportare la maggiore tensione delle corde.
Le chitarre a risonatore metallico, conosciute anche comeNational oDobro, furono costruite neglianni venti del Novecento dai fratelli Dopyera, fondatori dellaNational Guitar Company e successivamente dellaDobro Company (nel1934 avvenne la fusione di queste due società).
Queste chitarre hanno un suono molto forte dall'inconfondibile timbro tagliente e metallico. Le vibrazioni delle corde sono trasmesse dal ponte a un piatto di metallo che si comporta da risonatore e amplifica il suono. Possono essere con la cassa armonica interamente di metallo con il risonatore a cono, come le prime chitarre National, oppure come le prime chitarre Dobro con la cassa in legno e il risonatore a forma di ciotola in metallo.[29]
La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o piùpick-up magnetici che la trasformano in un segnale che viene convogliato in unamplificatore acustico, che rende udibile il suono dello strumento. Il tipo delle chitarre elettriche vede quelle acorpo solido (solid body), senza cassa acustica, e le semiacustichehollow body (corpo cavo), o semi-hollow body.
Nella chitarra solid body il suono è prodotto da pickup magnetici che convertono le vibrazioni delle corde in segnali trasmessi a unamplificatore che funziona a corrente elettrica. La cassa armonica non è quindi necessaria e infatti le chitarre elettriche hanno nella maggioranza dei casi un corpo pieno e rigido; il suono acustico in questo caso è molto debole e poco percepibile. Le corde sono necessariamente metalliche e il manico è quindi rinforzato datruss rod. È usata massicciamente nelblues, nelrock and roll, nelcountry, neljazz, neljazz-rock e nelmetal.
Le chitarre dette "semiacustiche" sono chitarre elettriche, amplificate quindi tramite pick-up magnetici, ma con cassa di risonanza e con due buche laterali a "f", simili a quelle deglistrumenti ad arco: il suono è principalmente elettrico, ma con dinamiche che ricordano quelle di una chitarra acustica; storicamente è il primo tipo di chitarra elettrica, derivata dallearchtop acustiche degli anni venti del Novecento; è il tipo di chitarra elettrica di solito preferita neljazz e nelrhythm and blues.
Le chitarre acustiche elettrificate sono chitarre acustiche che montano sistemi elettronici (di solitotrasduttori piezoelettrici omicrofoni) per riprodurre il loro suono, generato acusticamente, anche attraverso un impianto audio o un amplificatore e consentire quindi di rendere il suono chiaro e udibile anche in grandi ambienti occupati da molte persone.
Le chitarre elettriche "a piezo" sono chitarre elettriche che oltre ai pickup magnetici, o al posto di questi, hanno anchetrasduttori piezoelettrici per riprodurre un suono che assuma certe caratteristiche tipiche della chitarra folk.
Di solito, la mano destra pizzica le corde, in corrispondenza della buca, facendole vibrare, mentre la sinistra preme le corde sul manico. Fra i chitarristimancini, alcuni usano uno strumento che è l'immagine speculare di un corrispondente destrorso (e quindi con le corde ribaltate rispetto a un destrorso), altri usano uno strumento destrorso ma rovesciato (e quindi senza mutare l'ordine delle corde), altri ancora usano uno strumento destrorso rovesciato ma con le corde ribaltate; ma vi è anche chi usa strumenti destrorsi al modo dei destrorsi.
Esistono diversi modi o tecniche per suonare la chitarra. Un breve excursus fra le più famose e utilizzate vede le seguenti. Per una trattazione più vasta e approfondita si può consultare la categoriatecnica chitarristica.
Conslide guitar si intende in primo luogo un modo di suonare la chitarra, ovvero l'utilizzo di un pezzo di materiale sufficientemente pesante e liscio (ai tempi delblues delle origini, spesso un collo di bottiglia, in inglesebottleneck, o il manico di un coltello a serramanico) che viene fatto strisciare sulle corde senza premerle contro i tasti per ottenere un suonoglissato. Il collo di bottiglia viene infilato su un dito della mano sinistra (anulare o mignolo) e fatto scorrere sulle corde, le dita rimaste libere suonano sui tasti nel modo usuale, anche se con minore libertà di movimento.
A causa di questo fatto, spesso per questa tecnica sono preferite leaccordature aperte, che evitanocorde vuote accordate su note non appartenenti all'accordo ditonica e facilitano il modo di suonare, specialmente se si tratta dimusica modale come fondamentalmente è ilblues stesso.
Un'altra tecnica consiste nell'appoggiare la chitarra in grembo (lap style), con la tavola armonica verso l'alto, e usare la mano sinistra unicamente con la tecnicaslide: le dita afferrano l'oggetto liscio e pesante e non premono più sui tasti. In questo caso l'accordatura aperta è quasi obbligatoria. Sono quindi state realizzate chitarre apposite per essere suonate con questa tecnica: prive di tasti metallici e con le corde più rialzate rispetto a una normale chitarra, usate ad esempio nelblues e nelcountry.
Un importante sviluppo di questo tipo di chitarra è lachitarra indiana, usata in India e ricavata da una chitarra occidentale suonata inlap style, ma con un diverso tipo diaccordatura: le corde per lamelodia (fondamentalmente non si usanoaccordi) sono tre o quattro (accordate su tonica-quinta-ottava o tonica-quinta-ottava-quarta), e vengono affiancate da una dozzina di sottilicorde di risonanza accordate sulle note della scala usata. Ci sono poi due corde dibordone accordate sullatonica, suonate spesso per ribadire il punto di riferimento fondamentale (la tonica stessa). Questa chitarra è usata esclusivamente per lamusica modale.
