Il territorio si sviluppa dai 408 agli 850 metri di altitudine e si estende per circa 7.87 km² tra i comuni diMontepaone,Olivadi,Palermiti,Petrizzi,Vallefiorita sul versante Jonico delleSerre, alle pendici sud orientali dellaSerralta di San Vito nell'alto bacino deltorrente Beltrame, alla sinistra del fosso ''Giambattistello''. L'abitato si estende quasi in pianura sul declivio di una collina a 458 metri sul livello dl mare a sud-ovest diCatanzaro, alla quale resta collegato con la strada provinciale che adduce alla strada 181.
Detto anche Centrico, Centrici e Centreca, casale di Squillace, fu incluso nella contea dell'epoca normanna e perciò nel1270 sottostette a Giovanni di Monfort, dal1314 al1464 aiMarzano, dal1483 al1494 fu diFederico d'Aragona, passato poi aiBorgia rimase in questa famiglia fino alla prima metà del Settecento. Poi e fino all'eversione della feudalità appartenne ai messinesi de Gregorio, durante ladominazione francese (1805-1815) ebbe a patire alcuni danni per la sua condotta ostile agli occupanti. Colpito dalsisma del 1783, per sua fortuna, contò danni ma senza vittime, poi danneggiato dalterremoto del 1905 venne incluso nell'elenco dei comuni ammessi a beneficiare delle provvidenze disposte per apposita legge del 25 giugno1906, gravissimi danni e in paese e nelle campagne furono prodotti dal nubifragio nell'ottobre1921 e del1971.
La chiesa parrocchiale, edificata nel Seicento, presenta evidenti segni delle riprese, operate nel Settecento e successivamente, che ne hanno alterato quasi del tutto i tratti originali. In piazza Roma era collocata una grande fontana, poi distrutta.
Lo stemma del comune è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2005.[3]
«Di cielo, all'eremita sant'Onofrio in maestà, di marcata magrezza, ignudo, di carnagione, barbuto e capelluto di argento, aureolato d'oro, i fianchi coperti da fronde intrecciate di verde, tenente con la mano sinistra il lungo bastone di legno al naturale, il Santo sostenuto dallacampagna d'oro, i piedi attraversanti, essa campagna caricata in punta dal ruscello di azzurro, uscente dai fianchi, sinuoso in fascia, e sostenente a sinistra la rupe d'oro, aperta dalla cavità dello stesso, uscenti dal fianco sinistro. Ornamenti esteriori da Comune.»
La parrocchia intitolata all'Annunciazione di Maria Santissima si trova nelladiocesi di Squillace, ilpatrono è sant'Onofrio, onorato e festeggiato la seconda domenica d'agosto. Vi era una fiera molto tempo fa che si teneva il primo sabato e domenica successiva di agosto, istituita per decreto del 29 agosto1833.
L'economia era prevalentemente agricola con notevole produzione di cereali, castagne, frutta, olive ed uva, con vino ed olio di buona qualità.
L'allevamento del bestiame ovino e la lavorazione del latte erano e sono tutt'oggi condotte da imprese a carattere familiare; in paese erano presenti artigiani tessili che lavoravano con telai a mano coperte e sciarpe di seta e di cotone. Nel territorio era presente una sorgente sulfurea ferruginosa per bagni e bevande nota in passato; presenti anche alcuni filoni di grafite.