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Chiesa ortodossa albanese

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Chiesa Ortodossa Autocefala Albanese
(SQ)Kisha Ortodokse Autoqefale e Shqipërisë
Emblema della
Chiesa ortodossa albanese
FondatoreSan Paolo apostolo
Fan Stilian Noli
Fondata1922 - Dichiarazione diautocefalia
1937 - Autocefalia riconosciuta dalPatriarcato ecumenico di Costantinopoli
AssociazioneChiesa ortodossa
DiffusioneAlbania (bandiera) Albania
Linguaalbanese
Ritobizantino
Calendarioneogiuliano
SedeTirana
Fedeli700.000
Sito ufficialeorthodoxalbania.org
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaChiesa ortodossa autocefala albanese (inalbanese:Kisha Ortodokse Autoqefale e Shqipërisë), comunemente nota comeChiesa ortodossa albanese, è unachiesa ortodossaautocefala diffusa inAlbania. Occupa il 13º posto neldittico delle Chiese ortodosse.[1] Il suoprimate ha il titolo diarcivescovo diTirana,Durazzo e di tutta l'Albania.

Dal 16 marzo2025 arcivescovo di Tirana, Durazzo e di tutta l'Albania èGiovanni, al secolo Joan Pelushi, intronizzato il 29 marzo.

Storia

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Fan Stilian Noli
Simbolo della Chiesa Ortodossa Albanese

Ilcristianesimo giunse nel territorio dell'attuale Albania nelI secolo grazie aPaolo di Tarso. Egli stesso scrisse di aver predicato nellaprovincia romana dell'Illyricum[2] e una leggenda afferma che visitòDurazzo.[3] Tuttavia, fu solo a seguito dell'editto di Milano voluto daCostantino I che la religione cristiana divenne quella prevalente nell'area. Dal731 agli inizi dell'XI secolo la Chiesa locale fu soggetta alla giurisdizione delPatriarcato ecumenico di Costantinopoli. Nei secoli successivi tale giurisdizione fu invece prerogativa dell'arcivescovado di Ocrida.

NelXV secolo, poco dopo la conquistaottomana, ebbe inizio un lento processo di conversione all'Islam da parte di numerosi albanesi. A metà delXIX secolo, a seguito delle riforme chiamate"tanzimat", la maggioranza della popolazione era ormai di religione musulmana. La riforma che contribuì maggiormente a far decrescere il numero dei cristiani ortodossi fu quella che imponeva la coscrizione obbligatoria per i non islamici. Dal1767 la parte di popolazione rimasta fedele all'ortodossia a sud del fiumeDrin fu assoggettata alla giurisdizione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.

La riorganizzazione dei fedeli ortodossi albanesi ebbe luogo nell'ambito di un gruppo diesuli negliStati Uniti. Il 18 marzo1908, a seguito del cosiddetto"incidente diHudson" (quando il giovane Kristaq Dishnica fuscomunicato per le sue attività patriottiche),Fan Stilian Noli fu ordinato sacerdote dalvescovorusso operante in AmericaPlaton Roždestvenskij.[4] Noli tradusse inlingua albanese i testiliturgici fino a quel momento utilizzati ingreco antico.

A seguito della dichiarazione di indipendenza dell'Albania formulata nel novembre1912, Noli (che neglianni venti assumerà incarichi politici di primo piano) tornò nel suo paese d'origine e divenne, di fatto, il capo della Chiesa ortodossa albanese. Il 17 settembre1922, aBerat, i rappresentanti della Chiesa proclamarono l'autocefalia ed approvarono un nuovo statuto. Il 21 novembre1923 Fan Noli fu consacrato vescovo. Nel1929 fu approvato un secondo statuto nel corso di un congresso svoltosi aCoriza. Il 12 aprile1937 ilsinodo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli emise un"tomos" con cui riconosceva l'autocefalia della Chiesa albanese.

L'idea di Fan Noli, e a seguire dell'arcivescovo Christopher, era quella di unire a sé laChiesa cattolica italo-albanese degliarbëreshë; tuttavia, la mancanza di una maggioranza assoluta in seno agli organi esecutivi ha rovesciato il progetto.

Nel novembre1950 l'assemblea di Albania votò un terzo statuto che sancì il principio in base al quale il primate della Chiesa ortodossa locale doveva possedere il requisito dellacittadinanza albanese. Tale disposizione fu abrogata solo nel1993. Durante ilregime diEnver Hoxha la Chiesa subì una grave persecuzione. In un primo momento il governo si limitò a bandire l'insegnamento religioso dalle scuole ed a mettere le organizzazioni religiose sotto il controllo statale. Dal1967 tutte le chiese e lemoschee del paese furono chiuse e Hoxha dichiarò l'Albania il primo veroStato ateo del mondo. Queste disposizioni furono confermate nellaCostituzione del1976 dagli articoli 37 e 55 che stabilivano rispettivamente che lo Stato non riconosceva alcuna religione e che erano vietate le associazioni, la propaganda e le attività religiose.

