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Cergnago (Sargnàgh oSargnàch indialetto lomellino[4]) è uncomune italiano di 654 abitanti[1] dellaprovincia di Pavia inLombardia. Si trova al centro dellaLomellina. Il nucleo più antico del paese sorge su un modesto colle, presso il torrenteArbogna, affluente dell'Agogna.
Cergnago appare fin dalX secolo comeCirniaco. Apparteneva allora alla Contea diLomello, che nelXII secolo fu annessa al territorio pavese (come ufficializzato nel1164 con diploma diFederico I). Nel1250 è citato comeCergnagum nell'elenco delle terre pavesi. Appartenne alla squadra (podesteria) diMortara, di cui seguì le sorti, essendo unito nei secoli successivi al Marchesato di Mortara nei suoi vari passaggi; i Lonati, erroneamente citati da alcuni come feudatari, vi avevano dei redditi ma non la signoria. NelXVIII secolo ne furono invece infeudati i Lomellini di Carmagnola. Cergnago passò nel1743 sotto iSavoia. All'inizio delXIX secolo venne aggregato il piccolo comune di Abbazia di Erbamara.
Abbazia Erbamara si sviluppò attorno al monastero di San Pietro diErbamara oErbamala, fondato nel1170 da una donazione del feudatarioUberto de' Olevano e appartenente all'ordine diVallombrosa. Godette di ampie immunità, costituendo quindi una signoria e un comune autonomo, che sopravvisse alla decadenza del monastero, ridotto a commenda e soppresso forse nelXVII secolo. Il piccolo comune di Erbamara fu aggregato a Cergnago all'inizio delXIX secolo, probabilmente nel1818. L'attuale cascinale cui annessa una piccola chiesetta fu edificato alla fine del XIX secolo.
Il comune di Cergnago non ha ancora adottato uno stemma né un gonfalone.
- In centro al paese è interessante il Palazzo Plezza, imponente costruzione ubicata su un piccolo rilievo il cui nucleo originario riconduce a quello che ancora oggi viene chiamato "castello".
- Nelle vicinanze del palazzo sorge lachiesa parrocchiale di Sant'Elena costruita verso la metà del XVII secolo dopo che la precedente chiesa romanica venne incendiata da truppe francesi (1658). Di stile barocco conserva all'interno l'altare maggiore e sei cappelle un tempo di patronato dei nobili locali. Il campanile cadde nel 1966 e fu subito ricostruito.
- Nella via principale si trova la chiesa dei SS. Francesco e Giovanni Battista risalente al XIV secolo.
- Sulla statale per Mortara sorge la chiesa della Madonna di Santo Stefano, molto antica (XII secolo) e un tempo di patronato della famiglia Olevano. Rovinata dal tempo e dall'incuria, fu restaurata e restituita al culto agli inizi del XIX secolo. All'interno, di forma rettangolare, presenta due altari laterali dedicati a san Rocco e sant'Anna e un altare maggiore con un dipinto dellaMadonna con Bambino che la tradizione vuole staccato dalla chiesa di Santa Maria di Melegnano, distrutta nel 1595, che sorgeva presso la vicina cascina Melegnana, in territorio diOlevano di Lomellina.
Abitanti censiti[5]
Ogni Settembre si svolge la popolare sagra di paese dove si potrà degustare ogni tipo dirisotto.
Gara di macchine a pedali, dove varie squadre (contrade) si contendono l'ambita Coppa.
Fra il1884 e il1933 la località era servita da una fermata dellatranvia Mortara-Ottobiano-Pieve del Cairo.
- ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
- ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
- ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV.,Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 225.
- ^Statistiche I.StatISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte:Popolazione residente per territorio - serie storica, suesploradati.censimentopopolazione.istat.it.