Cesare Dominiceti (Desenzano del Garda,12 luglio1821 –Sesto San Giovanni,20 giugno1888) è stato uncompositoreitaliano, autore di alcune opere di successo.
Si iscrive alConservatorio di Milano, diplomandosi in composizione. È del1841 la prima prova giovanile, un'opera breve rappresentata a Desenzano del Garda, suo paese natale. SeguonoLa fiera di Tolobos (1845) eDue mogli in una (1853), che ottengono un discreto successo, mentreLa maschera, presentata alTeatro alla Scala di Milano nel1854, cade clamorosamente. Dopo circa un ventennio dedicato quasi interamente all'insegnamento presso il Conservatorio di Milano, Dominiceti torna a far parlare di sé conMorovico (1873), accolto con moderato entusiasmo dal pubblico milanese delTeatro Dal Verme.
Nel1875Arrigo Boito scrive per Dominiceti il libretto diIràm, ma l'opera, appena abbozzata dal compositore, non vedrà mai la luce. Le ultime due creazioni del maestro di Desenzano,Il lago delle fate (1878) eL'ereditiera (1881), conosceranno un certo successo di critica e di pubblico, grazie anche al consumato mestiere di Angelo Zanardini[1], che firma ilibretti di entrambe le opere.
Nel1884 il compositore è invitato a far parte della commissione giudicatrice delle opere presentate a un concorso bandito dall'editore Sonzogno. La commissione, presieduta daAmilcare Ponchielli, boccerà inspiegabilmente, com'è noto,Le Villi di Puccini, non reputandolo neppure degno di menzione. Cesare Dominiceti si spegnerà quattro anni più tardi aSesto San Giovanni.
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