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Castel Volturno

Coordinate:41°03′N 13°55′E41°03′N,13°55′E (Castel Volturno)
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Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati della Campanianon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Castel Volturno
comune
Castel Volturno – Stemma
Castel Volturno – Bandiera
Castel Volturno – Veduta
Castel Volturno – Veduta
La chiesa dell'Annunziata
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoPasquale Marrandino (FI) dal 24-06-24
Territorio
Coordinate41°03′N 13°55′E41°03′N,13°55′E (Castel Volturno)
Altitudinem s.l.m.
Superficie73,95km²
Abitanti30 964[1] (31-7-2025)
Densità418,72 ab./km²
FrazioniBagnara, Baia Verde, Destra Volturno, Ischitella, Mazzafarro, Scatozza, Seponi,Villaggio Coppola Pinetamare, Villaggio del Sole.
Comuni confinantiCancello ed Arnone,Giugliano in Campania (NA),Mondragone,Villa Literno
Altre informazioni
Cod. postale81030
Prefisso0823 capoluogo e altre frazioni;081 Villaggio Coppola Pinetamare, Ischitella e frazioni adiacenti al confine con Giugliano
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT061027
Cod. catastaleC291
TargaCE
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 124GG[3]
Nome abitanticastellani
Patronosan Castrese
Giorno festivo11 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castel Volturno
Castel Volturno
Castel Volturno – Mappa
Castel Volturno – Mappa
Posizione del comune di Castel Volturno nella provincia di Caserta
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Castel Volturno è uncomune italiano di 30 964 abitanti[1] situato nellaprovincia di Caserta inCampania; il suo litorale è lungo27 km. Comprende varie località tra le quali: Bagnara, Destra Volturno, Scatozza, Baia Verde, Ischitella e Pinetamare.

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Castel Volturno.

Il centro storico sorge sulla sponda sinistra del fiumeVolturno, sull'ultima ansa che questo forma prima di sfociare nelgolfo di Gaeta nelmar Tirreno. Il territorio comunale si estende su una superficie di 72,23 km² e possiede 25 km di spiaggia e 10 di pineta. La parte meridionale del territorio (Villaggio Coppola, Marina d'Ischitella e Marina diLago di Patria) è parte integrante dell'area metropolitana di Napoli, incuneandosi tra l'Agro aversano ed l'Agro giuglianese. Il nome deriva dalla presenza sulle sponde del fiume Volturno di un castello.

Storia

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Età antica

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Situato all'estremità dellapianura campana nell'ultima propaggine dei Mazzoni, fu abitato prima dagliOpici, poi dagliEtruschi, che eressero la città diVolturnum, e successivamente dagliOsci. L'abitato svolgeva la funzione diemporium, cioè di raccolta e mercato delle merci prodotte dall'intero basso bacino del Volturno, ed era crocevia obbligato per chi dal mare voleva inoltrarsi nell'interno e raggiungere il porto diCasilinum sulVolturno e da qui l'antica città diCapua.

IRomani, durante laseconda guerra punica (215 a.C.), rinforzarono le mura della città affinché facesse da riparo alla loro flotta, che di qui transitava per raggiungere Capua occupata daAnnibale. Nel 194 a.C. Volturnum diventò colonia romana e accolse trecento famiglie di cittadini romani entro le proprie mura. Dopo la morte diCesare (44 a.C.), subì un'incursione da parte di Menecrate,liberto diSesto Pompeo, che ne distrusse il porto. L'imperatoreAugusto vi inviò una nuova colonia di cittadini romani e nel 95 d.C. l'imperatoreDomiziano vi fece costruire laDomitiana, strada che ancora oggi porta il suo nome, e un superbo ponte che univa le due sponde del fiume. All'ardita impresa il poetaStazio dedicò la terza poesia del quarto libro delleSilvae.

Medioevo

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La diffusione delcristianesimo a Volturnum, nelIV secolo, si deve aSan Castrese, la città fu sede vescovile dalV secolo in poi, come testimoniano le sottoscrizioni del vescovo Paschasius ai concili romani del499,501 e502. La città romana di Volturnum, con lacaduta dell'Impero romano d'Occidente, leinvasioni barbariche e il crollo del ponte domizianeo perse il suo prestigio. Nell'806Grimoaldo III, principe diBenevento donò il porto di Volturnum all'abbazia di Montecassino, al tempo dell'abate Teodomaro. Nell'841 la città subì devastazioni e distruzioni ad opera deiSaraceni e fu abbandonata.

