Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Chiesa di San Nicola di Bari (Ariccia)

Coordinate:41°43′11.1″N 12°40′13.29″E41°43′11.1″N,12°40′13.29″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Chiesa sconsacrata di San Nicola di Bari
La facciata della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLazio
LocalitàAriccia
Coordinate41°43′11.1″N 12°40′13.29″E41°43′11.1″N,12°40′13.29″E
Religionecattolica dirito romano
TitolareNicola di Bari
Sede suburbicaria Albano
Consacrazione1665
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1665
Completamento1665
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Lachiesa diSan Nicola di Bari è stata un luogo di cultocattolico del comune diAriccia, inprovincia di Roma, nell'area deiCastelli Romani. Dal novembre2008 ospita uno spazio teatrale comunale.[1] È attigua al vastoex-collegio di San Nicola, in passato sede del locale collegio dellaCongregazione dei padri della dottrina cristiana, ed attualmente sede municipale del Comune di Ariccia.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Storia di Ariccia.

L'antica chiesa di San Nicola

[modifica |modifica wikitesto]

Lo storico ariccino Emanuele Lucidi[2] afferma che in un documento conservato presso l'archivio capitolare dellacollegiata di Santa Maria Assunta inAriccia riuscì a trovare una prova che fin dalMedioevo esistesse nel paese una chiesa dedicata asan Nicola di Bari. Anzi, al termine della sua dotta dissertazione, azzarda che questo convento possa essere esistito fin dal tempo dipapa Gregorio I.[3] Tale ipotesi sarebbe suffragata da un atto di vendita del946 in cui si fa riferimento ad un monastero, san Nicolai de Ariccia, retto dallemonache benedettine dell'osservanza ordinaria ed aggregato al monastero dei Santi Ciriaco e Nicolò in Via Lata inRoma.[2][4][5] Ancora il Lucidi afferma[6] che un canonico dellabasilica di Santa Maria in Via Lata in Roma da lui contattato riuscì a trovare nell'archivio capitolare di quella basilica romana un cospicuo numero di atti di vendite o affitti di beni del summenzionato monastero di san Nicola[6], ed inoltre confermò che il monastero dei Santi Ciriaco e Nicolò - dal1435 aggregato alla basilica di Santa Maria in Via Lata[5] - aveva posseduto molti beni ad Ariccia.[6]

Da questi atti conservati presso l'archivio capitolare di Santa Maria in via Lata si può evincere come l'antica chiesa di San Nicola -la prima citazione della chiesa risale al1145[7]- sia stata tenuta per un certo periodo da un sacerdote rettore -nella seconda metà delXII secolo-[6], poi da Aldruda e Scorta, presumibilmente due donne che probabilmente non erano religiose, ma semplici guardiane della chiesa e dei suoi beni -attorno alla metà delDuecento-[6], quindi almeno a partire dal1262 la gestione della chiesa e del monastero tornò alle monache benedettine.[6]

Il Lucidi riesce addirittura ad evincere, grazie ad un atto del1235, la collocazione geografica del monastero, ed afferma che era situato presso l'attuale porta Napoletana, fuori dal paese.[8] Ad ogni modo, il monastero di San Nicola inAriccia, che fu popolato almeno fino al1328[9], cadde abbandonato sicuramente prima chepapa Eugenio IV unisse il monastero dei Santi Ciriaco e Nicola in Via Lata allabasilica di Santa Maria in Via Lata inRoma, con bolla del 19 marzo1435[9]: altrimenti nella bolla stessa si sarebbe fatta menzione del monastero ariccino.

L'attuale chiesa di San Nicola

[modifica |modifica wikitesto]

Il segretario del principeBernardino Savelli, allora duca di Ariccia, Pier Francesco Paoli, con disposizione testamentaria del 31 marzo1637 fece erede universale dei suoi beni il principe Savelli stesso, a condizione che questi si impegnasse nella realizzazione di qualche opera buona[8]: il principe così decise di chiamare adAriccia ipadri della dottrina cristiana, per l'educazione della gioventù. L'accordo tra il principe ed il religiosi venne siglato nel settembre1638[8], e già a partire dal 3 ottobre dello stesso anno i primi dottrinari presero possesso della loro sistemazione, collocata probabilmente dietro la quinta dell'attualepiazza di Corte.[8] Il principe Savelli assegnò ai religiosi 411 scudi più rendite peer 30.82 scudi annui[8], mentre la Comunità di Ariccia già l'8 agosto1638 in un'assemblea pubblica aveva ratificato all'unanimità -eccetto un consigliere[8]- di affidare l'istruzione pubblica del feudo ai dottrinari assieme ad un versamento di 50 scudi a favore del nascente istituto religioso.[8] Anche la confraternita del Santissimo Sacramento contribuì con 36 scudi al convento[10], mentre il principe Savelli -con generosità insolita per la sua famiglia, come nota lo storico Emanuele Lucidi[10]- si impegna a costruire una nuova chiesa per i dottrinari entro venticinque anni.[10]