Ilfingerstyle (letteralmente "stile delle dita"),fingerpicking (lett. "pizzicare con le dita") oditeggiato è una tecnica usata per suonare, oltre alla chitarra, ilbasso e altri strumenti a corda. Viene eseguita usando le punte delle dita e le unghie al posto delplettro.
Ciò che nello specifico lo differenzia dallo stile classico è l'uso del pollice della mano destra che suona il "basso alternato". Il pollice marca cioè ogni quarto della battuta suonando una nota bassa sulle due/tre corde più gravi, mentre le altre dita (indice, eventualmente accompagnato dal medio e anche dall'anulare) suonano le altre corde e sviluppano quindi, a seconda dell'arrangiamento, sia l'armonia sia lamelodia. È caratteristico dei generi folk, country-jazz e blues. Viene anche usato da esponenti noti delrock and roll, comeMark Knopfler eJeff Beck, sebbene resti una pratica poco diffusa sullachitarra elettrica. In Italia un esponente noto di questo stile èAlex Britti.
Ilflatpicking è la tecnica di suonare la chitarra con l'utilizzo di una penna (o ancheplettro). Questo è sicuramente il sistema più comunemente utilizzato da tutti, anche se comunque presenta una grande diversità di approcci.
Esistono tanti modelli di plettro, differenti principalmente per dimensioni e durezza. Comunemente si utilizzano plettri morbidi per lachitarra folk e plettri duri per lachitarra elettrica, ma questa regola è naturalmente piena di eccezioni.[30]
Fra le eccezioni più note si cita il chitarrista deiQueen,Brian May, che ha trovato il suo suono ideale suonando con l'ausilio di una monetina da seipence britannici.
shred è una nomenclatura che racchiude in sé l'utilizzo di varie tecniche che, se studiate accuratamente, privilegiano la velocità di esecuzione. Le più note di queste sono l'utilizzo dellegato e dellaalternate picking ad alte velocità, losweep-picking, lostring skipping, l'economy picking e iltapping. Ciascuna di queste tecniche è molto conosciuta per il suo ampio utilizzo nella musica metal, ma sono utilizzate (in maniera meno virtuosistica) anche nella musica fusion, country e talvolta anche nel blues. I chitarristi più noti per la loro grande tecnica di shredding nella musica metal sonoJohn Petrucci,Yngwie Malmsteen,Steve Vai,Joe Satriani,Michael Angelo Batio,Paul Gilbert,Jeff Loomis eBuckethead,Allan Holdsworth per la sua grande tecnica di legati nel fusion (talvolta ad ampie velocità e con grandi estensioni della mano sinistra) eEddie van Halen per il suo largo impiego deltapping e per la grande influenza che ha ispirato molti chitarristi oggi icone.
Lachitarra ritmica (ochitarra di accompagnamento), specialmente nelrock, è la chitarra che si suona peraccompagnarearmonicamente e dareritmo a un brano: in questo senso il suono non risalta in maniera particolare.
Più in generale, la chitarra ritmica viene contrapposta alla chitarra solista, ma può indicare anche solo la funzione ricoperta da uno strumento: spesso infatti, in realtà, i due ruoli all'interno di ungruppo vengono ricoperti da una sola. Nel caso che nel gruppo ci siano invece due chitarristi, spesso uno dei due esegue solamente la sezione ritmica, mentre l'altro si concentra sia su quest'ultima sia sugliassoli.
Lachitarra solista è invece la chitarra che ha la funzione di sostituire, anziché accompagnare, la voce per la durata di una strofa (il cosiddettoassolo); potendo andare oltre l'estensione vocale viene utilizzata quindi per variarne e arricchirne la melodia.
È utilizzata in alcuni gruppi in aggiunta alla chitarra di accompagnamento: infatti se la chitarra d'accompagnamento dovesse interrompere un giro di accordi per iniziare un assolo, sarebbe difficile non notare un istante di stacco; tuttavia in alcuni gruppi con molta esperienza ciò non accade, ovvero il chitarrista di accompagnamento esegue anche assoli, lasciando temporaneamente la parte ritmica albasso o alpianoforte.
Capita sovente (soprattutto nell'hard rock e nell'heavy metal) che i chitarristi, quando ve ne sia più di uno, non abbiano un ruolo fisso e che si alternino suonando ciascuno le proprie parti ritmiche e il proprio assolo durante l'esecuzione di un brano. In alcuni casi, entrambe le chitarre possono eseguire un assolo in contemporanea (suonando insieme le stesse note e accordi simili), lasciando al solo basso la parte ritmica.
^In questa pagina possiamo vedere uno degli strumenti più antichi di Giovanni Battista Fabricatore e uno dei primi esempi di chitarra a sei corde semplici.Copia archiviata, sufrignanilorenzo.com.URL consultato il 22 gennaio 2016(archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016)..
^Dette note, nella loro denominazione completa (cioè con gliindici di ottava italiani e inglesi), sono: mi3, si2, sol2, re2, la1, mi1; e secondo il citato uso anglosassone: E4, B3, G3, D3, A2, E2.
^In spagnolo:tiro oescala (e, commercialmente, perfinodistancia entre huesos), in ingl.:scale.Va tenuto presente che il termine spagnolodiapasón designa, invece, la tastiera della chitarra.
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