Dopo la caduta del regimecomunista, quando la libertà religiosa fu restaurata, solo 22 preti ortodossi erano rimasti in Albania. Per far fronte a tale situazione, il Patriarcato ecumenico nominòAnastas Janullatos comeesarca della Chiesa ortodossa albanese. Costui fu eletto primate il 24 giugno1992. Il 11 luglio seguente ebbe luogo la cerimonia di intronizzazione a Berat.Parrocchie ortodosse furono create nella maggioranza delle città e dei villaggi. Dopo la sua elezione l'arcivescovo Anastasio istituì unseminario per la formazione dei sacerdoti. Dal 1992, circa 150 nuove chiese sono state costruite, mentre 60 monasteri ed altre 160 chiese sono stati restaurati.[5]

Anche se l'Islam è la religione predominante in Albania, nelle regioni del sud il cristianesimo ortodosso era tradizionalmente molto radicato prima della dichiarazione d'indipendenza (1912). Tuttavia, nel corso delXX secolo il numero degli ortodossi è decresciuto ampiamente. Ilcensimento del2011 attesta la presenza nel paese di un 6.75% della popolazione composto da fedeli ortodossi. Tuttavia, un'altra serie di fonti riporta dati molto diversi, che vedono una sostanziale parità tra musulmani e cristiani (35/40% l'uno) e una percentuale di laici, non religiosi, agnostici o atei compresa tra il 20 e poco più del 25%.[senza fonte]

Organizzazione

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Affreschi delmonastero di Ardenica
Iconostasi dell'excattedrale della Dormizione di Santa Maria aBerat, con icone diOnufri
Chiesa di Santa Maria,Apollonia

La Chiesa ortodossa albanese è retta da unSanto Sinodo dei vescovi costituito nel1998. Al suo vertice è posto l'arcivescovo di Tirana, Durazzo e di tutta l'Albania Anastasio (Anastas Janullatos).

La Chiesa è impegnata in diverse attività sociali, dalla sanità all'assistenza sociale, dall'educazione alla tutela del patrimonio storico-culturale. Fa parte integrante delConsiglio ecumenico delle Chiese (di cui l'arcivescovo Anastasio fu scelto come co-presidente nel2006). La Chiesa possiede anche unaradio chiamata"Ngjallja"("Resurrezione") e numerose riviste.

La lingua liturgica utilizzata è l'albanese, mentre in minoranza sono usati non ufficialmente anche l'arumeno e ilneogreco. Tuttavia, la liturgia ortodossa albanese è l'unica ad utilizzare il greco moderno al posto dellakoinè.

Suddivisione territoriale

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Mappa delle diocesi ortodosse albanesi.

Dal2016, in seguito alla creazione di due nuove metropolie[6], la Chiesa ortodossa albanese è organizzata territorialmente in 6 circoscrizioni ecclesiastiche:[7]

Santo Sinodo

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Il 30 marzo2025 ilSanto Sinodo della Chiesa ortodossa albanese è costituito dai seguenti prelati:[7]

  • Giovanni, arcivescovo di Tirana, Durazzo e di tutta l'Albania[8]
  • Asti Bakallbashi, metropolita di Berat,Valona eCanina[9]
  • Giovanni, amministratore della metropolita di Coriza
  • Demetrios Dikbasanis, metropolita di Argirocastro[10]
  • Nikolla Hyka, metropolita di Apollonia e Fier[11]
  • Andon Merdani, metropolita di Elbasan, Shpati eLibrazhd[12]
  • Nathanail Stergiou, metropolita titolare diAmanzia, segretario generale del Sinodo[13]
  • Enkeled Mamaj, vescovo titolare diKruja.[14]

Lista dei primati

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ArcivescovoInizioFineNazionalitàNome secolare
4 dicembre1923
18 febbraio1929
Fan Stilian Noli
18 febbraio1929
27 maggio1936
Visarion Xhuvani
17 aprile1937
25 dicembre1948
Kristofor Kisi
25 agosto1949
marzo1966
Pashko Vodica
aprile1966
novembre1973
Dhimiter Kokoneshi
2 agosto1992
25 gennaio2025
Grecia
Albania(dal 2017)
Anastas Janullatos
16 marzo2025
Joan Pelushi