Tuttavia, né il principe Bernardino, né i suoi figli Paolo e Giulio si impegnarono mai nella realizzazione della chiesa per i padri dottrinari[10], ed addirittura non pagarono le rendite destinate al convento stesso[10], nonostante le richieste in tal senso fatte dai religiosi: la soluzione venne trovata assegnando al convento le rendite precedentemente destinate come stipendio del governatore, carica che rimase priva di retribuzione fino al1774.[11] La chiesa venne infine realizzata, con affaccio sull'attualepiazza di Corte, e dedicata ai Santi Nicola - probabilmente in forza dell'antica esistenza di una chiesa dedicata a questo santo nel feudo[2] - e Domenico, con la presenza di due altari laterali dedicati asant'Anna e asant'Antonio da Padova.[11]

L'attuale chiesa di San Nicola venne ricavata per ordine dipapa Alessandro VII dalla navata centrale dell'anticacollegiata di Santa Maria Assunta, non appena iChigi ebbero acquistato il feudo. Oltre alla chiesa, vennero realizzate anche alcune stanze per i religiosi e per i canonici, che oggi sono inglobate nel complesso del collegio di San Nicola adibito a sede municipale. La chiesa venne assegnata ai dottrinari il 16 ottobre1665.[12] L'antica chiesa realizzata dai padri dottrinari sulla piazza, invece, venne assegnata dal principe Agostino Chigi alla confraternita del Santissimo Sacramento, con atto pubblico del 27 giugno1669.[12]

Nuovi lavori vennero eseguiti presso il collegio dei padri dottrinari annesso alla chiesa nel1669, poiché nel consiglio pubblico del 21 dicembre1668 vennero concessi dieci scudi ai religiosi per lavori di miglioria alla scuola.[13] In un altro pubblico consiglio del 16 agosto1714 si propone che la Comunità paghi dieci scudi annui al convento -la stessa richiesta sarà rivolta dai religiosi stessi ancora nel pubblico consiglio del 30 ottobre1718[13]- per agevolare le famiglie povere a mandare a scuola i figli: in precedenza infatti, ogni alunno doveva portare una pagnotta come pagamento della retta. Il Lucidi afferma tuttavia che la norma del pagamento della pagnotta fosse caduta in disuso durante ilSettecento.[14]

Probabilmente, i padri dottrinari abbandonaronoAriccia in seguito all'invasione francese e alla proclamazione dellaRepubblica Romana (1798-1799), cui seguì lo scioglimenti degli ordini religiosi e la confisca dei loro beni. Tuttavia fecero ritorno, dopo la definitiva restaurazione pontificia del1815, poiché lo scrittore ottocentescoGaetano Moroni, autore delDizionario di erudizione storico-ecclesiastica, parla della loro presenza ad Ariccia ancora alla metà dell'Ottocento, e definisce i religiosi, assieme alla comunità delleMaestre Pie Venerini stabilitasi nel paese fin dal1730,"benemeriti dell'Ariccia"[3], per il loro apporto all'educazione della gioventù locale, rispettivamente maschile e femminile.

Nel1806 la chiesa venne danneggiata da un incendio, che distrusse gran parte della decorazione settecentesca.[15] Nel1852 sotto al pavimento della chiesa, probabilmente durante alcuni lavori di ristrutturazione, venne rinvenuto unaltare dimarmo bianco in blocco unico concornicione, datato dagli archeologi alIV o alV secolo e da considerarsi come l'altare maggiore dell'anticacollegiata di Santa Maria Assunta abbattuta neglianni sessanta delSeicento.[3]

I padri dottrinari probabilmente abbandonarono il collegio dopo l'annessione delLazio alRegno d'Italia, nell'inverno1870, come accadde in molti altri luoghi del cessatoStato Pontificio in seguito all'esplosione dei sentimenti anti-clericali delle maggioranze di governo locali. Sicuramente, i beni che il convento poteva avere caddero in possesso demaniale con l'estensione della legge eversiva dei beni ecclesiastici al Lazio nel1873. La chiesa, sconsacrata, venne acquisita dal Comune di Ariccia che vi ha realizzato una sala convegni. Il vicino collegio abbandonato invece, daglianni ottanta ospita la sede municipale. Il 30 novembre2008, l'amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Emilio Cianfanelli, e l'associazione culturale Arteidea hanno inaugurato all'interno della chiesa sconsacrata una sala teatrale[1] di circa 100 posti, nel quadro della realizzazione ad Ariccia di un importante polo teatrale "Progetto Ariccia Città Teatro", ideato da Giacomo Zito e da lui realizzato insieme con Luigi Criscuolo, presidente di Arteidea.