Dopo l'856 il vescovolongobardo Radiperto, su un'arcata superstite del ponte domizianeo, fece erigere un castello fortificato e ricostruì la chiesa che raccoglieva le spoglie di San Castrese. Nell'988 erano conti di Castri maris Volturni i fratelli longobardi Daoferi e Daoferio, dopo il1062 ilnormanno Riccardo Iconte di Aversa donò nuovamente il castello di Volturnum almonastero di Montecassino; nel1128 Roberto II (1127-1157), ultimo discendente dei conti normanni di Aversa, concesse allo stesso monastero di Montecassino il privilegio di pescare nel mare e nel fiume di tutto il territorio di Castello a mare del Volturno; durante il regno di reRuggero II di Sicilia (1127-1154), il castello fu tolto a Ugone conte diBoiano, che lo aveva occupato.

L'imperatoreFederico II di Svevia, nel1206, lo cedette alla mensa arcivescovile di Capua; nel1304Carlo d'Angiò lo fece custodire dal capitano della stessa città di Capua come piazzaforte militare; Ladislao (1386-1414) lo donò aJacopo Sannazaro nonno dell'omonimo poeta, mentre la reginaGiovanna II (1414-1435) lo recuperò come bene della corona, così che il nuovo sovranoAlfonso I d'Aragona lo donò alla figlia Eleonora e questa lo portò in dote al maritoMarino Marzano duca diSessa.

Età moderna

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Il Marzano perdette il castello per essersi ribellato al cognatoFerrante I d'Aragona re di Napoli (1459-1496), il quale per occuparlo dovette farlo assediare nel1460 daAntonio Piccolomini e questi, per entrarvi, dovette far giungere da Napoli dellebombarde che abbatterono parte delle mura.

L'anno dopo il sovrano lo vendette per 4.387 ducati dalla città di Capua, che lo tenne in suo possesso fino all'abolizione della feudalità nel1806.

Età contemporanea

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Il palazzo municipale

Con decreto del 4 maggio 1811 (n. 922) di reGioacchino Muratper la nuova circoscrizione delle quattordiciprovincie del Regno di Napoli, Castel Volturno venne inserito nel distretto e nel circondario di Capua. Tuttavia la concreta attuazione del comune autonomo non avvenne che nel 1813. Ebbe come primo sindaco Giuseppe Toscano; da allora in poi seguì le vicende storiche e politiche delRegno delle Due Sicilie, dal1860 quelle delRegno d'Italia e dal1946 quelle dellaRepubblica Italiana.

Castel Volturno, da castello fortificato a piccolo borgo agricolo, ha subito una notevole trasformazione in seguito ad alcune bonifiche eseguite durante ilventennio fascista, e dal1954, grazie al completamento della nuovavia Domiziana e il nuovo ponte sul fiume Volturno, ha conosciuto un rapido e disordinato sviluppo edilizio, dovuto anche alla creazione di centri turistico balneari comePinetamare e Baia Verde.

Tra glianni 1970 e1980 vennero istituite le riserve naturali diCastel Volturno e dell'oasi di Castel Volturno, inserite nellariserva naturale Foce Volturno - Costa di Licola, nel 2014 nacque l'Ecoparco del Mediterraneo[4].

Affermatasi come località balneare di riferimento per la borghesia napoletana e casertana tra glianni sessanta eottanta, il territorio di Castel Volturno è stato altresì interessato da innumerevoli casi di abusivismo edilizio che hanno stravolto e compromesso l'area litoranea[5]. A partire dalla metà degli anni ottanta la cittadina ha subito un processo di progressivo degrado dovuto a molteplici cause: l'esproprio di appartamenti per migliaia di sfollati del terremoto in Irpinia e lasmobilitazione del contingente militarestatunitense residente nei pressi della baseNATO. Come immediata conseguenza Castel Volturno ha assistito nel giro di pochi anni alla svalutazione e all'abbandono di migliaia di immobili, nella maggior parte dei casi abusivi. Ad aggravare la situazione vi fu anche l'infiltrazione, iniziata partire daglianni ottanta, attuata dai camorristi delclan dei Casalesi nelle istituzioni e nel tessuto economico locale. Sul finire degli anni ottanta il territorio di Castel Volturno è stato interessato dall'arrivo di migliaia d'immigrati, regolari e clandestini, provenienti da vari Paesi dell'Africa occidentale,Ghana eNigeria in testa[6]. Le aree e le case dismesse o abbandonate sono quindi diventate dimora per le fasce più deboli, come sfollati delterremoto del 1980 e immigrati africani impiegati nelle campagne circostanti[5]. A partire daglianni novanta Castel Volturno è stato spesso citato nelle cronache giornalistiche a causa di alcuni episodi legati alla presenza malavitosa avvenuti in frazioni del territorio comunale. In questo territorio infatti la potente camorra locale ha dato in gestione ai clan malavitosi africani, specialmente lamafia nigeriana, il controllo di alcune attività illecite come il racket dellaprostituzione e lo spaccio di droga[6].

