Il comune a sua volta era nato dall'unione nel1972 dei precedenti comuni diCherves-de-Cognac e diRichemont. Comprende anche il villaggio diOrlut e numerosi piccoli nuclei di antica origine.
Il suo territorio si estende sul bordo delbacino sedimentarioaquitano e dal punto di vistageologico è suddiviso in due zone distinte. La parte occidentale è costituita da un tavolatocalcareo intagliato dalla valle del fiume Antenne (con un'altitudine di 73 m sulla riva destra e di 60 m sulla riva sinistra), mentre la parte orientale è una zona pianeggiante risalente alGiurassico, con terreniargillo-marnosi che contengono banchi digesso, efossili[2].
Nella parte pianeggiante si trovavano terrenipaludosi che furono drenati alla fine delXV secolo con la sistemazione delFossé du Roi.
Il territorio è attraversato da dueaffluenti di destra della Charente: l'Antenne, lungo il cui corso sono stati costruiti nel tempo diversimulini, e ilFossé du Roi.
A Orlut si trovano delle antiche cave oggi riempite d'acqua.
La valle delfiume Antenne era stata abitata già in epocapaleolitica, come testimonia il ritrovamento di diversi ripari sotto roccia (riparo di Bois-Roche) e ancora nell'età del ferro (necropoli a fosse circolari nella località di Franchie.
NelXVI secolo il reFrancesco I fece canalizzare il corso delFossé du Roi per completare il prosciugamento delle terre basse già iniziato dalconte d'AngoulêmeGiovanni di Valois-Orléans. Una barriera situata poco prima della confluenza del corso d'acqua nella Charente permise di creare un vasto stagno che riforniva di pesce gli abitanti della vicina città diCognac.
Il ponte sulla Charente, ai limiti del territorio comunale, fu interessato dai combattimenti tra le truppe protestanti e quelle guidate daGaspard de Coligny in ritirata dopo labattaglia di Jarnac (1569) e fu distrutto il castello di Plumejeau: in tale occasione fu probabilmente seppellito iltesoro di Cherves, una raccolta di oggetti liturgici delXIII secolo, rinvenuto nel1896. Al posto del precedente castello fu costruita nel1610 la nuova residenza dei signori di Cherves, ilcastello di Chesnel.
Il ponte sulla Charente fu nuovamente teatro di combattimenti anche nel1651 e i due avvenimenti sono ricordati in un obelisco elevato al centro del ponte stesso.
I rappresentanti di Cherves e di Richemont parteciparono agliStati generali che si tennero a Cognac il 7 marzo del1787. Con laRivoluzione francese nel1793 furono creati i comuni di Richemont e di Cherves. Nello stesso anno furono distrutti i villaggi di Croix-de-Pique e di Champblanc, che appartenevano al comune.
Nell'Ottocento il comune partecipò allo sviluppo economico della zona, dovuto crescita della produzione e vendita delcognac e molte residenze furono costruite o rinnovate in questo periodo. La floridezza cessò con il diffondersi dellafillossera (e alcuni edifici non vennero mai completati dopo essere stati iniziati).
La decrescita demografica a seguito delle perdite nellaprima guerra mondiale fu parzialmente moderata dall'afflusso di immigranti che lavoravano alle cave digesso di Orlut, spesso rifugiati politiciitaliani espagnoli.
Chiesa di Saint-Vivien, in stileromanico, donata nel1073 al priorato di Saint-Léger di Cognac. NelXII secolo vi fu aggiunta un'abside e in seguito venne fortificata con l'aggiunta di uncammino di ronda munito diferitoie. Davanti alla chiesa c'è la base in pietra per una croce, delXV secolo.
Castello di Chesnel
Castello di Chesnel, costruito come residenza dei signori di Cherves tra il1610 e il1625. Si compone di una vasta corte anteriore, affiancata da due ali con torri quadrate, e di un edificio centrale a pianta quadrata con cortile al centro. I coronamenti sonomerlati.
Altre residenze sono quelle di Coudret (grande e piccola) e di Fontaulière, pertinenti a feudi esistenti prima del XVI secolo, ma fortemente rimaneggiate nell'Ottocento.
Una serie dimulini sono presenti lungo il corso dell'Ardenne: mulini di Chazotte, di Prézier, della piccola Houmade, di Bricoine, il già citato mulino di Boussac.
Il territorio comprende un'ampia estensione di terreniagricoli, dedicati soprattutto alla produzione divini bianchi per la fabbricazione delcognac. Altre coltivazioni sono quelle deicereali e delforaggio per l'allevamento deibovini. In passato era diffusa anche la coltivazione dellacanapa e dellozafferano.
L'attività industriale è legata alla presenza di cave digesso: nel1878 fu aperta la fabbrica distucco Daunizeau, che ebbe una propria linea ferroviaria che la collegava alla stazione diCognac fino al1944 (quando fu distrutta da un bombardamento) e fu in seguito assorbita dal gruppo Garandeau, proprietario di diverse cave di gesso dal1869 e tuttora in attività.