Descrizione

[modifica |modifica wikitesto]
L'ex-collegio di San Nicola.

L'interno della chiesa è apianta centralequadrangolare con due cappelle laterali, il tutto coperto davolte a vela.[15] La povertà della facciata, che presenta un unico ordine sormontato da frontone triangolare privo di fregi o sculture[15], denuncia che la chiesa è stata edificata per un ordine minore ispirato a valori di povertà.[15]

Il progetto della chiesa venne probabilmente affidato aLuigi Bernini, fratello diGian Lorenzo Bernini, che fu probabilmente il progettista delle opere di minore importanza commissionate daiChigi per l'abbellimento del feudo di Ariccia.[15]

Nel1700, grazie alla raccolta di elemosine da parte della popolazione e alla generosità del principe Agostino Chigi, venne realizzata la decorazione del soffitto della chiesa e del coro, per una spesa di 60 scudi.[14] L'attuale aspetto della chiesa le è dato dai lavori fatti eseguire nella seconda metà dell'Ottocento dai padri dottrinari[15], oltre ovviamente che dalle modificazioni occorse nella trasformazione d'uso in sala convegni comunale ed oggi in struttura teatrale. Glialtari, alla metà dell'Ottocento, erano in numero di tre[3], evidentemente due nelle cappelle laterali e uno al centro come altare maggiore. Presso il collegio era collocato l'orologio pubblico della Comunità.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abComune di Ariccia - Inaugurazione dello spazio teatrale a San Nicola (30-11-2008), suariccia.comnet.roma.it.URL consultato il 01-01-2009.(archiviato dall'url originale il 16 aprile 2009).
  2. ^abcEmanuele Lucidi,Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano, e Nemi, parte II cap. V pp. 375-376.
  3. ^abcdGaetano Moroni,Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LVII p. 181.
  4. ^Fioravante Martinelli,Primo trofeo della Santissima Croce eretto in Roma nella Via Lata da san Pietro apostolo, nel quale si spiegano le prerogative della chiesa di Santa Maria Madre di Dio [...]et la fondazione delli santissimi e nobilissimi monasterii e chiese delli Santo Stefano, Ciriaco e Nicolò di Camigliano, p. 107.
  5. ^abLeonardo Cecconi,Storia minuta di tutto il Lazio, tomo VII p. 10.
  6. ^abcdefEmanuele Lucidi, parte II cap. V p. 377.
  7. ^Emanuele Lucidi, parte II cap. V p. 381.
  8. ^abcdefgEmanuele Lucidi, parte II cap. V pp. 385-386.
  9. ^abEmanuele Lucidi, parte II cap. V p. 385.
  10. ^abcdeEmanuele Lucidi, parte II cap. V pp. 387.
  11. ^abEmanuele Lucidi, parte II cap. V pp. 388-389.
  12. ^abEmanuele Lucidi, parte II cap. V p. 390.
  13. ^abEmanuele Lucidi, parte II cap. V p. 391.
  14. ^abEmanuele Lucidi, parte II cap. V p. 392.
  15. ^abcdefEloisa Saldari, San Nicola ad Ariccia - in Controluce, settembre 2007[collegamento interrotto], sucontroluce.it.URL consultato il 02-01-2009.

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Ariccia
GeografiaCastelli Romani ·Colli Albani ·Vallericcia ·Monte Gentile
Monumenti e
luoghi d'interesse
Palazzo Chigi ·Parco Chigi ·Collegiata di Santa Maria Assunta ·Santuario di Santa Maria di Galloro ·ex-Chiesa di San Nicolaex-Convento di San Nicola ·Aricia ·Piazza di Corte ·Ponte di Ariccia ·Villa di Aulo Vitellio Germanico ·Castello di Malafitto
StoriaStoria di Ariccia ·Rivoluzione francese nei Castelli Romani e a Velletri ·Castelli Romani durante la seconda guerra mondiale ·Signorie ad Ariccia ·Sindaci di Ariccia
Trasporti ed infrastruttureOspedale dei Castelli ·Stazione di Cancelliera ·Strada statale 7 Via Appia
LocalitàCancelliera ·Cecchina ·Fontana di Papa ·Galloro ·Monte Gentile ·Vallericcia
AltroOspedale Specializzato Regionale Luigi Spolverini ·Liceo Classico Statale James Joyce ·Economia di Ariccia ·Istruzione ad Ariccia
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Chiesa_di_San_Nicola_di_Bari_(Ariccia)&oldid=144464799"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp