| Castenedolo | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Tipo | cannoniera lacuale ad elica |
| Classe | Frassineto |
| Proprietà | Marina del Regno di Sardegna |
| Costruttori | Forges et Chantiers de la Méditerranée,La Seyne-sur-Mer |
| Impostazione | 1859 |
| Varo | 1859 |
| Entrata in servizio | 1860 |
| Intitolazione | Castenedolo |
| Radiazione | 1867 |
| Destino finale | demolita |
| Caratteristiche generali | |
| Dislocamento | 101t |
| Lunghezza | 24,7 m |
| Larghezza | 4,9 m |
| Pescaggio | 1,6 m |
| Propulsione | 1 macchina a vapore CHN potenza 16HP 1 elica |
| Velocità | 7,25 nodi (13,43 km/h) |
| Equipaggio | 18 tra ufficiali, sottufficiali e marinai |
| Armamento | |
| Artiglieria | 1 cannone da 160mm mod. 1858 |
| dati presi daDossiersmarine | |
| voci di navi presenti su Wikipedia | |
LaCastenedolo è stata unacannoniera lacuale dellaRegia Marina.
Costruita nel 1859 presso icantieri Forges et Chantiers de la Méditerranée diLa Seyne-sur-Mer comechaloup cannoniére demontable no. 9, laCastenedolo faceva parte di una classe di dieci unità commissionate dallaMarina francese per lacampagna militare inNord Italia (seconda guerra d'indipendenza)[1]. Dopo il completamento a La Seyne, la nave si trasferì daTolone aGenova il 28 giugno 1859[1] e lì, così come quattro unità gemelle, venne smontata e trasferita mediante un difficiletrasporto viaferrovia eponti di barche fino aDesenzano del Garda, ove fu riassemblata[2].
La seconda guerra d'indipendenza ebbe tuttavia fine prima che l'assemblaggio delle cannoniere avesse termine, così che, il 16 agosto 1859, esse furono donate alRegno di Sardegna, venendo così completate per conto della Marina di talenazione[2][3].
Il 2 febbraio 1860 alle cinque cannoniere venne assegnato un nome: lano. 9 divenneCastenedolo ed andò a formare, con le altre cannoniere della sua classe, la Regia Flottiglia delLago di Garda, dibase aSirmione[2][3].
Tuttavia lo scarsoarmamento delle cinque unità della classe fu fonte di non poche preoccupazioni, tanto che si pensò, in caso diinvasione da parte delle truppeaustroungariche, di ritirarle od autoaffondarle, piuttosto che impiegarle incombattimento[3].
Nell'agosto 1860 il governo del Regno di Sardegna, su richiesta degli abitanti della spondalombarda dellago (che non era servita dabattelli, essendo tutti ipiroscafi del lago di proprietà austro-ungarica e quindi impiegati solo sulle spondeveneta etrentina), dispose che ogni 15 giorni una delle cannoniere effettuasse dei viaggi di trasporto passeggeri aSalò eLimone sul Garda[3]. Tale servizio – durante il quale andò tragicamente perduta, nel 1860, la cannonieraSesia, affondata in seguito alloscoppio dellacaldaia – si protrasse sino al settembre 1862, quando dallago Maggiore venne trasferito sul Garda ilpiroscafo aruoteBenaco[3].
Nel giugno 1866 scoppiò laterza guerra d'indipendenza, cheavrebbe coinvolto direttamente anche il Garda[3].
Tuttavia le unità della flottiglia del Garda, compresa laCastenedolo, non erano in stato d'approntamento: come constatòGiuseppe Garibaldi dopo essersi recato aSalò, tutte le cannoniere (ad eccezione di una, laTorrione, armata ma «interamente vuota») si trovavano «in grave disordine»[3].
Le 6 cannoniere italiane (Frassineto,Torrione,Castenedolo,Pozzolengo,Adda eMincio) furono rimesse in efficienza e dislocate a Salò insieme al requisitoBenaco[3]; laCastenedolo operò sotto il comando di Jacopo Sgarallino[4]. L'operatività delle navi italiane fu però alquanto scarsa: a fronte delle sei cannoniere italiane, provviste di un solocannone ciascuna, vi erano i grossi piroscafi armatiHess eFranz Joseph, 9 cannoniere (3 avela e 6 adelica) ed 11lance armate, per un totale di 62 cannoni e 10spingarde[3]. La flottiglia italiana non riuscì quindi a contrastare efficacemente l'attività delle navi austroungariche, che poteronobombardare lastazione di Desenzano (30 giugno 1866) ed i paesi di Bogliaco (10 luglio 1866) eGargnano (2 e 18 luglio 1866), catturare il piroscafoBenaco ed affondare il barconePoeta carico di viveri (20 luglio 1866)[3]. L'attività delle navi italiane si limitò sostanzialmente ad alcuni viaggi ditrasporto di truppe e di alcuni pezzi d'artiglieria[3]: l'unica vera azione bellica compiuta da unità della Regia Flottiglia si svolse l'8 luglio 1866, quando due cannoniere attaccarono e misero in fuga un'unità austroungarica, che si rifugiò aMalcesine.
Terminata la guerra, la Regia Flottiglia del Garda incorporò tutte le più moderne unità ex austriache (Hess,Franz Joseph e 6 cannoniere ad elica), ben più grandi e ben armate delle cannoniere della classe Frassineto.
LaCastenedoloo e le sue gemelle, nel 1867, furono quindi radiate ed avviate allademolizione[5][6].
| Classe Frassineto | ||
|---|---|---|
| Frassineto ·Sesia ·Torrione ·Castenedolo ·Pozzolengo | ||