Note

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  1. ^Nel dittico del Patriarcato di Mosca è indicata al 12º posto
  2. ^Romani 15,18-19, sulaparola.net.
  3. ^(EN)Gli antichi illiri, Albania: uno studio sul paese, sucountrystudies.us.
  4. ^(EN)Cristiani ortodossi in Nord America (1794-1994), suoca.org.
  5. ^(EN)Panoramica delle attività dal 1992 al 2012, suorthodoxalbania.org(archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  6. ^(EN)Enthronement of His Eminence Andon as Metropolitan of Elbasan, Shpati and Librazhdi, orthochristian.com
  7. ^ab(SQ)Historik i shkurtër (1992 – sot), orthodoxalbania.org
  8. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  9. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  10. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  11. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  12. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  13. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org
  14. ^(SQ)Biografia, orthodoxalbania.org

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Chieseautocefale e autonome dell'Ortodossia
Chiese autocefale
LaPentarchia(Roma[1]) ·Costantinopoli ·Alessandria ·Antiochia ·Gerusalemme
Altri PatriarcatiBulgaria (919) ·Georgia (1010) ·Serbia (1346) ·Russia (1589;scismatica dal 2018) ·Romania (1925)
AltreAlbania ·Cipro ·Grecia ·Polonia ·Repubblica Ceca e Slovacchia ·Ucraina[2] ·America[3] ·Macedonia del Nord ·Montenegro[2]
Chiese ortodosse
Chiese autonome
da CostantinopoliFinlandia ·Estonia (apostolica)[4]
da GerusalemmeSinai[5]
da Mosca[6]Giappone[7] ·Cina[7][8]
dalla RomaniaBessarabia[9]
AltreEdinovercy[10] ·Croazia[8]
Chiese semi-autonome
da CostantinopoliCreta ·America
da Mosca[11]Estonia (russa)[12] ·Lettonia ·Ucraina[7] ·Moldavia[13] ·ROCOR[14][15]
Chiese "resistenti"Grecia (vetero-calendaristi moderati)[15][16][8] ·Romania (vetero-calendaristi)[15][16] ·Bulgaria (vetero-calendaristi)[16]
Chiese "murate"Bielorussia (autocefala) ·Grecia (veri ortodossi)[15] ·Grecia (genuini ortodossi lamiani) ·Grecia (genuini ortodossi matteiti) ·Vecchi credenti ·Russia (veri ortodossi tikhoniti) ·Russia (veri ortodossi giuseppiti) ·Turchia ·Francia (di Francia) ·Europa occidentale e America
FlorinitiGrecia (genuini ortodossi floriniti) ·America (genuini greco-ortodossi)
Comunione delle Chiese ortodosse occidentaliFrancia (francese) ·Gran Bretagna
  1. ^Ufficialmente non fa più parte dell'ortodossia a partire dalGrande Scisma; nel2006 ilPapa ha abbandonato il titolo diPatriarca d'Occidente, nonostante alcune Chiese glielo riconoscano tuttora. Nel 2024 pontefice romano lo ha nuovamente ripreso come "titolo storico"
  2. ^abAutocefalia non universalmente riconosciuta
  3. ^Autocefalia non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Mosca, Bulgaria, Georgia, Polonia e Repubblica ceca · Slovacchia; non riconosciuta dagli altri patriarcati, per i quali è ancora una giurisdizione autonoma della chiesa russa)
  4. ^Autonomia dal patriarcato di Costantinopoli non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Costantinopoli ma non da Mosca)
  5. ^Autonomia dal patriarcato di Gerusalemme non universalmente riconosciuta
  6. ^(RU)Глава XI. Автономные Церкви, www.patriarchia.ru
  7. ^abcAutonomia dal patriarcato di Mosca non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Mosca ma non da Costantinopoli)
  8. ^abcNon più esistente
  9. ^Autonomia non riconosciuta da Mosca
  10. ^Non sono una vera giurisdizione autonoma, bensì un gruppo di Vecchi Credenti tornati in comunione con la Chiesa russa
  11. ^(RU)Самоуправляемые Церкви, www.patriarchia.ru
  12. ^Semi-autonomia dal patriarcato di Mosca non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Mosca ma non da Costantinopoli)
  13. ^Autonomia non universalmente riconosciuta
  14. ^Parte semiautonoma della Chiesa ortodossa russa
  15. ^abcdUn tempo in piena comunione
  16. ^abcIn comunione tra loro
Controllo di autoritàVIAF(EN148580727 ·ISNI(EN0000 0000 9999 958X ·LCCN(ENn86060165 ·GND(DE5152897-6
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