La città sorge a 362 m s.l.m. sul limite meridionale di un pianoro denominato Conca del Re, delimitato a ovest dal fiumeCoscile. Circondata dall'Appennino calabro- lucano, rappresenta il centro più popoloso delparco nazionale del Pollino. IlMonte Pollino, 2248 m, è la seconda vetta più alta degli Appennini meridionali dopo laSerra Dolcedorme, 2267 m. Anche quest'ultima montagna, che fa parte dellacatena del Pollino, ricade - in parte - nel territorio di Castrovillari.
A nord-ovest, al confine con il territorio diMorano Calabro, vi è il Monte Sant'Angelo[6], un piccolo monte isolato che domina dall'alto l'intera Piana di Castrovillari.
IlMar Ionio dista 30 km (lungo laSS 105); ilmar Tirreno tra i 50 e i 110 km. Il clima prevalente è di tipomediterraneo nella stagione estiva e da media montagna appenninica d'inverno; non mancano occasionali nevicate.
Qui si ritrovano i depositipleistocenici, costituiti da una successione marina diargille,sabbie econglomerati appartenenti al ciclo suprapliocenico infrapleistocenico delbacino delCrati (Vezzani, 1968b) e dasedimenti continentaliquaternari del bacino di Castrovillari (Russo e Schiattarella, 1992).
Laclassificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.
In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Castrovillari, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 47 del 10.02.2004.[7]
Zona sismica
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Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti.
Castrovillari sorge in una zona collinare. Contornata interamente dalla catena del Pollino e dagli Appennini meridionali, ha un clima poco mitigato dal relativamente vicino mare.Le estati sono di solito molto calde, con punte diurne anche di 40 gradi.Gli inverni possono essere periodicamente freddi, con temperature che arrivano a 0 gradi. Nel gennaio 2017 la temperatura ha raggiunto il record di -8 gradi.Periodiche sono le nevicate.Si ricordano in questo millennio quella del 16 dicembre 2007, con un accumulo vicino ai 25 cm, quelle dall'8 al 10 febbraio 2013, con accumulo di 15 cm, che provocarono l'annullamento delle feste carnevalesche, e quella del 10 gennaio 2017, con accumulo di quasi 20 cm.
I vari reperti archeologici, ritrovati sulle sponde del fiumeCoscile (antico "Sybaris") e custoditi nel Museo Civico della città, testimoniano la frequentazione del sito sin dall'epocapaleolitica; le prime forme di vita organizzata, tuttavia, sono testimoniate da reperti risalenti all'epoca ellenica e bruzia.
Il rinvenimento di alcuni ruderi di villeromane e di unbasolato della stessa epoca[8] portano alla certezza che il luogo ebbe una colonizzazione romana, da cui deriverebbe l'antico nome della cittàCastrum Villarum cioè "Fortezza delle ville" (nella lingua latina 'villa' rappresentava la casa di campagna, la masseria, la tenuta). La mancanza di documenti rende frammentaria e poco chiara la storia fino a che, nel 1064 d.C., iNormanni, con a capoRoberto il Guiscardo, assediarono e conquistarono le mura della città.Ildominio normanno si prolungò fino al 1189, quandoCostanza d'Altavilla, ultima discendente della famiglia normanna, sposòEnrico VI di Svevia e il potere passò nelle mani degliHohenstaufen.
Gli Svevi dominarono la città fino allabattaglia di Benevento, nel 1266, in cui tutta l'Italia meridionale passò nelle mani degli Angioini, che dominarono fino al 1400, fino a quando, cioè,Ferdinando I d'Aragona riuscì a conquistare definitivamente Castrovillari. A questo periodo dobbiamo il castello aragonese, che, finito di costruire nel 1480, non aveva come scopo quello di proteggere i cittadini, bensì di tenere a freno le continue rivolte dei Castrovillaresi, da sempre ostili agli aragonesi: questo scopo è testimoniato dalla frase in latino incisa sotto lo stemma che troneggia sull'ingresso del castello:ad continendos in fide cives.
Stemma d'Aragona
In seguito la città passò direttamente sotto l'autorità imperiale, per finire poi infeudata allafamiglia degli Spinelli diCariati, che la ressero quasi ininterrottamente fino all'eversione della feudalità (eccetto il periodo dal 1579 al 1610, durante il quale la città appartenne allafamiglia Sanseverino diBisignano).