Il 18 settembre2008 nelle frazioni di Baia Verde e Ischitella gli uomini diGiuseppe Setola, sicario dei Casalesi, uccisero sette persone, sei delle quali africane e del tutto estranee a logiche malavitose[6], in quella che è passata alla storia come lastrage di Castel Volturno.[7]

In ambito di assetto del territorio, nel 2025 venne approvato il primo Piano Urbanistico Comunale nella storia del comune[8].

Onorificenze

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Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 19 aprile 2007[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa dell'Annunziata

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Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa dell'Annunziata (Castel Volturno).

La chiesa dell'Annunziata è situata nell'omonima piazza nel centro storico cittadino. La chiesa fu eretta nel Cinquecento, ma fu più volte rimaneggiata nel corso dei secoli: l'attuale impianto, insieme alla torre campanaria, risale al Settecento. Contiene importanti opere come una pala del Quattrocento e alcune lastre tombali di elaborata fattura.

Cappella di San Castrese

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Al centro del lato sinistro di Largo San Castrese, nel borgo murato del castello, si trova la cappella di San Castrese, dedicata al santo patrono della città San Castrese. La cappella è costituita da un solo vano ed è inserita in un edificio composto da due piani. A piano terra sono disposti tre vani: nel primo è situata la scala che conduce al piano superiore, la seconda funge da sagrestia, nella terza è situata la cappella vera e propria, preceduta da un portone d'ingresso sormontato da una piccola finestra ovale, inserita in un triangolo di stucco. La cappella è impostata su unanavata unica rettangolare di 4,40x7,80 metri: l'altare è posto sul fondo, all'interno di una nicchia inquadrata da duelesene diordine ionico. Sulle pareti è raffigurata, tramite affreschi, la storia della vita di San Castrese.

I vari episodi sono posti in sei pannelli rettangolari, divisi tra loro dalle personificazioni della Fede, dell'Obbedienza, della Nobiltà e della Religione. Le vicende narrate iniziano dal lato sinistro: nel primo pannello è rappresentato San Castrese cacciato dall'Africa, nel secondo il Santo è raffigurato su una nave insieme ad altri martiri, nel terzo il Presule è giunto alla foce del Volturno, tutti i passeggeri sono scesi dall'imbarcazione e ad essi è apparso il Signore e San Pietro tra gli Angeli.

Sul lato destro della navata, San Castrese è raffigurato, nel quarto pannello, al centro della piazza del castello sulla soglia della futura cappella, mentre predica ai fedeli; nel quinto riquadro opera il miracolo sul nobile Aristodemo suo persecutore che, malato, è trasportato in lettiga dai soldati al cospetto del Santo; nel sesto il Vescovo è raffigurato sul letto di morte attorniato dai fedeli e visitato dal Signore e dagli Angeli. Sotto la volta della cappella è rappresentato San Castrese in gloria tra gli angeli che, dall'alto del cielo, veglia sul territorio di Castel Volturno, di cui è raffigurato il castello posto alla foce del fiume Volturno. I dipinti sono opera, come si legge dalla firma posta in questa ultima raffigurazione descritta, di Domenico Ferraro di Casagiove e sono stati eseguiti nel 1950.

