Chamois (pronunciafr.ʃamwaascoltaⓘ,Tsamoué inpatois valdostano[5]) è uncomune italianosparso di 112 abitanti[2] dellaValtournenche, valle laterale dellaValle d'Aosta. È l'unico comune d'Italia, sulla terraferma, non raggiungibile in automobile, ma solo infunivia con partenza daBuisson, a piedi tramite la mulattiera "les Seingles" daBuisson, mediante una strada poderale semi-pianeggiante daLa Magdeleine, oppure nell'altiporto con piccoli aeroplani[6][7]. La circolazione di auto e moto è vietata sul territorio comunale: per questa sua caratteristica e per la particolare attenzione a favorire un turismo amobilità dolce, Chamois è stato inserito nel consorzio dellePerle delle Alpi.
Funivia Buisson-ChamoisIl mulino di CorgnolazIl forno di CorgnolazIl villaggioLa Ville
Chamois si trova nella mediaValtournenche. il territorio di Chamois confina a nord con ilcomune di Valtournenche, a ovest con quello diAntey-Saint-André, a sud con quello deLa Magdeleine e a est con quello diAyas. Chamois comprende quasi tutta la valle del torrente omonimo e delSaverou (oSoverou), tributari deltorrente Marmore, e l'altopiano delRû de la Cleyva-Bella. Con una superficie di circa 14 km², il comune si compone di diverse frazioni: Caillà, Corgnolaz (sede comunale), Crépin, Lac de Lod, Lieussel, Suisse, La Ville. Le vette delle montagne comprese nel suo territorio superano i 2.500 metri e il punto più alto del comune è rappresentato dallaBecca Trecare (3.033 m). Dal capoluogo, una serie di strade poderali raggiungono i principali alpeggi localizzati sul territorio.
Tutto il territorio comunale è ricco d’acqua reflua superficiale drenata essenzialmente dai torrenti Chamois e Saverou, ambedue allungati in direzione est-ovest e tributari di destra del torrente Marmore. La presenza di rocce carbonatiche nella zona di Cleyva-Bella favorisce una circolazione sotterranea di tipo carsico; nel comprensorio del comune sono presenti ben 24 sorgenti, delle quali 15 sono utilizzate dalla rete acquedottistica; le sorgenti sono di tipo semi-perenne, hanno portata massima nel mese di giugno e minima nel mese di febbraio e si possono estinguere solo in occasione di eccezionali siccità. I due principali corsi d’acqua (Chamois e Saverou) che solcano il territorio comunale presentano uno sviluppo ridotto e un profilo della pendenza media assai elevata.
Data la quota, Chamois ha un clima tipicamente alpino. Gli inverni sono freddi e le precipitazioni sono per lo più nevose; nevicate intense possono infatti colpire il territorio comunale durante la stagione fredda. L'esposizione a sud contribuisce a mitigarne leggermente le giornate invernali. Le estati sono fresche e con frequenti episodi temporaleschi. Durante tutto il corso dell’anno è possibile la presenza di forti venti, tipici delle zone di montagna e di fondovalle.
Non ci sono prove che l'area di Chamois fosse abitata in epoca romana o preromana. Si ritiene che i primi coloni si siano insediati nella zona intorno al bassoMedioevo, quando la progressiva espansione demografica che seguì l'anno Mille provocò il dissodamento e il popolamento di ampie aree, prima disabilitate o sfruttate soltanto stagionalmente per latransumanza[9].
Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso ilpatois valdostano.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Giunta Regionale del 24 aprile 2002.[12]
«D'argento, al camoscio di nero, fermo su un monte roccioso al naturale uscente dalla punta; al capo di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Glismalti dello scudo e la sua composizione si basano sul blasone dellafamiglia Challant, antichi signori del luogo (d'argento al capo di rosso, alla banda di nero attraversante sul tutto). Il camoscio (in francesechamois) è un'arma parlante con riferimento al nome del comune.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
Lachiesa parrocchiale di San Pantaleone, in località Lieussel, è dedicata asan Pantaleone ed è stata ricostruita più volte: l'ultima risale al1838. L'altare maggiore proviene dalla parrocchia diTorgnon ed è in legno intagliato, dipinto e in parte dorato, ospita una tela dell'Immacolata Concezione. Ospita inoltre alcune statue lignee di San Pantaleone, un Santo Papa e un Santo Vescovo[13]. La festa patronale (27 luglio) viene solitamente celebrata l'ultima domenica di luglio.
