Oltre alla prima squadra, i Chicago Fire avevano anche una formazione diriserve che giocava nellaPremier Development League. Dal 2001 al 2005 erano conosciuti come Chicago Fire Reserves. Nel 2006 sono stati ribattezzati Chicago Fire Premier. Dalla stagione 2008, la squadra veniva solitamente chiamata Chicago Fire PDL, sebbene il nome ufficiale della squadra non fosse cambiato. Hanno giocato l'ultima volta nel 2016, scegliendo di lasciare ilPremier Development League.
Il primo allenatore dei Fire fuBob Bradley, originario dellostato di New York, che, al termine della stagione2002, lasciò inaspettatamente la squadra per trasferirsi aiNew York/New Jersey MetroStars; dopo molte ricerche, la scelta del club per sostituireBradley cadde su Dave Sarachan, vice allenatore dellanazionale statunitense. Sotto la guida del nuovo tecnico la squadra giunse subito alla finale nazionale per il titolo: nella finale disputata aCarson (California) prevalsero tuttavia iSan Jose Earthquakes, anche se i Fire furono la squadra migliore durante laregular season (per la quale furono premiati con ilSupporters' Shield). In quello stesso anno Nowak si ritirò dal calcio giocato per assumere un incarico dirigenziale in società, incarico che tenne per un solo anno prima di trasferirsi aWashington per diventare allenatore delD.C. United.
I rivali d'elezione del Fire sono itexani delDallas. Dal2001 i due club concorrono annualmente allaBrimstone Cup - trofeo messo in palio dai rispettivi sostenitori - che va alla squadra che, nellaregular season, si è piazzata in posizione migliore in classifica. Nel corso della sua storia, il Chicago Fire ha annoverato e annovera calciatori di richiamo, quali i nazionali statunitensiArmas,Klopas,Wynalda,Beasley,Wolff,Sanneh,Bocanegra eMapp,bulgaroStoichkov, l'honduregnoGuerrero ed iltedescoSchweinsteiger.
Il disegno delle maglie richiama l'abbigliamento di un vigile del fuoco, con una striscia orizzontale bianca all'altezza del petto e del dorso su uno sfondo completamente rosso. Sulla striscia bianca campeggia in argento la scritta FIRE. Le maglie da trasferta sono bianche con inserti rossi, ma quelle originarie erano uguali a quelle per gli incontri interni, con la differenza che la tenuta era nera invece che rossa. I fornitori tecnici sono stati originariamenteNike ePuma; dal2006 è l'Adidas.
Nel2014 è stata presentata una terza maglia disegnata da un tifoso che ha vinto un contest indetto dal club. La maglia è nera con i colori e le stelle della bandiera di Chicago sulla manica, inoltre la grafica sul retro riprende la celebre Willis Tower.
Sebbene non facente parte dei colori delle tenute da gara, i tifosi spesso utilizzano sciarpe e gagliardetti che fanno largo uso del blu scuro, presente sia sullo sfondo del logo che nel crest civico della città diChicago.
L'originale logo del club richiamava nella forma quello deivigili del fuoco, a una cui impresa peraltro la sua fondazione si ispira. Al centro del logo campeggia una “C” che simboleggia la città diChicago e la stella a sei punte, della quale si vedono solo le estremità che fuoriescono dal disco centrale con il monogramma cittadino, fanno riferimento alle quattro stelle a sei punte raffigurate nel gonfalone della città.
Il logo del club da metà stagione 2021
Il 21 novembre2019 il club rende noto di aver cambiato nome da Chicago Fire Soccer Club a Chicago Fire Football Club, con annesso cambio di logo. Nel nuovo stemma, di forma ovale a sfondo blu scuro, è rappresentata una fiamma di colore rosso e oro, che si richiama al nome del club e simboleggia il grande incendio occorso in città nel1871.
Prima della sua presentazione, il rebranding è trapelato sui social media e ha ottenuto una "feedback molto negativo" dai fan.[1] I punti discordanti sono stati due: il confronto con la "Fire Crown", che alcuni fan temevano ricordasse il logo della banda di strada deiLatin Kings, e il logo esistente deiVancouver Whitecaps, che utilizza una serie simile di triangoli specchiati. Da parte sua, la società ha risposto alle recensioni negative dichiarando che i nuovi loghi richiedono tempo e che i risultati si sarebbero visti sul lungo periodo, insistendo sul fatto che non ci sarebbero stati procedure per far rivivere il vecchio logo.[2]
A metà della stagione 2021, il club ha svelato un nuovo stemma, adottandolo completamente a partire dal 2022.
A partire dalla stagione2020, il Chicago Fire disputa le proprie partite casalinghe alSoldier Field, storico stadio situato nel centro diChicago, inaugurato nel1924 e completamente ristrutturato e riaperto al pubblico nel2004. Tale impianto fu anche lo stadio di casa dell'ormai scomparsaChicago Sting, squadra campione dell'ultima edizione dellaNorth American Soccer League nel1984, ed è utilizzato dalle varie squadre difootball americano dell'area cittadina. Il Soldier Field, che tra l'altro ospitò anche la partita inaugurale delcampionato del mondo 1994Germania -Bolivia più altri 4 incontri, tra cui l'ottavo di finaleGermania -Belgio, era stato utilizzato dal Chicago Fire come stadio di casa della squadra anche dal momento della fondazione del club al2001 e dal2004 al2006.La struttura dello stadio è classicheggiante sul modello dei vecchi impianti britannici (ad esempio lostadio Ibrox di Glasgow): il frontale è a cortina di mattoni rossi, l'ingresso è ad arcate e le prime file sono a meno di due metri e mezzo dal campo di gioco. Lo stadio ospita anche laIllinois Soccer Hall of Fame nonché gli uffici amministrativi dei Chicago Fire.
Nelle stagioni2002 e2003, in cui fu in corso la ristrutturazione del Soldier Field, il Chicago Fire giocò nello stadio “Benedetti-Wehrli” (noto anche comeCardinal Stadium) diNaperville, comune a circa 50 km a ovest di Chicago. Tale impianto, prevalentemente utilizzato per le attività sportive universitarie, ospita circa 15.000 spettatori.
Dal2006 al2019 il club ha disputato le proprie gare interne alSeatGeek Stadium, sponsorizzato dal2006 al2018 dalla casa automobilisticagiapponeseToyota. Esso si trova in un centro a circa 20 km a nord diChicago,Bridgeview, la cui municipalità è proprietaria dell'impianto, inaugurato l'11 giugno2006. Dotato di servizi d'accoglienza come alberghi e ristoranti, può ospitare 20.000 spettatori ed è polivalente. Ospita anche regolarmente incontri dilacrosse, uno sport tipicamente americano, vagamente affine all'hockey su prato.