Cappella di San Rocco

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La Cappella si trova nell'omonima Via San Rocco, nel centro storico di Castel Volturno, e fu edificata nel 1766 per volere dei fedeli nella zona per poter invocare l'aiuto di San Rocco in caso di pestilenze. L'edificio ha unafacciata a capanna, con un grande portone in legno al centro, lesene decorative ai margini del prospetto e untimpano triangolare in sommità. L'interno è costituito da una solanavata con altare centrale, ristrutturato nel 1983. Sull'altare si trova un quadro diLuigi Panarella del 1968 che raffigura San Rocco in ginocchio al quale è apparsa Maria con in braccio il bambino Gesù. Sul lato sinistro, incastonata nel muro, vi è una grande nicchia dove è conservata una grande statua del santo. Sul lato destro vi è una piccola acquasantiera a forma di conchiglia. Il pavimento in maioliche a rombi bianchi e neri è di antica fattura.

Cappella di Maria Santissima della Civita

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La cappella della Madonna delle Grazie si trova in via Maria Santa della Civita, nel centro storico di Castel Volturno, costruita nel luogo dove sorgeva l'antica città romana di Volturnum, perciò detta della Civita. La chiesetta ha sul davanti un lungo cortile racchiuso da mura, con all'ingresso un cancello di ferro. La forma della costruzione è a capanna, sul portone di accesso, all'unica navata di cui si compone la chiesetta, vi è una finestra circolare. L'abside si presenta con al centro un altare di pietra sul quale è posto un quadro della Madonna delle Grazie di recente fattura, racchiuso tra quattro archi, di cui tre addossati alle pareti. La cappella conserva una statua lignea della Vergine Assunta in cielo, sospesa su una nuvola retta da due piccole teste di Angeli.

Architetture civili e militari

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Il fiume Volturno attraversa il centro urbano. Sulla destra è il castello in rovina

Il Castello e il Borgo san Castrese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Castello di Castel Volturno.

Il castello di Castel Volturno era la principale struttura difensiva di Castel Volturno, situata sull'ultima ansa disegnata dal fiumeVolturno prima di sfociare nelMar Tirreno. Al nucleo originario, probabilmente dell'XI secolo, si sono aggiunte nei secoli numerose strutture, unite a rifacimenti spesso pesanti: attualmente, il castello si presenta con la veste assunta durante i restauri del Seicento e del Settecento.

Torre di Patria

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Torre di Patria

La torre di Patria, situata al km. 43 dellavia Domiziana in località Marina diLago di Patria, è tra gli esempi ditorri di avvistamento e di difesa quella che si è meglio conservata[10], tra le tante che sorgevano lungo tutta la costa domiziana, nonostante le trasformazioni subite nel corso dei secoli. L'origine del nome della località è da attribuirsi alla frase "Ingrata Patria nec ossa quidem mea habes" pronunciata, secondo quanto scrive Valerio Massimo, daPublio Cornelio Scipione l'Africano, che dopo la vittoria di Zama su Annibale si ritirò in esilio volontario nella città diLiternum, dove morì nel 183 a.C. e dove fu seppellito, in un grande sepolcro sormontato da una statua, che fu visitato daLivio eSeneca. La tradizione vuole che l'attuale torre sia sta fabbricata con i ruderi della tomba del grande condottiero romano[11]. Secondo alcuni storici, fu fatta costruire dagli Aversani nel 1421 per difendere la costa dalle incursioni dei Saraceni, mentre secondo altri fu eretta dagliAragonesi e venduta dalre di NapoliFerrante d'Aragona alla città di Aversa nel 1467. Accanto alla Torre che era demaniale, vi era una taverna che invece era della “Terra diGiugliano[12].

L'impianto dell'edificio rientra nella tipologia delle tipiche torri fortificate, sorte sia per l'avvistamento dei nemici che giungevano dal mare. La sua funzione era di raccogliere, in caso di pericolo, i segnali luminosi o di fumo provenienti dalle altre torri e di ritrasmetterli a quella successiva. La costruzione ha la forma di una piramide tronca con base quadrata, ha un lato di 11,40 metri e un'altezza di 15 metri. L'interno si articola su tre piani coperti convolte a botte, adibiti anticamente a magazzino la parte inferiore, ad alloggio il primo piano e a batteria il terzo. Il piano terra conserva una cisterna, che serviva per raccogliere l'acqua piovana proveniente dalla copertura mediante un cunicolo canale, che dal tetto raggiungeva la cisterna. Gli armamenti erano posizionati in alto nella zona contornata a caditoie, che impedivano l'assedio ravvicinato.

