| Chiesa di Sant'Olcese | |
|---|---|
| Stato | |
| Regione | Liguria |
| Località | Sant'Olcese |
| Indirizzo | piazza Don Agostino Oxilia |
| Coordinate | 44°29′25.43″N 8°58′12.84″E44°29′25.43″N,8°58′12.84″E |
| Religione | cattolica dirito romano |
| Titolare | Sant'Olcese |
| Arcidiocesi | Genova |
| Consacrazione | 1635 |
| Inizio costruzione | VII secolo |
| Completamento | 1635 |
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Lachiesa di Sant'Olcese è unluogo di cultocattolico situato nel comune diSant'Olcese, in piazza Don Agostino Oxilia, nellacittà metropolitana di Genova.
La chiesa è sede della parrocchia omonima delvicariato di Sant'Olcese-Serra Riccò dell'arcidiocesi di Genova.

Come tante chiese dell'arcidiocesi di Genova, la chiesa di Sant'Olcese è citata per la prima volta in un documento storico nel 1143, sul registro delle decime voluto dall'arcivescovoSiro II; il primo parroco di cui si ha notizia è documentato dal 1146.
Probabilmente la costruzione della prima chiesa risale ad un'epoca precedente mentre non esistono documenti che attestino la tradizione secondo cui una chiesa in questo sito fosse stata costruita dallo stessosant'Olcese, vescovo normanno riparato in questi luoghi dallaGallia nei primi anni del V secolo per sfuggire alleinvasioni barbariche. I resti mortali del santo sono conservati nella chiesa dal 1155 e dal 1823 sono collocati in un'urna di legno dorato, dono del cardinaleLuigi Lambruschini, arcivescovo di Genova.
La chiesa fu incendiata e distrutta nel 1367 nel corso delle cruente lotte fra le fazioni politiche dell'epoca e ricostruita nel 1387. Fu completamente ricostruita, ampliandola a tre navate e solennemente consacrata nel 1635; nel 1746 fu saccheggiata dalle truppe austriache nel corso dellaguerra di successione austriaca che coinvolse laRepubblica di Genova. In quell'occasione furono rubati o distrutti anche due quadri raffiguranti episodi della vita del santo vescovo Olcese, opere del pittoreGiuseppe Palmieri che si trovavano nella chiesa. Andarono persi anche i registri parrocchiali, mentre le reliquie del santo, salvate dalla distruzione e consegnate all'arcivescovo di GenovaGiuseppe Maria Saporiti, furono riportate nella chiesa nel 1749.

Nel 1939 fu decisa la demolizione dell'antico campanile che, inclinato verso la chiesa, minacciava di crollarvi addosso e a pochi metri di distanza fu costruito l'attuale, che si presenta, cosa piuttosto insolita in Liguria, staccato dalla chiesa. Oltre alla costruzione del nuovo campanile, nello stesso periodo, per iniziativa dell'allora arciprete monsignor Agostino Oxilia furono effettuati diversi lavori di restauro della facciata e degli arredi.
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