Nel 1700 iBorbone si impossessarono di tutta l'Italia meridionale; nel 1806 le truppe borboniche furono sconfitte dall'esercito francese di Napoleone aCampotenese, che conquistò così anche la città di Castrovillari. L'arrivo dei francesi apportò grandi novità: venne abolita la feudalità, furono soppressi gli ordini monastici, vennero concesse alla ricca borghesia emergente enormi quantità di terreno, mentre la nobiltà si vide costretta a vendere anche i propri titoli nobiliari.
Le novità francesi portarono all'urbanizzazione del Piano dei Peri e consentì alla città di espandersi verso l'attuale corso Garibaldi (come attestano anche gli ampi marciapiedi costruiti a immagine deiboulevard francesi). Sotto il dominio francese fu istituito anche ildistretto di Castrovillari, che riconobbe alla città il ruolo di guida del suo territorio. Caduto il dominio napoleonico, con il congresso di Vienna del 1814 iBorbone ne ripresero il controllo (ma nel 1848 ci furono moti insurrezionali guidati nella zona daCarlo Maria L'Occaso) fino a che ilRisorgimento italiano non fuse la storia di Castrovillari con il resto d'Italia.
Castrovillari diede il suo contributo all'unificazione d'Italia; nel 1860Giuseppe Garibaldi, ospitato dal colonnelloGiuseppe Pace, arrivò trionfante a Castrovillari e poco dopo, in piazza San Giuliano, si svolse ilplebiscito popolare per l'Unità d'Italia.Dal 1860 la storia della città si fonde con quella dell'Italia; Castrovillari partecipò attivamente alle guerre mondiali, subendo nel1943 anche duri bombardamenti da parte degli alleati.
Negli anni dellaseconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Castrovillari fu uno dei 14 comuni della Calabria designati dalle autorità fasciste ad accogliereprofughi ebrei in internamento libero.[9][10] I 26 internati provenivano dalla Germania, dall'Austria e dalla Polonia; il gruppo aumentò di un'unità con la nascita di un bambino, il 3 marzo 1942. Nel settembre 1943, quanti di loro si trovavano ancora in paese, furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato e così coloro che nel frattempo erano stati trasferiti aFerramonti. Si salvarono dalle deportazioni anche coloro (5) che da Castrovillari erano giunti ad altra località di confino nel Centro-Nord Italia: a Montesilvano (Pescara) o Agordo (Belluno). Perirono invece adAuschwitz i tre membri della famiglia Waldmann-Zundler (madre e due bambini piccoli) che giunti in paese nel dicembre 1940 erano stati trasferiti aRoccalbegna (Grosseto) nel settembre 1941 e furono lì arrestati nel dicembre 1943.[11] Trepietre d'inciampo sono state collocate in paese nel marzo 2025 a onorare la memoria di quei castrovillesi, che furono vittime del nazi-fascismo: Francesco Bucciano, partigiano cattolico, martire delleFosse Ardeatine; Luigi e Giuseppe Carino, padre e figlio, deportati e morti nei lager della Germania.[12]
Nel1992, durante la X legislatura, Castrovillari fu sul punto di diventare provincia; la popolazione sentì la bocciatura del corrispondentedisegno di legge come una cocente delusione.Ulteriori tentativi seguirono quello del 1992. L'ultimo, in ordine di tempo, fu costituito dalla proposta di legge n. AC-2243 della XIV legislatura[13], presentata alla Camera dei Deputati il 30 gennaio 2002, d'iniziativa dei deputati Pappaterra, Boccia, Pisapia e Siniscalchi, che però non ebbe miglior fortuna, essendosi fermata alle prime fasi dell'iter parlamentare.
Ad ogni modo, pur non essendo capoluogo di provincia, Castrovillari continua a essere il punto di riferimento principale per i paesi del territorio circostante. La città, ad esempio, è il centro d'attrazione territoriale per gli istituti scolastici di secondo grado ed è anche sede dell'Archivio di Stato, nonché località principale dellaComunità Montana Arbereshë del Pollino.
Il comune di Castrovillari, con deliberazione del consiglio comunale n. 20 del 29 aprile 1981, assunse l'antico stemma estratto dall'Archivio di Stato di Napoli[14]:d'azzurro, al nastro d'argento, un torrione torricellato, di tre pezzi, quello centrale più elevato, ciascuno finestrato di nero, merlate alla guelfa, il tutto murato di nero e movente dalla punta. Segni esterni di città. Contestualmente venne adottato il gonfalone:drappo di colore bianco ornato di ricchi fregi d'oro e caricato dell'arma sopra descritta.[15]
Lo stemma e il gonfalone sono stati poi ufficialmente approvati con deliberazione del consiglio comunale n. 49 del 27 dicembre 1992[16] e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 1994.[17]
Stemma
«Di azzurro, alla muraglia di argento, murata di nero, uscente dai fianchi e fondata in punta, merlata alla guelfa di otto, munita di porta centrale, di nero, accompagnata da due finestrelle rotonde, una a destra, l'altra a sinistra, dello stesso, essa muraglia sostenente il castello di argento, murato di nero, formato dal corpo basamentale, trapezoidale, sostenente tre torri merlate alla guelfa, le torri laterali merlate di tre, finestrate di uno con finestre larghe e basse, di nero, la torre centrale, più alta e più larga, merlata di quattro, unita con raccordo concavo alle torri laterali, finestrata con finestra alta e stretta, di nero. Ornamenti esteriori da Città.»
