Costituitasi in comune nelXII secolo, Cascia fu sottomessa dalla famigliaTrinci e successivamente daFederico II. Come gran parte delle città umbre, è durante ilmedioevo che la città conosce il periodo di massimo splendore. Dapprima sotto la dominazione della signoria folignate, passò in seguito sotto il dominio di Federico II di Svevia, a seguire fu contesa senza successo dalle vicine città diNorcia,Leonessa eSpoleto.
Solo alle soglie delXVI secolo fu annessa alloStato Pontificio sotto il cui dominio rimase per meno di trenta anni, da allora mantenne la propria indipendenza. Fu elevata al rango di città nel1596 daPapa Clemente VIII. Restò legata alloStato della Chiesa tranne che durante il breve periodo napoleonico. Nel1809, durante l'occupazione francese, il territorio di Cascia fu smembrato per costituire il comune diPoggiodomo; in seguito, nel1850 cedette il villaggio diTrimezzo aCittareale, nell'alloraRegno delle Due Sicilie, passando il confine di stato tra i due comuni. Nel1860 fu annessa, con tutta l'Umbria, alRegno di Sardegna, che il 17 marzo del 1861 divenneRegno d'Italia.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo dell'8 novembre 1929.[4]
«D'azzurro, ad una donna al naturale, vestita d'argento ecoronata all'antica, d'oro, con le braccia tese, tenente con la destra un giglio fiorito di tre, al naturale, con la sinistra una serpe ondeggiante in palo con la testa rivoltata. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 25 novembre 1976, è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Lo stemma di Cascia è noto almeno dal 1465. Vi è rappresentata la leggendaria ninfa Porrina, guaritrice, incantatrice di serpenti, pratica di erbe magiche e medicinali e capace di vaticini, che preannunciò la nascita di un fiore a Roccaporena: in quel villaggio infatti, nel 1380, nacque Margherita Lotti, quella che sarà santa Rita da Cascia, la Santa delle rose.
Lachiesa di Santa Maria della Visitazione, antica collegiata di Santa Maria, è uno degli edifici più antichi della città, di originelongobarda, ma fortemente rimaneggiata in seguito ai danni riportati nei terremoti. Al suo interno si conserva unCrocifisso ligneo del1400.
Lachiesa di San Giovenale aLogna, di origine forse medievale, ma che si presenta oggi in una veste architettonica che risale ad un periodo tra Quattrocento e Cinquecento. In essa, tra altre opere, è una pala diFrancesco Vanni con laMadonna di Loreto e i Santi Paolo e Francesco, datata 1605 nell'iscrizione dove appare anche il nome del committente Giovanni Tonni.[5]
Il territorio di Cascia presenta, insieme a quello diNorcia, il più altolivello di sismicità in Umbria. Nel corso della storia la cittadina è stata vittima di alcuniterremoti particolarmente distruttivi. Oltre al già menzionato evento catastrofico delI secolo a.C. ricordiamo quelli dell'autunno-inverno del1300, del novembre del1599 e del gennaio1703. Quest'ultimo, particolarmente cruento, causò la morte di oltre 700 persone.
Secondo i dati delle fontiISTAT[7] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 171 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Atri,Avendita, Buda, Capanne di Roccaporena, Castel San Giovanni,Castel Santa Maria, Cerasola,Chiavano, Civita, Colforcella, Collegiacone, Colle di Avendita, Colle Santo Stefano, Colmotino, Coronella,Fogliano, Gubbiano, Logna, Maltignano, Manigi, Ocosce,Onelli, Opagna,Padule, Palmaiolo, Poggio Primocaso, Puro,Roccaporena, San Giorgio, Santa Anatolia,Tazzo, Trognano,Villa San Silvestro, Santa Trinità, Fustagna, Piandoli, Giappiedi, Capanne di Collegiacone, Sciedi, Serviglio, Valdonica.
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelleartigianali, come la lavorazione dellino, finalizzata alla realizzazione di tele caratterizzate da figure e temi presi dalla tradizione.[8]
Dal1926 al1968 Cascia (insieme al comune di Serravalle) fu servita (tramite l'omonima stazione) dallaferrovia Spoleto-Norcia, unalinea ascartamento ridotto che collegava Spoleto con Norcia, che rimase in esercizio dal 1º novembre1926 al 31 luglio1968, quando fu soppressa. Le tracce della ferrovia sono quasi tutte conservate, il sedime è stato convertito in una pista ciclabile.
USD Cascia è il nome della squadra dicalcio locale che milita nel campionato diPromozione Umbria girone B (2017/2018), dopo aver vinto nella stagione (2016/2017) la finale Play-Off contro lo Sporting Pila, raggiungendo così il massimo traguardo della sua storia.
USD Cascia Calcio
Stagione
Campionato
Posizione Finale
Esito stagione
2012/2013
Prima Categoria - Girone C
2ª
2013/2014
Prima Categoria - Girone C
9ª
2014/2015
Prima Categoria - Girone C
15ª
Retrocessione in Seconda Categoria
2015/2016
Seconda Categoria - Girone C
3ª
2016/2017
Prima Categoria - Girone D
2ª
Promozione in Promozione
2017/2018
Promozione - Girone B
16ª
Retrocessione in Prima Categoria
2018/2019
Prima Categoria - Girone C
8ª
2019/2020
Prima Categoria - Girone C
8ª
2021/2022
Prima Categoria - Girone C
12ª
ASD Pallavolo Cascia è il nome della squadra dipallavolo del posto che milita in serie C (2015/2016).
Futsal Cascia è la squadra di calcio a 5 attualmente militante in serie C2 della regione Umbria.
^Cascia, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 5 agosto 2022.
^Bruno Toscano,Francesco Vanni, Madonna di Loreto e i Santi Paolo e Francesco, in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di),Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria, catalogo di mostra, Venezia, 1989, pagg. 149 - 153.