Deriva il proprio nome dalcastello di Castelfondo, che si trova "in fondo", molto più in basso del paese. L'antico nome del paese era Melango; quando la pieve fu spostata dal castello al paese si modificò in Pieve di Castelfondo e quindi Castelfondo.
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con D.G.P. del 13 dicembre 1988, n. 16241.[6]
«Partito. Nel 1º d'argento, alla muraglia di rosso passante, turrita di un pezzo, merlato alla guelfa; nel 2º d'azzurro, alla banda d'oro caricata di tre stelle (6) del campo.
Corona: Murale di Comune.Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'azzurro e d'oro.»
Gonfalone
«Vessillo rettangolare del rapporto di 5/9 terminante in punta secondo tre pendoni, di cui più lungo il centrale, partito d'azzurro e di giallo, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura - Comune di Castelfondo - pure in argento, disposta su tre righe; esso sarà unito ad un bilico appeso all'asta con un cordone a nappe, d'argento, mediante 5 merli guelfi; l'asta sarà ricoperta da una guiana di velluto azzurro ornata da una spirale d'oro.»
Nel mese di maggio 2015 è salito alle cronache nazionali per essere stato il solo comune delTrentino-Alto Adige dove non sono state presentate candidature per l'elezione del sindaco; pertanto la tornata elettorale è stata sospesa.[8]
^Approvazione dello stemma e del gonfalone del Comune di Castelfondo, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 7.