(Art. 2 del Regolamento per l'uso dello stemma, del gonfalone[18])
Gonfalone
«Drappo color bianco, riccamente ornato di ricami in oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizionecentrata in oro recante la denominazione della città. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati. L'asta verticale è ricoperta di velluto bianco con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della città e sul gambo è inciso il nome. È corredato da una cravatta con nastri tricolore frangiati d'oro.»
(Art. 5 del Regolamento per l'uso dello stemma, del gonfalone[18])
Nel comune si svolge il Carnevale del Pollino, nato ufficialmente nel 1959 dall'impegno della Pro loco del Pollino, fondata l'anno precedente, e dal 2006 ribattezzatoCarnevale di Castrovillari, ma attestato almeno dal 1635, data in cui fu rappresentato, proprio in occasione del carnevale, il primo testo teatrale scritto in un dialetto calabrese, la commedia in tre attiOrgantino, diCesare Quintana.
A Castrovillari vi sono un asilo nido, due asili pubblici e alcuni privati, quattro scuole elementari, due scuole medie statali, tre licei (scientifico, classico e artistico) e cinque altri istituti superiori statali.
La biblioteca civica "Umberto Caldora" è ospitata al primo piano del Protoconvento francescano; al suo interno custodisce circa 30.000 volumi, molti dei quali provenienti da collezioni private di famiglie locali.
Il museo civico della città, allocato nel Protoconvento francescano, custodisce reperti archeologici risalenti all'età paleolitica[23] e vasellame e bronzi provenienti dalla necropoli di Bello Luco. Vi si trova anche vasellame a vernice nera, oggetti ritrovati nei ruderi delle ville rustiche romane, nonché lo scheletro di un guerriero con corredo funerario.
La pinacoteca "Andrea Alfano", allestita nel Protoconvento francescano, raccoglie tutte le opere che il maestroAndrea Alfano (1879-1967) ha lasciato alla città ed altre donate successivamente da collezionisti privati.
Il Museo d'arte sacra, allestito nella sacrestia della basilica di san Giuliano, raccoglie una serie di preziosi dipinti, sculture e argenteria risalenti al XVI secolo.
La presenza di spazi teatrali a Castrovillari conferma l'antica tradizione teatrale della città, che risale al XVII secolo:
Teatro Sybaris: ricavato dalle antiche scuderie del Protoconvento francescano ed inaugurato nel 1999, ha una capienza di circa 300 posti tra platea e galleria; è il centro delle attività culturali e delle manifestazioni teatrali della città. Il suo nome rimanda al vicino fiumeCoscile, in anticoSybaris, e replica la denominazione del teatro fondato da Carlo Maria L'Occaso nel 1845 all'interno dello stesso Protoconvento.
Teatro Vittoria "Giuseppe Maria Maradei" : devastato da un incendio negli anni '80, era stato per gran parte del '900 il centro culturale della città. È stato riaperto al pubblico, dopo lavori di restauro, il 25 aprile 2022.
Carnevale del Pollino, dal 1959, ribattezzato "Carnevale di Castrovillari" nel 2006, ogni anno nel periodo tra febbraio e marzo, porta in città tantissimi turisti sia della regione e sia dalle regioni limitrofe. È annoverato tra i 10 carnevali più belli d'Italia.