Aree naturali

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Oasi dei Variconi

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2023 i residenti stranieri erano 5 409, ovvero il 18,3% della popolazione.[14]La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Nigeria con il 33,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Ghana e dall'Ucraina.

Cultura

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Nel2017, è stato istituito a Castel Volturno il MIACE – Museo Internazionale di Arte Contemporanea dell'Euromediterraneo, museo diarte contemporanea comprendente anche 12 laboratori tematici e attività culturali e scientifiche.[15][16]

Presso il Pineta Grande Hospital è situata una sede del corso di laurea in medicina e chirurgia dell'università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli in collaborazione con l'università degli Studi di Napoli "Parthenope".[17]

Infrastrutture e trasporti

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Il ponte dellaStrada statale 7 quater Via Domitiana sul Volturno

È servito dalle linee busAIR Campania (che esercita alcune linee exCTP).

Amministrazione

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Gonfalone civico
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
21 novembre199316 novembre1997Mario LuisePartito Democratico della SinistraSindaco
16 novembre199716 aprile2000Antonio ScalzoneForza ItaliaSindaco
16 aprile20003 aprile2005Antonio ScalzoneForza ItaliaSindaco
3 aprile200528 marzo2010Francesco NuzzoDemocratici di SinistraSindaco
28 marzo201025 maggio2014Antonio ScalzoneIl Popolo della LibertàSindaco
25 maggio201410 giugno2019Dimitri RussoPartito Democratico, SEL, 100 volti x la svolta,OndanovaSindaco
10 giugno201910 giugno2024Luigi Umberto PetrellaFdI -FI -Lega - Rinascita Litorale DomitioSindaco
25 giugno2024in caricaPasquale Marrandino-Sindaco

Geografia antropica

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Frazioni

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Urbanistica

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Nel 2025 è stato approvato ilpiano urbanistico comunale[18], strumento dipianificazione urbanistica del territorio.

Sport

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A Castel Volturno, dal 2005, ha sede il centro sportivo "SSC Napoli Training Center" dellaSocietà Sportiva Calcio Napoli. IlCastelvolturno calcio partecipa al campionato diEccellenza Campania 2023/2024 girone A.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^abEcoparco del Mediterraneo, suecoparcodelmediterraneo.it.
  5. ^abIl Fatto Quotidiano:Le coste di Castelvolturno sono nella morsa del peggior degrado: nessuna scusa per lo scempio
  6. ^abcCorriere della Sera:Castel Volturno, la camorra e la strage degli innocenti
  7. ^L'indignazione seguita alla strage ha dato vita ad alcune iniziative, tra le quali il concerto del 5 novembre successivo, dedicato alle vittime; durante questo concerto la cantautricesudafricanaMiriam Makeba accusò un malore che poche ore dopo la condusse alla morte.
  8. ^Castel Volturno cambia volto, il Comune approva il nuovo Piano Urbanistico Comunale, suinternapoli.it.
  9. ^Castel Volturno, suArchivio Centrale dello Stato - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.URL consultato il 5 marzo 2022(archiviato dall'url originale il 5 marzo 2022).
  10. ^‘Viaggio nella storia’, ecco la Torre di Patria tra mito e leggenda. Video, sunapolinordwebtv.it.
  11. ^ Giuseppe Mormile,Descrittione della città di Napoli, e del suo amenissimo distretto, et dell'antichità della città di Pozzuolo, Napoli, 1625, p. 229.
  12. ^Torre e taverna di Lago Patria, sucentrostudinormanni.it.
  13. ^Dati tratti da:
  14. ^Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre 2023, sudemo.istat.it.
  15. ^Castel Volturno. Nasce il Museo Internazionale di Arte Contemporanea Euro-Mediterraneo, suV-news.it, 10 maggio 2017.URL consultato il 14 marzo 2020.
  16. ^ Giorgio Coppola,Nasce il Miace-Museo Internazionale di Arte ContemporaneaEuromediterraneo | Salerno News 24, susalernonews24.com.URL consultato il 14 marzo 2020.
  17. ^Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia Interateneo, suwww.dipmdsmco.unicampania.it.URL consultato il 5 giugno 2025.
  18. ^Approvato il Puc, il sindaco: "E' il primo nella storia del nostro Comune", sucasertanews.it.

Bibliografia

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  • Alfonso Caprio,Castel Volturno: la storia, la cultura, i monumenti, le famiglie, Napoli, 1997.

Voci correlate

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