Sopra l'abitato di Corgnolaz, a circa 2019 metri s.l.m, si trova illago di Lod, presso l'omonima frazione, raggiungibile sia a piedi sia tramiteseggiovia.
L'altiporto venne realizzato nel 1967 da un’idea di Cesare Balbis, che aveva visto un’analoga struttura aCourchevel, inFrancia. Balbis aveva, infatti, preso il brevetto per l’atterraggio in montagna in Francia,mentre in Italia la legge che regolamentava questo tipo di volo fu approvata solo nel 1968. Si tratta del primo altiporto in Italia, in quanto venne inaugurato il10 settembre1967[14].
Il santuario diDomenico Savio, sul col Clavalité, a circa 2535 m s.l.m., si trova nei pressi del confine con ilcomune di Valtournenche. Ogni anno, durante la prima domenica di agosto, il santuario è meta di un momento di ritrovo congiunto degli abitanti dei due comuni.
Dal punto di vista dell’utilizzo antropico del territorio, la maggior parte degli insediamenti abitativi permanenti si concentra lungo l’ampia fascia di versante compresa tra l’alveo del torrente Chamois e la dorsale Punta Fontana Fredda- Mont Charvat. Nel periodo di ferie estive ed invernali si segnala tuttavia un significativo aumento della popolazione turistica che si somma a quella residente.
Il comune ospita dal 2010CHAMOISic, il festival di“altra musica in alta quota“ diretto dal trombettista Giorgio Li Calzi. CHAMOISic è l’unico (free) festival italiano che colloca musica sperimentale, elettronica e jazz in un contesto naturalistico d’eccezione come quello di Chamois.
Al villaggio di Corgnolaz nº 5 è presente la biblioteca comunale, che attualmente possiede circa 3000 volumi in lingua italiana e francese. Sono inoltre presenti tre postazioni con connessione a Internet[16].
L’accesso al territorio comunale è possibile mediante un impianto funiviario che dalla localitàBuisson, nel comune di Antey-Saint-André, con un dislivello di circa 700 metri, conduce al capoluogo Corgnolaz e garantisce un collegamento costante con il fondovalle. La circolazione di automobili e dei fuoristrada è vietata sul territorio comunale. Una particolarità di Chamois è sicuramente la presenza di un altiporto, il primo in Italia. Esso occupa un’area di circa 12.000 metri quadrati, la pista dell’altiporto ha una pendenza del 19-20% e su di essa possono atterrare piccoli aerei da turismo, ultraleggeri, deltaplani, parapendii e gli elicotteri dei servizi di emergenza, in caso di inagibilità del campo sportivo situato nel capoluogo.
Una delle risorse di cui Chamois gode è il turismo, soprattutto invernale, che impiega circa la metà della popolazione attualmente residente. Ci sono infatti alcuni impianti di risalita[18][19] che permettono di sciare in inverno su circa 14 chilometri di piste, e d'estate di fare molte passeggiate.
Importante e tipica è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, quali statuine,sabot[20] e cesti in legno di nocciolo[9].
Prosegue ancor oggi, a Chamois, la tradizione delpane nero (di segale) cotto a legna tipico dellacucina valdostana. Il pane nero, molto apprezzato dagli amanti della cucina tradizionale di montagna, viene realizzato con farina di frumento integrale, di segale e avena.
Bonaventure Ducly,Instructions sur le cimetière adressées au peuple de Chamois, Aoste: Imprimerie Edouard Duc, 1887
M. Gentiluomo,Uomo, ambiente, cultura: il legno e la pietra nella vita della popolazione di Chamois, Val d'Aosta,Contributi di etno-antropologia, pp. 193–264
Roberto Fosson,Piano comunale di protezione civile.Pianificazione e previsione, vol.1, Comune di Chamois, 2016.