Tra le feste principali della città, la più importante è la festa patronale della Madonna del Castello, patrona principale della città, che si svolge ogni anno tra il 29 aprile e il 3 maggio. Durante la vigilia della festa il 30 aprile, momento intenso è l'incoronazione della Madonna e la processione del pomeriggio. Il giorno festivo dedicato alla Vergine Santa il primo maggio, molto attesi sono i fuochi pirotecnici e il giorno conclusivo il 3 maggio il concerto di cantanti di fama nazionale.[senza fonte]
Particolare della città è la festa di Pasquetta che si svolge sia illunedì di Pasqua, che il martedì successivo di Pasqua, in dialetto locale detto (Pascunu o Marte i Pasca).[senza fonte]
Rassegna teatrale "Primavera dei Teatri", giunta nel 2020 alla sua XXI edizione.[senza fonte]
I piatti tipici della città di Castrovillari, risentono molto dei prodotti del territorio, prevalentemente ortaggi, legumi, cereali. I formaggi e le conserve sottolio e sottaceto, il baccalà con le patate (baccalà e patane). Piatto tipico è la pasta fatta in casa, in dialetto Castrovillarese (maccaruni 'i casa, a firrittu), conditi con sugo di carne di maiale e ricotta salata grattugiata, tipico piatto domenicale, che viene consumato anche durante la vendemmia e la raccolta delle olive; notevole anche la produzione di vini. Dolci per tutte le occorrenze sono: (ciotaredde, scaliddi, zuccheriddi, cannarituli, giurgiulina, cicirata).
La città è divisa in due parti separate dal Ponte della Catena:
Il cannone e l'allarme antiaereo nel piazzale del santuario-basilica della madonna del castello
Parte vecchia
DettaCivita ed edificata su uno speronecalcareo, è caratterizzata da piccole viuzze e costruzioni molto caratteristiche. Vi si trovano la Basilica minore di San Giuliano, ilProtoconventoFrancescano, il Castello Aragonese e, su una altura, Il Santuario-Basilica minore Pontificia della Madonna del Castello. Nella piazza antistante il santuario della Madonna del Castello, uncannone e unallarme antiaereo ricordano laguerra; l'allarme suona tutti i giorni a mezzogiorno a perenne ricordo delle vittime dei bombardamenti del1943. Sempre nella Civita, all'interno del Protoconvento Francescano, si trova il rinnovato Teatro Sybaris, che ospita alcune importanti manifestazioniteatrali.
Monumento ai caduti (Piazza Indipendenza), opera di Chiaromonte di Napoli
Parte nuova
Molto più estesa rispetto alla precedente, si sviluppa su di un pianoro denominato "Piano dei Peri". Essa è costituita da larghe vie ortogonali che ricordano l'urbanizzazione ottocentesca; un grande corso, ideato dai francesi e poi intitolato a Garibaldi, attraversa il centro cittadino da nord a sud ed all'incrocio con l'isola pedonale di via Roma costituisce il centro cittadino. La città infine è dotata di unospedale, di untribunale, di un importante istituto penitenziario, ed è sede territoriale della maggior parte degli uffici pubblici, che la rendono, nonostante non siacapoluogo di provincia, il punto di riferimenti di tutto il comprensorio del Pollino e della valle dell'Esaro.
L'economia della cittadina si basa principalmente sull'agricoltura, sul terziario e sull'edilizia.I tentativi di industrializzazione degli anni '70 sono stati fortemente frenati dal declino del settore tessile che in città occupava una buona parte della produzione industriale.Ad oggi sul territorio comunale si trovano in attività aziende per la produzione del latte (che coprono l'80% del fabbisogno regionale) ed un cementificio di proprietà diitalcementi, oltre ad un buon numero di piccole aziende.
La città è attraversata dall'autostrada A2 del Mediterraneo, gli svincoli diMorano Calabro-Castrovillari e Castrovillari-Frascineto distano entrambi 6 km dal centro della città, lo svincolo diFirmo-Sibari invece si trova in piena area industriale/agricola diCammarata.Castrovillari possiede un'Autostazione, gestita da Ferrovie della Calabria srl,con autobus che percorrono linee provinciali e nazionali che collegano Castrovillari con tutte le maggiori realtà nazionali (Napoli,Bari,Roma,Firenze,Siena,Perugia,Bologna,Modena,Milano,Torino) e anche con alcune internazionali (Germania).
Dal 1930 al 1978 la cittadina era servita dallaferrovia Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese, poi definitivamente soppressa nel 1979. Infine,Ferrovie della Calabria gestisce un servizio di trasporto pubblico urbano che circa ogni ora collega l'autostazione al centro commerciale "Le Vigne" e viceversa.
Tra le infrastrutture si annoverano:
L'Ospedale civile "Ferrari": articolato in tre plessi ed è dotato delle principali unità operative secondo il modello "Spoke", includendo il pronto soccorso, la chirurgia, l'ostetricia e la ginecologia, la ginecologia preventiva, il consultorio, la medicina, l'ortopedia, l'anestesia e rianimazione.
Polisportivo 1º Maggio: include al suo interno la palestra comunale "Filpo", lostadio "Mimmo Rende", una pista d'atletica, campi sintetici di tennis e di calcio a 8.
Istituto Penitenziario "Rosetta Sisca": inaugurato nel1995 contiene una sezione femminile ed un'aula bunker annessa, il 21 giugno del2014 la struttura è stata visitata daPapa Francesco.
Villaggio Scolastico: cittadella delle scuole elementari, fatta edificare in epoca fascista per volere del sindaco Lucio Gioffré; attualmente, nel complesso scolastico sono presenti le classi di un circolo delle scuole primarie; la struttura comprende due plessi e una palestra coperta.
Tribunale: a Castrovillari ha sede inoltre untribunale ordinario di antica istituzione, in una nuova struttura inaugurata nel2013, al quale fanno capo più uffici giudiziari (il Tribunale, la Procura della Repubblica, la polizia giudiziaria e il giudice di pace).
Veduta del massiccio del Pollino dallo stadio comunale Mimmo Rende
Tra gli sport più praticati a Castrovillari figurano gliscacchi, con decine di appassionati di categoria nazionale. Tre di questi hanno partecipato alMatch2000, il più grande torneo a distanza mai giocato, riportato nell'edizione 1998 delGuinness dei primati. Nell'ultimo decennio[quale?] la formazione di Castrovillari ha militato diversi anni nella serie B del campionato italiano a squadre.
Castrovillari possiede una squadra di calcio sin dal 1921, ilCastrovillari Calcio, reduce da importanti trascorsi in Serie C2, sette campionati consecutivi dalla stagione 1994-1995 fino al 2000-2001. La compagineoggi[quando?] milita nel campionato di Eccellenza.
Nell'intera zona è molto diffusa la passione per ilciclismo. Inoltre il 25 maggio1997, la nona tappa delGiro d'Italia si è conclusa a Castrovillari con la vittoria delrussoDmitrij Konyšev. La sesta tappa del Giro 1975, sempre con arrivo nella cittadina del Pollino, si è invece conclusa con la vittoria del belgaRoger De Vlaeminck. I molteplici appassionati si raccolgono intorno all'ASD Ciclistica di Castrovillari, costituita già dal 1985 e che rappresenta un punto di riferimento organizzando manifestazioni a carattere interregionale e nazionale sia su strada che in mountain bike. La settima tappa del 100º Giro d'Italia 2017, precisamente il 12 maggio 2017, è partita da Castrovillari per terminare ad Alberobello in Puglia, con un percorso di 224 km il più lungo del giro. Ha vinto la tappa Caleb Ewan. Ospite d'onore della tappa a Castrovillari è stato l'attore americano Patrick Dempsey (indossando la maglia rosa), che ha recitato nella serie Grey's Anatomy, nel ruolo del dottor Derek Shepherd. La sesta tappa delGiro d'Italia 2020 è partita l'8 ottobre da Castrovillari per terminare aMatera, per una lunghezza di 188 km. Viene vinta in volata dal franceseArnaud Démare.
Il volley è rappresentato dalla "Capani Volley", chemilita[quando?] nel campionato maschile di serie C, e dalla "Di Dieco Group Castrovillari", chemilita[quando?] nel campionato di serie C femminile.
Il basket è rappresentato dalla A.S.D. Pollino Basket S.r.l., squadraora[quando?] in C regionale, ma che dal 1996 al 1999 ha partecipato anche al campionato di C1.
Per quanto riguarda il tennis, a Castrovillari sono presenti tre circoli: Tennis Club Castrovillari, Tennis Club Pollino e Queen's Castrovillari.
Castrovillari è anche uno dei punti di partenza per le escursioni nel Parco nazionale del Pollino e vanta una sezione del Club Alpino molto attiva, il Cai Castrovillari.
Vittorio Cappelli,Il fascismo in periferia: il caso della Calabria, Editori Riuniti, Roma 1992 (seconda edizione: Marco, Lungro 1998)
Vittorio Cappelli,Emigranti, moschetti e podestà. Pagine di storia sociale e politica nell'area del Pollino (1880-1943), Il Coscile, Castrovillari 1995
Giulio Palange,La scena marginale. Il teatro dialettale calabrese da Quintana a Giunta. Catalogo della mostra documentaria e bibliografica, Castrovillari, 27 maggio-4 giugno 2000
Cesare Quintana,Organtino. Farsa dialettale (1635), a cura di Giulio Palange, Prometeo, Castrovillari 1990
Gianluigi Trombetti,Castrovillari nei suoi momenti d'arte, Il Coscile, Castrovillari 1989
Gianluigi Trombetti,Castrovillari.Guida storico-artistica, Il Coscile, CastroviIlari 2000